Malcontento di un ragazzo verso la sessualizzazione femminile: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
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Questo testo sembra essere un commento critico e piuttosto carico di frustrazione riguardo a diverse problematiche che l'autore percepisce inerenti alla società, in particolare riguardo al genere e alle relazioni tra uomini e donne.
Questo testo sembra essere un commento critico e piuttosto carico di frustrazione riguardo a diverse problematiche che l'autore percepisce inerenti alla società, in particolare riguardo al genere e alle relazioni tra uomini e donne.
=== Critica a TikTok e Femminismo ===
=== Critica a TikTok e Femminismo ===
L'autore critica TikTok, suggerendo che la piattaforma sia degenerato in un veicolo di odio e denigrazione per gli uomini che non si conformano agli standard estetici, piena di misandria, in particolare nei confronti degli uomini grassi, bassi e poveri.  
L'autore critica TikTok, suggerendo che la piattaforma sia degenerato in un veicolo di odio e denigrazione per gli uomini che non si conformano agli standard estetici, piena di misandria, in particolare nei confronti degli uomini grassi, bassi e poveri.  


Il femminismo tenta di mantenere lo status quo, implicando che esso rinforza piuttosto che sfidare i ruoli di genere tradizionali come quello dell'uomo come sostentamento della famiglia anche quando ciò va a discapito della propria salute mentale. A tal proposito l'autore si riferisce a un caso locale di suicidio, suggerendo che l'uomo abbia preferito terminare la propria vita piuttosto che continuare a lavorare in un ambiente soffocante<ref>"vedere l'uomo [come] provider, oggi si è suicidato un finanziere dalle mie parti, chiediti perché un uomo preferisca suicidarsi piuttosto che lasciare un lavoro che lo sta opprimendo"</ref>.
Il femminismo tenta di mantenere lo status quo, implicando che esso rinforza piuttosto che sfidare i ruoli di genere tradizionali come quello dell'uomo come sostentamento della famiglia anche quando ciò va a discapito della propria salute mentale. A tal proposito l'autore si riferisce a un caso locale di suicidio, suggerendo che l'uomo abbia preferito terminare la propria vita piuttosto che continuare a lavorare in un ambiente soffocante<ref>"vedere l'uomo [come] provider, oggi si è suicidato un finanziere dalle mie parti, chiediti perché un uomo preferisca suicidarsi piuttosto che lasciare un lavoro che lo sta opprimendo"</ref>.
=== Problema dei Diritti Maschili e OnlyFans ===
=== OnlyFans, Sessualizzazione, Insoddisfazioni e Victim Blaming ===
L'autore esprime la sua delusione per il fatto che anche in un gruppo di diritti maschili ci siano persone che mettono la colpa sugli uomini per la sessualizzazione delle donne, riferendosi in particolare alla piattaforma OnlyFans.
L'autore esprime la sua disapprovazione rispetto a coloro che attribuiscono agli uomini la colpa della sessualizzazione femminile su OnlyFans e si dice deluso per il fatto che ciò accada anche in un gruppo facebook che tratta di diritti degli uomini (Men Right's Activist). A suo avviso, etichettare tali uomini come responsabili rappresenta una forma di victim blaming nei confronti di coloro che fruiscono i contenuti di questa piattaforma. L'autore sostiene che l'ascesa di un femminismo (neoliberale) post-moderno, che porta le donne ad avere aspettative sempre più alte verso gli uomini, li privi della capacità di interagire efficacemente con le donne nel mondo reale.


