Autoinganno, differenze di genere: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 29: | Riga 29: | ||
Tuttavia, è anche normale. Sono <mark>meccanismi che, in misura variabile, tutte noi abbiamo interiorizzato</mark>. La vera sfida è riconoscerli e iniziare a pensare e agire in maniera diversa. | Tuttavia, è anche normale. Sono <mark>meccanismi che, in misura variabile, tutte noi abbiamo interiorizzato</mark>. La vera sfida è riconoscerli e iniziare a pensare e agire in maniera diversa. | ||
[[Categoria:Differenze di genere]] | |||
[[Categoria:Psicologia]] | |||
[[Categoria:Psicologia sociale]] | |||
[[Categoria:Problematiche sociali]] | |||
[[Categoria:Femminismo]] | |||
[[Categoria:Riflessione]] |
Versione attuale delle 10:03, 23 ott 2023
Autoinganno e Pressioni Sociali[modifica | modifica sorgente]
Le persone spesso si autoingannano per ridurre le tensioni interne e soddisfare i bisogni personali. Le donne, in particolare, sono più soggette a questo autoinganno a causa delle pressioni sociali. Tuttavia, è importante riconoscere che non tutte le donne si autoingannano e che esistono eccezioni a ogni regola.
L'Autoinganno nelle relazioni romantiche[modifica | modifica sorgente]
«Una donna può amare chiunque, perché è un genio della trasfigurazione. La storia del bacio al rospo non è infondata: il rospo rimane tale e quale, ma è lei che vede un principe al suo posto. Molti uomini non esistono, sono un’invenzione delle loro donne. Non compatite l’amica che sta con un mediocre traditore e ringhioso, non cercate di “aprirle gli occhi”: lei chissà con chi crede di stare, chissà in chi l’ha trasformato. Lei sta con un eroe da romanzo, e gli occhi li ha bene aperti: sulla propria visione»
L'Autoinganno nelle relazioni romantiche[modifica | modifica sorgente]
Si tratta di un fenomeno diffuso sia tra gli uomini che tra le donne, anche se spesso si manifesta in forme diverse.
Dalle testimonianze raccolte, emerge come molte donne tendano a idealizzare il proprio partner, minimizzandone o giustificandone razionalmente comportamenti problematici o addirittura inaccettabili. Ad esempio, di fronte al tradimento o alla mancanza di rispetto, giustificano il compagno dicendo "in realtà mi ama, è costretto a comportarsi così per x motivo".
Questa tendenza può essere spiegata con il condizionamento culturale che spinge le donne a conformarsi all'ideale romantico del "principe azzurro", portandole ad accettare relazioni non sane pur di preservare l'illusione dell'amore perfetto. Inoltre, un eccesso di severità verso sé stesse e di bisogno di conferme esterne, frutto anche di una bassa autostima, può ulteriormente spingere alcune donne all'autoinganno.
Viceversa, tra gli uomini sembra prevalere un autoinganno di segno opposto: ovvero, la tendenza a sopravvalutare l'importanza della propria persona agli occhi della partner, non riconoscendo comportamenti di mancanza di rispetto o superficialità. Ad esempio, interpretando come sincere le attenzioni di donne che in realtà "giocano a fare le gatte morte".
Per prevenire e contrastare queste distorsioni percettive, è importante lavorare sulla consapevolezza di sé e sull'assertività, oltre a promuovere modelli culturali più equilibrati e rispettosi delle differenze di genere. Una comunicazione sincera e priva di giudizio può aiutare la coppia a riconoscere e superare gli autoinganni.
Testimonianze (la ragazza, Ekv, è d'accordo sul fatto che le donne se la raccontino)[modifica | modifica sorgente]
Lui: Non ricordo bene le singole storie, ma il copione sembra sempre lo stesso: c'è un ragazzo affascinante e la sua ragazza lo giustifica, usando una giustificazione ideologica, per un'azione che normalmente condannerebbe. In pratica, lei si dice: "Vedi, non mi sta fregando solo per egoismo; ha una vera e propria ragione ideologica dietro le sue azioni," o "So di non essermi sbagliata. Lui davvero mi ama."
Recentemente ho letto un post che inizia così: "Cosa c'è di più squallido di una donna che ricatta un uomo per portarlo a letto? Non si può nemmeno definire una 'troia', perché almeno le troie sono desiderate."
A mio avviso, la cultura spinge molte donne a sviluppare un giudice interno troppo severo, a imporsi troppi doveri e a essere eccessivamente critiche, anche verso se stesse. Questo atteggiamento porta, da un lato, gli uomini a comportarsi in modo evasivo o addirittura a prendere in giro le donne; e dall'altro, molte donne a soffrire di bassa autostima e a cercare conferme esterne, anche da chi le respinge. Questo si traduce nel bisogno di "mettersi i prosciutti sugli occhi", come si dice.
Mi chiedo se anche gli uomini si autoingannano in certi contesti. Magari quando le donne giocano a fare le "gatte morte"?
Lei: In questo caso, sono d'accordo con te. Ed è una cosa rara, ti dirò! xD
La spiegazione di Gaia M[modifica | modifica sorgente]
«Le frasi che hai scritto non sono intrinsecamente maschiliste. Il maschilismo è ciò che rende vere quelle frasi. Non è un talento intrinseco delle donne quello di "vedere nei propri partner più di quel che realmente sono", ma è piuttosto il "frutto delle pressioni" di cui parli. A mio avviso, queste pressioni si manifestano attraverso la "diffusione di modelli sociali" in cui la massima aspirazione di una donna è il matrimonio, spingendo le donne a cercare il loro principe azzurro, pur sapendo che potrebbero dover scendere a compromessi.
La reazione spontanea è di idealizzare la realtà, trovando rifugio nell'illusione di avere al fianco un uomo perfetto e minimizzando i difetti. Questo discorso è valido sia per chi sta con un uomo meno attraente esteticamente, sia con uno più anziano o persino violento. Naturalmente, in ogni situazione, c'è un diverso grado di distacco dalla realtà, con implicazioni differenti. Questa è, almeno, la mia opinione.»
Tuttavia, è anche normale. Sono meccanismi che, in misura variabile, tutte noi abbiamo interiorizzato. La vera sfida è riconoscerli e iniziare a pensare e agire in maniera diversa.