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Capitalismo una storia d'amore
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== Riassunto == === 1. Introduzione === ''Capitalism – a love story'', diretto da [https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Moore Michael Moore], è un ''documentario'' incentrato sulla <u>critica al sistema capitalista</u>, con particolare riferimento alla società americana, caratterizzata da [https://it.wikipedia.org/wiki/Disuguaglianza_economica forte disparità nella distribuzione delle ricchezze]. Il capitalismo, da sempre decantato come la vera essenza del [https://it.wikipedia.org/wiki/Sogno_americano sogno americano], è in realtà una cosa meravigliosa solo per l'uno per cento degli americani più ricchi, che usano la loro incredibile ricchezza e potere per far sì che le cose vadano come desiderano. Questo documentario, ripercorre le vicende dell’ultimo secolo e si concentra in particolare su''gli effetti devastanti del capitalismo sulle persone comuni'', schiacciate da debiti vertiginosi, pignoramenti, costi sanitari esorbitanti, e la perdita del loro lavoro e dei loro risparmi. Esplora inoltre il malsano legame tra politica americana e Wall Street. Con umorismo e indignazione, il film esplora la domanda: Qual è il prezzo che l'America paga per il suo amore per il capitalismo? === 2. Il capitalismo nell’ultimo secolo === In origine, il sistema capitalista consentiva alle famiglie del ceto medio di vivere senza debiti o quasi, e i soldi delle tasse venivano investiti in infrastrutture. Ciò era possibile perché la concorrenza (Germania, Giappone…) stava ancora riprendendosi dalla guerra. Arrivò poi il presidente [https://it.wikipedia.org/wiki/Ronald_Reagan Reagan], forte del favore del mondo dell’industria, di Wall Street e delle grandi aziende, di cui si fece portavoce. In questo modo, le grandi imprese avevano il controllo totale e influenza sulle decisioni politiche, per esempio sui <u>tagli alle tasse voluti dai più ricchi</u>, approvati dal presidente della banca d’investimento [https://it.wikipedia.org/wiki/Merrill_Lynch Merril Lynch], che assunse <u>durante la presidenza Reagan l’incarico di ministro del Tesoro</u>. L’America cominciò ad essere gestita come una grande azienda, più che come un paese: tutto sembrava procedere a gonfie vele, era annunciata una forte crescita, ma quello a cui Reagan presiedette fu in realtà lo ''smantellamento all’ingrosso delle infrastrutture industriali'', e ciò non fu fatto per risparmiare, visto che le aziende stavano già annunciando profitti miliardari da record: <u>fu fatto per guadagni a breve termine e per distruggere i sindacati</u>. Furono licenziati milioni di lavoratori, senza aumentare i salari e costringendo quelli rimasti a lavorare il doppio. Gli americani ricchi videro ridotte della metà le tasse sul reddito. Senza paghe dignitose, le persone furono costrette a vivere con denaro preso in prestito, finché il debito interno raggiunse quasi il 100 per cento del PIL. Molti privati fallirono, i costi della sanità aumentarono, ma ciò era positivo per la borsa e gli amministratori delegati d’America. Le aziende annunciavano profitti milionari licenziando nel contempo tantissimi lavoratori, per poter restare competitive. Dopodiché molte aziende dichiararono bancarotta, schiacciate dalla competizione tedesca e giapponese. Al presidente ciò sembrava non importare, e anche durante l’ultimo anno di mandato elogiò la libera impresa e il capitalismo. === 3. Gli effetti del capitalismo: alcuni casi concreti === Il documentario si concentra poi su alcuni esempi degli effetti devastanti del sistema capitalista. ==== Collusione tra giudici e aziende che gestiscono i carceri ==== Viene presentato per esempio il caso di Pittsonn, in Pennsylvania, dove la società ''PA Child care'', che '''gestiva a scopo di lucro un carcere minorile''', si era '''accordata con i giudici per aumentare il numero di condanne alla reclusione''', ed allungarne i tempi<ref>In 2009, US prosecutors charged former Pennsylvania judges, Mark Ciavarella Jr. with fraud in connection with receiving $2.6 million in kickbacks in return for sending teenage offenders to two privately-run juvenile facilities – PA Child Care and Western PA Child Care. The judges allegedly accepted money in return for imposing harsh sentences on juveniles brought before their courts and ensuring that juvenile offenders were sent to PA Child Care facilities. Judge Ciavarella was accused of routinely depriving youth defendants of their right to counsel and ordering teenage offenders into detention even when probation officers did not recommend it. He was sentenced to 28 years in prison and was ordered to pay $1.17 million in restitution. Judge Conahan was sentenced to 17 years in