Politically Correct, similitudine con la chiesa

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Analisi[modifica | modifica sorgente]

La riflessione solleva alcune questioni interessanti sulla libertà di espressione e i limiti morali imposti dalla società. Riassumo i punti chiave:

  • Si critica il fatto che, pur essendoci liberi dai tabù imposti dalla Chiesa, ci siano nuove forme di limitazione morale e ideologica su ciò che è accettabile dire (l'allontanamento della pressione della chiesa ha portato alla creazione di una nuova società in cui le persone che si considerano superiori alla chiesa hanno imposto la propria ideologia come punto di riferimento morale ed etico).
  • Si porta l'esempio di Mengoni a Sanremo, in cui l'artista afferma che non siamo liberi di dire "il cazzo che vogliamo", senza capire che, secondo l'autore, la Costituzione garantisce la libertà di esprimere le proprie idee senza sottomettersi all'opinione e alla sensibilità degli altri.
  • L'autore sostiene che, anche se le cose che diciamo possono essere offensive o negative, non dovremmo essere censurati o condannati per questo.
  • Afferma che è ipocrita il fatto che alcune persone possano pubblicamente ridicolizzare determinati gruppi o individui mentre mostrano una facciata pubblica di accettazione e tolleranza (L'esempio di Parenzo sui transessuali).

La riflessione solleva temi rilevanti sui confini etici del discorso pubblico. Personalmente ritengo che la libertà di espressione vada difesa, pur condannando le posizioni offensive e lesive della dignità altrui. Sarebbe auspicabile una società in cui vi sia dibattito aperto ma anche rispetto reciproco. L'ipocrisia va criticata, meglio essere coerenti tra pubblico e privato. Interessante riflessione che merita ulteriore discussione.

Riflessione presa dal web[modifica | modifica sorgente]

La verità è che siamo finalmente riusciti a toglierci di dosso la pressione della chiesa con i suoi mille tabù, le sue mille limitazioni, le sue mille imposizioni morali e cosa abbiamo ottenuto?

Cosa hanno fatto quei furboni che cacano e sputano sulla chiesa sentendosi superiori?

Hanno creato e stanno creando una società morale ed etica dove invece della chiesa ci sono loro e la loro ideologia. Dove, anche se rispetto la legge, non posso dire certe cose perché c'è qualcuno che si offende e l'asticella dell'offesa la mettono loro a seconda della loro ideologia politica.

Questo si vede benissimo in discorsi assurdi come quello di Mengoni a Sanremo che afferma, leggendo la costituzione, "siamo liberi di dire quello che vogliamo e non liberi di dire il cazzo che vogliamo"[1] non capendo che invece la costituzione stabilisce proprio che noi siamo liberi di dire il cazzo che vogliamo e che non dobbiamo sottostare all'opinione e alla sensibilità altrui per esprimere le nostre idee.

Le cose che diciamo posso essere brutte, cattive, stronze? Assolutamente si. Posso augurarmi che qualcuno muoia? Assolutamente si e non devo essere censurato per questo.

Posso essere considerato uno stronzo per questo, assolutamente, ma non censurato o condannato.

Certo che c'è ipocrisia, esempio banale ma plastico, l'altro ieri sentivo La Zanzara e Parenzo ridicolizzava Cruciani dicendogli che mentre Fazio aveva intervistato il Papa lui intervistava solo gentaglia.

Bene, mentre faceva l'elenco della gentaglia, tra un terrapiattista, un novax, il mago Otelma, Pappalardo, nazisti e squinternati vari gli esce "transessuali" e subito dopo, capendo che ha detto una cosa che pensa ma che nell'anno domini 2022 non si può dire, aggiunge goffamente "ma i transessuali vanno benissimo".

Lui li schifa, li discrimina, privatamente probabilmente dice le peggio cose ma la facciata è diversa.

{{swoswastuc}}

Note[modifica | modifica sorgente]