Modifica di Malcontento di un ragazzo verso la sessualizzazione femminile

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[https://www.facebook.com/groups/595884441325918/?multi_permalinks=1128306111417079&comment_id=1128404814740542&notif_id=1661769993664436&notif_t=feedback_reaction_generic&ref=notif Fonte (gruppo facebook Questioni di genere e di giustizia sociale ed economica)]
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Di seguito una discussione presa da Facebook, il testo sembra è un commento critico e piuttosto carico di frustrazione riguardo a diverse problematiche e contraddizioni
Questo testo sembra essere un commento critico e piuttosto carico di frustrazione riguardo a diverse problematiche che l'autore percepisce inerenti alla società, in particolare riguardo al genere e alle relazioni tra uomini e donne.
=== Critica a TikTok e Femminismo ===
=== Critica a TikTok e Femminismo ===
L'autore critica TikTok, suggerendo che la piattaforma sia degenerato in un veicolo di odio e denigrazione per gli uomini che non si conformano agli standard estetici, piena di misandria, in particolare nei confronti degli uomini grassi, bassi e poveri.  
L'autore critica TikTok, suggerendo che la piattaforma sia degenerato in un veicolo di odio e denigrazione per gli uomini che non si conformano agli standard estetici, piena di misandria, in particolare nei confronti degli uomini grassi, bassi e poveri.  
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Il femminismo tenta di mantenere lo status quo, implicando che esso rinforza piuttosto che sfidare i ruoli di genere tradizionali come quello dell'uomo come sostentamento della famiglia anche quando ciò va a discapito della propria salute mentale. A tal proposito l'autore si riferisce a un caso locale di suicidio, suggerendo che l'uomo abbia preferito terminare la propria vita piuttosto che continuare a lavorare in un ambiente soffocante<ref>"vedere l'uomo [come] provider, oggi si è suicidato un finanziere dalle mie parti, chiediti perché un uomo preferisca suicidarsi piuttosto che lasciare un lavoro che lo sta opprimendo"</ref>.
Il femminismo tenta di mantenere lo status quo, implicando che esso rinforza piuttosto che sfidare i ruoli di genere tradizionali come quello dell'uomo come sostentamento della famiglia anche quando ciò va a discapito della propria salute mentale. A tal proposito l'autore si riferisce a un caso locale di suicidio, suggerendo che l'uomo abbia preferito terminare la propria vita piuttosto che continuare a lavorare in un ambiente soffocante<ref>"vedere l'uomo [come] provider, oggi si è suicidato un finanziere dalle mie parti, chiediti perché un uomo preferisca suicidarsi piuttosto che lasciare un lavoro che lo sta opprimendo"</ref>.
=== OnlyFans, Sessualizzazione, Insoddisfazioni e Victim Blaming ===
=== OnlyFans, Sessualizzazione, Insoddisfazioni e Victim Blaming ===
L'autore esprime la sua disapprovazione rispetto a coloro che attribuiscono agli uomini la colpa della sessualizzazione femminile su OnlyFans e si dice deluso per il fatto che ciò accada anche in un gruppo Facebook che tratta di diritti degli uomini (Men Right's Activist). A suo avviso, etichettare tali uomini come responsabili rappresenta una forma di victim blaming nei confronti di coloro che fruiscono i contenuti di questa piattaforma. L'autore sostiene che l'ascesa di un femminismo neoliberale post-moderno, che porta le donne ad avere aspettative sempre più alte verso gli uomini, li privi della capacità di interagire efficacemente con le donne nel mondo reale.
L'autore esprime la sua disapprovazione rispetto a coloro che attribuiscono agli uomini la colpa della sessualizzazione femminile su OnlyFans e si dice deluso per il fatto che ciò accada anche in un gruppo facebook che tratta di diritti degli uomini (Men Right's Activist). A suo avviso, etichettare tali uomini come responsabili rappresenta una forma di victim blaming nei confronti di coloro che fruiscono i contenuti di questa piattaforma. L'autore sostiene che l'ascesa di un femminismo (neoliberale) post-moderno, che porta le donne ad avere aspettative sempre più alte verso gli uomini, li privi della capacità di interagire efficacemente con le donne nel mondo reale.


