The Red Pill: differenze tra le versioni

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{{descrizione breve|Film del 2016 di Cassie Jaye}}
{{Circa|il film del 2016|altri usi|pillola rossa (disambiguazione)}}
{{Usa formato data|data=gennaio 2018}}
{{titolo in corsivo}}
{{Infobox film
| nome          = The Red Pill
| immagine      = The Red Pill.jpg
| didascalia    = Poster di promozione
| alt            =
| regista        = [[Cassie Jaye]]
| produttore    = Evan Davies<br/>Cassie Jaye<br/>Nena Jaye<br/>Anna Laclergue
| sceneggiatore  =
| musica        = Douglas Edward
| cinematografia = Evan Davies
| montaggio      = Cassie Jaye
| studio        = Jaye Bird Productions
| distributore  = [[Gravitas Ventures]] (DVD)
| uscita        = {{Data film|2016|10|07|[[New York City]]|2017|03|07|Uscita DVD}}
| durata        = 117 minuti
| paese          = Stati Uniti
| lingua        = Inglese
| budget        = $211,260<ref>{{Cita notizia|url=https://www.telegraph.co.uk/men/thinking-man/the-red-pill-the-movie-about-men-that-feminists-didnt-want-you-t/|titolo = The Red Pill: Il film sugli uomini che le femministe non volevano che vedessi|giornale = The Telegraph| data = 12 novembre 2015|cognome1 = Daubney|nome1 = Martin}}</ref>
| incasso        =
}}
'''''The Red Pill''''' è un film documentario americano del 2016 diretto da [[Cassie Jaye]]. Il film esplora il [[movimento per i diritti degli uomini]], poiché Jaye passa un anno a filmare i leader e i seguaci all'interno del movimento. Ha debuttato il 7 ottobre 2016 a [[New York City]], seguito da altre proiezioni internazionali uniche. È stato rilasciato in DVD e Blu-ray nel 2017 da [[Gravitas Ventures]].


"The Red Pill" è un documentario del 2016 diretto da Cassie Jaye che esplora il movimento per i diritti dei maschi e il modo in cui questo movimento viene percepito dal pubblico e dai media. Il film segue il percorso di Jaye mentre intervista membri del movimento per i diritti dei maschi e altre persone coinvolte in questo dibattito, e cerca di comprendere il punto di vista di queste persone su questioni come la discriminazione di genere, le aspettative di genere e la parità di genere.
==Titolo==
Il titolo del film si riferisce a una scena del film ''[[The Matrix]]'', in cui al protagonista viene offerta la scelta di una [[pillola rossa]], che rappresenta la verità e la conoscenza di sé, o una pillola blu che rappresenta un ritorno all'ignoranza beata.<ref>[[Annabel Crabb]]. "[http://www.smh.com.au/comment/the-red-pill-ban-an-absurdity-only-online-activism-could-create-20170421-gvpd1l.html The Red Pill ban: an absurdity only online activism could create]", ''[[The Sydney Morning Herald]]'', 22 aprile 2017. Recuperato il 12 luglio 2017.</ref> Per analogia, cerca di portare consapevolezza al contrasto tra il [[movimento per i diritti degli uomini]], i gruppi per i [[diritti dei padri]], e ciò che percepiscono come [[gynocentrism]] nella società più ampia.<ref name="de Boise">{{cite journal |last1=de Boise |first1=Sam |title=The personal is political … just not always progressive: affective interruptions and their promise for CSMM |journal=NORMA |date=2018 |volume=13 |issue=3-4 |pages=158–174 |doi=10.1080/18902138.2017.1325098 |issn=1890-2146}}</ref>


Il film ha suscitato molte polemiche e ha ricevuto recensioni miste dalla critica. Alcuni hanno sostenuto che il film presenta una prospettiva equilibrata e obiettiva su questo movimento, mentre altri hanno criticato il film per aver dato troppa visibilità a idee che ritengono pericolose o sessiste. Indipendentemente dalle opinioni che si ha sul film, "The Red Pill" è stato senza dubbio un documentario che ha suscitato un dibattito significativo e ha fatto riflettere su alcune delle questioni complesse e controverse che riguardano i diritti dei maschi e le aspettative di genere.
==Sinossi==
{{Anchor|Plot|Story}}
''The Red Pill'' passa dall'indagine di Jaye su quello che inizialmente credeva essere un [[Hate group|movimento di odio]] a una copertura più simpatetica del movimento. Il cambiamento è mostrato nel film attraverso le domande di Jaye sulle sue stesse opinioni su genere, potere e privilegio. ''The Red Pill'' discute anche questioni che riguardano uomini e ragazzi, incluso interviste con attivisti per i diritti degli uomini e coloro che sostengono il movimento, come Paul Elam, fondatore di [[A Voice for Men]]; Harry Crouch, presidente della [[National Coalition for Men]]; [[Warren Farrell]], autore di ''[[The Myth of Male Power]]''; e [[Erin Pizzey]], che ha avviato il primo rifugio per la violenza domestica nel mondo moderno. Include anche interviste con femministe critiche del movimento, come l'editore esecutivo della rivista ''[[Ms. (magazine)|Ms.]]'' [[Katherine Spillar]],<ref name="hollywood">{{cite web|title='The Red Pill' Review|url=http://www.hollywoodreporter.com/review/red-pill-943413|last=DeFore|first=John|date=2 Novembre 2016|work=[[The Hollywood Reporter]]}}</ref> e il [[sociologia|sociologo]] [[Michael Kimmel]]. Contiene anche estratti dal diario video di Jaye.


Alcune delle questioni discusse come problemi che riguardano gli uomini e i ragazzi sono i tassi di [[Gender differences in suicide|suicidio maschile]], [[Occupational fatality|incidenti sul lavoro]] e lavori ad alto rischio, [[Conscription in the United States|conscrizione militare]], mancanza di servizi per le [[Domestic violence against men|vittime maschili di violenza domestica]] e [[Rape of males|stupro]], tassi più elevati di [[Violence against men|vittimizzazione violenta]], questioni riguardanti [[divorce|divorzio]] e [[Fathers' rights movement|custodia dei figli]], [[sentencing disparity|disparità nelle condanne penali]], finanziamenti e ricerche proporzionalmente minori su [[Men's health|questioni di salute degli uomini]], [[Educational inequality#Male disadvantage|disuguaglianza nell'istruzione]], tolleranza sociale di [[misandria]], [[circumcision|circoncisione]] di routine, [[Reproductive rights#Men's rights|mancanza di diritti riproduttivi per gli uomini]], aspettativa di vita più bassa, [[False accusation of rape|false accuse di stupro]], [[paternity fraud|frode della paternità]], [[sperm theft|furti di sperma]] e senzatetto.<ref name="cbc">{{cite web|url=http://www.cbc.ca/news/canada/ottawa/the-red-pill-mayfair-theatre-ottawa-screening-cancelled-1.3876947|title=Mayfair Theatre annulla la proiezione del documentario sui diritti degli uomini The Red Pill|publisher=[[CBS News]]|date=2 Dicembre 2016}}</ref>


