Buoni propositi e strumentalizzazioni: differenze tra le versioni

Da Tematiche di genere.
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*Credo che se qualcuno sembra voler dimostrare che ha ragione, qualora non abbia gli elementi per farlo, suscita una risposta da parte di molti. Non importa se intendesse davvero farlo o meno, credo sia ego/narcisismo. A cui si aggiunge controllo/paranoia/NJRE.
*Credo che se qualcuno sembra voler dimostrare che ha ragione, qualora non abbia gli elementi per farlo, suscita una risposta da parte di molti. Non importa se intendesse davvero farlo o meno, credo sia ego/narcisismo. A cui si aggiunge controllo/paranoia/NJRE.
== Riflessione su motivazioni positive dei giovani e i fallimenti che ne conseguono ==
== Riflessione su motivazioni positive dei giovani e i fallimenti che ne conseguono ==
In parte. Di sicuro il giovane medio è molto più istruito del classico caciarone da social [ndr. boomer] che crede a qualsiasi cagata condivisa da gruppi e siti improbabili. Per questo motivo ''il giovane è mediamente più orientato ad una posizione un po' più "ragionevole" su una tematica'': anche nella stessa schwa, l'obiettivo di fondo è comunque quello di essere inclusivi, di abbattere le barriere, il che è encomiabile nelle intenzioni.
'''Lui:''' In parte. Di sicuro il giovane medio è molto più istruito del classico caciarone da social [ndr. boomer] che crede a qualsiasi cagata condivisa da gruppi e siti improbabili. Per questo motivo ''il giovane è mediamente più orientato ad una posizione un po' più "ragionevole" su una tematica'': anche nella stessa schwa, l'obiettivo di fondo è comunque quello di essere inclusivi, di abbattere le barriere, il che è encomiabile nelle intenzioni.


Molto meno nella realizzazione, in cui spesso senza accorgersene si trovano immischiati in certe dinamiche "da social" che soffrono anche i loro genitori considerati "boomer". Perciò quando incontrano un asso nell'argomento, o più semplicemente uno un po' più esperto di loro, che gli dice che non c'è solo A o B, ma anche una posizione intermedia ragionata e complessa, loro partono a battagliare contro i mulini.
Molto meno nella realizzazione, in cui spesso senza accorgersene si trovano immischiati in certe dinamiche "da social" che soffrono anche i loro genitori considerati "boomer". Perciò quando incontrano un asso nell'argomento, o più semplicemente uno un po' più esperto di loro, che gli dice che non c'è solo A o B, ma anche una posizione intermedia ragionata e complessa, loro partono a battagliare contro i mulini.
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Il giovane adotta la posizione più <u>"moralmente superiore"</u> perché così è migliore del "boomer". Però poi <u>non si accorge di abbracciare una vera e propria ideologia</u>, che seppur nobile (mi viene in mente la green economy), spesso deve scontrarsi con la realtà e mediare nelle posizioni per ottenere un risultato
Il giovane adotta la posizione più <u>"moralmente superiore"</u> perché così è migliore del "boomer". Però poi <u>non si accorge di abbracciare una vera e propria ideologia</u>, che seppur nobile (mi viene in mente la green economy), spesso deve scontrarsi con la realtà e mediare nelle posizioni per ottenere un risultato
'''Altro:''' io sono un po' troppo critico probabilmente, riconosco di essere in una posizione privilegiata (perché ho più esperienza di tanti ragazzi per via dell'età, ma sono anche molto preparato sulle nuove tecnologie e molto attivo sui social). Però il modo in cui <u>riescono a sprecare le possibilità offerte dal web e dalla maggiore scolarizzazione mi fa cascare un po' le braccia</u>...
'''Lui:''' ma guarda, secondo me non è neanche così uno spreco totale delle risorse offerte dalla rete, credo che sia banalmente inesperienza.
Mi ci metto pure io che sono 87, quindi un po' più giovane di te ma comunque a cavallo di quell'epoca. Credo che la nostra generazione sia quella più "abbandonata" generalmente. Non dai genitori per carità, ma proprio da un certo tipo di istruzione ed accesso alla cultura, che con la scuola messa sempre peggio e con "i vecchi" che si sono sempre rifiutati di divulgare la loro conoscenza, ci siamo dovuti imparare da soli fondamentalmente.
Non credo che saremo la generazione che "salverà il mondo" (ammesso che ce ne sia una), perché siamo troppo problematici, incapaci di leadership, infantili ecc... Però dovremmo fare da guida a questi giovani, che sono decisamente molto più in gamba di quanto eravamo noi ai tempi, però rischiano di farsi propagandare da leader o personaggi influenti (non parlo necessariamente del politico di turno, anche banalmente il collega di lavoro più anziano) ed entrare in ideologie incompatibili con quello che è il mondo reale
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Versione delle 22:11, 8 feb 2022

