Modifica di Femminicidi

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* Lo stesso dato, presentato in modo episodico, può avere più impatto sull'emotività, generando una narrazione contraffatta della realtà.
* Lo stesso dato, presentato in modo episodico, può avere più impatto sull'emotività, generando una narrazione contraffatta della realtà.
* Per attribuire i femminicidi a cause culturali andrebbe analizzato il movente specifico caso per caso escludendo matrici psicopatologiche o disturbi mentali individuali. Non esistono studi scientifici che abbiano indagato un eventuale nesso causale tra femminicidi e fattori culturali. Non esiste al momento alcuna evidenza di correlazione tra femminicidi e fattori culturali. Le eventuali motivazioni culturali andrebbero distinte analiticamente dalle spiegazioni psicopatologiche individuali, per non distorcere portata e cause reali del fenomeno.
* Per attribuire i femminicidi a cause culturali andrebbe analizzato il movente specifico caso per caso escludendo matrici psicopatologiche o disturbi mentali individuali. Non esistono studi scientifici che abbiano indagato un eventuale nesso causale tra femminicidi e fattori culturali. Non esiste al momento alcuna evidenza di correlazione tra femminicidi e fattori culturali. Le eventuali motivazioni culturali andrebbero distinte analiticamente dalle spiegazioni psicopatologiche individuali, per non distorcere portata e cause reali del fenomeno.
* Studi indipendenti evidenziano numerosi casi di violenza contro uomini e false accuse usate strumentalmente, fenomeni però trascurati da media e opinione pubblica rispetto ai femminicidi. Nonostante l'Italia sia relativamente sicura per le donne, permane una distorta rappresentazione mediatica, che mira più al sensazionalismo per fini di audience che a informare sulla reale portata del problema.
* Studi indipendenti evidenziano numerosi casi di violenza contro uomini e false accuse usate strumentalmente, fenomeni però trascurati da media e opinione pubblica rispetto ai femminicidi. Nonostante l'Italia sia relativamente sicura per le donne, permane una distorta rappresentazione mediatica, che mira più al sensazionalismo per fini di audience che a informare sulla reale portata del problema.<div class="para">
== Definizione del termine e uso ambiguo ==
== Definizione del termine e uso ambiguo ==
{{vedi anche|Femminicidio, uso ambiguo del termine}}Il termine femminicidio viene introdotto nel 2008, ed inserito nei dizionari come il Devoto-Oli 2009, è descritto come una violenza sistematica contro le donne, esercitata in nome di una sovrastruttura ideologica patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione femminile. <blockquote>"Qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte."<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>'''Una definizione''' forte, '''chiara''', priva di equivocabilità e il cui senso arriva dritto al punto, '''che tuttavia... non viene usata'''.  
{{vedi anche|Femminicidio, uso ambiguo del termine}}Il termine femminicidio viene introdotto nel 2008, ed inserito nei dizionari come il Devoto-Oli 2009, è descritto come una violenza sistematica contro le donne, esercitata in nome di una sovrastruttura ideologica patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione femminile. <blockquote>"Qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte."<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>'''Una definizione''' forte, '''chiara''', priva di equivocabilità e il cui senso arriva dritto al punto, '''che tuttavia... non viene usata'''.  
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* Nel periodo 2004-2015, il tasso d'incidenza annuale in Italia è di '''0,51 morti per 100.000 donne''' residenti, il valore '''più basso''' tra tutti i 32 Paesi europei e nordamericani del rapporto UNODC<ref>"UN Office on Drugs and Crime"</ref> con un dato di molto inferiore alla media dei paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello">{{cita web |url = http://www.lavoce.info/archives/49796/violenza-genere-anche-numeri-aiutano-combatterla/|titolo = Violenza sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla|sito = [[Lavoce.info]]|data = 24 novembre 2017|autore = Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello | wkautore = Gianpiero Dalla Zuanna| accesso = 3 dicembre 2017}}</ref>; in tale finestra temporale, il dato italiano è il '''migliore''' anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di '''0,23 uccisioni ogni 100.000''' '''donne''' residenti.
* Nel periodo 2004-2015, il tasso d'incidenza annuale in Italia è di '''0,51 morti per 100.000 donne''' residenti, il valore '''più basso''' tra tutti i 32 Paesi europei e nordamericani del rapporto UNODC<ref>"UN Office on Drugs and Crime"</ref> con un dato di molto inferiore alla media dei paesi osservati (1,23 su 100.000)<ref name="Dalla Zuanna-Minello">{{cita web |url = http://www.lavoce.info/archives/49796/violenza-genere-anche-numeri-aiutano-combatterla/|titolo = Violenza sulle donne: anche i numeri aiutano a combatterla|sito = [[Lavoce.info]]|data = 24 novembre 2017|autore = Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello | wkautore = Gianpiero Dalla Zuanna| accesso = 3 dicembre 2017}}</ref>; in tale finestra temporale, il dato italiano è il '''migliore''' anche per ciò che riguarda i femminicidi di cui è autore il partner o l’ex partner, con un'incidenza di '''0,23 uccisioni ogni 100.000''' '''donne''' residenti.
* Dal 2017, anno in cui è iniziata la raccolta dati sul femminicidio in tutti gli Stati dell'UE, l'incidenza annua in Italia continua a mantenersi a valori bassi, come da grafico, ben inferiori a Paesi ritenuti più sicuri solo per falso pregiudizio.
* Dal 2017, anno in cui è iniziata la raccolta dati sul femminicidio in tutti gli Stati dell'UE, l'incidenza annua in Italia continua a mantenersi a valori bassi, come da grafico, ben inferiori a Paesi ritenuti più sicuri solo per falso pregiudizio.
 
