Leggi repressive e problemi maschili: differenze tra le versioni

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== Da approfondire ==
* Mente sulla propria fertilità: no al danno da nascita indesiderata: Cassazione civile, sez. III, 5 maggio 2017, n. 10906


==Problemi Legislativi==
==Problemi Legislativi==
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# Le agenzie di controllo non sono educate e preparate, non conoscono concretamente il fenomeno della persecuzione e la personalità del persecutore e quindi non sanno prevederlo né affrontarlo. Insomma è un circolo vizioso
# Le agenzie di controllo non sono educate e preparate, non conoscono concretamente il fenomeno della persecuzione e la personalità del persecutore e quindi non sanno prevederlo né affrontarlo. Insomma è un circolo vizioso
</blockquote>Una precisazione sul perché il diritto penale non porta a risarcire la vittima<blockquote>Il diritto penale non è diretto a “risarcire”, “ripagare” o a “vendicare” la vittima, l’afflitività della pena irrogata non è correlata al grado in cui ha sofferto e soffrirà la vittima. Il diritto penale ha due sole funzioni: punire il colpevole e rieducarlo.
</blockquote>Una precisazione sul perché il diritto penale non porta a risarcire la vittima<blockquote>Il diritto penale non è diretto a “risarcire”, “ripagare” o a “vendicare” la vittima, l’afflitività della pena irrogata non è correlata al grado in cui ha sofferto e soffrirà la vittima. Il diritto penale ha due sole funzioni: punire il colpevole e rieducarlo.
Alla riparazione del danno subito dalla vittima è diretto il diritto civile. La ragazza ha ottenuto, mi pare, un risarcimento da oltre 200mila euro. Non potendole restituire la faccia, l’equivalente monetario è l’unica soluzione.</blockquote>Un utente suggerisce la divisione tra il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione.<blockquote>Come ho scritto in un commento, bisogna tenere distinto il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione. Se non ci fossero tutti questi tabù, i pregiudizi, gli ostacoli alla libertà e all'emancipazione sessuale le cose sarebbero ben diverse, questo senz'altro. E il cambiamento si ottiene con l'educazione. Ciò non toglie che, per me, la responsabilità penale di chi va con una persona incapace di prestare il proprio consenso c'è. E tutti quelli che dicono "ma allora siamo quasi tutti penalmente responsabili" , beh si, hanno ragione, perché purtroppo la cosa è fin troppo normalizzata, secondo me. Non c'è da scherzare con la libertà delle persone. Addirittura io litigai con un mio collega durante una lezione di diritto penale perché lui sosteneva che se il partner "revoca" il proprio consenso durante l'atto e l'altro non si ferma, non sarebbe stupro.
Alla riparazione del danno subito dalla vittima è diretto il diritto civile. La ragazza ha ottenuto, mi pare, un risarcimento da oltre 200mila euro. Non potendole restituire la faccia, l’equivalente monetario è l’unica soluzione.</blockquote>Un utente suggerisce la divisione tra il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione.<blockquote>Come ho scritto in un commento, bisogna tenere distinto il piano della responsabilità penale con quello dell'educazione. Se non ci fossero tutti questi tabù, i pregiudizi, gli ostacoli alla libertà e all'emancipazione sessuale le cose sarebbero ben diverse, questo senz'altro. E il cambiamento si ottiene con l'educazione. Ciò non toglie che, per me, la responsabilità penale di chi va con una persona incapace di prestare il proprio consenso c'è. E tutti quelli che dicono "ma allora siamo quasi tutti penalmente responsabili" , beh si, hanno ragione, perché purtroppo la cosa è fin troppo normalizzata, secondo me. Non c'è da scherzare con la libertà delle persone. Addirittura io litigai con un mio collega durante una lezione di diritto penale perché lui sosteneva che se il partner "revoca" il proprio consenso durante l'atto e l'altro non si ferma, non sarebbe stupro.
Questo per farti capire come la penso. Che sul tema bisognerebbe parlare senza paraocchi, senza pregiudizi, senza tabù certamente, ma anche con un po' di cautela.
Questo per farti capire come la penso. Che sul tema bisognerebbe parlare senza paraocchi, senza pregiudizi, senza tabù certamente, ma anche con un po' di cautela.
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Attualmente alcune delle ricerche più avanzate in logica riguardano la formalizzazione dei ragionamenti comuni, ed è un campo multidisciplinare in cui lavorano tanto logici quanto psicologi quanto ''computer scientists''.
Attualmente alcune delle ricerche più avanzate in logica riguardano la formalizzazione dei ragionamenti comuni, ed è un campo multidisciplinare in cui lavorano tanto logici quanto psicologi quanto ''computer scientists''.