'''''The Red Pill''''' è un documentario americano del 2016 diretto da Cassie Jaye. Il film esplora il movimento per i diritti degli uomini, mentre Jaye passa un anno a filmare i leader e i seguaci del movimento. È stato presentato il 7 ottobre 2016 a New York City, seguito da diverse altre proiezioni internazionali. È stato distribuito su DVD e Blu-ray nel 2017 da Gravitas Ventures. == Titolo == Il titolo del film fa riferimento a una scena del film ''[[The Matrix]]'', in cui al protagonista viene offerta la scelta tra una [[pillola rossa]], che rappresenta la verità e la conoscenza di sé, e una pillola blu, che rappresenta il ritorno all'ignoranza beata. Per analogia, il film cerca di portare consapevolezza sul contrasto tra il movimento per i diritti degli uomini, i gruppi per i diritti dei padri e ciò che essi percepiscono come ginecocentrismo nella società più ampia. == Trama == ''The Red Pill'' passa dall'indagine di Jaye su ciò che inizialmente credeva essere un movimento dell'odio a una copertura più simpatetica del movimento. Il cambiamento viene mostrato nel film attraverso le domande di Jaye riguardo alle sue stesse opinioni su genere, potere e privilegio. ''The Red Pill'' discute anche le questioni che riguardano uomini e ragazzi, inclusi interviste ad attivisti per i diritti degli uomini e a sostenitori del movimento, come Paul Elam, fondatore di ''A Voice for Men''; Harry Crouch, presidente della National Coalition for Men; Warren Farrell, autore di ''The Myth of Male Power''; e Erin Pizzey, la quale ha fondato il primo rifugio per vittime di violenza domestica nel mondo moderno. Include anche interviste a femministe critiche del movimento, come Katherine Spillar, direttrice esecutiva della rivista ''Ms.'', e il sociologo Michael Kimmel. Contiene inoltre estratti dal diario video di Jaye.
==Finanziamenti==
Secondo Jaye, inizialmente ha faticato a trovare finanziatori per un film sul movimento per i diritti degli uomini.<ref name=guardian>{{citare notizie|url=https://www.theguardian.com/film/2016/oct/26/the-red-pill-melbourne-cinema-drops-mens-rights-film-after-feminist-backlash|title=The Red Pill: cinema di Melbourne rilascia film sui diritti degli uomini dopo reazioni femministe|last=Hunt|first=Elle|work=[[The Guardian]]|date=26 Ottobre 2016}}</ref><ref name="dailydot">{{citare notizie|url=http://www.dailydot.com/irl/red-pill-mens-rights-documentary/|title=Incontra la femminista che sta realizzando un film sul movimento per i diritti degli uomini|last=Scott|first=Catherine|work=[[The Daily Dot]]|date=10 Novembre 2015}}</ref> In un'intervista del ottobre 2015 con [[Breitbart News]], Jaye ha dichiarato "non stavamo trovando produttori esecutivi che volevano adottare un approccio equilibrato, abbiamo trovato persone che volevano realizzare un film femminista."<ref name=unbalanced/> Jaye ha avviato una campagna sulla piattaforma di [[crowdfunding]] [[Kickstarter]], che ha definito un ultimo tentativo.<ref name="dailydot"/> La pagina Kickstarter, che descriveva il progetto come uno sguardo giusto ed equilibrato sul movimento per i diritti degli uomini, è stata fortemente criticata da alcune femministe.<ref name="dailydot"/><ref>{{citare web|url=https://www.vice.com/en_uk/article/3bwvqb/oh-no-the-australian-premiere-of-the-red-pill-was-cancelled|title=Perché gli attivisti per i diritti degli uomini australiani hanno avuto il loro documentario proibito|website=Vice|access-date=19 Agosto 2017}}</ref><ref>{{citare web|url=https://www.telegraph.co.uk/men/thinking-man/the-red-pill-the-movie-about-men-that-feminists-didnt-want-you-t/|title=''The Red Pill'': il film sugli uomini che le femministe non volevano che tu vedessi|last=Daubney|first=Martin|editor=[[The Daily Telegraph|The Telegraph]]|date=12 novembre 2015}}</ref><ref name=unbalanced>{{citare notizie|url=https://www.theguardian.com/film/2015/nov/11/cassie-jaye-red-pill-feminism-mens-rights|title=Regista femminista criticata per aver realizzato un documentario 'equilibrato' sui diritti degli uomini|last=Lee|first=Benjamin|work=[[The Guardian]]|date=11 Novembre 2015}}</ref> La campagna ha raccolto $211.260, superando il suo obiettivo di $97.000.<ref>{{citare web|url=https://www.kickstarter.com/projects/cassiejaye/the-red-pill-a-documentary-film/|last=Jaye|first=Cassie|title=THE RED PILL - un film documentario|editor=[[Kickstarter]]}}</ref>


Alcuni dei problemi discussi riguardanti uomini e ragazzi sono i tassi di suicidio maschile, i fatali incidenti sul lavoro e i lavori ad alto rischio, la coscrizione militare, la mancanza di servizi per le vittime maschili di violenza domestica e stupro, tassi più alti di vittimizzazione violenta, questioni riguardanti il divorzio e la custodia dei figli, disparità nelle condanne penali, finanziamenti e ricerche ridotte sulle tematiche di salute degli uomini, disuguaglianza nell'ambito educativo, tolleranza sociale verso il misandria, la circoncisione routinaria, la mancanza di diritti riproduttivi per gli uomini, aspettativa di vita più bassa, false accuse di stupro, frode paterna, furto di sperma e senza fissa dimora. Finanziamento: Secondo quanto affermato da Jaye, inizialmente ha avuto difficoltà a trovare finanziatori per un film sul movimento dei diritti degli uomini. In un'intervista del 2015 a Breitbart News, Jaye ha dichiarato che "non riuscivamo a trovare produttori esecutivi che volessero adottare un approccio equilibrato, abbiamo trovato persone che volevano fare un film femminista". Jaye ha quindi lanciato una campagna sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, definendola un ultimo tentativo. La pagina Kickstarter, che descriveva il progetto come una visione equa e bilanciata del movimento dei diritti degli uomini, è stata fortemente criticata da alcune femministe. La campagna ha raccolto 211.260 dollari, superando l'obiettivo di 97.000 dollari.
La recensione di Alan Scherstuhl per ''[[The Village Voice]]'' ha suggerito che molti di quelli che hanno fornito i fondi per il film potrebbero essere stati attivisti per i diritti degli uomini (MRAs), creando così un [[conflitto di interesse]].<ref name="villagevoice"/> Jaye ha dichiarato che "i nostri cinque maggiori finanziatori ... non sono né MRA né femministi. Direi che tre su cinque di loro non sapevano nemmeno dell'esistenza del [[movimento per i diritti degli uomini]], ma volevano difendere la libertà di parola,"<ref name="dailydot"/> e che i finanziatori e i produttori del film non avrebbero avuto alcuna influenza o controllo sul film.<ref name="dailydot"/>


