Autovelox usati per fare cassa

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Gli autovelox sono strumenti utilizzati per monitorare e reprimere le violazioni dei limiti di velocità sulle strade. Negli ultimi anni, ci sono state numerose discussioni sul fatto che alcuni comuni potrebbero utilizzare questi dispositivi principalmente come fonte di entrate, piuttosto che per promuovere la sicurezza stradale.

Cassazione e Linee Guida[modifica | modifica sorgente]

La Cassazione ha ripetutamente criticato i Comuni per aver utilizzato gli autovelox principalmente come strumento di raccolta fondi. Ad esempio, con la sentenza 25544/2023, la Cassazione ha stabilito l'obbligo di posizionare l’autovelox a una distanza non inferiore a 1 km dal cartello segnalatore della velocità consentita, senza deroghe.

Record di incassi[modifica | modifica sorgente]

Incassi dai grandi centri urbani[modifica | modifica sorgente]

I dati forniti da Assoutenti indicano che solo nelle 20 principali città italiane, gli autovelox hanno contribuito ad incassi per 75,8 milioni di euro. Firenze è in testa con 23,2 milioni di euro, seguita da Milano con 12,9 milioni e Genova con 10,7 milioni.

Casi particolari[modifica | modifica sorgente]

Il caso del comune di Paupisi[modifica | modifica sorgente]

Uno degli esempi più eclatanti riguarda il comune di Paupisi in provincia di Benevento. Nonostante la sua piccola dimensione, grazie agli autovelox installati su una strada statale, ha incassato 1,5 milioni di euro.

Cadoneghe e l'abuso dell'autovelox[modifica | modifica sorgente]

A Cadoneghe, gli automobilisti sono stati multati in massa a causa di un autovelox che non era chiaro. Molti cittadini, credendo che il limite di velocità fosse di 70 km/h, sono stati fotografati mentre superavano il limite di 50 km/h e, di conseguenza, hanno ricevuto molteplici multe.

La trasparenza nell'uso delle entrate[modifica | modifica sorgente]

Il Ministero dell'Interno ha reso pubblici i proventi delle multe incassate dai comuni. Questa mossa mirava a fornire trasparenza e a scongiurare l'uso degli autovelox come pura fonte di entrate. Nonostante ciò, molte città hanno registrato proventi esclusivamente da multe per eccesso di velocità, suggerendo che la principale attività di monitoraggio riguarda le violazioni della velocità piuttosto che altre potenziali infrazioni stradali.

Conclusioni[modifica | modifica sorgente]

Mentre la sicurezza stradale è di fondamentale importanza, l'uso degli autovelox dovrebbe essere equilibrato e trasparente. Le multe dovrebbero essere utilizzate come deterrente per comportamenti pericolosi e non semplicemente come mezzo per raccogliere fondi. Con una maggiore trasparenza e regolamentazione, gli autovelox possono essere utilizzati in modo efficace per garantire la sicurezza delle strade italiane.

Fonti:

Primo articolo: Stretta su autovelox selvaggi, Cdm approva nuove regole

Autovelox, strade come bancomat: così il comune incassa la «tassa» di passaggio