Il Possesso di Armi, la Cultura Italiana e la Percezione del Rischio

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


TLDR: Anche se il possesso di armi negli USA è alto e correlato a molte morti, il Canada ha un possesso di armi simile ma meno violenza, suggerendo che la relazione non sia diretta. In Italia, la cultura tende all'iper-protezionismo e ha una percezione distorta dei rischi, spesso capitalizzata dai media, come nel caso del numero di femminicidi.

TAG: #CulturaItaliana #PercezioneDelRischio #Media #Armi

TLDR2: In un documentario si analizzava il possesso di armi negli USA e in Canada per capire se fosse associato a rischi. In Italia tendiamo a regolamentazioni severe per ridurre le nostre paure, anche limitando le libertà altrui, con effetti controproducenti.

TAG2: armi, percezione del rischio, regolamentazione, libertà, cultura

Categorie2:

  • Riflessione
  • Psicologia sociale
  • Libertà individuali
  • Cultura italiana


In un documentario realizzato da Moore, Bowling for Columbine, si cercava di comprendere l'alta incidenza delle morti per armi da fuoco negli USA. Una delle ipotesi avanzate era la facilità con cui si può acquistare un'arma. Tuttavia, per contestare questa tesi, Moore ha paragonato la situazione con il Canada, dove la percentuale di possesso di armi era paragonabile a quella degli USA. Questo suggerisce che l'idea che "possesso di armi uguale a pericolosità" non sia sempre corretta.

Credo che in Italia ci sia, a livello culturale[1], una pronunciata inclinazione verso regolamentazioni severe, una forma di iper-protezionismo, un sovraccarico di normative e una tendenza a formulare giudizi morali troppo assoluti. Spesso ci perdiamo in pensieri ipotetici catastrofici, utilizzati come base per imporre regole agli altri.

La nostra cultura, probabilmente influenzata dall'ethos cattolico, ci spinge a proteggere i più vulnerabili, il che ha i suoi lati positivi. Tuttavia, questa inclinazione può avere ripercussioni negative. Ad esempio, la pubblicità e i media capitalizzano spesso su queste caratteristiche psicologiche, vendendo prodotti e idee basate su una percezione distorta dei rischi effettivi, come il numero di femminicidi.


In sintesi, in Italia abbiamo la tendenza a credere che, se qualcosa ci fa paura, dobbiamo implementare misure per ridurre quella paura, anche se ciò comporta limitare in modo significativo le libertà altrui. Ritengo che questa tendenza, più marcata da noi che in altre culture, possa avere effetti boomerang.

Note[modifica | modifica sorgente]