L'autore sembra irritato dal fatto che, persino in un forum dedicato ai diritti degli uomini, ci siano persone che incolpano gli uomini stessi per la sessualizzazione delle donne, con riferimento specifico a OnlyFans. Secondo l'autore, la colpa viene data a quegli uomini che si iscrivono a questa piattaforma, poiché la rigida e sempre più selettiva visione del femminismo moderno li rende incapaci di interagire con le donne nella vita reale.
Secondo l'autore, questi individui, descritti come "malcapitati", si iscrivono a tale piattaforma principalmente perché, di fronte ai nuovi criteri tossici e sempre più selettivi del femminismo contemporaneo, avrebbero scarse possibilità di avvicinarsi alle donne nella vita reale.
 
mica il problema è che pure qui sotto, in un gruppo che tratta di DIRITTI MASCHILI, c'è gente che fa victim blaming verso i fruitori di contenuti OF dicendo che è colpa loro se la donna si sessualizza, parlando di poveri sf1g4t1 che si iscrivono perché soprattutto coi nuovi canoni tossici femminili ancora più selettivi non vedrebbero mai una donna manco col cannocchiale.
 
No, il problema è l'uomo grasso, brutto o basso che, al cinquantesimo rifiuto si sfoga o l'uomo che vede la collega preferita perché donna (sai, le quote rosa) sul lavoro o che la vede in ufficio o a scuola con tette e cosce al vento, mentre a lui è imposto un drastico dress code.
=== Insoddisfazione e Dress Code ===
   Sembra che l'autore stia esprimendo il suo disappunto verso la società che punisce l'uomo sovrappeso, poco attraente o di bassa statura che si lascia andare alla frustrazione dopo innumerevoli rifiuti, o l'uomo che osserva la sua collega femminile ricevere favoritismi sul posto di lavoro (forse a causa di politiche come le quote rosa) mentre mostra apertamente parti del suo corpo, nonostante a lui sia richiesto di seguire un severo codice di abbigliamento.  


L'autore sottolinea la frustrazione degli uomini che si sentono discriminati, come quelli rifiutati ripetutamente o quelli che vedono le donne avanzare sul posto di lavoro grazie alle quote rosa. Critica il doppio standard esistente nei codici di abbigliamento, dove le donne possono vestirsi in modo più liberale rispetto agli uomini.  
L'autore sottolinea la frustrazione degli uomini che si sentono discriminati, come quelli rifiutati ripetutamente o quelli che vedono le donne avanzare sul posto di lavoro grazie alle quote rosa. Critica il doppio standard esistente nei codici di abbigliamento, dove le donne possono vestirsi in modo più liberale rispetto agli uomini.  


ovviamente sul dress code femminile tutti fanno eccezioni. Molto di rado ho visto docenti universitari non far sostenere l'esame alle studentesse in vestitino e scollatura con 3/4 di coscia da fuori, fra un po' una cosa del genere sarà pubblicamente tacciata come sessista e contro l'emancipazione. Ora capisci perché c'è chi si radicalizza?
L'autore critica poi l'idea che il problema risiederebbe ne nell'uomo corpulento, poco attraente o di bassa statura che, bombardato da modelli di bellezza assurdi da media, sociale  persino in ufficio e sistematicamente rifiutato, si sfoga.  


=== Dress Code Femminile e Sessualizzazione ===
né nell'uomo che assiste alla libertà femminile di esibire seno e gambe, mentre a lui viene richiesto un rigoroso dress code."
   L'autore osserva con disappunto come, quando si tratta del codice di abbigliamento delle donne, esistono eccezioni. Fa riferimento a come, nelle università, le studentesse raramente vengano impedito di sostenere esami indossando abiti provocanti. L'autore prevede che un giorno la critica di tale comportamento sarà considerata sessista e anti-emancipativa, e ritiene che ciò potrebbe essere una delle ragioni per cui alcune persone diventano estremiste.


Qui, l'autore osserva che esistono eccezioni quando si tratta del dress code femminile, in particolare nelle università, dove raramente si impedisce alle studentesse di sostenere esami indossando abiti rivelatori. Temerebbe che criticare tali comportamenti possa essere etichettato come sessista.
=== Dress Code Femminile, Sessualizzazione e Uso del Potere Sessuale da Parte delle Donne ===
=== Uso del Potere Sessuale da Parte delle Donne ===
L'autore osserva l'uomo comune mentre guarda una collega femminile godere di favoritismi sul posto di lavoro, magari a causa di politiche come le quote rosa. Questo mentre la stessa collega esibisce apertamente parti del suo corpo, a dispetto del severo codice di abbigliamento che lui è obbligato a rispettare. L'autore infatti lamenta del fatto che esistono eccezioni per il codice di abbigliamento delle donne. Cita come esempio la scena universitaria, dove raramente si impedisce alle studentesse di sostenere gli esami in abiti provocanti. E anticipa già un futuro in cui la critica di tali comportamenti sarà vista come sessista e anti-emancipativa. E infine chiede alla interlocutrice: "Ora capisci perché c'è chi si radicalizza?"


