Appunti sul Patriarcato, Storia: differenze tra le versioni

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«Le basi storiche favorevoli allo sviluppo del femminismo furono gettate dall’Illuminismo e dalla rivoluzione industriale. In Francia, durante la Rivoluzione francese, le associazioni repubblicane delle donne invocarono l’estensione universale dei diritti di libertà, eguaglianza e fraternità senza preclusioni di sesso.»
«Le basi storiche favorevoli allo sviluppo del femminismo furono gettate dall’Illuminismo e dalla rivoluzione industriale. In Francia, durante la Rivoluzione francese, le associazioni repubblicane delle donne invocarono l’estensione universale dei diritti di libertà, eguaglianza e fraternità senza preclusioni di sesso.»


«Stanca di vivere al di sotto dell’uomo [...] la donna  ha cercato di liberarsi gradualmente ma in modo determinato della sua subordinazione, ha cercato un’emancipazione sessuale e un’indipendenza sociale»
«Stanca di vivere al di sotto dell’uomo [...] la donna  ha cercato di liberarsi gradualmente ma in modo determinato della sua subordinazione, <mark>ha cercato emancipazione e un’indipendenza sociale</mark>»


https://www.docsity.com/it/la-societa-del-passato-1800-900/2734920/
https://www.docsity.com/it/la-societa-del-passato-1800-900/2734920/


== Treccani ==
== Treccani ==
Molte donne delle classi popolari lavorano (operaie in fabbrica, braccianti, contadine, serve, lavoranti a domicilio ma anche piccole commercianti, sarte, ricamatrici), spinte dalla necessità economica, ma l’aspirazione sociale diffusa anche fra loro è quella di essere, come le donne dei ceti agiati, spose e madri all’interno della famiglia, un modello femminile che si è imposto nella società borghese del XIX secolo e che ha segregato la donna borghese in casa più delle sue antenate non borghesi.
Molte donne delle classi popolari lavorano (operaie in fabbrica, braccianti, contadine, serve, lavoranti a domicilio ma anche piccole commercianti, sarte, ricamatrici), spinte dalla necessità economica, ma <mark>l’aspirazione sociale diffusa anche fra loro è quella di essere, come le donne dei ceti agiati, spose e madri all’interno della famiglia</mark>, un modello femminile che si è imposto nella società borghese del XIX secolo e che ha segregato la donna borghese in casa più delle sue antenate non borghesi.

Versione delle 11:18, 3 gen 2022

Articoli interessanti:

http://stampacritica.org/2020/05/31/il-ruolo-della-donna-nella-societa-nel-passato-e-nel-presente/

«Nelle civiltà arcaiche la donna era regina della famiglia e potente nella comunità perché generava la vita

nell’antica Grecia il suo ruolo mutò radicalmente. I grandi filosofi come Platone, Pitagora o Euripide la consideravano ignorante, inferiore, incompleta e soggetta alla potestà del padre per poi passare, dopo il matrimonio, alla potestà del marito.

E così in epoca romana era sempre la donna quella figura del nucleo familiare sulla quale incombevano i compiti del mantenimento dei figli e della casa mentre le scelte erano sempre affidate all’uomo.

Solo le mogli dei grandi imperatori erano artefici nella vita politica, di conseguenza potenti e libere.

Nel medioevo pochi diritti,

Solo grazie al lavoro divennero più libere. Non erano più confinate in casa e sottomesse, le contadine lavoravano nei campi, le artigiane nella bottega del marito.

Fu dopo la Rivoluzione Francese che grazie a Napoleone la sfera dei diritti delle donne venne ampliata.»

La donna nel corso dell'800

«Le basi storiche favorevoli allo sviluppo del femminismo furono gettate dall’Illuminismo e dalla rivoluzione industriale. In Francia, durante la Rivoluzione francese, le associazioni repubblicane delle donne invocarono l’estensione universale dei diritti di libertà, eguaglianza e fraternità senza preclusioni di sesso.»

«Stanca di vivere al di sotto dell’uomo [...] la donna ha cercato di liberarsi gradualmente ma in modo determinato della sua subordinazione, ha cercato emancipazione e un’indipendenza sociale»

https://www.docsity.com/it/la-societa-del-passato-1800-900/2734920/

Treccani

Molte donne delle classi popolari lavorano (operaie in fabbrica, braccianti, contadine, serve, lavoranti a domicilio ma anche piccole commercianti, sarte, ricamatrici), spinte dalla necessità economica, ma l’aspirazione sociale diffusa anche fra loro è quella di essere, come le donne dei ceti agiati, spose e madri all’interno della famiglia, un modello femminile che si è imposto nella società borghese del XIX secolo e che ha segregato la donna borghese in casa più delle sue antenate non borghesi.