Polarizzazione, l'opinione di Eileen, Sex Worker

Da Tematiche di genere.
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TLDR[modifica | modifica sorgente]

Il dibattito riguarda lo sfruttamento in vari settori, focalizzandosi sugli strip club. L'interlocutore critica l'ipocrisia di chi condanna solo lo sfruttamento sessuale, sostenendo che lo sfruttamento è diffuso in molte industrie e che non tutte le spogliarelliste sono vittime. Discute l'idea di abolire gli strip club, evidenziando le potenziali conseguenze negative per le lavoratrici oneste. Infine, sottolinea le contraddizioni nel ragionamento degli altri partecipanti.

Un esempio di discussione con due persone molto polarizzate (sugli strip club)[modifica | modifica sorgente]

Due persone eccessivamente polarizzate e a mio avviso con scarse abilità logiche le chiamerò Pincus e Pinca; quando discutiamo accusano me della fallacia dell'argomento fantoccio (detto anche strawmen), ma di fatto fanno strawman di continuo quando discutono con me e con altri.

Pinca dice che tutti gli uomini che vanno in uno strip club fanno schifo, perché in tutti gli strip club le donne sono sfruttate.

Al che io dico dunque certo, tu non puoi sapere a priori se in quello strip club la donna viene da traffico di esseri umani o comunque è sfruttata in qualche modo, Ma quando vai al ristorante come fai a sapere se il cameriere è pagato a nero 5€ l'ora per weekend, notti e tutto quanto?

E quindi dice: sì, se lo sai vanno boicottati. E io ho detto beh certo se io so che in un posto trattano male i dipendenti io personalmente in quel posto non ci vado. E se mi chiedono cosa penso di quel posto io dico boh, fai tu però trattano molto male i loro dipendenti, non fanno i contratti.

Ma come fa un uomo? Se vuole vedersi uno spogliarello? Cosa che dal mio punto di vista non è nulla di male, ma temo che dal punto di vista di Pinca e Pinco ci sia qualcosa di male.

Non si può sapere a priori se nello strip club le dipendenti sono o meno sfruttate. Ci sono attività legale lecite con contratto e via dicendo. E tutto il discorso: "eh, ma il contratto non garantisce che poi non venga sfruttato".

E io tipo sì amico mio, si chiama capitalismo, Io ho un contratto regolare mi pagano quel che mi devono pagare stabilito da dal CCNL ma rimane il fatto che io di un part time 12 ore scelto al fine di studiare per il master o anche solo avere una vita sociale. Io di quelle 12 ore ne faccio 25-30, che mi sta bene, però.

Ma qual è il punto? Noi ovviamente siamo sfruttati, nel senso che intende Pinco: puliamo culi, trattiamo con gente disabile senza avere una vera specializzazione (c’è chi non ha la laurea in scienze dell'educazione e in ogni caso anche a scienze dell'educazione, a parte in un eventuale tirocinio, ti spiegano bene cos'è la PEG, come devi idratare un disabile che non si muove e altre cose di questo tipo). Quindi in realtà siamo decisamente pagati poco per quello che dobbiamo fare. Al di là del fatto che io poi ho qualifiche superiori a quelle richieste.

E quindi certo che siamo sfruttati, non solo le spogliarelliste, lo siamo un po’ tutti.

Io per lavoro pulisco culi, lei si spoglia davanti a un palo. Davvero non c'è la possibilità che decida di fare quel lavoro? Certo che ci sarà una motivazione dietro: le mancheranno i soldi, dovrà pagarsi gli studi, ci sarà un motivo per cui lavora come tutti noi, ma magari ha deciso lei che preferisce spogliarsi e ballare attorno al palo piuttosto che pulire il sedere. Anche perché c'è tanto bisogno di gente che pulisca i culi, mentre di stripper e prostitute ce ne sono tante.

Pinco replicava che lo sfruttamento dal punto di vista sessuale è più grave, che se è “costretta” a fare quel lavoro da fattori esterni tipo la povertà a cedere la sua cosa sessuale e quindi è peggio.

E io ero tipo no, magari per te è così, ma non è detto che valga per lei. Lui ha detto che se dovesse pulire il vomito per terra si sentirebbe lo sterminatore di germi e quindi gli piacerebbe anche. E io gli dico vai con Dio! Ma magari questa invece lei preferisce spogliarsi!

Cioè davvero non mi sembra così assurdo pensare che una preferisca fare la spogliarellista piuttosto che la badante. Nel senso, davvero e sti cazzi!

Poi si è attaccato al fatto che "svilivo" la professione; ma non svilivo proprio nulla, semplicemente sono entrambe cose non particolarmente piacevoli, e chi le fa le fa per guadagnare dei soldi. E se c'è un contratto che viene rispettato che cazzo devi fare? Cioè, scusa, di chi è la colpa?

Però visto che le spogliarelliste vendono il loro corpo nudo allora cambia tutto?

È verosimile che il capo di uno strip club sia il classico imprenditore italiano che se può dà il minimo indispensabile alle dipendenti, metà degli straordinari li dà in nero. Ma questo significa che siamo tutti sfruttati.

Poi chiaramente ci sono i casi di traffico di esseri umani, è vero, esistono, ma quindi nessuno deve andare mai più in uno strip club? Perché Pinco e Pinca non propongono come soluzione la scelta di non andarci per paura appunto di sfruttare un altro essere umano, ma sostengono che dovrebbe andare in nessuno di questi Strip Club, neppure se il proprietario è onesto e che paga le dipendenti per quello che fanno, neppure se ha il bodyguard che controlla che i clienti non tocchino in nessun modo quella che fa lo spogliarello privato. Quando gli ho fatto notare che così loro perderebbero il lavoro lui giustificava tale sacrificio in ottica di uno scopo più nobile.

Cioè nel senso che devono morire perché così nessuno sfrutta più loro che però se dice devi devono morire tutti i ristoratori quindi nessuno sfrutta più e paghiamo solo dalle grandi catene tutto quanto poi sembra un ragionamento turbo capitalista che a lui non è che faccia tanto piacere quindi mi è andato un po’ in corto circuito