   Infine, l'autore sostiene che le donne siano perfettamente consapevoli del loro potere di seduzione e che lo utilizzino come uno strumento per ottenere l'attenzione, in particolare da parte dei maschi dominanti, anche se questi ultimi potrebbero essere bulli. Questa affermazione, che l'autore desidererebbe vedere incisa nella pietra, sembra essere applicabile a tutti i contesti: scuole, luoghi di lavoro, social media e ambiente sociale in generale.
L'autore sostiene che le donne siano pienamente consapevoli del loro potere di seduzione e che lo usino come un mezzo per attirare l'attenzione, soprattutto da parte dei maschi dominanti, anche se questi ultimi possono essere bulli. Questa affermazione, che l'autore vorrebbe incisa nel marmo, si applica, a suo avviso, a tutti i contesti: istituti di istruzione, luoghi di lavoro, social media e ambiti sociali. "Le ragazze sono perfettamente consapevoli del loro potere sessuale, infatti lo usano come uno strumento a tutti gli effetti: quelle più sessualizzate sono quelle che ricercano (e ottengono) la considerazione dei maschi più in vista in classe, anche se bulli."


"Le ragazze sono perfettamente consapevoli del loro potere sessuale, infatti lo usano come uno strumento a tutti gli effetti: quelle più sessualizzate sono quelle che ricercano (e ottengono) la considerazione dei maschi più in vista in classe, anche se bulli."
L'autore riconosce<ref>certo, perché infatti non è assolutamente vero che sempre più donne approfittino della doppia morale sull'oggettificazione per ottenere vantaggi, nooo.


Smentiscimi questa frase ti prego. Io la scolpirei nel marmo. E accade in TUTTI i contesti: luoghi d'istruzione, lavoro, social media, ambiti sociali.
----certo, perché infatti non è assolutamente vero che sempre più donne approfittino della doppia morale sull'oggettificazione per ottenere vantaggi, nooo.
La storia delle studentesse che si presentano discinte all'esame è storia vecchia, che (io testimone) è tuttora presente, e non mi sorprenderei che nel prossimo futuro qualcuna non urli al sessismo se il prof la respinga all'esame per l'abbigliamento. Ho visto addirittura una studentessa (di bell'aspetto ovviamente) praticamente sedurre il docente dell'esame più difficile del corso di laurea (era divorziato) pur di ottenere un 30.
La storia delle studentesse che si presentano discinte all'esame è storia vecchia, che (io testimone) è tuttora presente, e non mi sorprenderei che nel prossimo futuro qualcuna non urli al sessismo se il prof la respinga all'esame per l'abbigliamento. Ho visto addirittura una studentessa (di bell'aspetto ovviamente) praticamente sedurre il docente dell'esame più difficile del corso di laurea (era divorziato) pur di ottenere un 30.


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o ancora la bella presenza. Ci sono donne che approfittano della bella presenza (e del dress code "attenuato") per fare carriera, a scapito dell'uomo che molto difficilmente ha questo vantaggio.
o ancora la bella presenza. Ci sono donne che approfittano della bella presenza (e del dress code "attenuato") per fare carriera, a scapito dell'uomo che molto difficilmente ha questo vantaggio.


Certo, non parliamo di tutte le donne e nemmeno della maggioranza, ma il fenomeno esiste ed è bene parlarne
Certo, non parliamo di tutte le donne e nemmeno della maggioranza, ma il fenomeno esiste ed è bene parlarne</ref> e critica una '''doppia morale''' percepita nell'oggettificazione: da un lato, condannata quando imposta, ma dall'altro, accettata e talvolta incoraggiata quando è una donna a sfruttare il proprio aspetto per ottenere vantaggi. Cita un esempio da un'esperienza universitaria, in cui una studentessa sedusse un professore per ottenere un punteggio migliore in un esame difficile.
 
Estende poi questa critica ai social media, osservando come alcune donne utilizzino il loro aspetto fisico, pur discutendo di argomenti seri, per attirare un seguito maschile. Sottolinea che chiunque osi criticare questo comportamento può facilmente essere tacciato di sessismo.
 
Secondo l'autore, l'oggettificazione volontaria (auto-oggettificazione) non dovrebbe essere vista come qualcosa di assurdo, ma come un'espressione del potere sessuale e sessualizzante. Prosegue esplorando come la bellezza fisica, combinata con un dress code meno rigoroso, può favorire la carriera di alcune donne a discapito degli uomini, che raramente godono di questo vantaggio.
 
L'autore tiene a precisare che non sta parlando di tutte le donne, né di una maggioranza. Riconosce, tuttavia, che il fenomeno esiste ed è importante discuterne apertamente.
 
=== Commento ragazza: sono gli uomini a sessualizzare ===
=== Commento ragazza: sono gli uomini a sessualizzare ===
I primi a sessualizzare le donne sono gli uomini però. Una donna potrebbe vestire con i vestiti molto corti perché ha caldo, o perché semplicemente le piace come le stanno. Sono sempre gli uomini che intervengono a dire "eh ma poi non mi trattengo".
I primi a sessualizzare le donne sono gli uomini però. Una donna potrebbe vestire con i vestiti molto corti perché ha caldo, o perché semplicemente le piace come le stanno. Sono sempre gli uomini che intervengono a dire "eh ma poi non mi trattengo".
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L'Associazione Women Not Objects (donne non oggetti), ha lanciato una campagna shock per combattere le pubblicità[...] Nel video viene mostrato come gli standard di bellezza imposti dalle pubblicità abbiano un'influenza sul pensiero delle giovani ragazze e causino spesso danni fisici e psicologici. Labbra di plastica, gambe incellofanate per lasciare il giusto spazio tra le cosce e lì, dove dovrebbe trovarsi la pancia, un vuoto.
L'Associazione Women Not Objects (donne non oggetti), ha lanciato una campagna shock per combattere le pubblicità[...] Nel video viene mostrato come gli standard di bellezza imposti dalle pubblicità abbiano un'influenza sul pensiero delle giovani ragazze e causino spesso danni fisici e psicologici. Labbra di plastica, gambe incellofanate per lasciare il giusto spazio tra le cosce e lì, dove dovrebbe trovarsi la pancia, un vuoto.
HUFFINGTONPOST.IT</ref>.
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Versione delle 11:16, 7 lug 2023


Fonte

Questo testo sembra essere un commento critico e piuttosto carico di frustrazione riguardo a diverse problematiche che l'autore percepisce inerenti alla società, in particolare riguardo al genere e alle relazioni tra uomini e donne.

Critica a TikTok e Femminismo

L'autore critica TikTok, suggerendo che la piattaforma sia degenerato in un veicolo di odio e denigrazione per gli uomini che non si conformano agli standard estetici, piena di misandria, in particolare nei confronti degli uomini grassi, bassi e poveri.

Il femminismo tenta di mantenere lo status quo, implicando che esso rinforza piuttosto che sfidare i ruoli di genere tradizionali come quello dell'uomo come sostentamento della famiglia anche quando ciò va a discapito della propria salute mentale. A tal proposito l'autore si riferisce a un caso locale di suicidio, suggerendo che l'uomo abbia preferito terminare la propria vita piuttosto che continuare a lavorare in un ambiente soffocante[1].

