Pensioni e demografia: perché dal 2030 la sostenibilità è a rischio

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Spesa pensionistica in salita: tra il 2022 e il 2026, oltre 64 miliardi in più

L'Italia affronta una crescente pressione sul sistema pensionistico, con una spesa prevista di 23 miliardi in più nel solo prossimo anno, in gran parte dovuta all'indicizzazione. Questi sono i dati contenuti nella Nota di aggiornamento al Def del governo Meloni, che sta attualmente passando attraverso l'esame parlamentare. La nota evidenzia anche che la capacità di introdurre nuove misure di previdenza sarà limitata a causa delle scarse risorse disponibili per le future manovre di bilancio.

Tuttavia, la situazione potrebbe peggiorare nel lungo periodo. Secondo la Ragioneria generale dello Stato, già dal 2030, la spesa pensionistica inizierà ad aumentare significativamente, superando il 16% del PIL, un incremento dal 15,5% previsto per quest'anno. Questa tendenza è prevista fino al 2029, ma raggiungerà il picco del 17% nel 2042.

«Dal 2030 il rapporto tra spesa e Pil riprende ad aumentare fino a raggiungere il 17% nel 2042», affermano gli esperti del Mef. Questa dinamica è legata principalmente all'aumento del numero di pensionati rispetto al numero di lavoratori, un effetto collaterale della transizione demografica del paese.

Infatti, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha messo in evidenza la correlazione tra la demografia e il sistema pensionistico, sottolineando che con l'attuale tasso di natalità, il sistema non è sostenibile.

Nonostante ciò, il governo non ha intenzione di rinunciare a modifiche strutturali del sistema pensionistico. La riforma Fornero, ad esempio, rimane un punto centrale nell'agenda, anche se con un orizzonte temporale più lungo rispetto alle stime precedenti.

Nel breve termine, la situazione rimane tesa. L'inflazione sta avendo un impatto significativo sulla rivalutazione delle pensioni. Secondo la Nadef, nel 2024, la spesa pensionistica raggiungerà 340,56 miliardi, ovvero il 16% del PIL. Questo rappresenta un aumento di 23,07 miliardi rispetto a quest'anno e di 43,37 miliardi rispetto al 2022.

In conclusione, la spesa pensionistica continua ad aumentare, con un incremento previsto del 3% tra il 2025 e il 2026. Gli esperti del Mef sottolineano che, senza interventi per contenere i costi, questa crescita potrebbe non arrestarsi, mettendo ulteriormente sotto pressione il bilancio pubblico e il sistema pensionistico del paese.