Riflessioni su competizione femminile ed errori del femminismo2

Da Tematiche di genere.
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La riflessione parte dal dialogo sopramenzionato

Io: è un dialogo tra me e una ragazza sulla donna oggetto, sulla sessualizzazione, il femminismo e il patriarcato.

E... non so... io vorrei che maschi e femmine si aiutassero, ma negli ultimi anni è diventato più un accusarsi a vicenda :/

E in questo contesto mi lascia un po' triste e perplesso ciò che dice la ragazza (soprattutto la parte in giallo)

Lei: Sono stra d'accordo

Sia con la parte in giallo che poco sopra

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So che può suonare impopolare ma non penso che si sia ragione per cui debba esserlo

Io penso che la società abbia costretto le donne in una posizione di passività, purezza e vergogna che non devono avere. Come dice la ragazza, possono esserci due versioni di una stessa serata in cui vieni sessualizzata da qualcuno:

- una in cui ti senti sporca, non lo vuoi e lo vivi male

- una in cui di questa cosa ne sei consapevole, lo vuoi, lo usi come potere

Lei: La prima versione è quella che un po' ti impone la società

Secondo me c'è sempre stato un enorme controllo sul corpo femminile, su come ci si debba comportare e questo non va bene. Ognuna deve essere libera di disporre del proprio corpo come vuole senza essere giudicata

Chiaramente il fatto che le donne abbiano un potere sessuale più alto (penso biologicamente determinato se non erro) rode a moltissimi e quindi questa cosa viene cercata di controllare in qualsiasi modo - attraverso la vergogna ad esempio - ma non è così, secondo me non va bene ed è giusto che il femminismo insegni alle ragazze che possono ANCHE trarre piacere dall'essere sessualizzate da chi più gli pare senza sentirsi sporche o sbagliate

Io non sono etero, ma maggior ragione ti faccio un esempio, se entro in una stanza e ci sono un sacco di ragazze che mi piacciono (o no) da cui percepisco di essere apprezzata (o anche sessualizzata, ma non i  maniera molesta) per me quella è comunque una soddisfazione e penso che vada bene anche così

Non so se mi sono spiegata

Anche secondo me è fondamentale parlare anche di come si possa sfruttare un qualcosa che non cambierà in fretta, e che non sempre questo è negativo

Io: In parte sono d'accordo, però non completamente

Cioè, non trovo un modo di esprimere bene il concetto che ritengo fondamentale

Ti è mai capitato di accorgerti che avevi torto e avevi mentito a te stessa per non vederlo?

Hai presente quando la volpe dice che non vuole l'uva perché è acerba?

Quella è una morale per bambini, ma pensa alla versione per adulti

Molto spesso non c'è una verità

Le cose sono un po' così (spe che trovo foto)

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Voglio dire che DAVVERO le cose sono relative

Quindi abbiamo un certo margine di scelta sul come vederle, però...

Di fatto la storia che lei racconta si può vederla anche in un altro modo

Lei è molto insicura, ossessionata dal giudizio degli altri, da come appare e ci rimuginare troppo.

Nessuno la obbliga a sessualizzarsi, sono tutte dinamiche interiori. Questa rimuginazione le causa emozioni negative, paranoie, la fanno sentire quasi sfruttata e la sua reazione è... quella di sfruttare dei ragazzi

Ma come... giustifica il suo gesto (sfruttare gli altri) spiegando che si sentiva quasi sfruttata?

È come dire che sparo a qualcuno perché ho paura che mi possa sparare 😅

All'inizio l'avevo letta molto così e ogni empatia era svanita

Trascrivendola però mi sono trovato a empatizzare...

A capire cosa intende, cosa prova

A soppesare frasi che la prima volta avevo un po' ignorato..

Però ecco... mi fa strano, capisci cosa intendo?

Ps: I ragazzi di solito capiscono questi discorsi?

Comunque mi piace un sacco riflettere su queste cose. Perché sono complesse, sfaccettate e ogni persona ha idee leggermente diverse.

Lei: Mh no non penso sia come dici tu, non per forza, quasi mai secondo me

Tu se fossi una ragazza medio-carina, oggettivamente, ti farebbe sempre schifo avere potere sessuale o pensi che riusciresti a sfruttarlo o ti potrebbe piacere a volte?

Per poter sessuale intendo attenzioni dal sesso da cui saresti "attratta"

Secondo me sì, non dico sempre chiaramente ma in determinate circostanze è umano possa anche piacere

La narrativa patriarcale invece ha sempre steso un velo di vergogna su questa possibilità e secondo me questo è relativo ad una volontà di controllo del corpo femminile e anche da molta invidia

So di essere dura e in tutta probabilità dirò cose che potrebbero risultare "triggheranti" ma secondo me è proprio così, in pochi hanno l'onesta intellettuale di ammetterlo

Ma su questo concordo pienamente

Io anni fa non conoscevo il termine patriarcale e ne davo la colpa alla chiesa cattolica

E mi dava fastidio perché la cosa più repressa in assoluto era la libertà sessuale

E ancora oggi reputo CRETINI i maschi che criticano le donne che "la danno".

Sul fatto di valorizzarsi, essere vanitose, ecc. le cose cambiarono più o meno negli ultimi anni in cui andavo al liceo. Anni 2000 più o meno

Una ragazza mi fece notare che non è la Rai con Ambra Angiolini propose alle ragazze modelli molto diversi da quelli precedenti

Per un periodo abbastanza lungo le ragazze hanno avuto due modelli in pesante contraddizione l'uno con l'altro: quello cattolico patriarcale che gli chiedeva di essere pudiche e quello capitalistico Berlusconiano che gli chiedeva di sessualizzarsi, valorizzarsi in maniera estrema.

Io lo trovai veramente ingiusto.. ti assicuro che per le ragazze è stato pesantissimo

Una mia amica diceva: non puoi capire, se sei una donna sei considerata sempre troia. Se la dai o non la dai, se sei gentile o schiva.