OnlyFans, Sessualizzazione, Insoddisfazioni e Victim Blaming

L'autore esprime la sua disapprovazione rispetto a coloro che attribuiscono agli uomini la colpa della sessualizzazione femminile su OnlyFans e si dice deluso per il fatto che ciò accada anche in un gruppo facebook che tratta di diritti degli uomini (Men Right's Activist). A suo avviso, etichettare tali uomini come responsabili rappresenta una forma di victim blaming nei confronti di coloro che fruiscono i contenuti di questa piattaforma. L'autore sostiene che l'ascesa di un femminismo (neoliberale) post-moderno, che porta le donne ad avere aspettative sempre più alte verso gli uomini, li privi della capacità di interagire efficacemente con le donne nel mondo reale.

Secondo l'autore, questi individui, descritti come "malcapitati", si iscrivono a tale piattaforma principalmente perché, di fronte ai nuovi criteri tossici e sempre più selettivi del femminismo contemporaneo, avrebbero scarse possibilità di avvicinarsi alle donne nella vita reale.

L'autore sottolinea la frustrazione degli uomini che si sentono discriminati, come quelli rifiutati ripetutamente o quelli che vedono le donne avanzare sul posto di lavoro grazie alle quote rosa. Critica il doppio standard esistente nei codici di abbigliamento, dove le donne possono vestirsi in modo più liberale rispetto agli uomini.

L'autore critica poi l'idea che il problema risiederebbe ne nell'uomo corpulento, poco attraente o di bassa statura che, bombardato da modelli di bellezza assurdi da media, sociale persino in ufficio e sistematicamente rifiutato, si sfoga.

né nell'uomo che assiste alla libertà femminile di esibire seno e gambe, mentre a lui viene richiesto un rigoroso dress code."

Dress Code Femminile, Sessualizzazione e Uso del Potere Sessuale da Parte delle Donne

L'autore osserva l'uomo comune mentre guarda una collega femminile godere di favoritismi sul posto di lavoro, magari a causa di politiche come le quote rosa. Questo mentre la stessa collega esibisce apertamente parti del suo corpo, a dispetto del severo codice di abbigliamento che lui è obbligato a rispettare. L'autore infatti lamenta del fatto che esistono eccezioni per il codice di abbigliamento delle donne. Cita come esempio la scena universitaria, dove raramente si impedisce alle studentesse di sostenere gli esami in abiti provocanti. E anticipa già un futuro in cui la critica di tali comportamenti sarà vista come sessista e anti-emancipativa. E infine chiede alla interlocutrice: "Ora capisci perché c'è chi si radicalizza?"

L'autore sostiene che le donne siano pienamente consapevoli del loro potere di seduzione e che lo usino come un mezzo per attirare l'attenzione, soprattutto da parte dei maschi dominanti, anche se questi ultimi possono essere bulli. Questa affermazione, che l'autore vorrebbe incisa nel marmo, si applica, a suo avviso, a tutti i contesti: istituti di istruzione, luoghi di lavoro, social media e ambiti sociali. "Le ragazze sono perfettamente consapevoli del loro potere sessuale, infatti lo usano come uno strumento a tutti gli effetti: quelle più sessualizzate sono quelle che ricercano (e ottengono) la considerazione dei maschi più in vista in classe, anche se bulli."

L'autore riconosce[2] e critica una doppia morale percepita nell'oggettificazione: da un lato, condannata quando imposta, ma dall'altro, accettata e talvolta incoraggiata quando è una donna a sfruttare il proprio aspetto per ottenere vantaggi. Cita un esempio da un'esperienza universitaria, in cui una studentessa sedusse un professore per ottenere un punteggio migliore in un esame difficile.

Estende poi questa critica ai social media, osservando come alcune donne utilizzino il loro aspetto fisico, pur discutendo di argomenti seri, per attirare un seguito maschile. Sottolinea che chiunque osi criticare questo comportamento può facilmente essere tacciato di sessismo.

Secondo l'autore, l'oggettificazione volontaria (auto-oggettificazione) non dovrebbe essere vista come qualcosa di assurdo, ma come un'espressione del potere sessuale e sessualizzante. Prosegue esplorando come la bellezza fisica, combinata con un dress code meno rigoroso, può favorire la carriera di alcune donne a discapito degli uomini, che raramente godono di questo vantaggio.

