Abbandono dei principi giornalistici, nascita delle Fuck News ed episodi vari: differenze tra le versioni

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===MeToo===
 
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<u>Scoppia il #MeToo</u>. Per mesi, i media di tutto il mondo incassano clic raccogliendo e riprendendo le dichiarazioni di persone che lanciano accuse pesantissime nei confronti di uomini famosi.
<u>Scoppia il #MeToo</u>. Per mesi, i media di tutto il mondo incassano clic raccogliendo e riprendendo le dichiarazioni di persone che lanciano accuse pesantissime nei confronti di uomini famosi.


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*i colpi si fanno più forti, numerosi e intensi man mano che il linciato si accascia a terra.[...] Circa centomila tweet e oltre 1,2 milioni di ricerche Google “Justine Sacco” nei dieci giorni successivi.
*i colpi si fanno più forti, numerosi e intensi man mano che il linciato si accascia a terra.[...] Circa centomila tweet e oltre 1,2 milioni di ricerche Google “Justine Sacco” nei dieci giorni successivi.
*più il linciato è a terra, più l’obiettivo del linciaggio si allarga[...] Non ci basta umiliarlo, vogliamo togliergli tutto. Anche il diritto al lavoro
*più il linciato è a terra, più l’obiettivo del linciaggio si allarga[...] Non ci basta umiliarlo, vogliamo togliergli tutto. Anche il diritto al lavoro
*mai avere dubbi. Sui social troppo spesso non ci concediamo interpretazioni altre, opportunità di replica, analisi del contesto. Linciamo, e se ci saremo sbagliati sul conto del linciato, pazienza. Nessuno andrà ad approfondire quello che veramente è successo, domani saremo tutti impegnati a linciare qualcun altro. Nessuno, tra i milioni di persone che aspettavano l’atterraggio di Justine, aveva alcuna prova testuale – dichiarazione, video, audio – che stabilisse con certezza il suo razzismo. Nessuno aveva in alcun modo approfondito la sua vita. Nessuno ha mai sospettato che la sua potesse essere una battuta venuta male. Nulla importava, in quel momento. La folla aveva deciso, e l’aveva fatto esclusivamente sulla base di quel singolo tweet.</blockquote>L’unico a cui venne un dubbio e decise di approfondire fu '''Jon Ronson'''. Formidabile ''giornalista inglese'', è forse l’''autorità mondiale sui “linciati”''. Uno che ne ha intervistati a decine, e ha scritto un libro che a mio avviso dovrebbe essere scelto come testo nelle scuole elementari: ''I giustizieri della rete'', in cui racconta il suo incontro esclusivo con Justine. La acchiappò mentre stava ritirando gli scatoloni dal luogo di lavoro (sì, l’hanno fatta fuori senza pietà). Lei gli fece notare l’ironia e il paradosso della sua battuta (''Non posso prendere l’Aids perché sono bianca''): «Solo un folle potrebbe pensare che i bianchi non prendano l’Aids». A guardarlo oggi, scrive Ronson, è ovvio che il suo tweet, per quanto di cattivo gusto, non fosse razzista, ma più un commento sulla tendenza ingenua dei bianchi a immaginarsi immuni a malattie considerate lontane come l’Aids. «Era una battuta a proposito di ciò che sta accadendo nel Sudafrica post-apartheid, una situazione a cui non prestiamo attenzione. Era un commento totalmente esagerato sulla sproporzione nelle statistiche sull’Aids.» Le è andata male.
*mai avere dubbi. Sui social troppo spesso non ci concediamo interpretazioni altre, opportunità di replica, analisi del contesto. Linciamo, e se ci saremo sbagliati sul conto del linciato, pazienza. Nessuno andrà ad approfondire quello che veramente è successo, domani saremo tutti impegnati a linciare qualcun altro. Nessuno, tra i milioni di persone che aspettavano l’atterraggio di Justine, aveva alcuna prova testuale – dichiarazione, video, audio – che stabilisse con certezza il suo razzismo. Nessuno aveva in alcun modo approfondito la sua vita. Nessuno ha mai sospettato che la sua potesse essere una battuta venuta male. Nulla importava, in quel momento. La folla aveva deciso, e l’aveva fatto esclusivamente sulla base di quel singolo tweet.</blockquote>L’unico a cui venne un dubbio e decise di approfondire fu '''Jon Ronson'''. Formidabile ''giornalista inglese'', è forse l’''autorità mondiale sui “linciati”''. Uno che ne ha intervistati a decine, e ha scritto un libro che a mio avviso dovrebbe essere scelto come testo nelle scuole elementari: ''I giustizieri della rete'', in cui racconta il suo incontro esclusivo con Justine. La acchiappò mentre stava ritirando gli scatoloni dal luogo di lavoro (sì, l’hanno fatta fuori senza pietà). Lei gli fece notare l’ironia e il paradosso della sua battuta (''Non posso prendere l’Aids perché sono bianca''): «Solo un folle potrebbe pensare che i bianchi non prendano l’Aids». A guardarlo oggi, scrive Ronson, è ovvio che il suo tweet, per quanto di cattivo gusto, non fosse razzista, ma più un commento sulla tendenza ingenua dei bianchi a immaginarsi immuni a malattie considerate lontane come l’Aids. «Era una battuta a proposito di ciò che sta accadendo nel Sudafrica post-[[apartheid]], una situazione a cui non prestiamo attenzione. Era un commento totalmente esagerato sulla sproporzione nelle statistiche sull’Aids.» Le è andata male.
 
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[[Categoria:Social network]]
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