Già la ''First Order Logic'' è molto interessante (cerca per esempio "paradosso del cappello"), poi le logiche modali sono davvero potenti e interessanti. Molto spesso in diversi ragionamenti le persone, a causa di ragionamenti per default o vaghi , si tende a fare fallacie confondendo espressioni ''de re con de dicto'', o altro ancora.</blockquote>Viene dato un commento molto approfondito sulla tematica della scrittura delle norme, nonché delle loro caratteristiche e sulla loro influenza sul momento della sentenza.<blockquote>Sicuro, capisco che per te che vieni dall'informatica, tutto ciò possa sembrare strano. Ora, auspico che non venga un papiro sto commento.
Già la ''First Order Logic'' è molto interessante (cerca per esempio "paradosso del cappello"), poi le logiche modali sono davvero potenti e interessanti. Molto spesso in diversi ragionamenti le persone, a causa di ragionamenti per default o vaghi , si tende a fare fallacie confondendo espressioni ''de re con de dicto'', o altro ancora.</blockquote>Viene dato un commento molto approfondito sulla tematica della scrittura delle norme, nonché delle loro caratteristiche e sulla loro influenza sul momento della sentenza.<blockquote>Sicuro, capisco che per te che vieni dall'informatica, tutto ciò possa sembrare strano. Ora, auspico che non venga un papiro sto commento.  
 
Le cose da tenere in considerazione sono il '''linguaggio''' e le '''caratteristiche di astrattezza e generalità'''. La prima è semplice: le norme sono espresse tramite una lingua. E non potrebbe essere altrimenti. Questo significa che come accade in ogni linguaggio, ci possono essere delle ambiguità. L''''ermeneutica''' serve proprio a consentire all'interprete, che è anche uno dei nomi coi quali il giurista viene infatti spesso chiamato, soprattutto i giudici, di eliminare quanto più possibile dubbi e ambiguità. In ogni caso, questi sono ineliminabili, anche a causa delle altre due caratteristiche.  
Le cose da tenere in considerazione sono il '''linguaggio''' e le '''caratteristiche di astrattezza e generalità'''. La prima è semplice: le norme sono espresse tramite una lingua. E non potrebbe essere altrimenti. Questo significa che come accade in ogni linguaggio, ci possono essere delle ambiguità. L''''ermeneutica''' serve proprio a consentire all'interprete, che è anche uno dei nomi coi quali il giurista viene infatti spesso chiamato, soprattutto i giudici, di eliminare quanto più possibile dubbi e ambiguità. In ogni caso, questi sono ineliminabili, anche a causa delle altre due caratteristiche.  


Un corpo di norme sull'interpretazione consente di avere interpretazioni il più possibili simili e congruenti. Inoltre, questo è necessario perché le norme non sono delle cose volanti e un po' evanescenti come molti pensano, delle frasi inamovibili. Le norme esprimono regole di comportamento, che possono essere comprese solo se messe in relazione le une con le altre, sotto tutti gli aspetti, e con la propria ragion d'essere. Quindi è necessaria l'ermeneutica. Ad esempio, ci sono norme che assumo un certo valore solo a causa di una norma diversa contenuta in una disposizione diversa.  
Un corpo di norme sull'interpretazione consente di avere interpretazioni il più possibili simili e congruenti. Inoltre, questo è necessario perché le norme non sono delle cose volanti e un po' evanescenti come molti pensano, delle frasi inamovibili. Le norme esprimono regole di comportamento, che possono essere comprese solo se messe in relazione le une con le altre, sotto tutti gli aspetti, e con la propria ragion d'essere. Quindi è necessaria l'ermeneutica. Ad esempio, ci sono norme che assumo un certo valore solo a causa di una norma diversa contenuta in una disposizione diversa.  
 
Ora, passiamo alle altre due '''caratteristiche''', che userò in modo atecnico però. Le norme descrivono regole di comportamento che si devono applicare a tutti, generali quindi, e astratte, cioè avulse dal caso concreto. Non si dice: se tizio tocca caio qua è X, se tizio bacia caia la è Y e così via. Si descrive astrattamente la violenza, cioè si pongono in una norma le sue caratteristiche astratte. Se si facesse altrimenti, si avrebbe una legge casista, come era nel passato, il che crea molti problemi. Il primo, si avrebbero centinaia di migliaia di norme, con effetti devastanti sul mondo del diritto. Sarebbe semplicemente impossibile: è questa la ragione per cui a inizio ottocento si è passati dal sistema casistico, che dopo 6 secoli era ormai un disastro, al codice.
Ora, passiamo alle altre due '''caratteristiche''', che userò in modo atecnico però. Le norme descrivono regole di comportamento che si devono applicare a tutti, generali quindi, e astratte, cioè avulse dal caso concreto. Non si dice: se tizio tocca caio qua è X, se tizio bacia caia la è Y e così via. Si descrive astrattamente la violenza, cioè si pongono in una norma le sue caratteristiche astratte. Se si facesse altrimenti, si avrebbe una legge casista, come era nel passato, il che crea molti problemi. Il primo, si avrebbero centinaia di migliaia di norme, con effetti devastanti sul mondo del diritto. Sarebbe semplicemente impossibile: è questa la ragione per cui a inizio ottocento si è passati dal sistema casistico, che dopo 6 secoli era ormai un disastro, al codice.


