Riassunto dei vari articoli sui femminicidi: differenze tra le versioni

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*[[Riassunto studio su Femminicidio, Panico Morale e Discorso Progressista]]
*[[Riassunto studio su Femminicidio, Panico Morale e Discorso Progressista]]
*[[Riassunto studio Analyzing Femicide in Italy. Overview of major findings and international comparisons]]
*[[Riassunto studio Analyzing Femicide in Italy. Overview of major findings and international comparisons]]
*[[Riassunto studio Femminicidio in Italia: una critica al discorso femminista di genere e una lettura costruttivista dell'identità umana]]
== Altri articoli ==
== Altri articoli ==
Anatomia della violenza, le radici biologiche del crimine Di Adrian Raine
Anatomia della violenza, le radici biologiche del crimine Di Adrian Raine
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Un'altra osservazione interessante che fa la Benedettelli è che se il femminicidio fosse un fenomeno culturale diventa difficile spiegare perché gli uomini uccidono di più in generale, mentre le donne uccidono solo all'interno della relazione, ne consegue che gli omicidi per il possesso sono la motivazione più frequente per gli omicidi compiuti dalle donne (pag. 3).  
Un'altra osservazione interessante che fa la Benedettelli è che se il femminicidio fosse un fenomeno culturale diventa difficile spiegare perché gli uomini uccidono di più in generale, mentre le donne uccidono solo all'interno della relazione, ne consegue che gli omicidi per il possesso sono la motivazione più frequente per gli omicidi compiuti dalle donne (pag. 3).  
=== Gli enti raccolgono i numeri in modo scorretto ===
=== Gli enti raccolgono i numeri in modo scorretto ===
<blockquote>Senza indispensabili linee guida universali che permettono di intraprendere le migliori azioni preventive. '''A seconda dell'ente''' civile o istituzionale '''che raccoglie i dati''', il numero delle donne vittime di “femminicidio” sale o scende arbitrariamente: '''90, 114, 88, 140'''. '''E in tutti i casi questi''' numeri sono la somma di omicidi '''il cui rapporto vittima/carnefice''' '''e il movente''' '''con il femminicidio non hanno nulla a che fare''':  
<blockquote>Senza indispensabili linee guida universali che permettono di intraprendere le migliori azioni preventive. '''A seconda dell'ente''' civile o istituzionale '''che raccoglie i dati''', il numero delle donne vittime di “femminicidio” sale o scende arbitrariamente: '''90, 114, 88, 140'''. '''E in tutti i casi questi''' numeri sono la somma di omicidi '''il cui rapporto vittima/carnefice''' '''e il movente''' '''con il femminicidio non hanno nulla a che fare''':
 
tra le Vittime di “femminicidio” per esempio '''vengono inserite''' donne uccise dai figli o dalle figlie per ragioni economiche o a causa di psicopatie; oppure da criminali che volevano rapinarle o da vicini/e di casa con i quali avevano cattivi rapporti; o da partner con gravi psicopatie. Tutti questi delitti hanno origini e dinamiche diverse delle quali è necessario tener conto. Chiamarli femminicidi (o femicidi) non permette di intervenire nel modo corretto quando non lo sono. Mettere tutto in un unico calderone è forse utile a creare un'allarme che permette di attuare politiche sociali a favore delle donne, in quanto “diverse”, e che con la prevenzione della violenza non c'entrano.<ref>{{Cita|Barbara Benedettelli - https://barbarabenedettelli.it/wp-content/uploads/2018/06/Indagine-completa-omicidi-nelle-Ris-i-numeri-oltre-il-genere-1.pdf}}, pag 3</ref> </blockquote>La Benedettelli fa anche notare come "''utilizzando gli identici criteri arbitrari'' utilizzati per rilevare i “femminicidi” anche per le vittime maschili emerge che gli uomini uccisi sono più delle donne: 133 i primi, 128 le seconde". L'autrice sottolinea come questo sia un '''"gioco di prestigio"'''. Riguardo le modalità con cui le statistiche possono essere distorte è interessante la citazione "''Se torturi i dati abbastanza, alla fine confesseranno quello che vuoi"'' di Darrell Huff.
tra le Vittime di “femminicidio” per esempio '''vengono inserite''' donne uccise dai figli o dalle figlie per ragioni economiche o a causa di psicopatie; oppure da criminali che volevano rapinarle o da vicini/e di casa con i quali avevano cattivi rapporti; o da partner con gravi psicopatie. Tutti questi delitti hanno origini e dinamiche diverse delle quali è necessario tener conto. Chiamarli femminicidi (o femicidi) non permette di intervenire nel modo corretto quando non lo sono. Mettere tutto in un unico calderone è forse utile a creare un'allarme che permette di attuare politiche sociali a favore delle donne, in quanto “diverse”, e che con la prevenzione della violenza non c'entrano.<ref>{{Cita|Barbara Benedettelli - https://barbarabenedettelli.it/wp-content/uploads/2018/06/Indagine-completa-omicidi-nelle-Ris-i-numeri-oltre-il-genere-1.pdf}}, pag 3</ref> </blockquote>La Benedettelli fa anche notare come "''utilizzando gli identici criteri arbitrari'' utilizzati per rilevare i “femminicidi” anche per le vittime maschili emerge che gli uomini uccisi sono più delle donne: 133 i primi, 128 le seconde". L'autrice sottolinea come questo sia un '''"gioco di prestigio"'''. Riguardo le modalità con cui le statistiche possono essere distorte è interessante la citazione "''Se torturi i dati abbastanza, alla fine confesseranno quello che vuoi"'' di Darrell Huff.
== Riassunto ilfattoquotidiano.it - l'insostenibile leggerezza del rapporto tra media e femminicidio ==
== Riassunto ilfattoquotidiano.it - l'insostenibile leggerezza del rapporto tra media e femminicidio ==