La recensione di Alan Scherstuhl per ''[[The Village Voice]]'' suggeriva che molti dei finanziatori del film potrebbero essere stati attivisti per i diritti degli uomini (MRAs), creando così un [[conflitto di interessi]].<ref name="villagevoice"/> Jaye ha dichiarato che "i nostri cinque principali finanziatori [...] non sono né MRA né femministi. Direi che tre su cinque di loro non sapevano nemmeno dell'esistenza del movimento per i diritti degli uomini, ma volevano difendere la libertà di parola,"<ref name="dailydot"/> e che i finanziatori e i produttori del film non avrebbero avuto influenza o controllo sul film.<ref name="dailydot"/> ==Uscita== ''The Red Pill'' ha avuto la sua prima mondiale il 7 ottobre 2016 al Cinema Village di [[New York City]]. È stato proiettato lì per una settimana prima di approdare a Los Angeles il 14 ottobre 2016. Sono stati programmati anche proiezioni uniche in varie località negli Stati Uniti, Canada, Europa e Australia.<ref>{{cite web|url=http://theredpillmovie.com/see-the-film/|title=THE RED PILL / FIND A SCREENING}}</ref> Nel marzo 2017, il film è stato reso disponibile online.<ref>{{cite web|url=http://theredpillmovie.com/screenings/buy-rent-stream/|title=THE RED PILL / BUY / RENT / STREAM}}</ref> ===Cancellazioni di proiezioni=== La première australiana presso il [[Palace Films and Cinemas|cinema Palace Kino]] di [[Melbourne]] ha cancellato la proiezione prevista per il 6 novembre dopo che è circolata una [[petizione]] che definiva il film "propaganda misogina".<ref name="smh">{{cite web|url=http://www.smh.com.au/lifestyle/news-and-views/news-features/melbournes-palace-cinemas-cancel-screenings-of-mra-documentary-the-red-pill-after-petition-20161025-gsa79y.html|title=Melbourne's Palace Cinemas cancel screenings of MRA documentary 'The Red Pill' after petition|last=Noyes|first=Jenny|publisher=[[The Sydney Morning Herald]]|date=October 25, 2016}}</ref><ref>{{cite web|url=https://www.vice.com/en_au/read/oh-no-the-australian-premiere-of-the-red-pill-was-cancelled|title=Why Australian Men's Rights Activists Had Their Bullshit Documentary Banned|last=Gillespie|first=Katherine|publisher=[[Vice (magazine)|Vice]]|date=October 26, 2016}}</ref> La petizione su [[Change.org]] ha raccolto 2.370 firme.<ref name="smh"/> Una contro-petizione per annullare la decisione ha raccolto quasi 5.000 sostenitori<ref name="smh"/> nei giorni successivi, definendo la petizione originale un "tentativo di limitare la libertà di parola in Australia" da parte di coloro che volevano impedire "la proiezione di un film che affronta questioni temute come un'interferenza con la loro agenda."<ref name="smh"/> L'organizzatore David Williams è stato critico nei confronti della petizione originale, affermando che nessuno che ha firmato la petizione avrebbe visto il film.<ref>{{cite web|url=http://www.heraldsun.com.au/news/victoria/mens-rights-group-vows-to-push-ahead-with-documentary-screening/news-story/6b13eab641877fe0ed2e527dd489448c|title=Men's rights group vows to push ahead with documentary screening|last=Powley|first=Kathryn|publisher=[[Herald Sun]]|date=October 25, 2016}}</ref>
==Pubblicazione==
''The Red Pill'' ha avuto la sua prima mondiale il 7 ottobre 2016 al Cinema Village a [[New York City]]. È stato proiettato lì per una settimana prima di aprire a Los Angeles il 14 ottobre 2016. Proiezioni singole sono state inoltre programmate in varie località negli Stati Uniti, Canada, Europa e Australia.<ref>{{citare web|url=http://theredpillmovie.com/see-the-film/|title=THE RED PILL / TROVA UNA PROIEZIONE}}</ref>


Il Mayfair Theatre di Ottawa ha annullato una proiezione privata del film. Lee Demarbre, co-proprietario e programmatore del teatro, ha dichiarato che i clienti di lunga data e uno sponsor hanno minacciato di smettere di fare affari con il locale se la proiezione del film fosse andata avanti. La proiezione era stata organizzata dalla Canadian Association for Equality (CAFE). Justin Trottier, co-fondatore di CAFE, ha detto che la proiezione era un tentativo di trovare un terreno comune invece di polarizzare il dibattito. Julie S. Lalonde, che gestisce Hollaback! Ottawa, è stata una delle persone che hanno presentato denunce al teatro. Ha detto che l'idea di libertà di espressione stava venendo abusata e che "nessuno ha il diritto di far proiettare il proprio film". Una proiezione era stata pianificata dal club Wildrose on Campus presso l'Università di Calgary, un'organizzazione per gli studenti sostenitori del partito Wildrose dell'Alberta, ma è stata annullata dopo l'invio di una email sullo screening da parte del club con oggetto "Il femminismo è un cancro" e iniziante con "Tu e io sappiamo entrambi che il femminismo è un cancro. Per creare un dialogo sul campus, abbiamo deciso di agire". Il club ha successivamente pubblicato una scusa su Twitter e ha annullato la proiezione. In risposta alla controversia, Jaye ha detto che non avrebbe mai equiparato il femminismo al cancro, ma "sarebbe curiosa di sapere perché lo pensano". Dopo aver inizialmente accettato di finanziare uno screening studentesco, il sindacato degli studenti dell'Università di Sydney ha tolto i finanziamenti all'evento, sostenendo che il film promuovesse la violenza contro le donne. In un post pubblico sul proprio sito web, il sindacato ha affermato: "Crediamo che ci sia una chiara possibilità che la proiezione programmata di questo documentario possa essere discriminatoria contro le donne e abbia la capacità di intimidire e minacciare fisicamente le donne sul campus". La proiezione è stata spostata di una settimana e ha dovuto essere finanziata privatamente dai club che l'avevano inizialmente organizzata.
Nel marzo 2017, il film è stato reso disponibile online.<ref>{{cite web|url=http://theredpillmovie.com/screenings/buy-rent-stream/|title=THE RED PILL / BUY / RENT / STREAM}}</ref>