=== Distorsioni e incongruità ===
== Distorsioni e incongruità ==
{{Vedi anche|Femminicidio, approfondimento sui numeri e moventi}}C'è inoltre da aggiungere, così come approfondito nell'[[Femminicidio, approfondimento sui numeri e moventi|argomento in dettaglio]], che molti dei dati riportati, sebbene bassi, restino comunque '''incongrui''' con la definizione di femminicidio: in sostanza, gli istituti di statistica riportano, seguendo della mal definite linee guida, il totale di omicidi nei confronti del sesso femminile e non per motivi di genere, includendo tra i motivi di delitto anche interessi economici, disturbi psichici o la ''pietatis causa''.
{{Vedi anche|Femminicidio, approfondimento sui numeri e moventi}}C'è inoltre da aggiungere, così come approfondito nell'[[Femminicidio, approfondimento sui numeri e moventi|argomento in dettaglio]], che molti dei dati riportati, sebbene bassi, restino comunque '''incongrui''' con la definizione di femminicidio: in sostanza, gli istituti di statistica riportano, seguendo della mal definite linee guida, il totale di omicidi nei confronti del sesso femminile e non per motivi di genere, includendo tra i motivi di delitto anche interessi economici, disturbi psichici o la ''pietatis causa''.
=== I dati elaborati dalla Polizia di Stato ===
=== I dati elaborati dalla Polizia di Stato ===
Nell'ambito dell'iniziativa [https://www.poliziadistato.it/articolo/3857711011367be022196447/ "...Questo non è amore"], dal 2017 anche la Polizia di Stato ha iniziato ad elaborare statistiche circa i casi di femminicidio, pubblicandone i risultati annui nei vari opuscoli informativi; nella selezione della coorte di delitti da includere, sono stati rigorosamente utilizzati i criteri stabiliti dalla [https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_del_Consiglio_d%27Europa_sulla_prevenzione_e_la_lotta_contro_la_violenza_nei_confronti_delle_donne_e_la_violenza_domestica Convenzione di Istanbul], con l'esito che i tassi d'incidenza risultano ben inferiori<ref>secondo il rapporto della Polizia di Stato, i femminicidi nel biennio 2017-18 si sono attestati su un tasso d'incidenza dello 0,13 per 100.000 donne residenti.</ref> rispetto a quelli elaborati dai maggiori istituti statistici, riflettendo la reale situazione circa il femminicidio in quanto tale.
Nell'ambito dell'iniziativa [https://www.poliziadistato.it/articolo/3857711011367be022196447/ "...Questo non è amore"], dal 2017 anche la Polizia di Stato ha iniziato ad elaborare statistiche circa i casi di femminicidio, pubblicandone i risultati annui nei vari opuscoli informativi; nella selezione della coorte di delitti da includere, sono stati rigorosamente utilizzati i criteri stabiliti dalla [https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_del_Consiglio_d%27Europa_sulla_prevenzione_e_la_lotta_contro_la_violenza_nei_confronti_delle_donne_e_la_violenza_domestica Convenzione di Istanbul], con l'esito che i tassi d'incidenza risultano ben inferiori<ref>secondo il rapporto della Polizia di Stato, i femminicidi nel biennio 2017-18 si sono attestati su un tasso d'incidenza dello 0,13 per 100.000 donne residenti.</ref> rispetto a quelli elaborati dai maggiori istituti statistici, riflettendo la reale situazione circa il femminicidio in quanto tale.