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Ora, può benissimo capitare che un atto, che a prima vista parrebbe sanzionabile, in realtà non lo sia perché non contrasta con gli obbiettivi che la norma persegue.  
Ora, può benissimo capitare che un atto, che a prima vista parrebbe sanzionabile, in realtà non lo sia perché non contrasta con gli obbiettivi che la norma persegue.  
 
La '''seconda conseguenza''', invece, riguarda il metodo di scrittura: quando si scrivono le norme, si deve sempre decidere quanto dettagliate e particolari debbano essere. Ora, può sembrare che norme dettagliatissime siano una buona cosa, ma in realtà non lo sono. Questo perché norme troppo precise e stringenti non fanno altro che costringere la fluida realtà materiale entro caselle e spazi che non le appartengono, e riducono il potere della legge di adattarsi, e quindi regolare meglio, la realtà sociale, il che è proprio il compito del giudice.  
La '''seconda conseguenza''', invece, riguarda il metodo di scrittura: quando si scrivono le norme, si deve sempre decidere quanto dettagliate e particolari debbano essere. Ora, può sembrare che norme dettagliatissime siano una buona cosa, ma in realtà non lo sono. Questo perché norme troppo precise e stringenti non fanno altro che costringere la fluida realtà materiale entro caselle e spazi che non le appartengono, e riducono il potere della legge di adattarsi, e quindi regolare meglio, la realtà sociale, il che è proprio il compito del giudice.  


Quindi, le norme sono abbastanza ampie apposta, per consentire alla giurisprudenza di adeguarle alla mutevole realtà dei fatti: e questo, è chiaro che può essere fatto meglio da un professionista che ragioni sul caso concreto piuttosto che in sede di dibattito parlamentare. Quindi, come vedi, le norme debbono necessariamente essere un poco vaghe, e questo conduce alla necessità di interpretarle.  
Quindi, le norme sono abbastanza ampie apposta, per consentire alla giurisprudenza di adeguarle alla mutevole realtà dei fatti: e questo, è chiaro che può essere fatto meglio da un professionista che ragioni sul caso concreto piuttosto che in sede di dibattito parlamentare. Quindi, come vedi, le norme debbono necessariamente essere un poco vaghe, e questo conduce alla necessità di interpretarle.  
 
Usare criteri matematici non solo lo trovo difficile se non impossibile, ma è proprio inutile e dannoso. Peraltro, è inutile proprio perché il diritto usa una sua terminologia molto specifica, che assolve già al ruolo di linguaggio tecnico, quasi matematico. Ma usare un insieme di segni piuttosto che un altro è irrilevante, senza contare il linguaggio del diritto è creato proprio per il diritto, e usando segni matematici si farebbe molta più fatica ad esprimere le norme.  
Usare criteri matematici non solo lo trovo difficile se non impossibile, ma è proprio inutile e dannoso. Peraltro, è inutile proprio perché il diritto usa una sua terminologia molto specifica, che assolve già al ruolo di linguaggio tecnico, quasi matematico. Ma usare un insieme di segni piuttosto che un altro è irrilevante, senza contare il linguaggio del diritto è creato proprio per il diritto, e usando segni matematici si farebbe molta più fatica ad esprimere le norme.  


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Esempio B. Voglio uccidere mia moglie, bevo per la prima volta in vita mia per darmi una scusante. Se mi beccano lo stato di ubriachezza premeditata sarà un'aggravante.</blockquote>Un altro utente controbatte cosi:<blockquote>Mmm.. che casino.. premetto che capisco pienamente che la giurisprudenza sia costretta a semplificare un mondo complesso e che sia in continua evoluzione, però certe volte lo fa in maniera che non approvo. Mi viene in mente un avvocato che affermava che esistono una quantità enorme di leggi che contraddicono la costituzione e si contraddicono tra loro, ma anche questo pezzo che cito dal pensiero di uno studente di giurisprudenza:  
Esempio B. Voglio uccidere mia moglie, bevo per la prima volta in vita mia per darmi una scusante. Se mi beccano lo stato di ubriachezza premeditata sarà un'aggravante.</blockquote>Un altro utente controbatte cosi:<blockquote>Mmm.. che casino.. premetto che capisco pienamente che la giurisprudenza sia costretta a semplificare un mondo complesso e che sia in continua evoluzione, però certe volte lo fa in maniera che non approvo. Mi viene in mente un avvocato che affermava che esistono una quantità enorme di leggi che contraddicono la costituzione e si contraddicono tra loro, ma anche questo pezzo che cito dal pensiero di uno studente di giurisprudenza:  
«I''n Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un illecito penale) per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in malam partem bella e buona''».
«I''n Cassazione Radio Vaticana è stata condannata per getto pericolose di cose (che è un illecito penale) per emissione di onde elettromagnetiche. Ora, ti sembra che le onde elettromagnetiche si possano "gettare"? Non mi risulta. Trattasi di interpretazione analogica in malam partem bella e buona''».




Ad esempio: "''una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere''" → da un punto di vista scientifico è di un'arroga potrebbe essere parecchio complicato da dimostrare che una persona fosse o meno incapace di intendere e di volere. Stando a questa definizione tra l'altro credo che la competenza non sia giuridica bensì delle neuroscienze (ancora scientificamente non sappiamo dire se esiste il libero arbitrio). La vedo come una formulazione abbastanza audace e non pratica.  
Ad esempio: "''una persona è considerata "ubriaca" quando è incapace di intendere e di volere''" → da un punto di vista scientifico è di un'arroga potrebbe essere parecchio complicato da dimostrare che una persona fosse o meno incapace di intendere e di volere. Stando a questa definizione tra l'altro credo che la competenza non sia giuridica bensì delle neuroscienze (ancora scientificamente non sappiamo dire se esiste il libero arbitrio). La vedo come una formulazione abbastanza audace e non pratica.  
 
Ad esempio secondo tale definizione io non considererei nessuno ubriaco a meno che non abbia perso i sensi o quasi perché per quanto io beva non perdo il controllo. Il fatto che dal punto di vista medico i miei freni inibitori siano meno forti non lo considero sinonimo di incapace di intendere e di volere.. a meno di venir provocato molto.  
Ad esempio secondo tale definizione io non considererei nessuno ubriaco a meno che non abbia perso i sensi o quasi perché per quanto io beva non perdo il controllo. Il fatto che dal punto di vista medico i miei freni inibitori siano meno forti non lo considero sinonimo di incapace di intendere e di volere.. a meno di venir provocato molto.  


Comunque per "passiva" intendo che il sesso non è qualcosa tipo una rapina in banca dove c'è un rapinatore e un rapinato. In stato di ebrezza il sesso è qualcosa che richiede un ruolo attivo da entrambe le parti. In tal senso possiamo benissimo ribaltare il punto di vista: una ragazza ebbra ha fatto sesso con un uomo non ebbro. Lui non si è ribellato. Lui ha subito violenza? Non l'ha subita?  
Comunque per "passiva" intendo che il sesso non è qualcosa tipo una rapina in banca dove c'è un rapinatore e un rapinato. In stato di ebrezza il sesso è qualcosa che richiede un ruolo attivo da entrambe le parti. In tal senso possiamo benissimo ribaltare il punto di vista: una ragazza ebbra ha fatto sesso con un uomo non ebbro. Lui non si è ribellato. Lui ha subito violenza? Non l'ha subita?  
 
Se ho capito bene la giurisprudenza non accetta una simile impostazione e schematizza il sesso in una cornice simile a quella di un contratto che deve essere firmato da entrambi. Una persona, stando alla legge, non "dispone" della facoltà di farsi toccare in termini sessuali se è ebbra. Detto così suona bizzarro ma di fatto non è un'altra formulazione di ciò che la legge sancisce?  
Se ho capito bene la giurisprudenza non accetta una simile impostazione e schematizza il sesso in una cornice simile a quella di un contratto che deve essere firmato da entrambi. Una persona, stando alla legge, non "dispone" della facoltà di farsi toccare in termini sessuali se è ebbra. Detto così suona bizzarro ma di fatto non è un'altra formulazione di ciò che la legge sancisce?  