== Reazione == === Risposta critica === Il sito web di aggregazione delle recensioni [[Rotten Tomatoes]] ha dato al documentario un punteggio del 29% basato su 7 recensioni dei critici, con una valutazione media di 4/10.<ref>[https://www.rottentomatoes.com/m/the_red_pill_2016 "The Red Pill (2016)"], Rottentomatoes.com.</ref> Katie Walsh del ''[[Los Angeles Times]]'' ha dichiarato che il documentario "manca di un argomento coerente" perché "si basa su una comprensione fondamentale errata" dei termini chiave. Walsh ha affermato che i termini avrebbero potuto essere meglio definiti "per comprendere il modo in cui i sistemi patriarcali controllano le risorse per sfruttare sia le donne che gli uomini". Ha riconosciuto che "ci sono molti problemi gravi e urgenti che gli uomini affrontano e che dovrebbero essere affrontati", ma ha concluso che il documentario "[aggrava] solo quella divisione con la sua presentazione acritica e sbilanciata e l'incapacità di elaborare un argomento convincente su un argomento così controverso."<ref>{{cite web|url=http://www.latimes.com/entertainment/movies/la-et-mn-capsule-red-pill-review-20161008-snap-story.html|title='The Red Pill' only makes worse the divide between men's and women's rights activists|last=Walsh|first=Katie|work=[[Los Angeles Times|The Los Angeles Times]]|date=13 ottobre 2016}}</ref> John DeFore di ''[[The Hollywood Reporter]]'' ha detto che "The Red Pill" di Cassie Jaye è goffo e frustrante in molti modi. Ma dimostra abbastanza sincerità e apertura verso idee controverse, permettendo ai rappresentanti di questo movimento problematico di esporre chiaramente e convincentemente il loro caso, tanto che si vorrebbe che il documentario fosse in grado di esaminare contemporaneamente molteplici punti di vista in questo dibattito." DeFore ha riassunto il film come "un lodevole tentativo di equità, la cui mancanza di rigore giornalistico e artistico diluisce i suoi argomenti".<ref name="hollywood"/> Alan Scherstuhl di ''[[The Village Voice]]'', critico del movimento per i diritti degli uomini, ha considerato scarsa la qualità di produzione del film a causa del fatto che è stato finanziato tramite Kickstarter e ha evidenziato che è stato promosso da [[A Voice for Men]] e dai forum sul diritto degli uomini di Reddit. Scherstuhl ha considerato il documentario "amatoriale" con visioni deboli. Ha detto: "Ciò che il film e il movimento non riescono a dimostrare è una qualsiasi forma di causa sistemica. Invece, l'autore dei problemi degli uomini in questo caso è sempre quella vaga bugia del femminismo, di cui ci viene detto che è progettato per silenziare i suoi oppositori."<ref name="villagevoice">{{cite news|last1=Scherstuhl|first1=Alan|title=Warning: You Can't Unsee 'The Red Pill,' the Documentary About a Filmmaker Who Learns to Love MRAs|url=https://www.villagevoice.com/2016/10/04/warning-you-cant-unsee-the-red-pill-the-documentary-about-a-filmmaker-who-learns-to-love-mras/|access-date=26 maggio 2017|work=The Village Voice|date=4 ottobre 2016}}</ref> [[Cathy Young]] di ''[[Heat Street]]'' ha dato al film una recensione positiva, affermando che sollevava questioni importanti che spesso non vengono discusse e faceva critiche "ben meritate" al femminismo. Ha criticato il film per non dedicare attenzione al "lato oscuro del movimento per i diritti degli uomini", e ha dichiarato che il film avrebbe tratto beneficio da una discussione sullo schermo dei soggetti in cui gli MRAs si trovano su un terreno "molto più instabile".<ref name="heatst">{{cite web|url=http://heatst.com/culture-wars/new-film-the-red-pill-asks-whether-mens-rights-activist-have-a-point/|title=New Film 'The Red Pill' Asks Whether Men's Rights Activists Have a Point|last=Young|first=Cathy|work=[[Heat Street]]|date=20 ottobre 2016|url-status=dead|archive-url=https://web.archive.org/web/20161111062511/http://heatst.com/culture-wars/new-film-the-red-pill-asks-whether-mens-rights-activist-have-a-point/|archive-date=11 novembre 2016|df=mdy-all}}</ref>
===Cancellazioni delle proiezioni===
La prima australiana al [[Palace Films and Cinemas|cinema Palace Kino]] a [[Melbourne]] ha cancellato la loro proiezione pianificata per il 6 novembre dopo che una [[petition]] circolata ha definito il film "propaganda misogina". <ref name="smh">{{cite web|url=http://www.smh.com.au/lifestyle/news-and-views/news-features/melbournes-palace-cinemas-cancel-screenings-of-mra-documentary-the-red-pill-after-petition-20161025-gsa79y.html|title=Il Palace Cinema di Melbourne annulla le proiezioni del documentario MRA 'The Red Pill' dopo la petizione|last=Noyes|first=Jenny|publisher=[[The Sydney Morning Herald]]|date=25 ottobre, 2016}}</ref><ref>{{cite web|url=https://www.vice.com/en_au/read/oh-no-the-australian-premiere-of-the-red-pill-was-cancelled|title=Perché il documentario degli attivisti australiani per i diritti degli uomini è stato bandito|last=Gillespie|first=Katherine|publisher=[[Vice (magazine)|Vice]]|date=26 ottobre, 2016}}</ref> La petizione su [[Change.org]] ha raccolto 2.370 firme.<ref name="smh"/> Una contro-petizione per annullare la decisione ha raccolto quasi 5.000 sostenitori<ref name="smh"/> nei giorni successivi, caratterizzando la petizione originale come uno "sforzo per chiudere il libero discorso in Australia" da parte di coloro che desideravano prevenire "la proiezione di un film che discute di questioni che temevano potessero interferire con la loro agenda."<ref name="smh"/> L'organizzatore David Williams ha criticato la petizione originale, affermando che nessuno che ha firmato la petizione avrebbe visto il film.<ref>{{cite web|url=http://www.heraldsun.com.au/news/victoria/mens-rights-group-vows-to-push-ahead-with-documentary-screening/news-story/6b13eab641877fe0ed2e527dd489448c|title=Il gruppo di diritti degli uomini promette di procedere con la proiezione del documentario|last=Powley|first=Kathryn|publisher=[[Herald Sun]]|date=25 ottobre, 2016}}</ref>


