Femminicidi: differenze tra le versioni

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== Definizione del termine e uso ambiguo ==
== Definizione del termine e uso ambiguo ==
In Italia il termine ha avuto un utilizzo massiccio dal 2008, quando Barbara Spinelli, consulente ONU in materia di violenza sulle donne, ne ha pubblicato un libro a riguardo. Il termine è attestato poi nel Devoto-Oli 2009 e definisce il femminicidio come:<blockquote>"Qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte."<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>Una definizione forte, chiara, priva di equivocabilità e il cui senso arriva dritto al punto. Il problema sorge nel momento in cui le fonti di informazione non si basano sulla definizione, ma tendono ad esaltare come femminicidio qualsiasi forma di violenza legata al sesso biologico femminile, quando in realtà ciò che realmente distingue un omicidio da un femminicidio è la '''motivazione''' del gesto.  
{{vedi anche|Femminicidio, uso ambiguo del termine}}In Italia il termine ha avuto un utilizzo massiccio dal 2008, quando Barbara Spinelli, consulente ONU in materia di violenza sulle donne, ne ha pubblicato un libro a riguardo. Il termine è attestato poi nel Devoto-Oli 2009 e definisce il femminicidio come:<blockquote>"Qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte."<ref name="Definizione femminicidio sul Devoto Oli">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/feminism}}</ref></blockquote>Una definizione forte, chiara, priva di equivocabilità e il cui senso arriva dritto al punto. Il problema sorge nel momento in cui le fonti di informazione non si basano sulla definizione, ma tendono ad esaltare come femminicidio qualsiasi forma di violenza legata al sesso biologico femminile, quando in realtà ciò che realmente distingue un omicidio da un femminicidio è la '''motivazione''' del gesto.
Secondo due criminologi, il Professor Monzani e il professor Giulini, chiamarlo femminicidio non è corretto, in quanto la definizione di femminicidio escluderebbe i crimini commessi per gelosia, e si riferisce all'uccisione della donna in quanto donna e non perché era in relazione con il reo; il termine più corretto da utilizzare sarebbe <b>omicidio relazionale.</b>  
Secondo due criminologi, il Professor Monzani e il professor Giulini, chiamarlo femminicidio non è corretto, in quanto la definizione di femminicidio escluderebbe i crimini commessi per gelosia, e si riferisce all'uccisione della donna in quanto donna e non perché era in relazione con il reo; il termine più corretto da utilizzare sarebbe <b>omicidio relazionale.</b>
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== Confronto numerico con gli altri Paesi ==
== Confronto numerico con gli altri Paesi ==
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====== Il sensazionalismo in statistica: il caso dell'Istat ======
====== Il sensazionalismo in statistica: il caso dell'Istat ======
Da notare che non solo i mass media, infatti, ma anche '''l'ISTAT''' si sia più volte espressa sul tema con toni sensazionalistici:<blockquote>"Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia [''157'' nel 2012, 179 nel 2013, 152 nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016], un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni. ''Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna''. Omicidi di donne in Italia. Se ne contano migliaia nel mondo. Numeri da genocidio."</blockquote>Tuttavia nello stesso studio, poche righe sotto, viene riportato il numero di omicidi totali di donne avvenuti nello stesso anno e il numero coincide con quello indicato per i femminicidi. Il documento statistico stesso risulta quindi estremamente fuorviante, con tutte le problematiche di '''distorsione percettiva''' che ne conseguono; a tal proposito, suggerisco una lettura dell'articolo sui [[danni della polarizzazione]].
Da notare che non solo i mass media, infatti, ma anche '''l'ISTAT''' si sia più volte espressa sul tema con toni sensazionalistici:<blockquote>"Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il femminicidio. Un massacro, a vedere i numeri. Circa 150 casi all’anno in Italia [''157'' nel 2012, 179 nel 2013, 152 nel 2014, 141 nel 2015, 145 nel 2016], un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quattro anni. ''Significa che in Italia ogni due giorni (circa) viene uccisa una donna''. Omicidi di donne in Italia. Se ne contano migliaia nel mondo. Numeri da genocidio."</blockquote>Tuttavia nello stesso studio, poche righe sotto, viene riportato il numero di omicidi totali di donne avvenuti nello stesso anno e il numero coincide con quello indicato per i femminicidi. Il documento statistico stesso risulta quindi estremamente fuorviante, con tutte le problematiche di '''distorsione percettiva''' che ne conseguono; a tal proposito, suggerisco una lettura dell'articolo sui [[danni della polarizzazione]].