Secondo l'autore, questi individui, descritti come "malcapitati", si iscrivono a tale piattaforma principalmente perché, di fronte ai nuovi criteri tossici e sempre più selettivi del femminismo contemporaneo, avrebbero scarse possibilità di avvicinarsi alle donne nella vita reale.
Secondo l'autore, questi individui, descritti come "malcapitati", si iscrivono a tale piattaforma principalmente perché, di fronte ai nuovi criteri tossici e sempre più selettivi del femminismo contemporaneo, avrebbero scarse possibilità di avvicinarsi alle donne nella vita reale.
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Conclude esortando i lettori a calmarsi quando vedono una donna in un abito corto o una maglietta scollata. Invita tutti a riconoscere e accettare la sessualità femminile come una parte normale e naturale della vita, senza lasciarsi sopraffare da ansia o preoccupazione.
Conclude esortando i lettori a calmarsi quando vedono una donna in un abito corto o una maglietta scollata. Invita tutti a riconoscere e accettare la sessualità femminile come una parte normale e naturale della vita, senza lasciarsi sopraffare da ansia o preoccupazione.
=== Le diverse risposte maschili ===
=== Le diverse risposte maschili ===


'''**Mario Rossi**''': Sostiene che le fantasie non sono perversioni ma una cosa bella e naturale. Sottolinea che le donne usano OnlyFans e gli uomini sono i clienti perché è normale che gli uomini guardino le donne. Trova ingiusto che la normale attrazione biologica maschile venga chiamata "oggettificazione". Accusa a tal riguardo le donne di fare la vittima e di demonizzare il genere maschile quando viene citata l'oggettificazione in questo modo. Inoltre, ritiene che anche le ragazze sessualizzano gli uomini, sin da piccole, ma solo quelli ricchi e famosi. <<si vede Anke ke le ragazze sin da piccole sessualizzano gli uomini famosi e rikki.... e hanno le perversioni e fantasie proprio con gli uomini...ma solo con ragazzi ricchi e famosi>>
'''**Mario Rossi**''': Sostiene che le fantasie non sono perversioni ma una cosa bella e naturale. Sottolinea che le donne usano OnlyFans e gli uomini sono i clienti perché è normale che gli uomini guardino le donne. Trova ingiusto che la normale attrazione biologica maschile venga chiamata "oggettificazione". Accusa a tal riguardo le donne di fare la vittima e di demonizzare il genere maschile quando viene citata l'oggettificazione in questo modo. Inoltre, ritiene che anche le ragazze sessualizzano gli uomini, sin da piccole, ma solo quelli ricchi e famosi. <<si vede Anke ke le ragazze sin da piccole sessualizzano gli uomini famosi e rikki.... e hanno le perversioni e fantasie proprio con gli uomini...ma solo con ragazzi ricchi e famosi>>
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Non tutte le donne sono uguali, per alcune le cose più "materiali" sono più importanti, per altre no. Basta capire quale sia la persona che fa più per voi.
Non tutte le donne sono uguali, per alcune le cose più "materiali" sono più importanti, per altre no. Basta capire quale sia la persona che fa più per voi.
===Mia replica===
===Mia replica===
Nella discussione, Marco Ferri solleva delle critiche nei confronti di Margherita, accusandola di utilizzare argomenti fantoccio nelle sue accuse. Un esempio fornito da Ferri riguarda l'accusa di Margherita nei confronti di un ragazzo, il quale è accusato di confondere l'attrazione sessuale con comportamenti pervertiti. Ferri evidenzia che la sessualizzazione è un problema intrinseco e che non può essere giustificata in alcun modo. Sottolinea inoltre l'ipocrisia e la malafede nel comportamento di Margherita.
Marco Ferri: critica Margherita per aver usato argomenti fantoccio nelle sue accuse. Ad esempio quando accusa l'altro ragazzo di confondere l'attrazione sessuale e comportamenti pervertiti, sottolineando che tali la sessualizzazione è un problema a prescindere e non si può e non si deve tentare di giustificarlo quando fa comodo. Sottolinea l'ipocrisia e la malafede nel comportamento di Margherita.
 
Ferri mette in evidenza i dossier dell'American Psychological Association (APA) che parlano dei danni subiti dalle bambine e ragazze a causa della sessualizzazione forzata da parte delle madri e della società. Critica l'atteggiamento di molte ragazze che negano questi danni fino a quando non vengono messe alle strette. Ritiene egoista e grottesco negare i danni derivanti dall'auto-oggettificazione.


Ferri fa riferimento ai dossier dell'American Psychological Association (APA), che evidenziano i danni subiti da bambine e ragazze a causa della sessualizzazione forzata da parte delle madri e della società. Egli critica l'atteggiamento di quelle ragazze che negano tali danni fino a quando non vengono messe alle strette, definendo tale negazione egoistica e grottesca.
Condivide un link a uno dei rapporti APA sulla sessualizzazione delle ragazze, sottolineando che ci sono molti altri studi e testimonianze sull'argomento.