Corrine Barraclough, del tabloid australiano ''[[The Daily Telegraph (Sydney)|The Daily Telegraph]]'', ha detto che "il messaggio di ''The Red Pill'' è compassione" e il film l'ha fatta "chiedere perché le femministe abbiano cercato così duramente di silenziare questa conversazione cruciale."<ref>{{cite news|last1=Barraclough|first1=Corrine|title=Feministes, vi sbagliate. The Red Pill non è un film pieno di odio|url=http://www.dailytelegraph.com.au/rendezview/feminists-youre-wrong-the-red-pill-is-not-a-hateful-film/news-story/b267926fd0a7081707ba422a47dcb210|access-date=19 aprile 2017|work=[[The Daily Telegraph (Sydney)|The Daily Telegraph]]|date=17 gennaio 2017}}</ref> ===Premi=== {{Anchor|Premi|Riconoscimenti}} ''The Red Pill'' ha vinto tre premi al [[Idyllwild International Festival of Cinema]] 2017: "Best of Festival", "Eccellenza nella regia documentaristica" e "Eccellenza nella produzione documentaristica".<ref name=IIFC>{{cite web|url=http://www.idyllwildcinemafest.com/awards-iifc-2017/|title=Premi – IIFC 2017|publisher=[[Idyllwild International Festival of Cinema]]|access-date=7 maggio 2017}}</ref><ref name=Crier>{{cite web|url=http://idyllwildtowncrier.com/2017/01/18/iifc-awards-ceremony-takes-place-packed-house/|title=La cerimonia di premiazione IIFC si svolge davanti a una sala affollata|last=Smith|first=Marshall|work=[[Idyllwild Town Crier]]|date=18 gennaio 2017|access-date=7 maggio 2017}}</ref> Cassie Jaye ha vinto anche il "Premio Donne nel Cinema" al Hollywood Digifest Festival per il suo lavoro nel film.<ref name="sydneymh">{{cite web|url=https://www.smh.com.au/lifestyle/cassie-jayes-film-on-the-mens-rights-movement-shocked-australia-why-20170726-gxj34p.html|title=Il film di Cassie Jaye sul movimento per i diritti degli uomini ha scioccato l'Australia. Perché?|last=Callaghan|first=Greg|work=[[Sydney Morning Herald]]|date=28 luglio 2017|url-status=live|archive-url=https://web.archive.org/web/20181107091428/https://www.smh.com.au/lifestyle/cassie-jayes-film-on-the-mens-rights-movement-shocked-australia-why-20170726-gxj34p.html|archive-date=7 novembre 2018|df=mdy-all}}</ref> ==Riferimenti== {{Reflist}} ==Collegamenti esterni== * {{Official website|http://www.theredpillmovie.com/}} * {{IMDb title|id=3686998|title=The Red Pill}} * {{rotten-tomatoes|id=the_red_pill_2016|title=The Red Pill}} * {{Metacritic film|title=The Red Pill}} {{Masculinism}} {{DEFAULTSORT:Red Pill, The}} [[Categoria:Film del 2016]] [[Categoria:Film documentari del 2016]] [[Categoria:Film documentari statunitensi]] [[Categoria:Documentari supportati da Kickstarter]] [[Categoria:Diritti maschili]] [[Categoria:Film in lingua inglese degli anni 2010]] [[Categoria:Film statunitensi degli anni 2010]]
Il [[Mayfair Theatre, Ottawa|Mayfair Theatre]] a [[Ottawa]] ha cancellato una proiezione privata del film.<ref name="cbc"/><ref name="ottawa">{{cite web|url=https://ottawacitizen.com/news/local-news/the-red-pill-finds-new-venue-at-city-hall-after-mayfair-cancels-private-screening|title=Il film sugli attivisti per i diritti degli uomini trova una nuova sede in municipio dopo la cancellazione della proiezione al Mayfair|last=Mas|first=Susana|publisher=[[Ottawa Citizen|The Ottawa Citizen]]|date=2 dicembre, 2016}}</ref> [[Lee Demarbre]], co-proprietario e programmatore del teatro, ha detto che dei patron di lunga data e un sponsor hanno minacciato di interrompere gli affari con il luogo se la proiezione del film fosse andata avanti.<ref name="cbc"/> La proiezione è stata organizzata dall'[[Canadian Association for Equality]] (CAFE).<ref name="cbc"/> [[Justin Trottier]], co-fondatore di CAFE, ha detto che la proiezione era un tentativo di trovare un terreno comune invece di polarizzare il dibattito.<ref name="cbc"/> [[Julie S. Lalonde]], che gestisce [[Hollaback!|Hollaback! Ottawa]] è stata una delle varie persone che hanno presentato reclami al teatro.<ref name="cbc"/> Ha detto che l'idea della [[freedom of speech|libertà di espressione]] veniva abusata e che "nessuno ha il diritto di far mostrare il proprio film."<ref name="cbc"/>


Era prevista una proiezione organizzata dal club Wildrose on Campus presso l'[[Università di Calgary]], un'organizzazione per gli studenti sostenitori del [[Wildrose Party]] dell'Alberta, ma è stata annullata dopo l'invio di un'email da parte del club riguardo la proiezione con la linea oggetto "Femminismo è Cancro" e iniziando con "Tu ed io sappiamo entrambi che il femminismo è cancro. Per creare un dialogo nel campus, abbiamo deciso di prendere provvedimenti." Il club ha successivamente postato delle scuse su Twitter e annullato la proiezione.<ref>{{Cite news|url=http://www.cbc.ca/news/canada/calgary/wildrose-on-campus-fire-comms-director-1.4012824|title='Feminism is cancer': Wildrose on Campus fires communications director over email|work=CBC News|access-date=March 7, 2017}}</ref> In risposta alla controversia, Jaye ha dichiarato che non equiparerebbe mai il femminismo al cancro, ma "sarebbe curiosa di sapere perché pensano così."<ref>{{cite news|last1=Anderson|first1=Drew|title=Red Pill director says men's rights issues being drowned out by mudslinging|url=http://www.cbc.ca/news/canada/calgary/red-pill-movie-mens-rights-controversy-issues-1.4033326|access-date=April 7, 2017|work=CBC News|date=March 21, 2017}}</ref>


