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Donne tra famiglia e lavoro
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=== '''Commento''' === Io sono convinto che la narrazione della storia venga spesso distorta per non ferire le proprie emozioni. Un po' come si dice che la storia è scritta dai vincitori allo stesso modo sarebbe abbastanza amaro per una donna italiana ammettere la propria responsabilità nell'essersi lasciata manipolare dalla chiesa e il non aver - insistito? voluto? - lavorare. Per cui la narrazione diventa: "la cultura patriarcale ha soggiogato tutte le donne". Tuttavia se guardiamo i fenomeni che accadono oggi.. le donne sono consenzienti a fenomeni che ne penalizzano l'autostima (ad esempio l'investimento ossessivo sulla bellezza). Tanto che non si parla più di oggettivazione della donna (da parte di terzi), bensì di auto-oggettivazione e narcisismo. E poi adoro una frase di Bärbel Wardetzki: «la polarizzazione vittima/carnefici è sempre irrealistica e falsa»
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