Modifica di
OnlyFans, critiche di I Have a Voice
(sezione)
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Attenzione:
non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se
accedi
o
crei un'utenza
, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.
Controllo anti-spam.
NON
riempirlo!
==== Attenzione ai discorsi di comodo ==== Il dibattito sull'oggettificazione della donna è complesso e pieno di zone grigie. Da un lato, è giusto contrastare la riduzione della donna a mero oggetto sessuale. Dall'altro, non possiamo negare l'autonomia di scelta individuale. Tuttavia, a volte questo ragionamento rischia di diventare un comodo alibi. Se una donna decide di monetizzare la propria immagine sui social, è una scelta legittima. Ma poi non può lamentarsi se l'attenzione cala con l'età (anche perché uno studio ha dimostrato come la giovinezza è associata all'attrattività in tutte le culture). D'altro canto, se escludiamo i casi in cui si monetizza, quanto è davvero libera questa scelta, e quanto è dettata da pressioni sociali e aspettative di genere? E - per contro - non potremmo fare un discorso analogo a giustificazione di qualsiasi problema? (es. il machismo). Molte criticano l'oggettificazione, salvo poi cavalcare l'onda della sensualità sui social per ottenere fama e guadagni (o anche semplicemente soddisfare i propri bisogni). Come si concilia ciò con gli ideali femministi? Forse il problema sta alle radici, in una società che da sempre mercifica il corpo femminile. Ma in tal caso è giusto che la libertà individuale prevalga su ciò che la comunità reputa funzionale? È troppo semplicistico liquidare certe scelte di carriera come frutto d'ignoranza o contesti familiari difficili. Ma allo stesso tempo, parlare di "libera scelta" rischia di suonare ipocrita (viste, ad esempio, le pressioni del marketing). I confini tra empowerment e auto-oggettificazione sono labili. Forse dovremmo interrogarci sinceramente su quanto le nostre scelte siano condizionate dagli stereotipi interiorizzati. E assumerci la responsabilità, come società, di creare un immaginario più rispettoso e meno sessista (senza però fare sconti a chi percepiamo come debole). Senza pregiudizi né pigrizia mentale, ma con onestà intellettuale<ref name=":0" /><ref>e tutte le armi messe a disposizione dai meccanismi biologici e sapientemente affinate dal marketing, sui social e su OF per ottenere considerazioni, attenzioni, potere o soldi</ref>.
Oggetto:
Per favore tieni presente che tutti i contributi a Tematiche di genere si considerano pubblicati nei termini d'uso della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo (vedi
Tematiche di genere:Copyright
per maggiori dettagli). Se non desideri che i tuoi testi possano essere modificati e ridistribuiti da chiunque senza alcuna limitazione, non inviarli qui.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera.
Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!
Annulla
Guida
(si apre in una nuova finestra)
Menu di navigazione
Strumenti personali
Accesso non effettuato
discussioni
contributi
entra
Namespace
Pagina
Discussione
italiano
Visite
Leggi
Modifica
Modifica sorgente
Cronologia
Altro
Navigazione
Pagina principale
Ultime modifiche
Categorie
Principali Categorie
Pagine orfane
Pagine prive di categorie
Semantic Ask
Una pagina a caso
Aiuto su MediaWiki
Modifica Sidebar
Strumenti
Puntano qui
Modifiche correlate
Carica un file
Pagine speciali
Informazioni pagina