L'autore tiene a precisare che non sta parlando di tutte le donne, né di una maggioranza. Riconosce, tuttavia, che il fenomeno esiste ed è importante discuterne apertamente.

Commento ragazza: sono gli uomini a sessualizzare

I primi a sessualizzare le donne sono gli uomini però. Una donna potrebbe vestire con i vestiti molto corti perché ha caldo, o perché semplicemente le piace come le stanno. Sono sempre gli uomini che intervengono a dire "eh ma poi non mi trattengo".

Peraltro questo tipo che l'autore del post ha ripreso mi fa anche abbastanza paura, un signore di una certa età che scrive queste cose su delle bambine! Sta praticamente addossando a delle bambine la cui unica "colpa" (e non è una colpa!) è quella di indossare dei vestiti corti (con 40 gradi all'ombra fuori peraltro) le sue perverse fantasie sessuali. Non prendiamoci in giro.

E di nuovo, nei commenti ho visto che è stata citata la sessualizzazione della donna come risultato del marketing ma anche della donna stessa. E qui vorrei chiarire.

Personalmente mi trovate d'accordo sulla parte del marketing, ma di nuovo vi scordate che dietro la sessualizzazione della donna c'è sempre l'uomo; un piccolo esempio: guardando un video che parlava di only fans, viene fatto notare come la piattaforma abbia un numero enorme di iscritti fruitori maschili, mentre sono veramente poche le donne che effettivamente usufruiscono di only fans come clienti. Questo a mio parere mostra come gli uomini siano educati sin da piccoli ad sessualizzare le donne mentre le donne no.

Dovete imparare che se una donna si mette un vestito corto, o una maglietta scollata, non c'è bisogno che andiate nel panico. Rilassatevi, accettate che una donna ha una figa e delle tette (sì! Proprio come vostra madre) e andate avanti con la vostra vita.


Mario Rossi: Margherita Cobain se hai la mentalità aperta le fantasie non sono perversioni ma una cosa bella e naturale e normale

le femmine usano onlyfans e gli uomini sono i clienti xk nel nostro pianeta e normale ke i maski guardino le femmine... se la kiami oggettificazione e xk t piace fare la vittima o mostrificare il genere maskile fatto sta ke x fare dei

Chiara Quaranta: Mario Rossi infatti frequentando piattaforme più giovani ti renderesti conto di quanto l'oggettovizzazione sessuale sia pari merito tra i generi

Mario Rossi: Margherita Cobain si vede Anke ke le ragazze sin da piccole sessualizzano gli uomini famosi e rikki.... e hanno le perversioni e fantasie proprio con gli uomini...ma solo con ragazzi ricchi e famosi

Margherita Cobain: Mario Rossi confondi l'attrazione sessuale e il piacere consensuale con un pervertito che sbava dietro alle sue studentesse minorenni. Perversione ha un'accezione negativa, non sto parlando di meri kink. A meno che tu non pensi che essere un pedofilo sia una cosa positiva e normale, ovviamente.

Mario Rossi: Margherita Cobain la calunnia di pedofilio conservatela per chi propone sesso alle 13 enni ... se la ragazza ha 18 anni la pedofilia non esiste quindi smettila di mostrificare gli uomini e voi donne pensate sempre allo shopping e far buttare soldi ai vostri fidanzati x scarpe e borse sono PERVERSIONI femminili ok???

Paolo Bianchi: Margherita Cobain certo, perché OF è un modo alquanto bieco di lucrare su una fascia debole della popolazione (uomini considerati troppo poco desiderabili per avere del sesso), ora la colpa della maggioranza di clienti maschili sarebbe pure degli uomini? Mi sembrano davvero argomentazioni-fantoccio tipiche delle femministe, è victim blaming a tutti gli effetti Margherita Cobain e se esiste OF è perché negli ultimi 20 anni sono sempre più gli uomini tagliati fuori dalle scelte femminili in quanto si sono inaspriti i canoni estetici, esacerbando al posto di ridurre gli stereotipi che gravano sull'uomo (prestante, abbiente, provider).


