Promessi sposi, episodio capponi: differenze tra le versioni
→Lo stato dell'amministrazione giudiziaria a Milano e dintorni ai tempi dei Promessi Sposi
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
==Lo stato dell'amministrazione giudiziaria a Milano e dintorni ai tempi dei Promessi Sposi == | ==Lo stato dell'amministrazione giudiziaria a Milano e dintorni ai tempi dei Promessi Sposi == | ||
L'epoca storica precisa e vera, in cui il Manzoni, retrodatandolo di due secoli, finge il suo romanzo svolgasi, ossia il '600 in quel di Lombardia, dopo l'opera semplificatrice e riordinatrice dei giureconsulti dell'impero romano d'oriente per iniziativa dell'imperatore Giustiniano, di cui il Dante scrisse, nel VI canto del Paradiso: | L'epoca storica precisa e vera, in cui il Manzoni, retrodatandolo di due secoli, finge il suo romanzo svolgasi, ossia il '600 in quel di Lombardia, dopo l'opera semplificatrice e riordinatrice dei giureconsulti <ref>si tratta della commissione di 16 dotti di legge costituita dall'imperatore Giustiniano sotto il coordinamento del giureconsulto Triboniano. Tra gli altri, si conoscono e ricordano: Teofilo, Doroteo, Alfeno Varo, Celso, Ulpiano, Giuliano, Marcello, Cervidio Scevola e Modestino</ref> dell'impero romano d'oriente per iniziativa dell'imperatore Giustiniano, di cui il Dante scrisse, nel VI canto del Paradiso: | ||
Riga 28: | Riga 28: | ||
La quale unità, la compattezza, ben poteva riuscire pericolosa per un governo che non godesse i favori della popolazione. Invece, con l'impelagare le persone in guerricciole personali piccole e grandi, ci si garantiva, dando ai cittadini, sotto forma di leggi e leggine, per così dire, la stessa corda con cui si sarebbero impiccati, una relativa immunità dalle rivolte organizzate, essendo il popolo in tutt'altro affaccendato a battibeccare tra pari condizione, mentre i maggiorenti locali potevano così impunemente spadroneggiare. | La quale unità, la compattezza, ben poteva riuscire pericolosa per un governo che non godesse i favori della popolazione. Invece, con l'impelagare le persone in guerricciole personali piccole e grandi, ci si garantiva, dando ai cittadini, sotto forma di leggi e leggine, per così dire, la stessa corda con cui si sarebbero impiccati, una relativa immunità dalle rivolte organizzate, essendo il popolo in tutt'altro affaccendato a battibeccare tra pari condizione, mentre i maggiorenti locali potevano così impunemente spadroneggiare. | ||
== La similitudine del Manzoni == | == La similitudine del Manzoni == | ||
A ciò doveva pensare parimenti il Manzoni, quando nel terzo capitolo de: I promessi sposi, scrive: | A ciò doveva pensare parimenti il Manzoni, quando nel terzo capitolo de: I promessi sposi, scrive: |