Questa traduzione potrebbe non essere perfetta ed è fornita solo a scopo illustrativo. Si consiglia di consultare la versione originale in inglese per una traduzione completa e accurata. La traduzione del testo richiesto è la seguente: "L'Europa (dal greco antico Ευρώπη) è un continente situato principalmente nell'emisfero settentrionale, composto da circa 50 paesi. È delimitata a ovest dall'oceano Atlantico, a nord dal mare di Norvegia, a est dal cosiddetto 'confine naturale' a est (che varia tra l'Ural e il mare Caspio) e a sud dall'estremità meridionale del Mediterraneo. È separata dall'Asia dall'oceano Atlantico e dal mar Mediterraneo ad est, dal Mar Nero, dal Caucaso e dal confine di Costantinopoli a sud-est e dal Mar glacial Artico a nord. L'Europa è il sesto continente per superficie, coprendo circa l'8% della superficie terrestre dell'intero pianeta. La sua popolazione è di circa 746 milioni di persone (circa il 10% della popolazione mondiale), facendone il terzo continente più popoloso dopo l'Asia e l'Africa. È anche il continente con la densità di popolazione più alta. L'Europa è stata la culla di molte delle civiltà avanzate dell'Antichità e viene spesso considerata il luogo di nascita della civiltà occidentale. Diverse importanti rivoluzioni e trasformazioni culturali, politiche e industriali sono avvenute in Europa nel corso dei secoli, influenzando profondamente il resto del mondo. L'Europa è anche nota per la sua diversità culturale e linguistica, con oltre 200 lingue parlate nel continente. L'Unione Europea, un'organizzazione sovranazionale che comprende 27 membri, è stata fondata con l'obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione tra i paesi europei."
Dopo aver inizialmente accettato di finanziare una proiezione studentesca, l'unione studentesca dell'[[Università di Sydney]] ha ritirato i fondi per l'evento, affermando che il film promuoveva la violenza contro le donne. <ref>{{cite news|last1=Bolt|first1=Andrew|title=Union Stops Woman Screening Woman's Film. Says Bad For Women|url=http://www.heraldsun.com.au/blogs/andrew-bolt/union-stops-woman-screening-womans-film-says-bad-for-women/news-story/0a98e974f02e354467969a68d9e486db|access-date=April 16, 2017|work=Herald Sun|date=April 15, 2017}}</ref> In un post pubblico sul suo sito web, l'unione ha dichiarato "Crediamo che ci sia la possibilità distinta che la proiezione prevista di questo documentario potrebbe essere discriminatoria nei confronti delle donne e che abbia la capacità di intimidire e minacciare fisicamente le donne nel campus". <ref>{{cite news|last1=Akerman|first1=Tessa|title=Uni of Sydney Union in hot water on Red Pill film ban|url=http://www.theaustralian.com.au/news/nation/uni-of-sydney-union-in-hot-water-on-red-pill-film-ban/news-story/a84371213e41d3349c3b144aea653450|access-date=April 16, 2017|work=The Australian|date=April 15, 2017}}</ref> La proiezione è stata posticipata di una settimana e ha dovuto essere finanziata privatamente dai club che l'avevano inizialmente organizzata.
 
==Accoglienza==
 
===Critica===
 
Il sito web di recensioni aggregate [[Rotten Tomatoes]] ha dato al documentario una classificazione del 29% basata su 7 recensioni di critici, con una valutazione media del 4/10.<ref>[https://www.rottentomatoes.com/m/the_red_pill_2016 "The Red Pill (2016)"], Rottentomatoes.com.</ref>
 
Katie Walsh del ''[[Los Angeles Times]]'' ha detto che il documentario "mancava di un argomento coerente" perché "si basava su un fraintendimento fondamentale" dei termini chiave. Walsh ha detto che i termini avrebbero potuto essere meglio definiti "per comprendere i modi in cui i sistemi patriarcali controllano le risorse per sfruttare sia le donne che gli uomini". Ha riconosciuto che "ci sono molti problemi gravi e urgenti che gli uomini affrontano e che dovrebbero essere affrontati", ma ha concluso del documentario: "[Esso] solo esaspera quella divisione con la sua presentazione acritica, sbilanciata e l'incapacità di formulare un argomento convincente riguardo a un argomento così controverso."<ref>{{cite web|url=http://www.latimes.com/entertainment/movies/la-et-mn-capsule-red-pill-review-20161008-snap-story.html|title='The Red Pill' only makes worse the divide between men's and women's rights activists|last=Walsh|first=Katie|work=[[Los Angeles Times|The Los Angeles Times]]|date=October 13, 2016}}</ref>
 
John DeFore di ''[[The Hollywood Reporter]]'' ha detto, "Il 'The Red Pill' di Cassie Jaye è goffo e frustrante in molti modi. Ma dimostra abbastanza sincerità e apertura a idee sfidanti, lasciando ai rappresentanti di questo movimento problematico fare il loro caso in modo chiaro e convincente, che uno spera che potesse guardare diversi lati di questo dibattito allo stesso tempo." DeFore ha riassunto il film come "un ammirevole tentativo di equanimità i cui fallimenti giornalistici ed estetici diluiscono i suoi argomenti".
 
Alan Scherstuhl di ''[[The Village Voice]]'', critico del movimento per i diritti degli uomini, ha considerato la qualità della produzione del film debole a causa del finanziamento tramite [[Kickstarter]] e ha sottolineato che è stato fatto campagna da [[A Voice for Men]] e dai forum sui diritti degli uomini di Reddit. Scherstuhl ha considerato il documentario "amatoriale" con immagini deboli. Ha detto, "Ciò che il film e il movimento non riescono a dimostrare è una sorta di causa sistemica. Invece, l'autore dei problemi degli uomini qui è sempre quel vago spauracchio del femminismo, che ci viene detto è progettato per zittire i suoi oppositori."
 
[[Cathy Young]] di ''[[Heat Street]]'' ha dato un giudizio positivo al film, dicendo che ha sollevato questioni importanti che spesso non vengono discusse e ha fatto "meritate" critiche al femminismo. Ha criticato il film per non aver dedicato attenzione al "lato oscuro del movimento maschile", e ha affermato che il film avrebbe beneficiato da una discussione sullo schermo dei temi in cui gli MRAs sono su posizioni "molto più deboli".
 
Corrine Barraclough, del tabloid australiano ''[[The Daily Telegraph (Sydney)|The Daily Telegraph]]'', ha detto "il messaggio di 'The Red Pill' è la compassione" e il film l'ha fatta "chiedersi perché le femministe hanno cercato così tanto di zittire questa conversazione cruciale."
 
===Premi===
{{Anchor|Premi|Onorificenze}}
''The Red Pill'' ha vinto tre premi al 2017 [[Idyllwild International Festival of Cinema]]: "Miglior Festival", "Eccellenza nella regia di un documentario", e "Eccellenza nella produzione di un documentario". Cassie Jaye ha anche vinto il "Premio Donne nel Cinema" al Festival Hollywood Digifest per il suo lavoro sul film.
 