Marco Ferri: Margherita eh, magari fosse così semplice.. Come individui è sacrosanto che ognuno cerchi di allontanare da sé le etichette negative, però sopra ho postato alcuni link a degli studi sull'argomento.purtroppo le madri sessualizzano le bambine già a quattro anni e questo causa dei problemi psicologici enormi alle bambine stesse. la cosa stupefacente è che queste cose non si sappiano.

Valter Lucifer-x

Margherita Cobain La tua comprensione del comportamento umano è inclassificabile.

Citando Sheldon Cooper: "I weep for humanity".

Margherita Cobain: Comunque seriamente il tono dei commenti è stato il seguente:

- qualcuno ha qualche problema con il dizionario italiano, non ha ancora capito che perversione e kink sono cose molto diverse (per poi dire che lo shopping è una perversione femminile? Ma perché gli ho risposto seriamente 😂🙄)

- un altro prima parla di "Victim Blaming" se parlo di OF (si le vittime sono i fruitori di OF a quanto pare, sì a quanto pare gli uomini sono così animaleschi per questa persona da essere letteralmente schiavizzati dalle proprie pulsioni sessuali, e questo di nuovo è colpa della donna, assolutamente), poi piange perché le donne non gliela danno (tirando fuori le tipiche argomentazioni che trovi nei gruppi incel di Reddit)

- Sheldon Cooper commenta con il solito commento spocchioso ma che dice tutto e nulla della serie: "sono meglio io, ciao" "tu non capisci". A Roma diciamo "Ma chi cazzo te l'ha chiesto?"

E questo è tipo il livello di ogni conversazione provata ad avere su questo gruppo ogni volta.

Forse se usciste da questo gruppo un po' di più, e cercaste di ascoltare le donne, anziché i gruppi redpill di redditt dove normalmente la gente non sa un cazzo di donne, forse capireste che molte delle paure e insicurezze che avete sono infondate.

Se non piacete ad una donna accettalo e rispettatelo, e passate avanti. Succede a tutti. Le donne che sono disposte a volervi bene ci sono.

Se anche una ragazzina di 18 anni ha detto immaturamente su tik tok che lei gli uomini li vuole solo dai 3 metri in su, perché bisogna assumere che tutte le donne vogliono questo?

Da donna tante volte ho visto che alle donne piace essere ascoltate, e tutte le insicurezze che avete in merito al vostro aspetto fisico, a quanto guadagnate ecc sono importanti ma passano comunque in secondo piano.

Non tutte le donne sono uguali, per alcune le cose più "materiali" sono più importanti, per altre no. Basta capire quale sia la persona che fa più per voi.

Mia replica

Marco Ferri: Margherita Cobain scrivi: "confondi l'attrazione sessuale e il piacere consensuale con un pervertito che sbava dietro alle sue studentesse minorenni" dimostrando di non aver letto o comunque non aver compreso ciò che ha scritto il tizio.

Riporto le sue parole: "Fortunatamente sono sano e simili spettacoli mi fanno semplicemente ribrezzo."

Io credo che ci sia proprio malafede e ipocrisia da parte tua. Non eccessiva, giusto quel pizzico che si trova sempre in una classica catfight, ma il punto non è questo.

Il problema sono i dossier dell'APA che spiegano i danni che ragazzine e bambine subiscono per via della sessualizzazione verso cui vengono spinte dalle madri e dalla società.

Molto spesso quanto faccio notare che c'è una quantità di studi immensa a riguardo e che tutti parlano dei danni all'autostima femminile, molte ragazze fingono di non capire finché non vengono messe alle strette e a me francamente dispiace molto, perché questo bisogno spasmodico di sentirsi nel giusto, arrivando a negare i danni da auto-oggettificazione lo trovo davvero egoista e grottesco.

Marco Ferri: Questo è uno dei tanti report dell'APA sulla sessualizzazione delle ragazze: https://www.apa.org/pi/women/programs/girls/report-full.pdf ma l'argomento è così vasto e documentato che solo per postare una parte minuscola di studi o testimonianze potremmo andare avanti per giorni.