Una nota a margine. L'ISTAT continua a raccogliere numeri errati<ref>I dati più recenti dell'Istat mostrano che nel 2022, in Italia, sono stati registrati 322 omicidi, di cui 126 vittime erano donne. Tuttavia, non tutti questi omicidi di donne sono classificati come femminicidi. L'Istat ha iniziato a stimare il numero di femminicidi nel 2019, seguendo gli standard internazionali, analizzando la relazione tra la vittima e l'autore, il movente e l'ambito dell'omicidio
Nel 2021, i femminicidi - secondo l'ISTAT - in Italia sono stati in totale 104
Questo numero è rimasto relativamente stabile negli ultimi anni, con 101 femminicidi nel 2019 e 106 nel 2020
È importante notare che la definizione di femminicidio può variare a seconda del soggetto rilevatore e dei criteri di classificazione seguiti. In generale, il femminicidio è identificato come l'omicidio di donne o bambine a causa del loro genere
In termini di popolazione, l'Italia ha circa 30 milioni di donne. Pertanto, il tasso di femminicidio in Italia può essere calcolato come il numero di femminicidi per 100.000 donne. Ad esempio, nel 2020, il tasso di femminicidio era di circa 0,35 per 100.000 donne (calcolato come 104 femminicidi diviso per 30 milioni di donne, moltiplicato per 100.000).</ref>.
[[File:Image 4.png|miniatura|362x362px]]
== Sensazionalismo, strumentalizzazione per sciacallaggio ==
== Sensazionalismo, strumentalizzazione per sciacallaggio ==
{{Vedi anche|Femminicidio, danni sensazionalismo}}
{{Vedi anche|Femminicidio, danni sensazionalismo}}
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"Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa" diceva Gregg Easterbrook, concetto familiare a molti in astratto, ma che spesso coglie impreparati negli esempi concreti. Lo stesso dato quindi, presentato però in forma episodica, può avere un impatto molto più deciso sull'emotività e sulle reazioni suscitate; in una società poco incline ad un'informazione sana, questo può generare una narrazione della realtà completamente contraffatta e costruita, in base all'ideologia che va per la maggiore.
"Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa" diceva Gregg Easterbrook, concetto familiare a molti in astratto, ma che spesso coglie impreparati negli esempi concreti. Lo stesso dato quindi, presentato però in forma episodica, può avere un impatto molto più deciso sull'emotività e sulle reazioni suscitate; in una società poco incline ad un'informazione sana, questo può generare una narrazione della realtà completamente contraffatta e costruita, in base all'ideologia che va per la maggiore.
== È davvero un fenomeno culturale legato al patriarcato? ==
== Fenomeno culturale o psicopatologia? ==
[[Riassunto articolo Femminicidio e violenza maschile: falso binomio]]
[[File:Image 4.png|miniatura|362x362px]]Per attribuire i femminicidi a cause culturali andrebbe analizzato il movente specifico caso per caso escludendo matrici psicopatologiche o disturbi mentali individuali. Non esistono studi scientifici che abbiano indagato un eventuale nesso causale tra femminicidi e fattori culturali.
 