prison. [https://www.business-humanrights.org/fr/derni%C3%A8res-actualit%C3%A9s/pa-child-care-lawsuits-re-kids-for-cash-scandal/ PA Child Care lawsuits (re "kids for cash" scandal)]</ref>. È questo ciò che accade, sostiene Moore, quando si affida a società private che ricercano il profitto un compito che dovrebbe essere dello Stato. ==== Compagnie aeree ==== Il documentario si concentra poi sul settore delle compagnie aeree, in cui i piloti sono spesso sfruttati, sottopagati (16.000/20.000 dollari all’anno), indebitati per gli studi, e costretti a fare secondi lavori. ==== Polizze vita stipulate dalle aziende in proprio favore ==== Un altro argomento trattato è quello delle polizze sulla vita stipulate da grandi aziende come la Wal-mart sui propri dipendenti. Tali polizze, dette “polizze del contadino morto” (termine rappresentativo del tipo di considerazione rivolta ai lavoratori), permettono alle aziende di arricchirsi grazie ai premi assicurativi in caso di morte dei dipendenti, un po’ come se si trattasse di un investimento: in poche parole, le aziende desiderano che il tasso di mortalità dei propri dipendenti corrisponda alle proiezioni della polizza stipulata. === 4. Il messaggio Capitalistico opposto a quello religioso === Michael Moore intervista poi dei sacerdoti che definiscono il capitalismo malvagio, contrario al messaggio biblico ma anche a quello delle principali religioni. Padre Peter Dougherty, sacerdote cattolico, afferma che se il capitalismo ha resistito tanto a lungo è perché è un <u>sistema costruito sulla '''propaganda'''</u>, che <u>convince le sue vittime a sostenere il sistema</u> stesso. La propaganda afferma infatti che la concorrenza, la proprietà privata e il criterio del profitto siano positivi e compatibili con le leggi di Dio. Il messaggio di Cristo – l’attenzione che Dio rivolge agli ultimi, ai poveri – sembra essere stato dimenticato, e i ricchi se ne sono appropriati, definendo il capitalismo “una benedizione divina”. === 5. Usa: non una democrazia ma una plutonomia === Si parla poi della [https://it.wikipedia.org/wiki/Citigroup Citigroup], multinazionale americana di banche di investimento e società di servizi finanziari che ''nel 2006 scrisse tre rapporti <u>riservati ai suoi investitori più ricchi</u>,'' in cui veniva dichiarato che: <blockquote>gli Stati Uniti non erano una democrazia, bensì una [https://ilcristo.it/index.php/antropologia/economia/55-plutocrazia-e-plutonomia plutonomia], controllata da e per l’1% della popolazione. </blockquote>La '''minaccia''' più grande a questo sistema sarebbe stata, secondo i rapporti, la richiesta da parte della società di una suddivisione più equa della ricchezza: i poveri, ''pur non godendo degli stessi poteri'' economici, ''avevano gli stessi diritti di voto'', e quindi il 99% dei voti totali. Secondo la Citigroup, il '''motivo''' per cui la maggior parte degli elettori '''sopportava questo sistema''' è perché convinta di avere un giorno la possibilità di diventare ricca, continuando ad impegnarsi. Michael Moore osserva come nella costituzione americana non venga fatto alcun cenno a valori capitalisti. Si parla invece di “unione” e “benessere generale”. Vengono presentati alcune alternative nel campo della gestione dei posti di lavoro: aziende in cui tutti i dipendenti sono proprietari e hanno potere decisionale e cooperative in cui i bonus sono equamente distribuiti tra i dipendenti, senza differenze di livello.<blockquote>Nota, nel documentario non viene citato, ma l'idea che gli USA non siano veramente una democrazia è anche di [https://g.co/kgs/Ekt5PS Noam Chomsky] che li ritiene una plutocrazia.<ref>https://www.no-regime.com/ru-it/wiki/Plutocratic</ref></blockquote> === 6. La crisi del 2008 === Si parla poi della crisi del 2008. [https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Greenspan Alan Greenspan], il più grande banchiere del XX secolo, cominciò a usare la frase ''“usate il capitale delle vostre case”'', ''convincendo i proprietari di case che'' essi ''avrebbero potuto avere più soldi sfruttando il valore della propria casa'', rifinanziandola. ==== Mutui subprime ==== I contratti (mutui a tasso variabile) contenevano però clausole che consentivano alle banche di aumentare gli interessi a tal punto da non riuscire più a pagarli. A quel punto, le banche si prendevano la casa. Per poter fare ciò, venne avviata un’opera di deregolamentazione finanziaria. Durante l’amministrazione Bush, si entrò in un periodo caratterizzato da gravi crimini finanziari. I mutui, concessi anche a chi non poteva realmente permettersi tale spesa, sarebbero saliti in maniera esponenziale dopo i primi anni di mutuo, grazie a clausole taciute ai contraenti. ==== Cartolarizzazione dei mutui a rischio ==== Questi '''mutui''', detti '''subprime''', furono “impacchettati” dalla finanza in strumenti derivati. Quindi, molte banche