Differenze di genere, dipendono dalla biologia: differenze tra le versioni

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F: Mah, penso che sia una riflessione che non porta lontano. Rilevare che a livello medio esistono differenze di comportamento tra i generi non è una tesi filosofica o politica; è praticamente una constatazione. Il dibattito interviene quando ci si interroga sull'origine di queste differenze medie, sul peso che dovrebbero avere sulle nostre decisioni individuali e collettive, sulla loro funzionalità o disfunzionalità, sull'entità delle stesse, sul giudizio che ne diamo, sull'opportunità di conservarle, esasperarle o mitigarle, ecc... "Ora è così, quindi non può che essere così, e affermare il contrario è da buonisti/ipocriti/idealisti" è un argomento fallace in ogni ambito e situazione.  
F: Mah, penso che sia una riflessione che non porta lontano.
 
Rilevare che a livello medio esistono differenze di comportamento tra i generi non è una tesi filosofica o politica; è praticamente una <u>constatazione</u>.
 
Il <u>dibattito</u> interviene quando ci si interroga
 
* <u>sull'origine di queste differenze</u> medie  
* sul peso che dovrebbero avere sulle nostre decisioni individuali e collettive  
* sulla loro funzionalità o disfunzionalità  
* sull'entità delle stesse  
* sul giudizio che ne diamo  
* sull'opportunità di conservarle, esasperarle o mitigarle, ecc...
 
"Ora è così, quindi non può che essere così, e affermare il contrario è da buonisti/ipocriti/idealisti" è un argomento fallace in ogni ambito e situazione.


Il tuo discorso mi ricorda un po' chi sostiene che "le opinioni/i valori/i costumi/le abitudini differiscono da persona a persona e da contesto a contesto" sia una tesi relativistica. Non solo non è una tesi relativistica, ma non è proprio una tesi; è una constatazione.  
Il tuo discorso mi ricorda un po' chi sostiene che "le opinioni/i valori/i costumi/le abitudini differiscono da persona a persona e da contesto a contesto" sia una tesi relativistica. Non solo non è una tesi relativistica, ma non è proprio una tesi; è una constatazione.  


Una tesi relativistica è, per esempio, "non esiste un criterio oggettivo super partes in base a cui stabilire quale tra le varie opinioni differenti sia vera, o quale tra i vari valori differenti sia il migliore". Di per sé, rilevare il fatto che persone diverse hanno opinioni diverse non implica questa tesi piuttosto che un'altra. Dunque (e lo dico da relativista), affermare che la verità (o l'etica) è relativa perché ognuno la pensa diversamente su quale sia la verità (o l'etica) non è un ragionamento giustificato. Stessa cosa sostenere che uomini e donne hanno un funzionamento diverso a livello mentale perché uomini e donne si comportano in media in modo diverso.
'''Una tesi relativistica è''', per esempio, ''"non esiste un criterio oggettivo super partes in base a cui stabilire quale tra le varie opinioni differenti sia vera, o quale tra i vari valori differenti sia il migliore".'' 
 
Di per sé, rilevare il fatto che persone diverse hanno opinioni diverse non implica questa tesi piuttosto che un'altra.
 
Dunque (e lo dico da relativista), <u>affermare che la verità</u> (o l'etica) <u>è relativa perché ognuno la pensa diversamente su quale sia la verità</u> (o l'etica) <u>non è un ragionamento giustificato.</u> 


Una discussione più interessante, quindi, può partire dalla domanda: "come si spiegano queste differenze medie di comportamento tra i generi?". Ebbene, cercando di rispondere a questa domanda io finora ho trovato solo una scienza che cerca disperatamente di rispondere "PER CAUSE BIOLOGICHE!!!!" ma non ce la fa o, meglio, ce la fa solo se si vogliono chiudere entrambi gli occhi di fronte alle nefandezze metodologiche che permettono di sostenere certe conclusioni.
Stessa cosa sostenere che uomini e donne hanno un funzionamento diverso a livello mentale perché uomini e donne si comportano in media in modo diverso.
 
Una discussione più interessante, quindi, può partire dalla domanda: "come si spiegano queste differenze medie di comportamento tra i generi?".  
 
Cercando di rispondere a questa domanda io finora ho trovato una scienza che cerca disperatamente di rispondere "PER CAUSE BIOLOGICHE!!!!" ma non ce la fa o, meglio, ce la fa solo se si vogliono chiudere entrambi gli occhi di fronte alle nefandezze metodologiche che permettono di sostenere certe conclusioni.