Quando si tratta di femminicidi, '''<u>non</u> c'è evidenza che dimostri una relazione di causa-effetto con la cultura patriarcale'''.
 
Le ricerche scientifiche fino ad ora condotte '''non sono riuscite a stabilire una correlazione tra la mentalità patriarcale e l'incidenza dei femminicidi'''<ref>È importante sottolineare che stabilire che '''un fenomeno A causi un fenomeno B è''' molto più '''complesso''' che semplicemente evidenziare una correlazione tra i due. '''In questo caso''' specifico, non siamo riusciti a trovare nemmeno studi che evidenzino '''una correlazione.'''</ref>. Ciò significa che, anche se in una società potrebbero essere presenti atteggiamenti e credenze patriarcali, non ci sono prove che questi comportamenti culturali causino direttamente i femminicidi. La mancanza di un legame causale chiaro è importante, perché suggerisce che le spiegazioni per questi crimini potrebbero essere più complesse e non possono essere ridotte semplicemente a un singolo fattore culturale.
 
In altre parole, l'idea comune che i femminicidi siano un risultato diretto di una mentalità patriarcale è visto come un approccio ingenuo alla psicologia, poiché manca di supporto empirico o di evidenze concrete.
 
In sintesi, l'assunzione che i femminicidi siano causati da una cultura patriarcale non è supportata da prove scientifiche sufficienti. Gli studi non hanno trovato una relazione causale o anche una correlazione significativa tra questi due elementi, indicando che la comprensione di questi crimini richiede un'analisi più approfondita e multidimensionale.<ref>Di norma, rispettando il metodo scientifico, vengono fatti '''studi di correlazione''' per capire quali siano i [[Predittori di un fenomeno in statistica|predittori]] di un certo fenomeno e '''test di verifica d'ipotesi''' per valutare col metodo sperimentale se la realtà osservata si accordi o meno con l'ipotesi su di essa fatta. Con questi test, si risale ad un certo coefficiente di correlazione in base al quale si ammette come valida l'ipotesi, ma non di rado si può incorrere in una serie di errori definiti informali, tra cui la fallacia del "non causa pro causa", in cui una causa è identificata in modo errato solo in base alla correlazione desunta dal test, come riassume anche la massima [[google:correlation+is+not+causation&oq=correlation+is+not+causation&|"correlation does not imply causation"]].
 
La realtà dei fatti è che non ci sono studi in letteratura scientifica che provino realmente un nesso di causalità tra questione culturale e femminicidio, ma {{Senza fonte|vi è solo un certo grado di correlazione statistica}}. </ref>
 
Se le cause culturali non sono sufficienti a spiegare i femminicidi, allora cosa li causa realmente?
 
=== Possibili spiegazioni psicologiche ===
In realtà ci sono moltissime cause possibili e la stragrande maggioranza sono più vicine al singolo che alla società. Per la componente psicopatologica degli eventi, si rimanda al DSM-5,<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_diagnostico_e_statistico_dei_disturbi_mentali</ref> nel gruppo dei "Disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta", in cui elementi fondamentali sono la difficoltà nel resistere ad un impulso, una forte tensione interiore prima di compiere l'azione e una sensazione di piacere e gratificazione quando si realizza; i soggetti che ne soffrono sono tipicamente aggressivi, irritabili, vendicativi, violano spesso i diritti fondamentali e le norme sociali senza alcuna premeditazione, ma solo per placare la tensione interiore. Spesso, nell'analisi di un movente di un femminicidio, non si considerano fattori a mio avviso imprescindibili che tipicamente portano allo sviluppo di tratti patologici di personalità, quali la presenza di una patologia sottostante o di un conflitto genitoriale non risolto. Per questo motivo, non ritengo lecito né ragionevole che tali episodi contino nell'elaborazione statistica del femminicidio, andando a pomparne in maniera clamorosa i numeri pur di dare rilevanza mediatica al fenomeno.
Vedi anche [https://it.wikipedia.org/wiki/Errore_fondamentale_di_attribuzione errore fondamentale di attribuzione].
 
=== Il mio ragazzo è geloso, è un segnale d'allarme? ===
''Disclaimer:'' La gelosia in una relazione può essere preoccupante (specialmente se eccessiva<ref>il problema spesso è infatti legato agli eccessi</ref>), ma non è l'unico né il principale indicatore di potenziale violenza. Altri segnali, come comportamenti violenti pregressi, minacce di violenza o una relazione tossica, sono cruciali da considerare. La prevenzione del femminicidio richiede un approccio completo, che includa la consapevolezza delle dinamiche di relazioni pericolose e l'offerta di supporto alle vittime. Se sospetti che il tuo partner possa essere pericoloso affidati ai consigli di un professionista (psicologo), se è già stato violento rivolgiti ai centri antiviolenza o alla polizia.
 
