Riflessioni su legittimazione della paura e pandemia: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 14: Riga 14:


''Non'' penso che la pandemia debba esser '''preoccupazione di tuttə''', anzi. La malattia riguarda ''specifici gruppi'' di persone seppure si sia deciso (erroneamente a mio avviso) che il carico di responsabilità debba ricadere su tuttə Mentre avrebbero dovuto esserlo i suoi presupposti, ancora tutti in piedi ben saldi e di cui ci si continua a non occupare. Peccato che tutto questo non servirà a nulla, anche solo perché non raggiungeremo un'immunità di gregge, e in un certo senso, di ciò ne sono proprio contenta.
''Non'' penso che la pandemia debba esser '''preoccupazione di tuttə''', anzi. La malattia riguarda ''specifici gruppi'' di persone seppure si sia deciso (erroneamente a mio avviso) che il carico di responsabilità debba ricadere su tuttə Mentre avrebbero dovuto esserlo i suoi presupposti, ancora tutti in piedi ben saldi e di cui ci si continua a non occupare. Peccato che tutto questo non servirà a nulla, anche solo perché non raggiungeremo un'immunità di gregge, e in un certo senso, di ciò ne sono proprio contenta.
= Vedi anche =
* [[Paura e controllo sociale]]
[[Categoria:Pandemia]]
[[Categoria:Pandemia]]
[[Categoria:Paura]]
[[Categoria:Paura]]
[[Categoria:Percezione distorta]]
[[Categoria:Percezione distorta]]

Versione delle 18:18, 10 gen 2022

Non piacerà a moltə questo discorso, quindi se siete particolarmente suscettibili e permalosi, skippate pure. Infodemia.

Ci siamo abituatə a legittimare la paura altrui ben oltre i confini che la razionalità suggerisce ai fini della sopravvivenza. Verso la paura, c'è un certo sentimento di riverenza e rispetto. Così, per avere rispetto di te, devo avere rispetto per la tua paura: di infettarti, di ammalarti, dei tuoi insensati DOC che ammorbano più la mente che il corpo fisico, e fare finta che siano normali. Perché "hey! La sicurezza prima di tutto".

Ma di quale sicurezza stiamo parlando?

Le paure preponderanti ormai si limitano a quella del contagio e quegli effetti avversi del vaccino. Entrambe le paure, mi provocano un'enorme repulsione. L'Italia, è il primo paese in Europa per morti da smog, abbiamo visto la correlazione fra inquinamento e diffusione del covid eppure né lə paladino della paura né quello della "libertà" battono i piedini per terra per affrontare l'emergenza climatica, migratoria e l'iniquità sanitaria globale, lo sfruttamento umano e non-umano, come quando lo fanno per tutto ciò che si sente ogni giorno.

Chi piagnuccola contro i non vaccinati come concausa del collasso sanitario raramente lo fa per:

  • i tagli alla sanità di 10, 20, 30 anni, non lo fa proprio davanti l'imminenza di un taglio previsto dal governo Draghi di 6 miliardi/anno alla sanità pubblica,
  • per l'abolizione dei brevetti,
  • per una pandemia che colpisce gravemente la popolazione giovane colpita da effetti collaterali e diretti psicopolitici messi in silenzio su un altare da macello per il "bene comune" che esula dal bene collettivo globale, giovane, povero E guarda al bene padronale, dei vecchi, dell'industria.

Ogni famiglia/ individuo protegge il proprio orticello di privilegi con maggiore fame, e questo viene scambiato come altruismo.

Non penso che la pandemia debba esser preoccupazione di tuttə, anzi. La malattia riguarda specifici gruppi di persone seppure si sia deciso (erroneamente a mio avviso) che il carico di responsabilità debba ricadere su tuttə Mentre avrebbero dovuto esserlo i suoi presupposti, ancora tutti in piedi ben saldi e di cui ci si continua a non occupare. Peccato che tutto questo non servirà a nulla, anche solo perché non raggiungeremo un'immunità di gregge, e in un certo senso, di ciò ne sono proprio contenta.

Vedi anche