Politically Correct: differenze tra le versioni

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Questo è inaccettabile per i paladini del “politically correct”, per i quali il mondo si divide in progressisti (loro) e non progressisti (tutti gli altri). Ma se non sei un progressista, allora devi essere automaticamente un nazista/omofobo/sessista. Di conseguenza, o rinneghi in toto le tue idee, o diventi un paria 》</blockquote>
Questo è inaccettabile per i paladini del “politically correct”, per i quali il mondo si divide in progressisti (loro) e non progressisti (tutti gli altri). Ma se non sei un progressista, allora devi essere automaticamente un nazista/omofobo/sessista. Di conseguenza, o rinneghi in toto le tue idee, o diventi un paria 》</blockquote>
== Riassunto articolo su Adichie ==
[https://www.corriere.it/esteri/21_giugno_17/chimamanda-contro-cancel-culture-politicamente-corretto-osceno-7a62ea74-cfa2-11eb-9af8-7f6e706f5289_amp.html Articolo del corriere.it - giugno 2017, Chimamanda contro il politicamente corretto]


== Riassunto articolo ==
L’autrice di «[https://g.co/kgs/gBCCXc Dovremmo essere tutti femministi]», Chimamanda Adichie (43 anni, scrittrice famosa), accusata di transfobia da un’ex amica e allieva Akwaeke Emezi (34 anni).
[https://www.corriere.it/esteri/21_giugno_17/chimamanda-contro-cancel-culture-politicamente-corretto-osceno-7a62ea74-cfa2-11eb-9af8-7f6e706f5289_amp.html Articolo del corriere.it - giugno 2017, Chimamanda contro cancel culture politicamente corretto osceno]


L'articolo ha un tono molto polemico, ma i concetti che sottolinea sono interessanti e ribaditi anche da diversi autori:<blockquote>Il bullismo via social media (con il pretesto della difesa dei diritti) e la cosiddetta «cancel culture» che commina pene gravissime a chiunque non si dimostri abbastanza fedele alla linea (come sempre succede tra moralisti inflessibili poi, alla fine arriva qualcuno più puro di te che ti mette sotto accusa, ma è un altro discorso).</blockquote>
Da premettere che l'articolo ha un tono molto polemico, ma i concetti che sottolinea e gli spunti di riflessione che porta sono interessanti e ribaditi anche da diversi autori:<blockquote>Il bullismo via social media (con il pretesto della difesa dei diritti) e la cosiddetta «cancel culture» che commina pene gravissime a chiunque non si dimostri abbastanza fedele alla linea (come sempre succede tra moralisti inflessibili poi, alla fine arriva qualcuno più puro di te che ti mette sotto accusa, ma è un altro discorso).</blockquote>


=== L'evento ===
=== I precedenti ===
C'è stato uno scontro tra Chimamanda Ngozi Adichie (43 anni, scrittrice famosa) e l’ex amica-allieva Akwaeke Emezi (34 anni).  
È una storia semplice: ''Adichie aiuta la giovane Emezi all’inizio della carriera'', diventano amiche, ma quattro anni fa Adichie dice alla Bbc che «le donne trans sono donne trans» all’interno di un discorso leggermente più complesso <blockquote>(«Penso che se hai vissuto nel mondo come uomo, con i privilegi che il mondo accorda agli uomini, e poi cambi genere, diventa difficile per me equiparare la tua esperienza con l’esperienza di una donna che ha vissuto fin dall’inizio nel mondo come donna, donna alla quale non sono stati concessi i privilegi degli uomini»).</blockquote>Una ''posizione sulla quale si può'' legittimamente ''discutere in modo civile'', o che si può usare come '''pretesto''' per lanciarsi in ''accuse di transfobia''.
Emezi (non binaria, identifica se stessa usando il pronome «they») criticò immediatamente Adichie sui social, attirando su di lei l’ira funesta dei follower.  


Emezi ha insultato l’amica ma poi l’ha indicata come persona di riferimento per ottenere il visto americano.
<u>Adichie</u> aveva poi – scavandosi la fossa social – <u>definito «ragionevole»</u> l’articolo che scaraventò l’autrice della saga di «Harry Potter», J.K. <u>Rowling</u>, nel famelico tritacarne dei cancellatori di Twitter.  


Chimamanda Ngozi Adichie ha chiesto alla ex amica attraverso il suo sito: «Mi dai pubblicamente dell’assassina e ti senti ancora in diritto di usare il mio nome quando ti fa comodo?».
È deprimente che l’autrice di libri importanti come 


La risposta, nell’''era dei social'' media sui quali i ''processi'' sono ''sommari'' e l’espiazione è senza fine, è «certo che sì, perbacco».
* «Metà di un sole giallo»
* «Americanah»
* «Dovremmo essere tutti femministi»


Perché Emezi ha giocato all’attacco fin dall’inizio, e sui social media chi picchia per primo picchia mille volte (Adichie è più grande come scrittrice, ma ''l’altra ha i follower più avvelenati'').
finisca tacciata di crimini orrendi contro l’umanità? Sì, ma è come lamentarsi del maltempo.  


