BOZZA, La Polarizzazione dell’Indignazione: Sfruttamento delle Minoranze e Manipolazione Emotiva nell’Era dei Social Media

Da Tematiche di genere.
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L’era in cui viviamo è infatti caratterizzata da una crescente polarizzazione, dove l’indignazione e l’empatia per i vulnerabili vengono spesso sfruttate per profitto e potere. Questo è evidente nel modo in cui le minoranze vengono messe in evidenza solo per essere sfruttate.

Il recente dibattito sul ddl Zan in Italia è un esempio lampante di ciò. Il disegno di legge, intitolato al deputato Alessandro Zan, mira a estendere le protezioni per coloro che sono più soggetti a episodi di violenza e discriminazione: omosessuali, transessuali, donne e disabili. Tuttavia, la retorica accesa che circonda il disegno di legge oscura spesso le questioni reali in gioco, come hai sottolineato con l’esempio di una stanza vuota durante il dibattito.

I social media giocano un ruolo significativo nell’amplificare l’indignazione e la conformità. Guia Soncini e Francesco Oggiano hanno esplorato come le piattaforme di social media possono amplificare queste emozioni. Soncini, ad esempio, ha scritto delle “micro-guillotine” (micro ghigliottine) dei social media, dove gli individui possono essere pubblicamente umiliati per trasgressioni minori. Oggiano, d’altra parte, discute di come i social media ci spingano verso l’auto-censura.

Il lavoro di Robert Cialdini sulla persuasione e l’influenza fornisce ulteriori approfondimenti su queste dinamiche. Il suo concetto di “food in the house” si riferisce all’idea che piccoli impegni possono legarci a cause sociali. Tuttavia, questi impegni possono spesso essere sfruttati, portando alla strumentalizzazione delle minoranze e delle emozioni sincere.

Questo sfruttamento minaccia il dialogo aperto e l’azione autentica su questioni cruciali. È importante rimanere critici di queste dinamiche e cercare un impegno e una comprensione autentici.