Confronti sulle molestie alla giornalista, contraria all'isteria

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


A rai3 a #cartabianca un tipo parlava di una giornalista picchiata a cui hanno sputato addosso e di cui i giornali non hanno parlato minimamente, sottolinea la reazione alla molestia subita da Greta Beccaglia e addita i principali giornali di ipocrisia.

[modifica | modifica sorgente]

  • La ragazza concorda con l'idea che la situazione relativa alla giornalista Greta Beccaglia sia stata strumentalizzata. Riconosce che l'azione dell'uomo era inaccettabile, ma critica la reazione eccessiva che ne è seguita.
  • Critica fortemente i giornalisti di Striscia e, anche per questo, non vede un parallelo con l'incidente con Greta Beccaglia.
  • sostiene che la risposta goliardica del conduttore e degli altri presenti in studio all'incidente fosse poco appropriata. Pur riconoscendo che la gogna mediatica successiva è stata eccessiva, sostiene che anche il molestatore non abbia saputo comportarsi in modo da recuperare all'errore fatto
  • concorda sul fatto che la reazione delle donne a tali incidenti merita un'analisi critica. Rileva un'eccessiva tendenza all'isterismo e all'esagerazione, che a suo avviso non ha mai aiutato una causa e osserva che si tratta di una tendenza diffusa e trasversale a molti ambiti
  • critica l'idea comune che solo le madri siano da biasimare per la misoginia dei loro figli. Le donne, sostiene, partoriscono ed educano gli uomini, ma non sono le uniche responsabili se questi uomini non sanno gestire un rifiuto.
  • denuncia l'atteggiamento di molte donne che mettono in dubbio la buona fede delle vittime di stupro, per poi indignarsi oltre misura per un tocco inappropriato sul posteriore. Anche se riconosce che quest'ultimo è un atto grave, sostiene che non dovrebbe essere paragonato allo stupro.

Riassunto schematico[modifica | modifica sorgente]

L'aggressione alla giornalista di Striscia La Notizia[modifica | modifica sorgente]

Durante un servizio per il programma televisivo "Striscia la Notizia", la giornalista Rajae Bezzaz ha subito un'aggressione da parte di Marco Mattei, un individuo che si occupa dell'importazione di automobili[1]. Mattei, noto per accettare anticipi sostanziosi per poi sparire, ha risposto alle domande della Bezzaz con insulti, spintoni, atteggiamenti minacciosi e addirittura uno sputo in faccia.

Il ruolo del giornalismo investigativo[modifica | modifica sorgente]

Il caso ha sollevato dibattiti sul ruolo del giornalismo investigativo, in particolare sul modo in cui programmi come "Striscia La Notizia" affrontano queste questioni. Mentre alcuni sostengono che gli inviati di tali programmi stanno solo cercando la rissa per gli ascolti[2], altri ritengono che stiano svolgendo un lavoro importante nel mettere in luce comportamenti disonesti e criminali.

Reazioni e strumentalizzazione mediatica[modifica | modifica sorgente]

La reazione del pubblico e dei media all'aggressione è stata intensa, con molte persone che si sono schierate a difesa della giornalista. Tuttavia, sono emerse anche preoccupazioni riguardo alla possibile strumentalizzazione mediatica dell'evento. La questione ha sollevato un dibattito sulla differenza tra un legittimo scandalo e la gogna mediatica.

Gogne mediatiche e presunzione di innocenza[modifica | modifica sorgente]

La presunzione di innocenza è un principio fondamentale di qualsiasi stato di diritto. Eppure, in episodi come questo, le reazioni emotive possono a volte offuscare questo principio. Il caso ha suscitato discussioni su come la presunzione di innocenza può essere minacciata dalle gogne mediatiche, in cui l'indignazione pubblica può portare alla condanna sociale di un individuo prima che sia legalmente dichiarato colpevole.

Effetti delle gogne mediatiche sulle donne[modifica | modifica sorgente]

Molte donne si sono trovate in prima linea nelle reazioni a questo caso, un fatto che ha sollevato domande su come queste gogne mediatiche influenzino la percezione delle donne e il modo in cui queste situazioni vengono affrontate nella società. Alcuni sostengono che queste reazioni esagerate possano effettivamente danneggiare la causa delle donne, piuttosto che aiutarla.

Educare alla rispettosa interazione di genere[modifica | modifica sorgente]

L'episodio ha anche sollevato questioni riguardanti l'educazione e il rispetto del genere. Alcuni hanno sottolineato l'importanza del ruolo materno nella formazione dei giovani uomini e come sia essenziale insegnare il rispetto per le donne fin dalla giovane età. Questo caso ha portato a riflessioni su come la società possa lavorare per prevenire future aggressioni e promuovere un'interazione più rispettosa tra i generi.