=== I precedenti ===
Adichie si è ribellata, ha spiegato che la <u>cultura del bullismo a fin di bene</u> è «oscena», e ha fornito la definizione finora più bella mai data dei social media (Emezi usa con abilità le storie di Instagram) usati come manganelli: <blockquote>«Ci sono molte persone, sui social media, <u>piene d’ipocrisia</u> e <u>prive di compassion</u>e, capaci di <u>pontificare</u> con facilità su Twitter <u>se si parla di</u> gentilezza <u>ma non sono in grado di mostrare vera gentilezza</u>.
È una storia semplice: ''Adichie aiuta la giovane Emezi all’inizio della carriera'', diventano amiche, ma quattro anni fa Adichie dice alla Bbc che «le donne trans sono donne trans» all’interno di un discorso leggermente più complesso («Penso che se hai vissuto nel mondo come uomo, con i privilegi che il mondo accorda agli uomini, e poi cambi genere, diventa difficile per me equiparare la tua esperienza con l’esperienza di una donna che ha vissuto fin dall’inizio nel mondo come donna, donna alla quale non sono stati concessi i privilegi degli uomini»).
Persone le cui vite sui social media sono casi di studio di aridità emotiva. Persone per le quali l’amicizia – e le sue aspettative: lealtà, compassione e sostegno – non contano più».</blockquote>
=== L'evento ===
C'è stato uno scontro tra Chimamanda Adichie (43 anni, scrittrice famosa) e l’ex amica-allieva Akwaeke Emezi (34 anni).  


Una ''posizione sulla quale si può'' legittimamente ''discutere in modo civile'', o che si può usare come '''pretesto''' per lanciarsi in ''accuse di transfobia''.  
Emezi ha insultato l’amica ma poi l’ha indicata come persona di riferimento per ottenere il visto americano.


Emezi (non binaria, identifica se stessa usando il pronome «they») criticò immediatamente Adichie sui social, attirando su di lei l’ira funesta dei follower (metodo classico).  
Chimamanda Adichie ha chiesto alla ex amica attraverso il suo sito: «Mi dai pubblicamente dell’assassina e ti senti ancora in diritto di usare il mio nome quando ti fa comodo?».


<u>Adichie</u> aveva poi – scavandosi la fossa social – <u>definito «ragionevole»</u> l’articolo che scaraventò l’autrice della saga di «Harry Potter», J.K. <u>Rowling</u>, nel famelico tritacarne dei cancellatori di Twitter.
La risposta, nell’''era dei social'' media sui quali i ''processi'' sono ''sommari'' e l’espiazione è senza fine, è «certo che sì, perbacco».  
 
È deprimente che l’autrice di libri importanti come «Metà di un sole giallo», «Americanah», «Dovremmo essere tutti femministi» (Einaudi) finisca tacciata di crimini orrendi contro l’umanità? Sì, ma è come lamentarsi del maltempo.
 
Adichie si è ribellata, ha spiegato che la cultura del bullismo a fin di bene è «oscena», e ha fornito la definizione finora più bella mai data dei social media (Emezi usa con abilità le storie di Instagram) usati come manganelli: <blockquote>«Ci sono molte persone, sui social media, <u>piene d’ipocrisia</u> e <u>prive di compassion</u>e, capaci di <u>pontificare</u> con facilità su Twitter <u>se si parla di</u> gentilezza <u>ma non sono in grado di mostrare vera gentilezza</u>.
 
Persone le cui vite sui social media sono casi di studio di aridità emotiva. Persone per le quali l’amicizia – e le sue aspettative: lealtà, compassione e sostegno – non contano più».</blockquote>


Perché Emezi ha giocato all’attacco fin dall’inizio, e sui social media chi picchia per primo picchia mille volte (Adichie è più grande come scrittrice, ma ''l’altra ha i follower più avvelenati'').
== Cancel Culture ==
== Cancel Culture ==
Il politicamente corretto non viene applicato solo al linguaggio, bensì anche a fenomeni e opere artistico culturali di vario genere; dal cinema alla musica fino alla scultura.  
Il politicamente corretto non viene applicato solo al linguaggio, bensì anche a fenomeni e opere artistico culturali di vario genere; dal cinema alla musica fino alla scultura.
Nell'ambito delle manifestazioni pubbliche del [https://it.wikipedia.org/wiki/Black_Lives_Matter Black Lives Matter] del giugno 2020, negli Stati Uniti, al fine di mettere in discussione miti e icone considerate politicamente scorrette, vennero abbattute e danneggiate illegalmente diverse statue, fra le quali quelle di  
Nell'ambito delle manifestazioni pubbliche del [https://it.wikipedia.org/wiki/Black_Lives_Matter Black Lives Matter] del giugno 2020, negli Stati Uniti, al fine di mettere in discussione miti e icone considerate politicamente scorrette, vennero abbattute e danneggiate illegalmente diverse statue, fra le quali quelle di  
* [https://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo_Colombo Cristoforo Colombo]  
* [https://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo_Colombo Cristoforo Colombo]  

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