Polemica sulle mascherine rosa alla polizia: differenze tra le versioni

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[[File:Il cerchio antisessista.png|miniatura|266x266px|Copertina del libro [https://www.amazon.it/cerchio-antisessista-sessismo-comporta-superarlo/dp/B09QFC6NWF/ "Il cerchio antisessista: Cos'è il sessismo, quali danni comporta per tutti e come superarlo"]]]
[[File:Il cerchio antisessista.png|miniatura|266x266px|Copertina del libro [https://www.amazon.it/cerchio-antisessista-sessismo-comporta-superarlo/dp/B09QFC6NWF/ "Il cerchio antisessista: Cos'è il sessismo, quali danni comporta per tutti e come superarlo"]]]


== Il pensiero de Il cerchio antisessista ==
Riportiamo una riflessione da una storia della pagina Instagram [https://www.instagram.com/il_cerchio_antisessista/ @il_cerchio_antisessista] (segnaliamo inoltre il suo '''libro''' omonimo, Il cerchio antisessista):
Riportiamo una riflessione da una storia de [https://www.instagram.com/il_cerchio_antisessista/ @il_cerchio_antisessista] (segnaliamo inoltre che sta per uscirne il '''libro''' omonimo, Il cerchio antisessista)
Ed eccoci qua, è tornato in voga parlare di "mascolinità tossica" per farci su meme passivo-aggressivi sui maschi (a causa della questione delle mascherine rosa alla polizia)!


E visto che tutto intorno la discussione in merito è solo una infinita bagarre di imposizioni che fanno stare male (da un lato e da un altro), vi suggerisco questo post (sulla [[mascolinità tossica]]) che ha scritto una persona (io) che ha '''subito l'opposto della "mascolinità tossica"''' (termine che ormai sta perdendo di significato), che ha vissuto una vita a sentire demonizzato intorno a sé tutto ciò che era "da maschio" (principalmente in famiglia e da parte di donne).
== Introduzione ==
Ritorna alla ribalta il tema della "mascolinità tossica", alimentato da meme passivo-aggressivi diretti ai maschi, spesso associati all'uso delle mascherine rosa da parte delle forze dell'ordine.


Questa è la prova che non servono a niente gli argomenti moderni e le nuove spinte culturali se vengono date in mano a gente irrazionale che sa solo tifare per una '''fazione''' o per l'altra, tra chi vuole il maschio moderno e chi all'antica, chi vuole la donna moderna e chi all'antica e tutti gli altri che '''non sanno e non sapranno mai staccarsi da questa idea che, in qualunque situazione, ci debbano sempre essere un bene e un male in contrasto tra loro'''.  
La discussione sul tema sembra spesso diventare un'accesa disputa che coinvolge diversi fronti, lasciando spazio a sensazioni di disagio. In questo contesto, proponiamo un approfondimento sul tema della [[mascolinità tossica]] redatto da un autore che ha vissuto una condizione opposta a questa definizione, avendo esperito nella sua vita una demonizzazione di tutto ciò che viene classificato come "maschile".


<u>'''Non potete decidere quali sono le "catene" altrui'''</u>. Catena è ciò che ti blocca e ti fa stare male. E solo tu puoi riconoscere le tue catene, non sono gli altri a poter deciderle. Possono aiutarti a capire delle cose, mai importele, altrimenti sono proprio essi/e a metterti delle catene, che seppur nuove saranno sempre catene.
== Contesto ==
L'argomento sottolinea l'insufficienza di argomentazioni moderne e spinte culturali quando queste vengono utilizzate in modo irrazionale. Questa irriflessività porta a un tifo acritico per una "fazione" piuttosto che un'altra, tra chi preferisce una versione moderna o tradizionale del maschio e della femmina, e tra tutti coloro che non riescono a distaccarsi dall'idea che ci debba sempre essere un bene e un male in contrapposizione.


== Il pensiero di Fraoggiano ==
<u>'''Non si possono determinare le "catene" altrui'''</u>. Si intende per "catena" ciò che limita e provoca sofferenza. Solo l'individuo stesso può riconoscere le proprie catene; gli altri possono fornire comprensioni, ma non possono imporle. In caso contrario, diventano essi stessi artefici di nuove catene.
[[Francesco Oggiano#Post 1]]


== Narrazioni ==
== Narrazioni ==
In un'altra storia [https://www.instagram.com/il_cerchio_antisessista/ @il_cerchio_antisessista] commenta ad un post di will ita sottolineando che:
In un'altra storia [https://www.instagram.com/il_cerchio_antisessista/ @il_cerchio_antisessista] commenta ad un post di will ita sottolineando che la tendenza a '''ripetere gli stessi concetti''' e a fare le stesse battute su un determinato argomento si riscontra diffusamente, riducendo gli individui a '''semplici eco di ciò che il mainstream propone'''. Il pensiero critico viene spesso trascurato in favore dell'adesione acritica alle opinioni dominanti del momento. Ciò evidenzia un problema culturale: la mancanza di volontà di sviluppare un pensiero indipendente, l'importanza viene data al seguire l'onda di massa. Questa tendenza si riscontra indipendentemente dal lato del dibattito in cui ci si schiera.
 