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=== Pedofilia (in ambito giuridico) ===
=== Pedofilia (in ambito giuridico) ===
Definire un '''comportamento pedofilico''' risulta essere un'operazione complesso, in quanto intervengono molte variabili, tra cui soggettive.<blockquote>Il termine per definire la '''pedofilia''' é che il bambino/a non sia sviluppato. Poi di ragazze di 15-16-17 anni a cui daresti anche 30 anni c'è ne sono a bizzeffe, e pure chi ruppe le palle a Berlusconi a suo tempo (riguardo Ruby) se la sarebbe fatta a mani basse. Come dissi a suo tempo, non trovo deprecabile che un vecchio si interessi ad una ragazza molto giovane e carina, ma trovo più schifoso che a tale ragazza vada bene un vecchio di plastica solo per dei soldi.</blockquote>A conferma di ciò, viene dato un ulteriore commento:<blockquote>Chi visiona il materiale non ne incentiva la produzione così come chi ricetta cose che provengono da delitto non incentiva la commissione dei delitti presupposti. La logica preventiva è la stessa. Tra l'altro c'è anche grande mancanza di coordinazione sui limiti d'età, fra l'età del consenso, l'età per poter definire il materiale pedo-pornografico, l'età per qualificare l'adescamento di minorenni, è un casino. Ripeto, puro furore repressivo. E la cosa triste è che spesso i minori ci vanno di mezzo, oltre a persone innocenti.
Definire un '''comportamento pedofilico''' risulta essere un'operazione complesso, in quanto intervengono molte variabili, tra cui soggettive.<blockquote>Il termine per definire la '''pedofilia''' é che il bambino/a non sia sviluppato. Poi di ragazze di 15-16-17 anni a cui daresti anche 30 anni c'è ne sono a bizzeffe, e pure chi ruppe le palle a Berlusconi a suo tempo (riguardo Ruby) se la sarebbe fatta a mani basse. Come dissi a suo tempo, non trovo deprecabile che un vecchio si interessi ad una ragazza molto giovane e carina, ma trovo più schifoso che a tale ragazza vada bene un vecchio di plastica solo per dei soldi.</blockquote>A conferma di ciò, viene dato un ulteriore commento:<blockquote>Chi visiona il materiale non ne incentiva la produzione così come chi ricetta cose che provengono da delitto non incentiva la commissione dei delitti presupposti. La logica preventiva è la stessa. Tra l'altro c'è anche grande mancanza di coordinazione sui limiti d'età, fra l'età del consenso, l'età per poter definire il materiale pedo-pornografico, l'età per qualificare l'adescamento di minorenni, è un casino. Ripeto, puro furore repressivo. E la cosa triste è che spesso i minori ci vanno di mezzo, oltre a persone innocenti.
Il fatto della Bibbia lo trovo tristissimo, e soprattutto mi sconforta che alcune persone siano contente di esserci. è come quando alcune ragazze che conoscono dicono di essere lusingate dai fischi che ricevono per strada, boh, non lo concepisco. Il confine tra auto-oggettivazione e oggettivazione altrui è davvero fragile</blockquote>
Il fatto della Bibbia lo trovo tristissimo, e soprattutto mi sconforta che alcune persone siano contente di esserci. è come quando alcune ragazze che conoscono dicono di essere lusingate dai fischi che ricevono per strada, boh, non lo concepisco. Il confine tra auto-oggettivazione e oggettivazione altrui è davvero fragile</blockquote>
=== Criminalizzazione ===
=== Criminalizzazione ===
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Per quanto riguarda l'''<nowiki/>'imputabilità''', anch'essa appare una tematica di difficile lettura, con molteplici variabili e situazione che influiscono su di essa.<blockquote>L'<nowiki/>'''imputabilità''' è un elemento della colpevolezza molto controverso su cui si potrebbe discutere per ore senza mai arrivare ad una conclusione. Lo stesso concetto di imputabilità, il sostenere che un individuo sia libero di scegliere fra il bene e il male, la possibilità di imputare un fatto alla sua volontà implica un presupposto che ormai diamo per scontato, che è il libero arbitrio. Senza volerci impelagare in discorsi filosofici sul determinismo e in questioni di neuroscienze perché usciremmo anche fuori tema, limitiamoci a dire che in una certa misura abbiamo bisogno di credere nel libero arbitrio altrimenti discutere di queste cose non avrebbe senso.
Per quanto riguarda l'''<nowiki/>'imputabilità''', anch'essa appare una tematica di difficile lettura, con molteplici variabili e situazione che influiscono su di essa.<blockquote>L'<nowiki/>'''imputabilità''' è un elemento della colpevolezza molto controverso su cui si potrebbe discutere per ore senza mai arrivare ad una conclusione. Lo stesso concetto di imputabilità, il sostenere che un individuo sia libero di scegliere fra il bene e il male, la possibilità di imputare un fatto alla sua volontà implica un presupposto che ormai diamo per scontato, che è il libero arbitrio. Senza volerci impelagare in discorsi filosofici sul determinismo e in questioni di neuroscienze perché usciremmo anche fuori tema, limitiamoci a dire che in una certa misura abbiamo bisogno di credere nel libero arbitrio altrimenti discutere di queste cose non avrebbe senso.
L'imputabilità è quindi la capacità di intendere e di volere e fra le cause che la possono limitare od escludere c'è ovviamente l'infermità di mente. Ora, su che cosa voglia dire "infermità di mente" in questo contento esistono tre idee. Una medico-biologica per cui l'infermità di mente è limitata alle malattie mentali con base organica. Un altro paradigma è quello psicologico, al quale molti si sono fermati, che già fa un passo avanti grazie all'avvento della psicanalisi e della psicologia comportamentale, che attribuisce il valore di malattia alle patologie che pur prive di base organica incidono comunque sul comportamento, come le neuropatie. Il terzo paradigma è quello più "avanzato" , quello sociologico, secondo cui la malattia mentale può essere frutto delle condizioni socio-economiche e ambientali.  
L'imputabilità è quindi la capacità di intendere e di volere e fra le cause che la possono limitare od escludere c'è ovviamente l'infermità di mente. Ora, su che cosa voglia dire "infermità di mente" in questo contento esistono tre idee. Una medico-biologica per cui l'infermità di mente è limitata alle malattie mentali con base organica. Un altro paradigma è quello psicologico, al quale molti si sono fermati, che già fa un passo avanti grazie all'avvento della psicanalisi e della psicologia comportamentale, che attribuisce il valore di malattia alle patologie che pur prive di base organica incidono comunque sul comportamento, come le neuropatie. Il terzo paradigma è quello più "avanzato" , quello sociologico, secondo cui la malattia mentale può essere frutto delle condizioni socio-economiche e ambientali.  
 