Dialogo rivisitato[modifica | modifica sorgente]

Io: Non ritieni che il discorso della giornalista sia stato strumentalizzato in una certa misura?

Ragazza: È probabile che Greta Beccaglia non avesse altra scelta che seguirne il corso. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che un uomo di oltre 40 anni l'ha toccata inappropriatamente in diretta televisiva e nessuno si è indignato. Un semplice gesto di scuse avrebbe potuto essere sufficiente, invece l'individuo ha approfittato dell'occasione per drammatizzare la situazione, che comunque era inaccettabile. Ma la reazione eccessiva che ne è seguita è stata a mio parere eccessiva.

Nel contesto di Striscia, l'azione di sorpassare le forze dell'ordine per poi mettere in scena una sceneggiatura drammatica per aumentare l'audience, non trovo sia paragonabile. Secondo me, figure come Brumotti dovrebbero affrontare conseguenze legali per il loro comportamento irresponsabile. Lo vedo come due questioni molto diverse, troppo diverse per essere messe a confronto.

Io: Attendi un momento... quando dici "nessuno si è indignato", ti riferisci alle reazioni sui social media? Lì, l'evento ha scatenato un vero e proprio "panico morale"...

Ragazza: Mi riferisco al conduttore e a coloro che erano presenti in studio e che si sono divertiti a spese della situazione. Non è piacevole essere toccate in modo inappropriato e vedere una reazione di compiacimento da parte dei presenti.

Concordo sul fatto che la gogna mediatica è stata eccessiva, ma l'uomo in questione si è comportato in modo veramente irresponsabile anche dopo l'incidente.

Io: Chiedo scusa, ho scritto il commento prima di leggere completamente il tuo. L'individuo ha agito in modo molto stupido, ma sono interessato ad esaminare la reazione femminile a tali incidenti.

C'è stata una vera caccia all'uomo nei confronti del responsabile. Possiede un ristorante e molte persone sono andate online per lasciare recensioni negative. Questo genere di "battaglie" sui social media sono comuni e in America la situazione è degenerata in molti casi, come ha documentato una giornalista nel suo libro "L'era della suscettibilità".

In Italia abbiamo assistito a diversi episodi di indignazione e gogne mediatiche, e ho notato che spesso le donne sono in prima linea (il che è comprensibile), ma mi ha fatto riflettere... l'incidente con il figlio di Grillo, Aurora Leone, Malika, le molestie subite dalla giornalista, le molestie in un liceo. Uno dei problemi è che, tranne nel caso di Greta, in tutti gli altri casi non abbiamo certezza di chi sia il colpevole.

Molte donne hanno reazioni emotive quando si tenta di far loro notare che le donne non vengono sempre credute. Ma... la gogna mediatica in sé è un reato, un sistema di legge si basa sulla presunzione di innocenza fino a prova contraria. I sociologi parlano di "panico morale e capri espiatori"... in sostanza, mi chiedo: tutto questo giova veramente alle donne?

Ragazza: Assolutamente no.

Ho sentito troppo spesso donne paragonare l'atto dello stupro a un tocco inappropriato sul posteriore, il che mi ha fatto infuriare.

Nessun isterismo e gonfiamento dei contenuti ha mai aiutato una causa.

Ma siamo in un'era in cui vieni accusato di appropriazione culturale per aver fatto delle treccine afro...

Le giuste battaglie vengono spesso affondate da persone isteriche che parlano per sentito dire, gettando un'ombra di ridicolo sulla causa che sostengono.

Concordo sulla gogna mediatica vergognosa, nel caso di Greta.

E aggiungo: sarebbe ora di mettere in discussione l'idea che la figura materna non sia mai responsabile dei molti casi di misoginia. Le donne partoriscono ed educano gli uomini che non sanno gestire un rifiuto. Questi non crescono nel vuoto: ogni volta che sento parlare di uno stupro, leggo molti commenti di donne di tutte le età che mettono in dubbio la buona fede della vittima (come ha fatto Grillo). Queste stesse donne poi si indignarno oltre misura per un tocco inappropriato sul posteriore (che resta comunque un atto grave).

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/auto-fantasma-rajae-aggredita-con-sputi-e-spintoni_76658.shtml
  2. Ragazza: Definire gli inviati di Striscia giornalisti... La giornalista Greta Beccaglia svolgeva il proprio lavoro ed è stata molestata in diretta, gli altri (si riferisce ai giornalisti di Striscia La Notizia) sono degli pseudo eroi mascherati che farebbero bene a denunciare agli organi preposti, invece di cercare la rissa per gli ascolti.