Taccuino Bellezza

Da Tematiche di genere.
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Voce principale: Taccuino Oggettificazione.

Dalla tesi di Chiara Pieri sulla bellezza[modifica | modifica sorgente]

  • «Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace: ecco un luogo comune diffusissimo che viene tramandato di generazione in generazione e che alla fine viene considerato come rispondente al vero. Tradotto, questo motto sta a significare che persone diverse hanno idee diverse su ciò che è bello (…) In termini più ampi, significa anche che individui di altre culture e con altre tradizioni sceglierebbero come attraenti volti diversi da quelli giudicati attraenti nel nostro contesto culturale. Ebbene, tutte queste affermazioni si sono rivelate in larga misura false».
  • «In periodi di abbondanza alimentare, infatti, la magrezza viene associata a buona salute e capacità di autocontrollo»
  • «Esaltare una magrezza che è al di sotto del peso medio ha portato a un incremento del rischio di sviluppare anoressia e bulimia nervosa, oltre che ulteriori disturbi dell’immagine corporea (Garfinkel & Garner, 1982). McCarthy (1989) spiega come tutte le culture che riportano casi di disturbi alimentari abbiano un ideale di magrezza, mentre le culture che non possiedono tale ideale riportino un basso numero di casi di anoressia e bulimia nervosa. Ne deriva che questi disturbi sono in parte dovuti ad una dedizione eccessiva (o a un adattamento eccessivo) agli ideali culturali vigenti (Mazur, 1986).»
  • «La pelle assume infatti un ruolo considerevole nella selezione sessuale: più essa è omogenea, maggiore è l’attrattiva percepita (Fink, Grammer & Thornhill, 2001). Symons (1995) mostra infatti come gli uomini siano sessualmente attratti da donne la cui pelle è priva di lesioni, eruzioni cutanee, verruche, funghi, cisti, tumori, acne e irsutismo. Secondo Morris (1967), la pelle perfetta è la caratteristica umana maggiormente desiderata a livello universale, mentre appare repellente quando non è sana (Barber, 1995; Etcoff, 1999). Una pelle omogenea aumenterebbe inoltre la percezione di affidabilità, competenza e salute (Tsankova & Kappas, 2016).»
  • «Come altre pratiche, anche quelle che coinvolgono i capelli hanno un costo. Le persone sono infatti disposte a sottoporsi per ore a particolari procedure, come il trapianto di capelli, trecce elaborate, permanente, tagli o tinte, resistendo anche al dolore causato dall’acqua ossigenata al fine di decolorare i propri capelli, da ustioni di primo e secondo grado dovute alle sostanze contenute nei liscianti per capelli o dalle vesciche derivanti dall’uso di arricciacapelli e piastre.»