Perché alcune persone coscienziose si triggerano per il femminismo: differenze tra le versioni

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Volevo farti una premessa. Sono parecchi anni che seguo queste tematiche e negli ultimi 5 ho iniziato a notare tante cose che non tornavano. Se fosse una cosa sola non sarebbe significativa, ma ne ho trovate talmente tante di cose storte, da riuscire a mettere in relazione il comportamento del singolo (che si sente sempre una brava persona) con la società (che tutti giudicano mostruosa). E ho scoperto l'acqua calda perché l'avevano già capito 2000 anni fa (divide et impera, panem et circenses).
 
Ma lasciami fare un paio di esempi perché altrimenti non è chiaro come, nella mia tesi, etichetterei episodi apparentemente insignificanti con etichette molto pesanti.
 
Prendi i femminicidi,  non passa giorno che i mass media non gridino "ogni 6 giorni muore una donna uccisa dal compagno". Sono 140 casi l'anno su una popolazione di 30 milioni di persone.. non mi sembravano la massima fonte di preoccupazioni ma non mi sognerei mai di andare a ridimensionare questa preoccupazione di tante ragazze se non fosse per i motivi che seguono:
 
- un'amica avvocato ha detto che le leggi sono mostruosamente ingiuste contro i maschi
 
- un'altra amica è dovuta andare a testimoniare ad un processo per un suo collega accusato ingiustamente di stupro
 
- il 70-80% di denunce di maltrattamenti, sporte in fase di separazione, si rivelano false
 
- la giurisprudenza è da parecchi anni molto iniqua e il fenomeno dei "padri nuovi poveri" ha assunto dimensioni inquietanti.
 
Questi sono solo alcuni dati di un intero sistema che tutto è fuorché progressista. Io lo definirei invece Gattopardiano (nel senso che tutto cambia in superficie affinché nulla cambi davvero). Tornando ai femminicidi ad esempio non sono 140 l'anno, ma 50. Ma non è un problema di numeri, il problema è la narrazione, il motivo per cui la portano avanti e le conseguenze che porta. Non sono infatti solo i giornali a marciare sul sensazionalismo, ma anche l'ISTAT e altre fonti istituzionali. L'Italia è la nazione migliore a riguardo, altro che cultura patriarcale, e infatti non c'è alcuna prova che sia un fenomeno culturale. Ma non è finita qui, per anoressia muoiono 4000 donne l'anno e la diffusione dell'anoressia - studi alla mano - ha una correlazione fortissima con i modelli di bellezza irreali proposti dal consumismo. Alla faccia dell'emancipazione femminile.
 
Quindi tornando all'episodio della giornalista, alcune ragazze avevano gli occhi iniettati di sangue :sweat_smile: e chiedevano punizioni molto severe (12 anni di carcere). Ho scoperto che questo modo di fare è stato studiato da un sociolo: si chiama Panico morale e a mio avviso, purtroppo, non è affatto esagerato paragonarlo alla caccia alle streghe o all'inquisizione.
 
Il motivo per cui le donne sono così sensibili alle molestie è che purtroppo moltissime ne hanno avuto esperienze nella vita, ma da qui a definirle tanto traumatiche da richiedere 12 anni di carcere ce ne passa parecchio. Se dovesse trasformarsi in una guerra maschi contro femmine sarebbe, purtroppo, molto facile massacrare dialetticamente le donne.
 
Il problema però non è legato alle donne, è qualcosa di più generale. In psicologia ad esempio il pensiero dicotomico (tutto o nulla) viene definito una distorsione cognitiva, ma praticamente tutte le leggi hanno una formulazione di tale tipo.
 
Ad esempio tutti quelli che hanno partecipato alla gogna mediatica contro il molestatore sarebbero anche loro colpevoli di diffamazione, altro reato punibile fino a 6 anni di carcere.
 