Preciso comunque che io 'ste scene con le ragazze che conosco ho smesso di vederle dopo le elementari. Anzi, la maggior parte dei drammi sentimentali a cui ho assistito sono stati iniziati da uomini. Un'altra riflessione interessante, infatti, può anche riguardare la possibilità che atteggiamenti, discorsi e comportamenti equivalenti vengano percepiti in modo diverso in base al genere di chi li agisce.
Preciso comunque che io 'ste scene con le ragazze che conosco ho smesso di vederle dopo le elementari. Anzi, la maggior parte dei drammi sentimentali a cui ho assistito sono stati iniziati da uomini. Un'altra riflessione interessante, infatti, può anche riguardare la possibilità che atteggiamenti, discorsi e comportamenti equivalenti vengano percepiti in modo diverso in base al genere di chi li agisce.
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Dopodiché, vorrei riflettere un attimo sul ragionamento e sul linguaggio del tuo commento. Magari volevi solo fare un esempio divulgativo, ma stando a ciò che leggo traspare ben poco rigore scientifico dal tuo ragionamento.
Dopodiché, vorrei riflettere un attimo sul ragionamento e sul linguaggio del tuo commento. Magari volevi solo fare un esempio divulgativo, ma stando a ciò che leggo traspare ben poco rigore scientifico dal tuo ragionamento.
* La tua tesi e quella della tua amica, così poste, sono abbastanza equivalenti. Entrambe possono essere condizionate dai bias cognitivi personali. <u>Il tuo aneddoto mostra soltanto che di una stessa osservazione empirica si possono proporre spiegazioni differenti.</u> È poi l'applicazione del metodo scientifico che permette di individuare la spiegazione migliore, dove per migliore si intende quella da cui discende un numero maggiore di previsioni rischiose ( = che riguardano esiti empirici che hanno una bassa probabilità di essere osservati se la teoria è falsa) di successo, dato che in realtà ''adattare l'evidenza empirica a un certo modello teorico è relativamente facile'' (il mio riferimento in ambito epistemologico è [[wikipedia:Imre_Lakatos|Lakatos]]).
* La tua tesi e quella della tua amica, così poste, sono abbastanza equivalenti. Entrambe possono essere condizionate dai bias cognitivi personali. <u>Il tuo aneddoto mostra soltanto che di una stessa osservazione empirica si possono proporre spiegazioni differenti.</u> È poi l'applicazione del metodo scientifico che permette di individuare la spiegazione migliore, dove per migliore si intende quella da cui discende un numero maggiore di previsioni rischiose ( = che riguardano esiti empirici che hanno una bassa probabilità di essere osservati se la teoria è falsa) di successo, dato che in realtà ''adattare l'evidenza empirica a un certo modello teorico è relativamente facile'' (il mio riferimento in ambito epistemologico è [[wikipedia:Imre_Lakatos|Lakatos]]).
* La descrizione (self-report) dell'esperienza degli uomini trans che assumono testosterone dovrebbe essere addirittura una "prova del nove"? Innanzitutto le persone trans sono degli outlier, almeno a livello di vissuto. Questo andrebbe tenuto in conto. Inoltre non vedo nessun tentativo di isolare le variabili di interesse dalle altre.
* La descrizione (self-report) dell'esperienza degli uomini trans che assumono testosterone dovrebbe essere addirittura una "prova del nove"? Innanzitutto le persone trans sono degli outlier, almeno a livello di vissuto. Questo andrebbe tenuto in conto. Inoltre non vedo nessun tentativo di isolare le variabili di interesse dalle altre.
Infine, ti faccio notare che l'origine delle differenze medie di comportamento tra uomini e donne è oggetto di studio interdisciplinare, tant'è che gli studi in materia sono stati condotti da ricercatori dei settori disciplinari più disparati. Un biologo sa, per esempio, come agiscono gli ormoni all'interno dell'organismo, ma la misurazione e la caratterizzazione delle reazioni emotive e comportamentali è competenza degli psicologi e, tra l'altro, non è affatto neutra a livello ideologico. Poi si può sostenere che neanche gli psicologi abbiano fatto un lavoro chissà quanto rigoroso in quest'ambito, ma ancor di meno i biologi. Pensa che in molti studi non viene neanche chiarito cosa si intende per "comportamenti tipicamente maschili/femminili", perché molti ricercatori ritenevano la definizione di questi concetti una banale questione di senso comune. Peccato che poi ogni ricercatore abbia usato (implicitamente) una definizione diversa. Nel corpo di risultati che ho approfondito vedo molto poco rigore e nessuna integrazione organica dei risultati provenienti dalle varie discipline che se ne occupano. L'impronta ideologica, poi, è evidente.
Infine, ti faccio notare che l'origine delle differenze medie di comportamento tra uomini e donne è oggetto di studio interdisciplinare, tant'è che gli studi in materia sono stati condotti da ricercatori dei settori disciplinari più disparati. Un biologo sa, per esempio, come agiscono gli ormoni all'interno dell'organismo, ma la misurazione e la caratterizzazione delle reazioni emotive e comportamentali è competenza degli psicologi e, tra l'altro, non è affatto neutra a livello ideologico. Poi si può sostenere che neanche gli psicologi abbiano fatto un lavoro chissà quanto rigoroso in quest'ambito, ma ancor di meno i biologi. Pensa che in molti studi non viene neanche chiarito cosa si intende per "comportamenti tipicamente maschili/femminili", perché molti ricercatori ritenevano la definizione di questi concetti una banale questione di senso comune. Peccato che poi ogni ricercatore abbia usato (implicitamente) una definizione diversa. Nel corpo di risultati che ho approfondito vedo molto poco rigore e nessuna integrazione organica dei risultati provenienti dalle varie discipline che se ne occupano. L'impronta ideologica, poi, è evidente.


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