Ecco l'ipocrisia di cui parla '''House'''. Giustamente si rileva che un tumore può essere tale da rendere l'individuo che ne è affetto non più tecnicamente responsabile delle proprie azioni. Ma non è ipocrita dare peso a questo aspetto medico-biologico e non alle condizioni socio-economiche per cui lui è diventato quello che è? Tra l'altro banalmente un'analisi onesta sulle cause del crimine potrebbe anche aiutarci a prevenirlo e a combatterlo meglio, il crimine. Ecco quello che dicevo io prima, e per questo dicevo che considerare i fattori socio-economici come motivo di esclusione o riduzione dell'imputabilità è cosa ben diversa dall'ignoranza della legge. Un uomo che vive nel degrado più assoluto, nell'abbandono, come un animale selvaggio, si può dire che viva in condizioni tali da ritenere che queste siano la causa del reato che ha commesso? Secondo me sì, è possibile. A cosa serve irrogare la pena ad un individuo che non può essere considerato responsabile delle proprie azioni, se non a soddisfare il bisogno di pena degli altri? Certamente non serve al condannato, che percepirà la condanna come ingiusta e non vi si conformerà, frustrandone la funzione rieducativa. Si aggrava la condizione già di per sé patologica di un individuo condannandolo a scontare una pena stigmatizzante e desocializzante. Non mi sembra un quadro molto positivo. Ovviamente la cosa andrà accertata caso per caso, e le Sezioni Unite penali lo hanno detto con la sentenza Raso, che si deve accertare la sussistenza del nesso eziologico fra fatto di reato ed infermità.  
Ecco l'ipocrisia di cui parla '''House'''. Giustamente si rileva che un tumore può essere tale da rendere l'individuo che ne è affetto non più tecnicamente responsabile delle proprie azioni. Ma non è ipocrita dare peso a questo aspetto medico-biologico e non alle condizioni socio-economiche per cui lui è diventato quello che è? Tra l'altro banalmente un'analisi onesta sulle cause del crimine potrebbe anche aiutarci a prevenirlo e a combatterlo meglio, il crimine. Ecco quello che dicevo io prima, e per questo dicevo che considerare i fattori socio-economici come motivo di esclusione o riduzione dell'imputabilità è cosa ben diversa dall'ignoranza della legge. Un uomo che vive nel degrado più assoluto, nell'abbandono, come un animale selvaggio, si può dire che viva in condizioni tali da ritenere che queste siano la causa del reato che ha commesso? Secondo me sì, è possibile. A cosa serve irrogare la pena ad un individuo che non può essere considerato responsabile delle proprie azioni, se non a soddisfare il bisogno di pena degli altri? Certamente non serve al condannato, che percepirà la condanna come ingiusta e non vi si conformerà, frustrandone la funzione rieducativa. Si aggrava la condizione già di per sé patologica di un individuo condannandolo a scontare una pena stigmatizzante e desocializzante. Non mi sembra un quadro molto positivo. Ovviamente la cosa andrà accertata caso per caso, e le Sezioni Unite penali lo hanno detto con la sentenza Raso, che si deve accertare la sussistenza del nesso eziologico fra fatto di reato ed infermità.  
 
Questa cosa però non entra granché nella nostra testa, basti pensare che nel caso di Cogne davanti ai chiari segni di una nevrosi non è stata riconosciuta sussistente nemmeno una semi-infermità, cosa che a me pare francamente assurda. Senza voler cadere negli eccessi del determismo estremo, secondo me è ipocrita, e quindi house ha ragione lol, negare che l'essere umano è condizionato da fattori tanto endogeni quanto esogeni che vanno tenuti in considerazione. Allego il caso di cui parlavo, tanto interessante quanto inquietante.  
Questa cosa però non entra granché nella nostra testa, basti pensare che nel caso di Cogne davanti ai chiari segni di una nevrosi non è stata riconosciuta sussistente nemmeno una semi-infermità, cosa che a me pare francamente assurda. Senza voler cadere negli eccessi del determismo estremo, secondo me è ipocrita, e quindi house ha ragione lol, negare che l'essere umano è condizionato da fattori tanto endogeni quanto esogeni che vanno tenuti in considerazione. Allego il caso di cui parlavo, tanto interessante quanto inquietante.  


