Figlicidi
Figlicidi in Italia (2010-2022)[modifica | modifica sorgente]
Fonte: questi dati emergono dall’elaborazione del fenomeno aggiornata dall’Eures – Ricerche economiche e sociali.
Totale: 268 figlicidi, una media di quasi 1 ogni 2 settimane.
Distribuzione per età delle vittime[modifica | modifica sorgente]
- 0-5 anni: 106 vittime (39,7%)
- 6-11 anni: 43 vittime (16,2%)
- 12-17 anni: 26 vittime (9,6%)
- Maggiorenni: 93 vittime (34,4%)
Sesso delle vittime[modifica | modifica sorgente]
- Maschi: 151 figli uccisi (56,8%)
- Femmine: 117 figli uccisi (43,7%)
Autori dei figlicidi[modifica | modifica sorgente]
- Padri: 172 figli uccisi (64,2%)
- Madri: 96 figli uccisi (35,8%)
Dettagli rilevanti[modifica | modifica sorgente]
- Le madri sono le principali autrici di figlicidi nella fascia 0-5 anni (57,5% vs. 42,5% dei padri).
- Le madri sono responsabili di quasi tutti gli infanticidi/neonaticidi: 35 dei 39 totali (90% circa).
Autore, per la fascia 0-5 anni:[modifica | modifica sorgente]
- Madri: 61 casi (57,5%)
- Padri: 45 casi (42,5%)
Suicidio post-Omicidio[modifica | modifica sorgente]
Il suicidio, che spesso segue l’omicidio, ha un'incidenza del 43,3% nei figlicidi.
- Padri suicidi post-omicidio: 48,8%
- Madri suicidi post-omicidio: 33,3%
Movente[modifica | modifica sorgente]
Oltre un terzo dei figlicidi (34,3%) è attribuito a disturbi psichici dell’autore, salendo al 54,2% quando l'autore è la madre.
- Omicidi del possesso: 14,6% dei casi, con autori uomini nel 21,5% dei casi e donne nel 2,1%.
- Altri moventi: liti, disagio della vittima, interesse o denaro sono prevalentemente legati ai padri come autori e vittime maggiorenni.
Arma del Delitto[modifica | modifica sorgente]
- Arma da fuoco: 30,2% dei casi (81 vittime)
- Armi da taglio: 24,6% (66 vittime)
- Soffocamento: 10,4% (19 vittime), principalmente da madri (19,8% dei figli uccisi dalle madri).
Distribuzione Geografica[modifica | modifica sorgente]
- Nord: 121 casi (45,1%)
- Sud: 92 casi (34,3%)
- Centro: 55 casi (20,5%)
Per regione[modifica | modifica sorgente]
- Lombardia: 50 vittime (18,7%)
- Sicilia: 28 vittime (10,4%)
- Campania: 26 vittime (9,7%)
- Lazio: 24 vittime (9%)
- Emilia Romagna e Piemonte: 20 vittime ciascuna (7,5%)
Altri dati[modifica | modifica sorgente]
L'articolo Gli ultimi dati Eures sul figlicidio al periodo che va dal 2000 al 2017. Di seguito, ecco i principali dati e informazioni emersi:
Incidenti specifici: L'articolo inizia citando diversi casi di violenza e omicidio di bambini, sia per mano dei genitori sia di altri familiari o partner dei genitori. Dati generali: Tra il 2000 e il 2017, 447 bambini in Italia sono stati uccisi dai genitori o da altri familiari. Questi omicidi spesso si consumano tra le mura domestiche e, nonostante la loro gravità, tendono a scomparire rapidamente dall'attenzione dei media.
Statistica recente: Stando ai dati dell'Istat forniti all’HuffPost, dal 2006 al 2017 in Italia sono stati uccisi 34 neonati. Negli anni 2017 e 2018, gli omicidi volontari di minori sono stati rispettivamente 21 e 15, con un calo del 28,75%.