costruirono dei prodotti finanziari basati proprio sui prestiti immobiliari degli Stati Uniti, che furono venduti in tutto il mondo in grandi quantità. <u>Il loro valore dipendeva dal buon andamento del pagamento dei mutui</u> in larga scala, e quando le rate dei mutui cominciarono a crescere, molti videro la propria casa pignorata. Il valore delle case cominciò a scendere rapidamente e con esso il valore degli strumenti finanziari collegati ad esso, che subirono un crollo. Da questa crisi le banche ebbero notevoli contraccolpi in termini di capitale, e molte fallirono. ==== I responsabili ==== Sia durante l’amministrazione Clinton che durante l’amministrazione Bush, le cariche al Ministero del Tesoro furono ricoperte da ex responsabili di Wall Street, in particolare dirigenti della Goldman Sachs, che lavoravano dall’interno per la deregolamentazione e con l’obiettivo, una volta finita la crisi immobiliare, di far diventare la Goldman la regina di Wall Street. Fu imposto ai parlamentari di votare sì ad un pacchetto di salvataggi per Wall Street, ma una grande quota della popolazione civile si oppose e convinse i deputati a votare no, riconoscendo che la decisione avrebbe favorito esclusivamente le grandi banche. Tuttavia, fu stretto un accordo segreto con i democratici, che divennero i fattorini del presidente repubblicano, in cambio della promessa di un posto da senatori. Voltando le spalle al popolo, il Congresso approvò la concessione alle banche dei 700 miliardi che volevano: un vero e proprio “colpo di Stato finanziario”. Oltretutto, il Tesoro non chiese alle banche cosa avessero intenzione di fare con i soldi, ed esse lo utilizzarono per comprare altre società. === 7. La presidenza Obama === Non più annebbiato dalla promessa di poter, un giorno, arricchirsi a sua volta, il popolo cominciò dunque a insorgere contro i ricchi, e Obama si fece portavoce delle istanze del popolo: ciò suscitò preoccupazione a Wall Street. Iniziarono a riferirsi a Obama come a un socialista, ma questo non faceva che aumentare la sua popolarità. Con la sua elezione, la società fu attraversata da un’ondata di entusiasmo, e trovò il coraggio di fare cose mai fatte prima. Per esempio, lo sceriffo di Detroit Warren Evans fermò tutte le vendite per pignoramento nella Contea: le città degradate, piene di case pignorate, non rappresentavano l’America. Erano la scia lasciata da un meccanismo malato che aveva arricchito pochi e distrutto tanti. Le persone cominciarono a rientrare nelle case pignorate e messe in vendita dalle banche, e persino membri del Congresso come la rappresentante dell'Ohio Marcy Kaptur incoraggiarono alla rivolta, a non lasciare le proprie case. A Chicago, gli operai della Republic windows and doors si ribellarono ai licenziamenti senza preavviso, al vedersi negati i soldi della liquidazione, e decisero di non lasciare l’edificio finché non fossero stati pagati. Chiedevano che la Bank of America spendesse un po’ dei 700 miliardi ottenuti dal salvataggio per pagarli, e il presidente Obama diede loro ragione, e sostenne che ciò che stava accadendo a Chicago fosse il riflesso di ciò che stava accadendo all’economia. Era in effetti un simbolo della disparità tra Wall Street, che riceveva aiuti, e la gente comune (Main Street), lasciata a mani vuote. Dopo sei giorni di occupazione, la Bank of America assecondò le richieste, sperando di spegnere la protesta. === 8. Il sogno di Roosevelt === Il documentario mostra infine un filmato di un discorso del presidente [https://it.wikipedia.org/wiki/Franklin_Delano_Roosevelt Roosevelt], che nel 1944 aveva annunciato la pubblicazione di una seconda Carta dei Diritti, che prevedesse nuovi diritti quali il diritto ad un lavoro utile e remunerativo che consentisse di vivere in condizioni adeguate, il diritto ad operare in un mercato libero da concorrenza sleale, il diritto ad un’assistenza sanitaria adeguata e alla protezione da malattia, incidenti, disoccupazione. Se questa Carta dei Diritti fosse stata introdotta, ogni americano avrebbe avuto il diritto ad un’occupazione decente, a una paga sufficiente, a una buona istruzione, a una casa decorosa, all’assistenza sanitaria, alle ferie pagate e ad una pensione adeguata. A differenza di altri paesi evoluti, invece, in America questi diritti non sono mai stati introdotti. Dopo la guerra, gli uomini dell’amministrazione Roosevelt furono infatti mandati a ricostruire l’Europa e furono scritte nuove Costituzioni per le nazioni sconfitte, che comprendevano diritti basilari quali diritti per le donne e libera associazione dei lavoratori. L’America, invece, non diventò mai ciò che Roosevelt aveva auspicato. In chiusura, Michael Moore invita a riflettere sul potere nelle mani del popolo, e a ribellarsi per ottenere tali diritti.
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