''Spiegazione statistica:'' tornando allo scopo dell'articolo, ovvero la comprensione delle dinamiche dietro al fenomeno e il contrasto della disinformazione mediatica, '''proviamo a spiegare''' meglio '''con un esempio''' statistico.
 
Prendiamo come esempio un gruppo di 1000 uomini, di cui 300 mostrano segni di gelosia. Se, in questo gruppo, 10 uomini sono autori di violenza grave o femminicidio<ref>I numeri reali sono enormemente più bassi. I femminicidi reali sono circa 55 l'anno in Italia, su una popolazione di circa 30 milioni di donne, ma anche considerando i dati (falsati in eccesso) forniti dall'ISTAT abbiamo 0,35 femminicidi ogni 100.000 donne</ref>, e 3 di questi sono gelosi, <u>ciò non implica che la gelosia sia un fattore predominante</u> al fine di prevedere il rischio di un femminicidio. In realtà, sotto queste ipotesi la probabilità che un uomo geloso sia un autore di femminicidio sarebbe '''dell'1%''' (ovvero 3 su 300 e non 3 su 10 come potrebbe sembrare intuitivo), mentre la probabilità che un uomo non geloso sia violento è del 2.33% (7 su 300). È chiaro l'esempio?


I numeri reali però sono estremamente più bassi. I femminicidi riguardano 0,35 persone ogni 100.000, quindi una percentuale dello 0,00035%<ref>Spiegazione statistica con dati realistici:
Di norma, rispettando il metodo scientifico, vengono fatti '''studi di correlazione''' per capire quali siano i [[Predittori di un fenomeno in statistica|predittori]] di un certo fenomeno e '''test di verifica d'ipotesi''' per valutare col metodo sperimentale se la realtà osservata si accordi o meno con l'ipotesi su di essa fatta. Con questi test, si risale ad un certo coefficiente di correlazione in base al quale si ammette come valida l'ipotesi, ma non di rado si può incorrere in una serie di errori definiti informali, tra cui la fallacia del "non causa pro causa", in cui una causa è identificata in modo errato solo in base alla correlazione desunta dal test, come riassume anche la massima [[google:correlation+is+not+causation&oq=correlation+is+not+causation&|"correlation does not imply causation"]].


Supponiamo di considerare un gruppo di 100.000 uomini. In questo gruppo, diciamo che il 20% degli uomini mostra segni di gelosia, ovvero 20.000 uomini. Se la probabilità che un uomo sia un femminicida è dello 0,00035% (come indicato dalle statistiche), ciò significa che, in media, ci sono circa 0,35 femminicidi per ogni 100.000 uomini. In altre parole, ci aspetteremmo che meno di uno (arrotondando, uno) degli uomini in questo grande gruppo sia un femminicida.
La realtà dei fatti è che non ci sono studi in letteratura scientifica che provino realmente un nesso di causalità tra questione culturale e femminicidio, ma vi è solo un certo grado di correlazione statistica.  


Calcolo della Percentuale di Uomini Gelosi che sono Femminicidi:
[[Riassunto articolo Femminicidio e violenza maschile: falso binomio]]
 
=== Possibili spiegazioni non culturali dell'omicidio di genere ===
Per calcolare la percentuale di uomini gelosi che sono femminicidi, usiamo la probabilità condizionata. Con 0,35 femminicidi ogni 100.000 uomini e 20.000 uomini gelosi, ci sarebbe meno di un femminicida (arrotondiamo a uno per semplicità) tra gli uomini gelosi. Quindi, meno dell'1% (in realtà molto meno, dato che stiamo arrotondando lo 0,35 a 1) dei 20.000 uomini gelosi è un femminicida. Questo dimostra che, pur essendo la gelosia un problema in una relazione, il collegamento diretto con i femminicidi è inesatto e la probabilità che un uomo geloso sia un femminicida è estremamente bassa.</ref>. È una percentuale estremamente bassa. La gelosia (a livelli normali) è un problema, ma collegarlo ai femminicidi è abbastanza inesatto.
Per la componente psicopatologica degli eventi, si rimanda al DSM-5,<ref>https://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_diagnostico_e_statistico_dei_disturbi_mentali</ref> nel gruppo dei "Disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta", in cui elementi fondamentali sono la difficoltà nel resistere ad un impulso, una forte tensione interiore prima di compiere l'azione e una sensazione di piacere e gratificazione quando si realizza; i soggetti che ne soffrono sono tipicamente aggressivi, irritabili, vendicativi, violano spesso i diritti fondamentali e le norme sociali senza alcuna premeditazione, ma solo per placare la tensione interiore. Spesso, nell'analisi di un movente di un femminicidio, non si considerano fattori a mio avviso imprescindibili che tipicamente portano allo sviluppo di tratti patologici di personalità, quali la presenza di una patologia sottostante o di un conflitto genitoriale non risolto. Per questo motivo, non ritengo lecito né ragionevole che tali episodi contino nell'elaborazione statistica del femminicidio, andando a pomparne in maniera clamorosa i numeri pur di dare rilevanza mediatica al fenomeno.
 
== Solo gli uomini sono violenti verso il partner? ==
Questo esempio mostra che, sebbene la gelosia possa essere considerata un fattore di rischio, non è un indicatore affidabile della potenziale pericolosità di una persona.
Il blog "Violenza senza genere" della pagina social [https://www.instagram.com/antisexistworld/ @antisexistworld] ha autonomamente censito tutti gli episodi di violenza da gennaio 2019 ad aprile 2021, portando brillantemente a galla dati inequivocabili:
 
=== Attenzione selettiva ===
{{S|Questo paragrafo è da migliorare}}
Qui vorrei aprire una parentesi L’euristica della disponibilità, nota anche come bias della disponibilità, è un accorgimento mentale che si basa sugli esempi immediati che vengono in mente a una persona quando valuta un argomento specifico, un concetto, un metodo o una decisione<sup>1</sup>. Questa euristica, che opera sulla nozione che, se qualcosa può essere richiamato, deve essere importante, o almeno più importante delle soluzioni alternative non così facilmente richiamabili, è intrinsecamente orientata verso le informazioni recentemente acquisite<sup>1</sup>.
 
Per quanto riguarda le cause di morte, a livello globale, 7 delle 10 principali cause di morte nel 2019 erano malattie non trasmissibili. Queste sette cause hanno rappresentato il 44% di tutte le morti o l’80% delle prime 10. Tuttavia, tutte le malattie non trasmissibili insieme hanno rappresentato il 74% delle morti a livello globale nel 2019<sup>2</sup>. Le malattie cardiache e i tumori sono la causa di ogni seconda morte. Le malattie infettive, che includono polmonite, malattie diarroiche, tubercolosi, HIV/AIDS e malaria, sono responsabili di circa 1 morte su 7<sup>3</sup>.
 
Il bias che descrivi potrebbe essere correlato al bias dell’attenzione selettiva, che si riferisce a come la percezione di una persona è influenzata da fattori selettivi nella sua attenzione<sup>4</sup>. Questo bias può spiegare il fallimento di un individuo nel considerare possibilità alternative quando è occupato con un filone di pensiero esistente<sup>4</sup>. Inoltre, il bias dell’attenzione selettiva può portare a errori sistematici nel pensiero e a giudizi distorti, specialmente quando si è di fronte a scelte o decisioni<sup>5</sup>.
 
In relazione ai femminicidi, la percezione di questo fenomeno potrebbe essere influenzata sia dall’euristica della disponibilità che dal bias dell’attenzione selettiva. Ad esempio, se i media riportano frequentemente storie di femminicidi, queste notizie diventano facilmente disponibili nella mente delle persone, facendo sembrare che tali eventi siano più comuni di quanto non siano in realtà. Allo stesso modo, se una persona ha esperienza diretta o indiretta di molestie o di “catcalling”, potrebbe essere più incline a prestare attenzione alle notizie sui femminicidi e a percepire tali eventi come più comuni o probabili. Questo può portare a una percezione distorta della realtà e a decisioni basate su informazioni incomplete o fuorvianti.
 
Vedi anche:
 
== Attenzione selettiva ==
Solo gli uomini sono violenti verso il partner? Il blog "Violenza senza genere" della pagina social [https://www.instagram.com/antisexistworld/ @antisexistworld] ha autonomamente censito tutti gli episodi di violenza da gennaio 2019 ad aprile 2021, portando brillantemente a galla dati inequivocabili:
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-uomini/ 401 episodi di Violenze contro uomini]
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-uomini/ 401 episodi di Violenze contro uomini]
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-soggetti-deboli/ 345 episodi di Violenze contro soggetti deboli]
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-soggetti-deboli/ 345 episodi di Violenze contro soggetti deboli]
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/le-false-accuse/ 361 episodi di False accuse]
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/le-false-accuse/ 361 episodi di False accuse]
Un dato particolarmente interessante è quello delle '''false accuse''' (in particolare quelle sporte in fase di separazione), in cui uomini si ritrovano a dover affrontare un percorso giudiziario devastante, in cui a lungo saranno ritenuti colpevoli a prescindere, ma in realtà <u>solo in 2 casi su 10</u><ref>'''False accuse di maltrattamento sporte in fase di separazione,'''[[False accuse, Luigi Lucchetti psicologo della Polizia di Stato]]</ref><ref>[[False accuse, intervento di Davide Stasi al senato del 20 6 2022]]</ref> le accuse sono fondate con veri maltrattamenti, il resto sono querele enfatizzate usate nei contenziosi in sede di separazione, inserite in una vera e propria strategia nei confronti dei mariti<ref>[[False denunce di maltrattamenti sporte in fase di separazione]]</ref>.
Un dato particolarmente interessante è quello delle '''false accuse''', in cui uomini si ritrovano a dover affrontare un percorso giudiziario devastante, in cui a lungo saranno ritenuti colpevoli a prescindere, ma in realtà solo in 2 casi su 10 le accuse sono fondate con veri maltrattamenti, il resto sono querele enfatizzate usate nei contenziosi in sede di separazione, inserite in una vera e propria strategia nei confronti dei mariti<ref>'''False accuse di maltrattamento sporte in fase di separazione,'''[[False accuse, Luigi Lucchetti psicologo della Polizia di Stato]],
 
[[False accuse, intervento di Davide Stasi al senato del 20 6 2022]],
 
[[False denunce di maltrattamenti sporte in fase di separazione]]</ref>.


Fa riflettere che, nella stessa finestra temporale, i casi di femminicidio attestati siano circa 150 (55 se ci atteniamo alla definizione), quando pare che per l'opinione pubblica sia questa l’unica emergenza, l’unico fenomeno verso cui è giusto spendere parole, fare manifestazioni, creare campagne e, anche, ricevere fondi pubblici; in questo, i movimenti femministi sono riusciti a catalizzare gran parte delle attenzioni di media e social, che fanno da cassa di risonanza su qualsiasi notizia che possa definire l'uomo come violento mentre minimizzano, sottovalutano, nascondono, le notizie in cui l’aggressività anche brutale è attuata da una donna. La violenza non ha genere, non dev'esserci competizione nel cercare di dimostrare che un sesso sia più violento dell'altro.
Fa riflettere che, nella stessa finestra temporale, i casi di femminicidio attestati siano poco meno di 150, quando pare che per l'opinione pubblica sia questa l’unica emergenza, l’unico fenomeno verso cui è giusto spendere parole, fare manifestazioni, creare campagne e, anche, ricevere fondi pubblici; in questo, i movimenti femministi sono riusciti a catalizzare gran parte delle attenzioni di media e social, che fanno da cassa di risonanza su qualsiasi notizia che possa definire l'uomo come violento mentre minimizzano, sottovalutano, nascondono, le notizie in cui l’aggressività anche brutale è attuata da una donna. La violenza non ha genere, non dev'esserci competizione nel cercare di dimostrare che un sesso sia più violento dell'altro.
== Conclusioni: sensazionalismo o la situazione è drammatica? ==
== Conclusioni: sensazionalismo o la situazione è drammatica? ==
Un omicidio è sempre una tragedia, è qualcosa che non può essere giustificato in alcun modo; proprio per tale motivo, è lecito chiedersi se esista davvero una '''scala gerarchica''' di gravità di un omicidio, e se eventualmente in cima ad essa debbano essere collocati quelli che con un neologismo sono stati chiamati '''femminicidi'''.
Un omicidio è sempre una tragedia, è qualcosa che non può essere giustificato in alcun modo; proprio per tale motivo, è lecito chiedersi se esista davvero una '''scala gerarchica''' di gravità di un omicidio, e se eventualmente in cima ad essa debbano essere collocati quelli che con un neologismo sono stati chiamati '''femminicidi'''.
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