Inoltre, Ferri condivide un link a uno dei rapporti APA sulla sessualizzazione delle ragazze, sottolineando l'esistenza di numerosi altri studi e testimonianze sull'argomento.
Ferri critica l'atteggiamento di chi difende il proprio ego a scapito delle evidenze che i modelli di bellezza a cui le ragazze cercano di conformarsi causano danni, incluso il decesso di migliaia di persone all'anno. Invita Margherita a riflettere su questo invece di puntare solo a una "catfight". Condivide un articolo che parla dei danni fatti alle donne da pubblicità che enfatizzano la violenza, lo stupro e la magrezza.


Ferri critica anche l'atteggiamento di chi difende il proprio ego a discapito delle evidenze che mostrano come i modelli di bellezza a cui le ragazze cercano di conformarsi causino danni, inclusi decessi. Egli invita Margherita a riflettere su questo aspetto, invece di concentrarsi su una "catfight". Ferri condivide inoltre un articolo che tratta dei danni causati alle donne dalla pubblicità che enfatizza violenza, stupro e magrezza.
Ferri afferma che non c'è nessun problema con i capezzoli femminili, il problema è quando vengono sessualizzati per ottenere rinforzi positivi secondo le modalità dettate dalla società, che lui definisce tossica. Critica l'atteggiamento di coloro che attribuiscono sempre la colpa agli altri, in particolare agli uomini.


Inoltre, Ferri sostiene che non c'è nulla di male nei capezzoli femminili, il problema sorge quando vengono sessualizzati per ottenere rinforzi positivi secondo le modalità imposte dalla società, che egli definisce tossica. Critica altresì l'atteggiamento di coloro che attribuiscono sempre la colpa agli altri, in particolare agli uomini.
Invita le ragazze a lavorare su se stesse, a uscire dal proprio individualismo, dal terrore del giudizio altrui, e dal bisogno di incolpare gli altri per evitare sensi di colpa. Chiede loro di iniziare a preoccuparsi davvero del proprio genere.


Infine, Ferri invita le ragazze a lavorare su se stesse, superando l'individualismo, la paura del giudizio altrui e la tendenza a incolpare gli altri per evitare sensi di colpa. Egli chiede loro di iniziare a preoccuparsi realmente del proprio genere.
Si scusa per lo sfogo e per eventuali offese, ammettendo di aver scritto in un momento di rabbia e promettendo di modificare il tono del messaggio in seguito.


Ferri si scusa per il tono del suo sfogo e promette di modificare il messaggio in seguito.
Ulteriore riflessione mia in risposta qui: https://www.instagram.com/p/CuMVsjxN2V3/


Nel suo ulteriore intervento, Ferri sottolinea che il processo di sessualizzazione e oggettificazione del corpo femminile non inizia con la vendita di un prodotto, ma con la sua prima esposizione. Afferma inoltre che, indipendentemente dalla consapevolezza delle ragazze coinvolte, tutti hanno un ruolo in questo fenomeno. Ferri sostiene che non si può adottare un 'locus of control esterno', ovvero credere che tutto ciò che accade sia fuori dal proprio controllo, solo quando ci fa comodo. Egli sostiene inoltre che tutti, in un modo o nell'altro, contribuiscono a una forma di sessismo, inclusa quella 'benevola' che dipinge l'uomo come il "cattivo". Questo atteggiamento può finire per favorire coloro che, volenti o nolenti, diventano complici di un sistema che li sfrutta.
Posso essere d'accordo alla condizione che si consideri che il processo di sessualizzazione e oggettivazione del corpo femminile non inizia al momento della vendita di quel prodotto, ma quando quel prodotto viene mostrato per la prima volta (cosa del resto chiarissima a psicologi e sociologi); non conta se le ragazze coinvolte siano consapevoli o meno di questo fenomeno, non sto cercando di dare la colpa a nessuno, ma dobbiamo essere consapevoli del nostro ruolo in tutto questo. Non possiamo adottare un 'locus of control esterno', cioè credere che tutto ciò che succede sia fuori dal nostro controllo, solo quando ci fa comodo. La mia posizione inoltre è che tutti, in un modo o nell'altro, contribuiamo a una forma di sessismo. Anche il sessismo 'benevolo' (secondo cui il "cattivo" è solo l'uomo) è comunque sessismo. Questo può finire per favorire coloro che, volenti o nolenti, diventano complici di un sistema che li sfrutta.
[[Categoria:Sessualizzazione]]
[[Categoria:Sessualizzazione]]
[[Categoria:Dialogo]]
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