Riflessione su motivazioni positive dei giovani e i fallimenti che ne conseguono

Lui: In parte. Di sicuro il giovane medio è molto più istruito del classico caciarone da social [ndr. boomer] che crede a qualsiasi cagata condivisa da gruppi e siti improbabili. Per questo motivo il giovane è mediamente più orientato ad una posizione un po' più "ragionevole" su una tematica: anche nella stessa schwa, l'obiettivo di fondo è comunque quello di essere inclusivi, di abbattere le barriere, il che è encomiabile nelle intenzioni.

Molto meno nella realizzazione, in cui spesso senza accorgersene si trovano immischiati in certe dinamiche "da social" che soffrono anche i loro genitori considerati "boomer". Perciò quando incontrano un asso nell'argomento, o più semplicemente uno un po' più esperto di loro, che gli dice che non c'è solo A o B, ma anche una posizione intermedia ragionata e complessa, loro partono a battagliare contro i mulini.

Penso che sia una genuina voglia di dimostrare di essere "migliori" di quelle vecchie generazioni che, oggettivamente, ci hanno condotti in questa situazione con i loro errori.

Il giovane adotta la posizione più "moralmente superiore" perché così è migliore del "boomer". Però poi non si accorge di abbracciare una vera e propria ideologia, che seppur nobile (mi viene in mente la green economy), spesso deve scontrarsi con la realtà e mediare nelle posizioni per ottenere un risultato

Altro: io sono un po' troppo critico probabilmente, riconosco di essere in una posizione privilegiata (perché ho più esperienza di tanti ragazzi per via dell'età, ma sono anche molto preparato sulle nuove tecnologie e molto attivo sui social). Però il modo in cui riescono a sprecare le possibilità offerte dal web e dalla maggiore scolarizzazione mi fa cascare un po' le braccia...

Lui: ma guarda, secondo me non è neanche così uno spreco totale delle risorse offerte dalla rete, credo che sia banalmente inesperienza.

Mi ci metto pure io che sono 87, quindi un po' più giovane di te ma comunque a cavallo di quell'epoca. Credo che la nostra generazione sia quella più "abbandonata" generalmente. Non dai genitori per carità, ma proprio da un certo tipo di istruzione ed accesso alla cultura, che con la scuola messa sempre peggio e con "i vecchi" che si sono sempre rifiutati di divulgare la loro conoscenza, ci siamo dovuti imparare da soli fondamentalmente.

Non credo che saremo la generazione che "salverà il mondo" (ammesso che ce ne sia una), perché siamo troppo problematici, incapaci di leadership, infantili ecc... Però dovremmo fare da guida a questi giovani, che sono decisamente molto più in gamba di quanto eravamo noi ai tempi, però rischiano di farsi propagandare da leader o personaggi influenti (non parlo necessariamente del politico di turno, anche banalmente il collega di lavoro più anziano) ed entrare in ideologie incompatibili con quello che è il mondo reale

  1. Contiene anche ottimi spunti di riflessione sulla polarizzazione in genere