==Riferimenti==
{{Reflist}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Sito ufficiale|http://www.theredpillmovie.com/}}
* {{Titolo IMDb|id=3686998|titolo=The Red Pill}}
* {{rotten-tomatoes|id=the_red_pill_2016|titolo=The Red Pill}}
* {{Film metacritic|titolo=The Red Pill}}
 
{{Maschilismo}}
 
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[[Categoria:Film del 2016]]
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[[Categoria:Film americani degli anni 2010]]

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Template:Descrizione breve Template:Circa Template:Usa formato data Template:Titolo in corsivo Template:Infobox film The Red Pill è un film documentario americano del 2016 diretto da Cassie Jaye. Il film esplora il movimento per i diritti degli uomini, poiché Jaye passa un anno a filmare i leader e i seguaci all'interno del movimento. Ha debuttato il 7 ottobre 2016 a New York City, seguito da altre proiezioni internazionali uniche. È stato rilasciato in DVD e Blu-ray nel 2017 da Gravitas Ventures.

Titolo

Il titolo del film si riferisce a una scena del film The Matrix, in cui al protagonista viene offerta la scelta di una pillola rossa, che rappresenta la verità e la conoscenza di sé, o una pillola blu che rappresenta un ritorno all'ignoranza beata.[1] Per analogia, cerca di portare consapevolezza al contrasto tra il movimento per i diritti degli uomini, i gruppi per i diritti dei padri, e ciò che percepiscono come gynocentrism nella società più ampia.[2]

Sinossi

The Red Pill passa dall'indagine di Jaye su quello che inizialmente credeva essere un movimento di odio a una copertura più simpatetica del movimento. Il cambiamento è mostrato nel film attraverso le domande di Jaye sulle sue stesse opinioni su genere, potere e privilegio. The Red Pill discute anche questioni che riguardano uomini e ragazzi, incluso interviste con attivisti per i diritti degli uomini e coloro che sostengono il movimento, come Paul Elam, fondatore di A Voice for Men; Harry Crouch, presidente della National Coalition for Men; Warren Farrell, autore di The Myth of Male Power; e Erin Pizzey, che ha avviato il primo rifugio per la violenza domestica nel mondo moderno. Include anche interviste con femministe critiche del movimento, come l'editore esecutivo della rivista Ms. Katherine Spillar,[3] e il sociologo Michael Kimmel. Contiene anche estratti dal diario video di Jaye.

Alcune delle questioni discusse come problemi che riguardano gli uomini e i ragazzi sono i tassi di suicidio maschile, incidenti sul lavoro e lavori ad alto rischio, conscrizione militare, mancanza di servizi per le vittime maschili di violenza domestica e stupro, tassi più elevati di vittimizzazione violenta, questioni riguardanti divorzio e custodia dei figli, disparità nelle condanne penali, finanziamenti e ricerche proporzionalmente minori su questioni di salute degli uomini, disuguaglianza nell'istruzione, tolleranza sociale di misandria, circoncisione di routine, mancanza di diritti riproduttivi per gli uomini, aspettativa di vita più bassa, false accuse di stupro, frode della paternità, furti di sperma e senzatetto.[4]

Finanziamenti

Secondo Jaye, inizialmente ha faticato a trovare finanziatori per un film sul movimento per i diritti degli uomini.[5][6] In un'intervista del ottobre 2015 con Breitbart News, Jaye ha dichiarato "non stavamo trovando produttori esecutivi che volevano adottare un approccio equilibrato, abbiamo trovato persone che volevano realizzare un film femminista."[7] Jaye ha avviato una campagna sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, che ha definito un ultimo tentativo.[6] La pagina Kickstarter, che descriveva il progetto come uno sguardo giusto ed equilibrato sul movimento per i diritti degli uomini, è stata fortemente criticata da alcune femministe.[6][8][9][7] La campagna ha raccolto $211.260, superando il suo obiettivo di $97.000.[10]

La recensione di Alan Scherstuhl per The Village Voice ha suggerito che molti di quelli che hanno fornito i fondi per il film potrebbero essere stati attivisti per i diritti degli uomini (MRAs), creando così un conflitto di interesse.[11] Jaye ha dichiarato che "i nostri cinque maggiori finanziatori ... non sono né MRA né femministi. Direi che tre su cinque di loro non sapevano nemmeno dell'esistenza del movimento per i diritti degli uomini, ma volevano difendere la libertà di parola,"[6] e che i finanziatori e i produttori del film non avrebbero avuto alcuna influenza o controllo sul film.[6]

Pubblicazione

The Red Pill ha avuto la sua prima mondiale il 7 ottobre 2016 al Cinema Village a New York City. È stato proiettato lì per una settimana prima di aprire a Los Angeles il 14 ottobre 2016. Proiezioni singole sono state inoltre programmate in varie località negli Stati Uniti, Canada, Europa e Australia.[12]

Nel marzo 2017, il film è stato reso disponibile online.[13]

Cancellazioni delle proiezioni

La prima australiana al cinema Palace Kino a Melbourne ha cancellato la loro proiezione pianificata per il 6 novembre dopo che una petition circolata ha definito il film "propaganda misogina". [14][15] La petizione su Change.org ha raccolto 2.370 firme.[14] Una contro-petizione per annullare la decisione ha raccolto quasi 5.000 sostenitori[14] nei giorni successivi, caratterizzando la petizione originale come uno "sforzo per chiudere il libero discorso in Australia" da parte di coloro che desideravano prevenire "la proiezione di un film che discute di questioni che temevano potessero interferire con la loro agenda."[14] L'organizzatore David Williams ha criticato la petizione originale, affermando che nessuno che ha firmato la petizione avrebbe visto il film.[16]

Il Mayfair Theatre a Ottawa ha cancellato una proiezione privata del film.[4][17] Lee Demarbre, co-proprietario e programmatore del teatro, ha detto che dei patron di lunga data e un sponsor hanno minacciato di interrompere gli affari con il luogo se la proiezione del film fosse andata avanti.[4] La proiezione è stata organizzata dall'Canadian Association for Equality (CAFE).[4] Justin Trottier, co-fondatore di CAFE, ha detto che la proiezione era un tentativo di trovare un terreno comune invece di polarizzare il dibattito.[4] Julie S. Lalonde, che gestisce Hollaback! Ottawa è stata una delle varie persone che hanno presentato reclami al teatro.[4] Ha detto che l'idea della libertà di espressione veniva abusata e che "nessuno ha il diritto di far mostrare il proprio film."[4]

Era prevista una proiezione organizzata dal club Wildrose on Campus presso l'Università di Calgary, un'organizzazione per gli studenti sostenitori del Wildrose Party dell'Alberta, ma è stata annullata dopo l'invio di un'email da parte del club riguardo la proiezione con la linea oggetto "Femminismo è Cancro" e iniziando con "Tu ed io sappiamo entrambi che il femminismo è cancro. Per creare un dialogo nel campus, abbiamo deciso di prendere provvedimenti." Il club ha successivamente postato delle scuse su Twitter e annullato la proiezione.[18] In risposta alla controversia, Jaye ha dichiarato che non equiparerebbe mai il femminismo al cancro, ma "sarebbe curiosa di sapere perché pensano così."[19]

Dopo aver inizialmente accettato di finanziare una proiezione studentesca, l'unione studentesca dell'Università di Sydney ha ritirato i fondi per l'evento, affermando che il film promuoveva la violenza contro le donne. [20] In un post pubblico sul suo sito web, l'unione ha dichiarato "Crediamo che ci sia la possibilità distinta che la proiezione prevista di questo documentario potrebbe essere discriminatoria nei confronti delle donne e che abbia la capacità di intimidire e minacciare fisicamente le donne nel campus". [21] La proiezione è stata posticipata di una settimana e ha dovuto essere finanziata privatamente dai club che l'avevano inizialmente organizzata.

