Riflessioni su legittimazione della paura e pandemia

Da Tematiche di genere.
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Non piacerà a moltə questo discorso, quindi se siete particolarmente suscettibili e permalosi, skippate pure. Infodemia.

Ci siamo abituatə a legittimare la paura altrui ben oltre i confini che la razionalità suggerisce ai fini della sopravvivenza. Verso la paura, c'è un certo sentimento di riverenza e rispetto. Così, per avere rispetto di te, devo avere rispetto per la tua paura: di infettarti, di ammalarti, dei tuoi insensati DOC che ammorbano più la mente che il corpo fisico, e fare finta che siano normali. Perché "hey! La sicurezza prima di tutto".

Ma di quale sicurezza stiamo parlando?

Le paure preponderanti ormai si limitano a quella del contagio e quegli effetti avversi del vaccino. Entrambe le paure, mi provocano un'enorme repulsione. L'Italia, è il primo paese in Europa per morti da smog, abbiamo visto la correlazione fra inquinamento e diffusione del covid eppure né lə paladino della paura né quello della "libertà" battono i piedini per terra per affrontare l'emergenza climatica, migratoria e l'iniquità sanitaria globale, lo sfruttamento umano e non-umano, come quando lo fanno per tutto ciò che si sente ogni giorno.

Chi piagnuccola contro i non vaccinati come concausa del collasso sanitario raramente lo fa per:

  • i tagli alla sanità di 10, 20, 30 anni, non lo fa proprio davanti l'imminenza di un taglio previsto dal governo Draghi di 6 miliardi/anno alla sanità pubblica,
  • per l'abolizione dei brevetti,
  • per una pandemia che colpisce gravemente la popolazione giovane colpita da effetti collaterali e diretti psicopolitici messi in silenzio su un altare da macello per il "bene comune" che esula dal bene collettivo globale, giovane, povero E guarda al bene padronale, dei vecchi, dell'industria.

Ogni famiglia/ individuo protegge il proprio orticello di privilegi con maggiore fame, e questo viene scambiato come altruismo.

Non penso che la pandemia debba esser preoccupazione di tuttə, anzi. La malattia riguarda specifici gruppi di persone seppure si sia deciso (erroneamente a mio avviso) che il carico di responsabilità debba ricadere su tuttə Mentre avrebbero dovuto esserlo i suoi presupposti, ancora tutti in piedi ben saldi e di cui ci si continua a non occupare. Peccato che tutto questo non servirà a nulla, anche solo perché non raggiungeremo un'immunità di gregge, e in un certo senso, di ciò ne sono proprio contenta.