Marco Ferri: Io capisco che ciascuno di noi cerchi di difendere il proprio ego, ma i modelli di bellezza a cui le ragazzine cercano di conformarsi causano 4000 morti l'anno. Veramente vuoi minimizzare tutto questo e metterti a fare catfight? Da donna fai fatica a capire di cosa stiano parlando? Vedi questo articolo[3].


Lo stupro, la magrezza, la violenza. Tutto il male che la pubblicità ha fatto alle donne

Marco Ferri: Non c'è nessun problema con i capezzoli femminili, il problema è legato ad un comportamento finalizzato (così si definisce in psicologia) a sessualizzare i capezzoli e ogni altra parte del corpo per ottenere rinforzi positivi secondo le modalità dettate dalla società. Società che è tossica.

Come si fa a razionalizzare sempre che la colpa sia degli altri? Dei maschi?

Il professore probabilmente esagera, ma vorrei tanto vedere ragazze che fanno un lavoro su loro stesse ed escono dal proprio individualismo, dal terrore del giudizio altrui, dal bisogno di colpevolizzare gli altri per evitare i sensi di colpa e iniziano DAVVERO a preoccuparsi del proprio genere.

Scusa lo sfogo e soprattutto scusami se ho detto qualcosa di offensivo, più tardi cerco di smussare. Ho scritto in un momento di rabbia...

  1. "vedere l'uomo [come] provider, oggi si è suicidato un finanziere dalle mie parti, chiediti perché un uomo preferisca suicidarsi piuttosto che lasciare un lavoro che lo sta opprimendo"
  2. certo, perché infatti non è assolutamente vero che sempre più donne approfittino della doppia morale sull'oggettificazione per ottenere vantaggi, nooo. La storia delle studentesse che si presentano discinte all'esame è storia vecchia, che (io testimone) è tuttora presente, e non mi sorprenderei che nel prossimo futuro qualcuna non urli al sessismo se il prof la respinga all'esame per l'abbigliamento. Ho visto addirittura una studentessa (di bell'aspetto ovviamente) praticamente sedurre il docente dell'esame più difficile del corso di laurea (era divorziato) pur di ottenere un 30. Senza contare chi si presenta iper succinta o con la scollatura in video magari parlando di diritto o di fisica quantistica per convogliare i follow maschili, tanto se qualcuno dovesse lamentarsi si urla al sessismo e al maschilismo. Insomma, la doppia morale sull'oggettificazione (che se volontaria oggi è espressione del potere sessuale e sessualizzante) non mi sembra affatto cosa grottesca o ancora la bella presenza. Ci sono donne che approfittano della bella presenza (e del dress code "attenuato") per fare carriera, a scapito dell'uomo che molto difficilmente ha questo vantaggio. Certo, non parliamo di tutte le donne e nemmeno della maggioranza, ma il fenomeno esiste ed è bene parlarne
  3. https://www.huffingtonpost.it/archivio/2016/03/15/news/video_istandup_la_campagna_schock_di_woman_not_objects_contro_la_donna_oggetto_delle_pubblicita_-5550329/... Hanno insegnato alle donne a inseguire il sogno di una perfezione fisica. Il sogno, però, può trasformarsi facilmente in sonno della ragione. E quello, si sa, genera mostri. Nella spasmodica corsa per rendere il proprio corpo conforme agli stereotipi si finisce per inseguire mode assurde, per guardarsi allo specchio e trovare il proprio volto deturpato. Si finisce per trattarsi da oggetti, così come la pubblicità impone. L'Associazione Women Not Objects (donne non oggetti), ha lanciato una campagna shock per combattere le pubblicità[...] Nel video viene mostrato come gli standard di bellezza imposti dalle pubblicità abbiano un'influenza sul pensiero delle giovani ragazze e causino spesso danni fisici e psicologici. Labbra di plastica, gambe incellofanate per lasciare il giusto spazio tra le cosce e lì, dove dovrebbe trovarsi la pancia, un vuoto. HUFFINGTONPOST.IT