Accoglienza

Critica

Il sito web di recensioni aggregate Rotten Tomatoes ha dato al documentario una classificazione del 29% basata su 7 recensioni di critici, con una valutazione media del 4/10.[22]

Katie Walsh del Los Angeles Times ha detto che il documentario "mancava di un argomento coerente" perché "si basava su un fraintendimento fondamentale" dei termini chiave. Walsh ha detto che i termini avrebbero potuto essere meglio definiti "per comprendere i modi in cui i sistemi patriarcali controllano le risorse per sfruttare sia le donne che gli uomini". Ha riconosciuto che "ci sono molti problemi gravi e urgenti che gli uomini affrontano e che dovrebbero essere affrontati", ma ha concluso del documentario: "[Esso] solo esaspera quella divisione con la sua presentazione acritica, sbilanciata e l'incapacità di formulare un argomento convincente riguardo a un argomento così controverso."[23]

John DeFore di The Hollywood Reporter ha detto, "Il 'The Red Pill' di Cassie Jaye è goffo e frustrante in molti modi. Ma dimostra abbastanza sincerità e apertura a idee sfidanti, lasciando ai rappresentanti di questo movimento problematico fare il loro caso in modo chiaro e convincente, che uno spera che potesse guardare diversi lati di questo dibattito allo stesso tempo." DeFore ha riassunto il film come "un ammirevole tentativo di equanimità i cui fallimenti giornalistici ed estetici diluiscono i suoi argomenti".

Alan Scherstuhl di The Village Voice, critico del movimento per i diritti degli uomini, ha considerato la qualità della produzione del film debole a causa del finanziamento tramite Kickstarter e ha sottolineato che è stato fatto campagna da A Voice for Men e dai forum sui diritti degli uomini di Reddit. Scherstuhl ha considerato il documentario "amatoriale" con immagini deboli. Ha detto, "Ciò che il film e il movimento non riescono a dimostrare è una sorta di causa sistemica. Invece, l'autore dei problemi degli uomini qui è sempre quel vago spauracchio del femminismo, che ci viene detto è progettato per zittire i suoi oppositori."

Cathy Young di Heat Street ha dato un giudizio positivo al film, dicendo che ha sollevato questioni importanti che spesso non vengono discusse e ha fatto "meritate" critiche al femminismo. Ha criticato il film per non aver dedicato attenzione al "lato oscuro del movimento maschile", e ha affermato che il film avrebbe beneficiato da una discussione sullo schermo dei temi in cui gli MRAs sono su posizioni "molto più deboli".

Corrine Barraclough, del tabloid australiano The Daily Telegraph, ha detto "il messaggio di 'The Red Pill' è la compassione" e il film l'ha fatta "chiedersi perché le femministe hanno cercato così tanto di zittire questa conversazione cruciale."

Premi

The Red Pill ha vinto tre premi al 2017 Idyllwild International Festival of Cinema: "Miglior Festival", "Eccellenza nella regia di un documentario", e "Eccellenza nella produzione di un documentario". Cassie Jaye ha anche vinto il "Premio Donne nel Cinema" al Festival Hollywood Digifest per il suo lavoro sul film.

Riferimenti

  1. Annabel Crabb. "The Red Pill ban: an absurdity only online activism could create", The Sydney Morning Herald, 22 aprile 2017. Recuperato il 12 luglio 2017.
  2. de Boise, Sam (2018). "The personal is political … just not always progressive: affective interruptions and their promise for CSMM". NORMA. 13 (3–4): 158–174. doi:10.1080/18902138.2017.1325098. ISSN 1890-2146.
  3. DeFore, John (2 Novembre 2016). "'The Red Pill' Review". The Hollywood Reporter. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  4. 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 "Mayfair Theatre annulla la proiezione del documentario sui diritti degli uomini The Red Pill". CBS News. 2 Dicembre 2016. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  5. Template:Citare notizie
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 Template:Citare notizie
  7. 7,0 7,1 Template:Citare notizie
  8. Template:Citare web
  9. Template:Citare web
  10. Template:Citare web
  11. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore villagevoice
  12. Template:Citare web
  13. "THE RED PILL / BUY / RENT / STREAM".
  14. 14,0 14,1 14,2 14,3 Noyes, Jenny (25 ottobre, 2016). "Il Palace Cinema di Melbourne annulla le proiezioni del documentario MRA 'The Red Pill' dopo la petizione". The Sydney Morning Herald. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  15. Gillespie, Katherine (26 ottobre, 2016). "Perché il documentario degli attivisti australiani per i diritti degli uomini è stato bandito". Vice. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  16. Powley, Kathryn (25 ottobre, 2016). "Il gruppo di diritti degli uomini promette di procedere con la proiezione del documentario". Herald Sun. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  17. Mas, Susana (2 dicembre, 2016). "Il film sugli attivisti per i diritti degli uomini trova una nuova sede in municipio dopo la cancellazione della proiezione al Mayfair". The Ottawa Citizen. {{cite web}}: Check date values in: |date= (help)
  18. "'Feminism is cancer': Wildrose on Campus fires communications director over email". CBC News. Retrieved March 7, 2017.
  19. Anderson, Drew (March 21, 2017). "Red Pill director says men's rights issues being drowned out by mudslinging". CBC News. Retrieved April 7, 2017.
  20. Bolt, Andrew (April 15, 2017). "Union Stops Woman Screening Woman's Film. Says Bad For Women". Herald Sun. Retrieved April 16, 2017.
  21. Akerman, Tessa (April 15, 2017). "Uni of Sydney Union in hot water on Red Pill film ban". The Australian. Retrieved April 16, 2017.
  22. "The Red Pill (2016)", Rottentomatoes.com.
  23. Walsh, Katie (October 13, 2016). "'The Red Pill' only makes worse the divide between men's and women's rights activists". The Los Angeles Times.

Collegamenti esterni

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