Fonti: L’associazione "Meter", che si occupa della lotta alla pedofilia e della tutela dei diritti dei bambini, fornisce altri dati riguardo al periodo 2004-2014, in cui i bambini uccisi dai genitori o in ambito familiare sono stati circa 245. L'Istituto di ricerca Eures nel 2015 ha indicato che tra il 2000 e il 2014 sono stati 379 i figli uccisi da un genitore.
Dinamiche dei figlicidi: Sei figlicidi su dieci avvengono per mano della madre e i figli maschi sono le vittime prevalenti. Tra le cause, l'articolo cita la depressione post-partum, patologie psichiatriche, sindrome di Medea, e conflittualità nei rapporti genitori-figli.
Ruolo degli adulti: Adriana Passarello, psicologa e psicoterapeuta, sottolinea l'importanza di fornire supporto ai genitori e ai bambini esposti ad abusi, promuovendo al contempo la denuncia di tali abusi.
Fattori sociali: Don Di Noto parla di una "povertà relazionale" che affligge la società moderna. Si tratta di una mancanza di connessione e comprensione autentica tra le persone, che può avere gravi conseguenze, come il figlicidio.
Preoccupazioni dell'Onu: Il Comitato Onu per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ha manifestato preoccupazioni riguardo alla situazione in Italia, in particolare sul trattamento dei minori più vulnerabili.
Violenza sui minori: L'articolo cita anche dati su atti sessuali perpetrati su minori, con oltre 6.019 casi denunciati dalle forze di polizia tra il 2006 e il 2017.
Conclusioni: L'articolo chiude con una riflessione sulla necessità di un cambiamento radicale nella percezione e nel trattamento dei bambini nella società, non solo in termini di bisogni materiali ma anche emotivi e psicologici.
Il pezzo evidenzia una crisi profonda nella società italiana in termini di come vengono trattati i bambini e sottolinea l'urgente necessità di intervento e consapevolezza a tutti i livelli.
Terzo articolo[modifica | modifica sorgente]
L'articolo LA DIFESA DEL POPOLO: Bambini uccisi, aumenta la strage silenziosa. Cantelmi (psichiatra): “Crollo delle capacità genitoriali”, sempre sul sito dell'Eures (la fonte originale è l'indagine Eures “Caratteristiche, dinamiche e profili di rischio dell’omicidio in famiglia in Italia”)
- "Sono i piccoli che muoiono per mano dei compagni di madri spesso sono acquiescenti se non addirittura complici."
- "Gli ultimi: il piccolo Gabriel, due anni, strangolato perché la madre e il compagno non riuscivano ad avere un po’ di intimità..."
- "...lanciando l’allarme figlicidi e specificando che in 20 casi gli omicidi sono stati commessi dai padri; negli altri 11 dalle madri che in 4 casi – che riguardano piccoli di età inferiore ad un anno – sono state le uniche responsabili."
- "Si tratta spesso di donne che vivono forme di dipendenza affettiva nei confronti del partner del quale sopportano compromessi e soprusi."
- "E poi non dimentichiamo che l’adultescenza[1] riguarda anche le madri portandole ad un atteggiamento di trascuratezza verso i figli estremamente preoccupante."
- "E quando sono le donne a uccidere il figlioletto, magari di pochi mesi? Si tratta di infanticidi legati per lo più al fenomeno della depressione post-partum..."
- "Ma come spiegarsi il non intervento delle mamme a difesa dei propri bambini? Paura di un compagno violento? Si tratta spesso di donne che vivono forme di dipendenza affettiva nei confronti del partner del quale sopportano compromessi e soprusi. Donne che vivono in contesti violenti di cui questi gesti estremi rappresentano l’apice. E poi non dimentichiamo che l’adultescenza riguarda anche le madri portandole ad un atteggiamento di trascuratezza verso i figli estremamente preoccupante."
- ↑ Adultescenza o adolescenza lunga, è una fase della vita caratterizzata dal prolungamento indefinito dell'adolescenza ben oltre i suoi limiti biologici.