Storia, le donne lavoravano?

Da Tematiche di genere.
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Da dove nasce quest'idea che nel passato le donne stessero esclusivamente a casa e non avessero un lavoro.

Ci sono un sacco di bugie raccontate dal femminismo, forse retaggio delle cose che dicevano 100 anni fa.

Perché all'inizio del secolo scorso le femministe erano borghesotte statunitensi che effettivamente stavano a casa tutto il giorno, angeli del focolare e mantenute dal marito o esse stesse ereditiere. Si confrontavano con oppositrici della stessa classe sociale.

La cosa è andata avanti anche fino agli anni 50 quando spesso un singolo stipendio permetteva di metter su famiglia e la donna non doveva andare a lavorare.

Ma se guardiamo la Storia e altre classi sociali, le donne hanno sempre lavorato, anche in maniera indipendente e lontano da casa. Figurati se un signore medievale o un proprietario terriero dicevano no alla forza lavoro.

Nel diciannovesimo secolo le donne lavoravano in fabbrica e addirittura in miniera a volte, nelle grandi città vivevano in stanze in affitto con un viavai di gente.

Nella pianura padana le mondine avevano ben ragione di protestare per una paga adeguata e un limite di 8 ore giornaliere.

Dopo le guerre mia nonna come molte altre ragazze venne a Milano per servire nelle case dei ricchi (le cui mogli evidentemente non facevano mestieri) e mandare qualche soldo a casa, lontana. Poi lavorò in fabbrica e chissà quanti altri lavori. L'altra nonna anche lei. Le loro madri lavoravano nei campi e facevano anche altri lavori - andando indietro così per generazioni (forse dall'inizio dei tempi, per i miei antenati, chissà). Altro che stare a casa.

C'erano certamente delle aspettative, ma non erano irragionevoli in un'epoca estremamente più difficile della nostra, in cui le conseguenze di un errore potevano essere infinitamente peggiori.

Aggiunte di una ragazza[modifica | modifica sorgente]

Lei: Questa cosa che le donne nella storia non lavoravano è assolutamente insensata. Il periodo in cui si poteva campare con uno stipendio e basta è stato breve e recente. Sia prima che durante l'industrializzazione le donne hanno sempre lavorato, al massimo si può dire che svolgessero mansioni "di genere" (lavoro di cura, tessitura /filatura, stare a servizio in casa e tutte quelle mansioni considerate storicamente "femminili" ) in molti casi, ma non che non lavorassero.

Lui: Riguardo ai lavori che svolgevano, spesso erano a fianco degli uomini penso. Magari non svolgevano le stesse mansioni estremamente pesanti che richiedevano forza bruta in miniera, non le si vedeva picconare pareti di roccia, ma il loro lavoro lì era ugualmente duro. Nei campi uguale: dovevano spaccarsi la schiena pure loro nella raccolta o in altri lavori collettivi facendo le stesse attività degli uomini (da cui le mondine che protestavano contro un vero wage gap, non come quello farlocco di oggi).

In altre epoche non avevano l'opportunità di apprendere lavori prestigiosi come il fabbro, il medico o l'avvocato, quello è vero.

Suppongo che bisogna sempre guardare la classe sociale a cui appartenevano.

Lei: Si la principale discriminazione era il mancato accesso a quelle professioni che potevano migliorare la propria situazione sociale (per esempio il fatto che non potessero andare a bottega a imparare un mestiere, o studiare ) sicuramente, una donna nobile o altolocata, con un padre che glielo permetteva, poteva ottenere potere politico o acculturarsi maggiormente. E allo stesso tempo erano sempre le donne ricche a potersi permettere di non lavorare.

Del resto anche oggi nei paesi meno ricchi moltissima manodopera (sfruttata) è femminile o di bambini.