Riflessioni prese da libri: differenze tra le versioni

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<u>La camicia di forza che il potere politico del momento e la cultura dominante</u>, l'ideologia come falsa coscienza – fascista e/o comunista, corporativa e/o collettivista, comunitaria e/o statalista che fosse, sempre e comunque antindividualista – <u>hanno imposto agli italiani</u>.
<u>La camicia di forza che il potere politico del momento e la cultura dominante</u>, l'ideologia come falsa coscienza – fascista e/o comunista, corporativa e/o collettivista, comunitaria e/o statalista che fosse, sempre e comunque antindividualista – <u>hanno imposto agli italiani</u>.
<u>Incolta</u>, <u>retorica</u>, <u>dogmatica</u>, <u>bigotta</u>, burocratica, poco o punto flessibile, <u>legalista</u> e <u>imbrogliona</u>, questa Italia trasformista e <u>gattopardesca</u> - che cambia qualcosa per restare sempre la stessa – è una sorta di «8 settembre permanente».<ref>Istituzionalizzato. Da un lato, ci sono la costante imposizione di un controllo pubblico, illegittimo e contraddittorio, sulle libertà dei singoli, e l'ambigua pretesa che sia rispettato; dall'altro, c'è la tacita esenzione da ogni vincolo d'obbedienza sottintesa nella frase liberatoria «tutti a casa» che l'8 settembre 1943 percorse la linea di comando delle nostre Forze armate, abbandonate a se stesse dopo l'armistizio.</ref>» - pag 9
<u>Incolta</u>, <u>retorica</u>, <u>dogmatica</u>, <u>bigotta</u>, burocratica, poco o punto flessibile, <u>legalista</u> e <u>imbrogliona</u>, questa Italia trasformista e <u>gattopardesca</u> - che cambia qualcosa per restare sempre la stessa – è una sorta di «8 settembre permanente».<ref>Istituzionalizzato. Da un lato, ci sono la costante imposizione di un controllo pubblico, illegittimo e contraddittorio, sulle libertà dei singoli, e l'ambigua pretesa che sia rispettato; dall'altro, c'è la tacita esenzione da ogni vincolo d'obbedienza sottintesa nella frase liberatoria «tutti a casa» che l'8 settembre 1943 percorse la linea di comando delle nostre Forze armate, abbandonate a se stesse dopo l'armistizio.</ref>» - pag 9
<references />
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==Attacco all'Iraq - Rapetto, Di Nunzio<ref group="note attacco all'iraq"> {{cita libro | autore=U. Rapetto, R. Di Nunzio | editore=Bur | anno=2003 | titolo=Attacco all'Iraq }}
</ref>==
[https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Rapetto Umberto Rapetto], è un generale italiano della Guardia di Finanza, in congedo dal 2012 e già comandante del Nucleo speciale frodi telematiche. In Telecom Italia dopo essere stato ''consigliere strategico del presidente esecutivo'' Franco Bernabè, e poi ''direttore delle iniziative e dei progetti speciali''.
«Perché attaccare l'Iraq? Qual è il motivo vero, quali sono le ragioni nascoste, magari tanto semplici e ovvie da sembrare incredibili? Umberto Rapetto e Roberto Di Nunzio, dopo aver passato al setaccio centinaia di documenti e di opinioni personali dei più alti "addetti ai lavori", forniscono un ventaglio di ipotesi, lasciando al lettore l'opportunità di acquisire tutti gli elementi necessari per comprendere il passato e il presente e per immaginare possibili scenari.»
<references group="note attacco all'iraq" />