Una obiezione circa la lettura dei dati può essere inoltre data osservando la coorte scelta per l'analisi statistica:<blockquote>"[...]non si legge così il dato: quello 0,02% sui vaccini è calcolato sulle somministrazioni effettive di vaccino, quel 0,0003% dei femminicidi è calcolato sulla popolazione femminile tutta. La percentuale va calcolata sulle donne adulte, con una relazione sentimentale presente o passata che presenta rischi di femminicidio (come compagno violento, possessivo ecc...), una platea molto più piccola della popolazione totale che fa schizzare quella percentuale molto in alto. Sarebbe come calcolare il dato sulla percentuale di reazioni avverse considerando tutta la popolazione, anche quella non vaccinata, il che non ha alcun senso converrai.»</blockquote>Questo fenomeno non ha colpito solo l'Istat: stessi toni e stessa ambiguità nell'uso del termine e nella coorte selezionata, si possono riscontrare anche nelle analisi dell'[[EURES]], nel documento Sintesi VII Rapporto EURES sul Femminicidio in Italia; nello specifico, durante un dibattito a riguardo, una ragazza ha sollevato alcune obiezioni più che condivisibili, tra cui:<blockquote>"Il report che citi dice in introduzione che da una ''diversa definizione di femminicidio'' e specifica che parla di omicidi verso le donne, con ''un'accezione diversa da quella che viene data oggi''. Il report è del 2015, la legge è stata cambiata solo due anni prima e il codice rosso sarebbe arrivato nel 2019, direi che è comprensibile che il report sia confusionario rispetto ai due concetti, anche per i pochi dati che avevamo rispetto a un'aggravante appena introdotta. Stessa cosa per questo grafico, preso dallo stesso report, che da una definizione ampia e oggi superata''."''</blockquote>Purtroppo, è un dato di fatto che ISTAT, EURES e mass media abbiano utilizzato costantemente negli anni la definizione errata di femminicidio a fini statistici, contribuendo inevitabilmente a generare sensazionalismo. Nel complesso i mezzi di informazione, utilizzando in modo inappropriato certi termini, hanno generato un tipico esempio di ''[[Folk Devils and Moral Panics]],'' creando un panico collettivo ingiustificato su una questione da molti ritenuta come minaccia, promuovendo polemiche e accuse nei confronti di capri espiatori, di "diavoli popolari".
Una obiezione circa la lettura dei dati può essere inoltre data osservando la coorte scelta per l'analisi statistica:<blockquote>"[...]non si legge così il dato: quello 0,02% sui vaccini è calcolato sulle somministrazioni effettive di vaccino, quel 0,0003% dei femminicidi è calcolato sulla popolazione femminile tutta. La percentuale va calcolata sulle donne adulte, con una relazione sentimentale presente o passata che presenta rischi di femminicidio (come compagno violento, possessivo ecc...), una platea molto più piccola della popolazione totale che fa schizzare quella percentuale molto in alto. Sarebbe come calcolare il dato sulla percentuale di reazioni avverse considerando tutta la popolazione, anche quella non vaccinata, il che non ha alcun senso converrai.»</blockquote>Questo fenomeno non ha colpito solo l'Istat: stessi toni e stessa ambiguità nell'uso del termine e nella coorte selezionata, si possono riscontrare anche nelle analisi dell'[[EURES]], nel documento Sintesi VII Rapporto EURES sul Femminicidio in Italia; nello specifico, durante un dibattito a riguardo, una ragazza ha sollevato alcune obiezioni più che condivisibili, tra cui:<blockquote>"Il report che citi dice in introduzione che da una ''diversa definizione di femminicidio'' e specifica che parla di omicidi verso le donne, con ''un'accezione diversa da quella che viene data oggi''. Il report è del 2015, la legge è stata cambiata solo due anni prima e il codice rosso sarebbe arrivato nel 2019, direi che è comprensibile che il report sia confusionario rispetto ai due concetti, anche per i pochi dati che avevamo rispetto a un'aggravante appena introdotta. Stessa cosa per questo grafico, preso dallo stesso report, che da una definizione ampia e oggi superata''."''</blockquote>Purtroppo, è un dato di fatto che ISTAT, EURES e mass media abbiano utilizzato costantemente negli anni la definizione errata di femminicidio a fini statistici, contribuendo inevitabilmente a generare sensazionalismo. Nel complesso i mezzi di informazione, utilizzando in modo inappropriato certi termini, hanno generato un tipico esempio di ''[[Folk Devils and Moral Panics]],'' creando un panico collettivo ingiustificato su una questione da molti ritenuta come minaccia, promuovendo polemiche e accuse nei confronti di capri espiatori, di "diavoli popolari".
====== Conseguenze della distorsione ======
====== Conseguenze della distorsione ======
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{{Vedi anche|Femminicidio, uso ambiguo del termine}}
{{Vedi anche|Femminicidio, uso ambiguo del termine}}
== Conclusioni: sensazionalismo o la situazione è drammatica? ==
== Conclusioni: sensazionalismo o la situazione è drammatica? ==




== Bibliografia aggiuntiva e consigli ==
== Bibliografia aggiuntiva e consigli ==
====== Ulteriori Fonti ======
====== Ulteriori Fonti ======
====== [https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01006036.pdf Violenza di genere e femminicidio: dalla ratifica della Convenzione di Istanbul all’istituzione di una Commissione di inchiesta ad hoc] ======
====== [https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01006036.pdf Violenza di genere e femminicidio: dalla ratifica della Convenzione di Istanbul all’istituzione di una Commissione di inchiesta ad hoc] ======
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