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Ovviamente, la politica è il lato più brutto della Sicilia, per questo motivo esiste la mafia, l'unica cosa positiva è che la mafia imponeva ai politici di stanziare soldi da poter spendere in strade e strutture oppure saltavano in aria.</blockquote>
Ovviamente, la politica è il lato più brutto della Sicilia, per questo motivo esiste la mafia, l'unica cosa positiva è che la mafia imponeva ai politici di stanziare soldi da poter spendere in strade e strutture oppure saltavano in aria.</blockquote>
=== Magistrati ===
=== Magistrati ===
Si parla delle ferie offerte ai magistrati, paragonandole con quelle degli insegnanti.<blockquote>Il provvedimento del Consiglio di Stato, parafrasato maluccio nell'articolo, fa riferimento al periodo di sospensione feriale, e non alle ferie. Lo stesso è infatti stato ridotto al solo mese di Agosto, essendo invece previsto prima un periodo più lungo decorrente dal 15 luglio.
Si parla delle ferie offerte ai magistrati, paragonandole con quelle degli insegnanti.<blockquote>Il provvedimento del Consiglio di Stato, parafrasato maluccio nell'articolo, fa riferimento al periodo di sospensione feriale, e non alle ferie. Lo stesso è infatti stato ridotto al solo mese di Agosto, essendo invece previsto prima un periodo più lungo decorrente dal 15 luglio.
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Per quanto attiene i problemi di inefficienza, che vengono additati tutti alla magistratura dai non addetti ai lavori, occorre tenere in considerazione numerosissimi fattori:
Per quanto attiene i problemi di inefficienza, che vengono additati tutti alla magistratura dai non addetti ai lavori, occorre tenere in considerazione numerosissimi fattori:
* organigramma (ad oggi risultano vacanti tantissimi posti di magistrato, specialmente per i primi gradi di giudizio, e le assunzioni operate sono inferiori rispetto ai pensionamenti (con quota 100 il dato peggiorerà ulteriormente dato che aver vinto il concorso è previsto un periodo di uditorato di 24 mesi prima dell'effettiva messa in ruolo);
* organigramma (ad oggi risultano vacanti tantissimi posti di magistrato, specialmente per i primi gradi di giudizio, e le assunzioni operate sono inferiori rispetto ai pensionamenti (con quota 100 il dato peggiorerà ulteriormente dato che aver vinto il concorso è previsto un periodo di uditorato di 24 mesi prima dell'effettiva messa in ruolo);
* legislazione: la legge italiana risulta troppo spesso frammentaria, interpretabile, soggetta a modifiche repentine e sempre poco chiare che danno vita ad un numero di contenziosi giuridici eccessivo (esempio sono le procedure di appalto per il la concessione di lavori pubblici e le procedure di ricorsi concatenati che vengono previste espressamente dalla legge);
* legislazione: la legge italiana risulta troppo spesso frammentaria, interpretabile, soggetta a modifiche repentine e sempre poco chiare che danno vita ad un numero di contenziosi giuridici eccessivo (esempio sono le procedure di appalto per il la concessione di lavori pubblici e le procedure di ricorsi concatenati che vengono previste espressamente dalla legge);
* provvedimenti amministrativi: l'inefficienza delle Pubbliche Amministrazioni, che ripetono (in buona o in mala fede) gli stessi errori da anni, rende la P.A. attaccabile in giudizio con aumento delle cause iscritte a ruolo e lentezza per tutti i processi (in una giornata di udienze al Tar del Lazio, sulla singola sezione ho assistito anche alla discussione di oltre 100 cause tra cautelare e merito)
* provvedimenti amministrativi: l'inefficienza delle Pubbliche Amministrazioni, che ripetono (in buona o in mala fede) gli stessi errori da anni, rende la P.A. attaccabile in giudizio con aumento delle cause iscritte a ruolo e lentezza per tutti i processi (in una giornata di udienze al Tar del Lazio, sulla singola sezione ho assistito anche alla discussione di oltre 100 cause tra cautelare e merito)
(Esempio degli errori: test di ammissione a medicina: da anni viene presentato un ricorso per la violazione dell'anonimato in sede concorsuale perché i candidati vengono identificati con un codice alfanumerico e non con un codice a barre; da altrettanti anni il Ministero continua a pubblicare il bando con la stessa impostazione, senza curarsi di cambiare il codice identificativo; il numero di ricorrenti tra individuali e class action è di circa 10mila all'anno unicamente per questo test)
(Esempio degli errori: test di ammissione a medicina: da anni viene presentato un ricorso per la violazione dell'anonimato in sede concorsuale perché i candidati vengono identificati con un codice alfanumerico e non con un codice a barre; da altrettanti anni il Ministero continua a pubblicare il bando con la stessa impostazione, senza curarsi di cambiare il codice identificativo; il numero di ricorrenti tra individuali e class action è di circa 10mila all'anno unicamente per questo test)
