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Riassunto tesi Tra antifemminismo e antisessismo. Come cambia l'attivismo per i diritti maschili in Italia
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===== '''1.1.1 Men’s Rights Activism''' ===== Il termine MRA è un acronimo di Men’s Rights Activism e nasce in risposta al femminismo di seconda ondata degli anni Sessanta, dove vennero messi in discussione i ruoli di genere e venne fatta una forte critica verso la violenza domestica. Il timore era che il possibile raggiungimento dell’emancipazione femminile potesse danneggiare lo status degli uomini. Alla fine degli anni Settanta si diffusero i primi gruppi antifemministi, ma che adottavano i linguaggi propri del femminismo. Il termine maschiosfera è comparso per la prima volta nel 2009 su Blogspot con lo scopo di descrivere tutti quei fenomeni di cultura misogina online. In particolare, queste ideologie crebbero nelle community come Reddit, 4chan, 8chan e nelle piattaforme di online gaming. L’anonimato, garantito da queste piattaforme, favorisce le espressioni della mascolinità egemone e dà la possibilità di esprimere opinioni che non sarebbero socialmente accettate offline. Le basi teoriche dell’MRA sono riconducibili al libro di Warren Farrell “[[wikipedia:The_Myth_of_Male_Power|The Myth of Male Power]]” il quale sostiene che sono gli uomini il genere oppresso e le donne detengono il potere grazie alla loro capacità di seduzione. Come elementi di dibattito per colpevolizzare le donne del loro status, gli uomini si servono di temi come quelli del divorzio e della custodia dei figli. <blockquote>“Le rivendicazioni dei padri separati sono tra le forme più visibili e più riconosciute di una conflittualità tra i sessi in cui gli uomini lamentano una discriminazione, rivendicano il proprio ruolo e si ribellano alla svalutazione sociale della figura paterna e al disconoscimento dei loro diritti e della loro dignità” (Ciccone, 2019). </blockquote>Questa idea ha di base una natura sessista, che vede le donne come naturalmente predisposte all’accudimento dei figli, mentre gli uomini hanno il compito di sostenere economicamente la famiglia. Nonostante gli estremisti si sentano discriminati dalla legge che tutela le madri, si sentono anche minacciati dalla possibilità di diventare dei “mammi” e perdere la loro mascolinità. <blockquote>“L’incursione maschile in ambiti tradizionalmente femminili come il lusso, la cucina, la cura del corpo sono richiamati come indice di perdita di mascolinità che si riverbera nell’incapacità di interpretare il ruolo che ci si attende da un uomo” (Ciccone, 2019).</blockquote><blockquote>“La maschiosfera è quasi esclusivamente dominata dalla psicologia evolutiva, che si basa fortemente sul determinismo genetico per spiegare i comportamenti maschili e femminili in relazione alla selezione sessuale” (Ging, 2019). </blockquote>Il determinismo biologico non è riservato solo alla sfera femminile, ma anche gli stessi uomini ne subiscono gli effetti: in contrapposizione al maschio Alpha c’è quello che viene definito “Beta”, cioè colui che non viene apprezzato dal mondo femminile e per questo cova in sé risentimento e vittimismo. In generale il manifesto MRA prevede alcuni punti centrali: * Le leggi per la custodia dei figli sono statisticamente a favore delle donne; la ragione di questo squilibrio è il patriarcato, poiché il ruolo di genere che viene imposto alla donna è quello di madre e persona che ha il compito di accudire. * Statisticamente il tasso di suicidio degli uomini è più alto di quello delle donne; ci sono prove che gli uomini hanno più difficoltà a chiedere aiuto psicologico. I ruoli di genere non permettono agli uomini di chiedere aiuto quando ne hanno bisogno, devono infatti essere forti e affrontare il dolore da soli. * Spesso le forze dell’ordine registrano casi “infondati” di stupro, poiché risulta difficile ottenerne le prove; ancora più bassa è la percentuale di uomini che finiscono in prigione dopo aver portato avanti violenze nei confronti dell’altro sesso. Molto spesso il reato viene denunciato da qualcuno vicino alla vittima e non da essa stessa, perciò non esiste nessun fenomeno sistemico secondo cui gli uomini sono ingiustamente accusati di stupro per cattiveria o malizia da parte delle donne. * Alcuni uomini sono vittime di violenza domestica, anche se questo fenomeno viene escluso a prescindere poiché associato molto di più verso le donne. Si parla più comunemente di femminicidio per due motivi: gli uomini hanno più difficoltà nell’ammettere di aver subito delle violenze per rientrare nel ruolo di maschi Alpha; in secondo luogo, le donne subiscono violenze in quanto donne, in un contesto sociale che non le tutela.
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