E qui mi sono rivisto proiettato nel 1600 descritto da Manzoni... nonostante gli avanzamenti tecnologici e informatici "stranamente" non siamo ancora in grado di creare leggi meno dicotomiche? Com'è possibile? Ciò che le persone ritengono giusto è ciò che sono state indottrinate a credere giusto, è raro che uno si soffermi a cercare alternative valide, ma... quelle alternative le avremmo già. Studiate da psicologi, sociologi, filosofi
 
Ah, scusa, dimenticavo Panico morale e diavoli del popolo (sarebbero i capri espiatori) è il titolo del libro che scrisse quel sociologo
 
 
'''A scuola ci fanno studiare molti concetti che sembrano molto astratti e relativi, ma io trovo fondamentali e concretissimi una volta che si impara a comprenderli'''
 
·       episodi come quello dei capponi portati al macello che si beccano tra loro (guerre tra poveri)
 
·       motti come dividi et impera
 
·       panem et circenses
 
·       le grida manzoniane (minacce di punizioni pesantissime, ma nessun controllo)
 
·      in medio stat virtus, aurea mediocritas, ecc
 
o  Scardovelli amplia il concetto «Ogni forma di conflitto e di violenza affonda le radici nel pensiero dicotomico. Libertà o eguaglianza? Capitalismo o socialismo? Individualismo o collettivismo? Amore per sé o altruismo? Realizzazione nel lavoro o dedizione alla famiglia? Divertimento o lavoro? Salvaguardia dell’ambiente o sviluppo dell’economia? Islam o cristianesimo? Cristianesimo o buddismo? Religione o ateismo? Fede o ragione? Scienza o religione? Ragione o emozione? Seguire la mente o seguire il cuore?
 
L’uomo ha una natura buona o malvagia?
 
Il pensiero dicotomico “o/o” è all'origine di ogni tipo di conflitto. Mantenendo la struttura dicotomica, il conflitto non ha soluzione, se non attraverso l’eliminazione o il sacrificio di uno dei due poli. '''Il sacrificio non può che essere temporaneo. Quando uno dei due poli è stato compresso per troppo tempo, si carica d’energia, come una molla, finché esplode, recupera il terreno perduto e diventa a sua volta oppressore.''' Così, se la libertà ha sacrificato per troppo tempo la giustizia, l’esigenza di giustizia prima o poi esplode e mette al bando la libertà (v. enantiodromia).»
 
 
'''Perché sono convinto che quelle massime siano così importanti?'''
 
 
Perché quelle che a tanti sembrano novità '''progressiste''' a me sembrano cambiamenti molto '''Gattopardiani'''.
 
 
Greta Beccaglia →
 
 
'''Sui social molti si dicono :'''
 
·       si dicono inclusivi (vedi Schwa, supporto al DDL Zan)
 
·       “vigili” (woke) rispetto alle ingiustizie a danno delle minoranze e dei deboli o alla violenza (vedi femminicidio)
 
Al contempo le statistiche parlano di un peggioramento della società: qualcosa che non sembra corrispondere ai buoni propositi.
 
'''La società vista tramite i dati'''
 
·       Documentari come The Social Dilemma mostrano i danni pesanti causati dalla polarizzazione
 
·       I disturbi alimentari sono schizzati alle stelle
 
·       Nonostante i milioni di euro stanziati i femminicidi non diminuiscono
 
’APA mette in guardia le ragazze dalla sessualizzazione delle bambine già a 4 anni, su TikTok (che è divenuto praticamente soft porn) le ragazze rivendicano la propria emancipazione. Ogni anno 4000 ragazze muoiono di anoressia (la cui diffusione, secondo diversi studi, appare legata ai modelli di bellezza irrealistici proposti), ma tutto ciò che importa è la propria libertà. Ma è davvero così? Qual è il senso di “in medio stat virtus”?
 
== Analizzare: ==
# [[Meme divisivo sulla ragazza violentata sul treno 2]]
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# [[Parte lunga da elaborare su Sinistra e Destra]]
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