* malizia degli avvocati che spesso preferiscono intentare cause anche poco fondate pur di ottenere il pagamento di parcelle superiori;
* malizia degli avvocati che spesso preferiscono intentare cause anche poco fondate pur di ottenere il pagamento di parcelle superiori;
* vanno sottolineati poi altri elementi, dei quali mi limito ad accennare il più rilevante (in quanto ai più meno noto) relativo al ruolo del magistrato, il quale prevede che lo stesso applichi la legge, secondo l'interpretazione consolidatasi negli anni e limitatamente a quanto dedotto dalle parti in giudizio. Ne discende che in buona parte delle situazioni in cui si dice che il magistrato ha lavorato male, in realtà, l'errore è da individuare altrove (errori dei legali che hanno tralasciato alcuni punti focali della controversia/legislazione scritta male e interpretata peggio dal legislatore stesso che opera interpretazione autentica per esempio).
* vanno sottolineati poi altri elementi, dei quali mi limito ad accennare il più rilevante (in quanto ai più meno noto) relativo al ruolo del magistrato, il quale prevede che lo stesso applichi la legge, secondo l'interpretazione consolidatasi negli anni e limitatamente a quanto dedotto dalle parti in giudizio. Ne discende che in buona parte delle situazioni in cui si dice che il magistrato ha lavorato male, in realtà, l'errore è da individuare altrove (errori dei legali che hanno tralasciato alcuni punti focali della controversia/legislazione scritta male e interpretata peggio dal legislatore stesso che opera interpretazione autentica per esempio).
</blockquote>Confronto tra neurologo e magistrato.<blockquote>Un neurologo può svolgere contestualmente la libera professione, può essere socio in qualsiasi tipo di attività imprenditoriale e può trarre profitto da tanti altri canali. L'esser magistrato è incompatibile con tutti i canali per profitti extra sopra descritti.</blockquote>Ancora considerazioni sulla magistratura.<blockquote>Lo sciopero della magistratura ha riguardato unicamente magistratura onoraria e giudici di pace, ossia le due categorie che non possono esser ricomprese nell'organigramma della magistratura togata che è quella di cui si discute. Ai giudici di pace ed agli onorari è riconosciuta una paga di molto inferiore a quelle che vedi descritte in articolo ed allo stesso tempo non vengono applicate le incompatibilità con altre attività professionali.</blockquote>Un altro utente controbatte sulla questione delle ferie dei magistrati e sui loro stipendi.<blockquote>Fanno troppe ferie, tipo da metà luglio fino a inizio settembre, prendono troppo, non all'inizio, ma quando raggiungono anche 20.000 euro al mese, non sono poi così bravi, si potrebbe fare molto meglio, non a caso sono tra i più lenti in Europa. Purtroppo spesso sono criticati di essere politicamente orientati, talvolta è vero. Innanzitutto bisogna riadeguare gli stipendi e assumere più giudici.
</blockquote>Confronto tra neurologo e magistrato.<blockquote>Un neurologo può svolgere contestualmente la libera professione, può essere socio in qualsiasi tipo di attività imprenditoriale e può trarre profitto da tanti altri canali. L'esser magistrato è incompatibile con tutti i canali per profitti extra sopra descritti.</blockquote>Ancora considerazioni sulla magistratura.<blockquote>Lo sciopero della magistratura ha riguardato unicamente magistratura onoraria e giudici di pace, ossia le due categorie che non possono esser ricomprese nell'organigramma della magistratura togata che è quella di cui si discute. Ai giudici di pace ed agli onorari è riconosciuta una paga di molto inferiore a quelle che vedi descritte in articolo ed allo stesso tempo non vengono applicate le incompatibilità con altre attività professionali.</blockquote>Un altro utente controbatte sulla questione delle ferie dei magistrati e sui loro stipendi.<blockquote>Fanno troppe ferie, tipo da metà luglio fino a inizio settembre, prendono troppo, non all'inizio, ma quando raggiungono anche 20.000 euro al mese, non sono poi così bravi, si potrebbe fare molto meglio, non a caso sono tra i più lenti in Europa. Purtroppo spesso sono criticati di essere politicamente orientati, talvolta è vero. Innanzitutto bisogna riadeguare gli stipendi e assumere più giudici.
Il problema italiano è il funzionamento del processo, prendete in mano un manuale di procedura civile, studiatevi il funzionamento del processo, la sua evoluzione storica e così capirete le sue criticità.</blockquote>
Il problema italiano è il funzionamento del processo, prendete in mano un manuale di procedura civile, studiatevi il funzionamento del processo, la sua evoluzione storica e così capirete le sue criticità.</blockquote>
== Note ==
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