Il concetto espresso nel commento di @il_cerchio_antisessista trova notevole riscontro nelle riflessioni di Francesco Oggiano, esperto di comunicazione e autore del libro Sociability. Oggiano esplora in dettaglio la tendenza pervasiva, specialmente tra giornalisti e personalità pubbliche, di conformarsi a ciò che è socialmente accettabile o popolare al fine di ottenere l'approvazione del pubblico. Questa tendenza, spiega Oggiano, porta spesso all'abbandono della complessità e del pensiero critico in favore dell'accettazione e dell'approvazione dei social. Nel suo libro, Oggiano mette in luce il delicato equilibrio tra la necessità di attrarre un pubblico e il pericolo del conformismo, ponendo l'accento sulla minaccia che questo atteggiamento può rappresentare per l'integrità giornalistica e intellettuale. Ecco un estratto significativo del suo pensiero:


«'''Tutti''' che '''scrivono le stesse cose''' e fanno le stesse battute sullo stesso argomento, riducendosi a '''schiavi di ciò che il mainstream propone'''. Nessuno che ragiona, che si fa un pensiero proprio, tutti a dire la stessa cosa, pur di parlare dell'argomento del momento ed essere acclamati da quelli della stessa fazione. Ecco perché '''sono stanco in primis di chi ipoteticamente starebbe dalla mia stessa parte.''' '''C'è un problema di cultura, nessuno vuole ragionare a modo proprio, l'importante è seguire l'onda.''' C'è chi ne segue una e chi un'altra, chi si schiera a destra e chi a sinistra, ma tutti allo stesso modo ne seguono una senza il minimo senso critico.»
[[Categoria:Femminismo]]
[[Categoria:Femminismo]]
[[Categoria:Influencer]]
[[Categoria:Influencer]]
[[Categoria:IlCerchioAntisessista]]
[[Categoria:IlCerchioAntisessista]]
[[Categoria:Polarizzazione]]
[[Categoria:Polarizzazione]]

Versione delle 22:40, 4 lug 2023

Copertina del libro "Il cerchio antisessista: Cos'è il sessismo, quali danni comporta per tutti e come superarlo"

Riportiamo una riflessione da una storia della pagina Instagram @il_cerchio_antisessista (segnaliamo inoltre il suo libro omonimo, Il cerchio antisessista):

Introduzione

Ritorna alla ribalta il tema della "mascolinità tossica", alimentato da meme passivo-aggressivi diretti ai maschi, spesso associati all'uso delle mascherine rosa da parte delle forze dell'ordine.

La discussione sul tema sembra spesso diventare un'accesa disputa che coinvolge diversi fronti, lasciando spazio a sensazioni di disagio. In questo contesto, proponiamo un approfondimento sul tema della mascolinità tossica redatto da un autore che ha vissuto una condizione opposta a questa definizione, avendo esperito nella sua vita una demonizzazione di tutto ciò che viene classificato come "maschile".

Contesto

L'argomento sottolinea l'insufficienza di argomentazioni moderne e spinte culturali quando queste vengono utilizzate in modo irrazionale. Questa irriflessività porta a un tifo acritico per una "fazione" piuttosto che un'altra, tra chi preferisce una versione moderna o tradizionale del maschio e della femmina, e tra tutti coloro che non riescono a distaccarsi dall'idea che ci debba sempre essere un bene e un male in contrapposizione.

Non si possono determinare le "catene" altrui. Si intende per "catena" ciò che limita e provoca sofferenza. Solo l'individuo stesso può riconoscere le proprie catene; gli altri possono fornire comprensioni, ma non possono imporle. In caso contrario, diventano essi stessi artefici di nuove catene.

Narrazioni

In un'altra storia @il_cerchio_antisessista commenta ad un post di will ita sottolineando che la tendenza a ripetere gli stessi concetti e a fare le stesse battute su un determinato argomento si riscontra diffusamente, riducendo gli individui a semplici eco di ciò che il mainstream propone. Il pensiero critico viene spesso trascurato in favore dell'adesione acritica alle opinioni dominanti del momento. Ciò evidenzia un problema culturale: la mancanza di volontà di sviluppare un pensiero indipendente, l'importanza viene data al seguire l'onda di massa. Questa tendenza si riscontra indipendentemente dal lato del dibattito in cui ci si schiera.

Il concetto espresso nel commento di @il_cerchio_antisessista trova notevole riscontro nelle riflessioni di Francesco Oggiano, esperto di comunicazione e autore del libro Sociability. Oggiano esplora in dettaglio la tendenza pervasiva, specialmente tra giornalisti e personalità pubbliche, di conformarsi a ciò che è socialmente accettabile o popolare al fine di ottenere l'approvazione del pubblico. Questa tendenza, spiega Oggiano, porta spesso all'abbandono della complessità e del pensiero critico in favore dell'accettazione e dell'approvazione dei social. Nel suo libro, Oggiano mette in luce il delicato equilibrio tra la necessità di attrarre un pubblico e il pericolo del conformismo, ponendo l'accento sulla minaccia che questo atteggiamento può rappresentare per l'integrità giornalistica e intellettuale. Ecco un estratto significativo del suo pensiero: