Mi trucco per me stessa

Da Tematiche di genere.
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Riporto la riflessione di uno psicologo sull'argomento, che ho trovato interessante e costruttiva, ma che è importante contestualizzare. Truccarsi per essere più piacenti a sé stessi o per essere più piacenti agli altri è la stessa identica cosa. In questo caso non si può scindere l’individuo dalla società. Ci si vede più belli rispetto a quei canoni di bellezza che sono comuni a tutta la società.

Dire di “farlo per sé stessi” vuol dire farlo anche per gli altri perché sono condizionato da quei canoni creati dalla società, dire di “farlo per gli altri” vuol dire farlo per sé stessi per motivi individuali di adattamento alla società (adattarsi è conveniente!).

Poi si può scegliere di guardare solo una faccia della medaglia, quella più coerente con la storia personale che ci raccontiamo e che ci fa stare meglio, e anche questo ci sta.

allora prendiamo mi trucco per me stessa inteso come mi trucco per vedermi più bella. Ora non bisogna dimenticare che il nostro modo di vedere il mondo è determinato da una visione generalmente accettata da tutti/imposta dalla società che noi, esseri sociali che cercano di adattarsi, finiamo per interiorizzare. Una volta che il giudizio collettivo è stato interiorizzato (non dipende nemmeno da te, ma dal contesto in cui nasci e cresci) puoi farci poco: ti vedrai bella relativamente a come la collettività reputa la bellezza (la discrepanza tra ciò che reputi bello e ciò che gli altri reputano bello è minima).

Lo stesso concetto di bellezza viene considerato valido perché è un vero e proprio valore riconosciuto dalla società, quindi appetibile . Essere belli poi è vantaggioso nella società, quindi non da solo piacere perché si sa di avere quel valore, ma perché fornisce un vero e proprio vantaggio.

Capire come le nostre idee sono profondamente influenzate dalle idee costruite collettivamente ci aiuta a capire ed accettarci meglio, superando le stesse (io posso pensare che che non sono brutto universalmente, sono solo diverso rispetto ai canoni condivisi).

È in questa ottica che si muove il singolo, promuovendo sempre il proprio adattamento nel migliore dei modi (parafrasando “ fare le cose per sé stesso”) Truccarsi sarà sempre un gesto di omologazione e non c’è nulla di male ad ammetterlo; quando capiamo e riconosciamo il ruolo e l’influenza profonda che la società ha su di noi sotto tanti aspetti non avremo più bisogno di offenderci quando ci diranno che ci trucchiamo per gli altri ne sosterremo a pugno duro che lo facciamo per noi, perché le due cose sono identiche.

Capire perché facciamo determinate cose è il primo passo. Se continuiamo a negare l’influenza che la società ha su di noi non potremo mai superarla perché non la consideriamo! Siamo esseri umani e viviamo in un contesto sociale, tutte le nostre idee, tutte le nostre certezze dipendono dal nostro rapporto con la collettività, addirittura le nostre percezioni sensoriali sono influenzate.

Questo va compreso, non negato, e solo dopo la comprensione si può percorrere una strada alternativa, si può scegliere di iniziare ad analizzare tutte le influenze e poco a poco a provarle ad eliminare dalla propria mente (sarebbe già tantissimo). La vera libertà è poter riconoscere a sé stessi che non si fa niente solo per sé stessi

È vero è da ipocriti criticare, ma infatti in questa sede il presupposto non era quello di criticare. La questione del trucco è interessante perché mette in risalto questi meccanismi cognitivi più di altre questioni. Come abbiamo visto anche in questo post la necessità delle donne è sempre quella di ribadire che lo facciano per sé stesse, sia negando la profonda influenza della società sulle persone sia considerando il fare qualcosa per gli altri un aspetto negativo.

Allora sarebbe interessante discutere del perché le donne abbiano questo bisogno di giustificare qualcosa che non andrebbe nemmeno giustificato, si sarebbe potuto ricavare una discussione più interessante riguardo ad in che modo la società impone di giustificare le proprie azioni nell’uomo e nella donna e mi sembrava questo l’intento del post... poi sono arrivate le donne a dire ancora una volta “MA IO LO FACCIO PER ME STESSA!!” mandando tutto a puttane.

Risultato del sondaggio: perchè le donne si truccano?[modifica | modifica sorgente]

  • per molto tempo mi sono curata per motivi di autostima
  • effetto del vestire sull'autostima
  • Ad essere onesta lo faccio prevalentemente per essere "accettata" dagli altri
  • mi fa sentire più sicura, adeguata, vedo che il mio atteggiamento cambia in positivo quando mi sento bene e avverto la differenza anche nell'atteggiamento degli altri. Secondo sono convintissima che l'abito faccia eccome il monaco
  • per piacermi e sentirmi a mio agio
  • ho paura del giudizio altrui e di essere considerata cessa quanto mi vedo io
  • lo fate solo per rimorchiare? secondo me no, è anche per stare bene con se stessi e banalmente aumentare l'autostima autostima credo, mi sento più sicura
  • mi sento sicura e cammino e mi pongo in un altro modo. Nei periodi in cui mi lascio andare mi sento peggio con me stessa, non riesco a guardarmi a volte.
  • mi sento più sicura di me stessa e riesco ad essere molto più sciolta e aperta.
  • per una questione di insicurezza sopratutto. Non mi piaccio e mi vedo oggettivamente bruttina quindi mi fa stare meglio vestirmi in un modo in cui mi sento a mio agio e che non attiri critiche diciamo.
  • Per piacermi e per piacere al mio fidanzato.
  • non lo faccio "per me stessa": voglio partire dal presupposto che mi piace apparire piacevole agli occhi della gente, che siano miei conoscenti o meno.
  • mi piace molto che le persone mi guardino e pensino che sia carina!
  • Il vestirmi in modo attraente in determinate occasioni dipende dal mio voler provocare qualcuno che so di incontrare, ma ciò non significa che vorrei che ogni singolo uomo mi fissasse
  • Per una questione di sicurezza, perché mi piace sentirmi adatta a tutto ciò che mi circonda, alle situazioni, ed essere vestita meglio o leggermente truccata ti da una marcia in più. Essenzialmente la prima impressione, quella fisica, è importantissima
  • A tratti me ne fotto, altre volte mi va di impressionare un po' il mio uomo o di sentirmi a mio agio con qualcosa che il mio cervello etichetta come "da figa"
  • Perché ho bisogno di piacermi
  • Davvero lo fate per voi stesse? Io mi curo molto e sto molto attenta al vestiario, ma lo faccio per apparire bene agli occhi degli altri,
  • Per me è soprattutto un problema di autostima e di "immagine pubblica"
  • per sentirmi sicura e anche perché mi diverte scegliere cosa mettere.
  • è semplicemente una questione di costrutto sociale. Fin da piccole ci hanno insegnato che sei femmina, e quindi devi essere carina, raggiungere certi standard, piacere ed essere presentabile.
  • per narcisismo lieve (mi piace essere bello)
  • risposta consapevole ma alternativa. Lo definirei conformismo..
  • voglio comunicare a chi mi vede qualcosa di me (bisogno di essere unica? autoaffermazione?) - Piacere a noi stesse / non per provocare
  • Non mi valorizzo
  • Viene fornita una risposta molto complessa che non evidenzia grandi elementi di consapevolezza
  • Mi vesto bene e mi trucco per piacermi, amo essere diversa e prendermi cura di me stessa. - risposta che ribalta la colpa sugli altri
  • poco mi importa di sembrare bella agli occhi degli altri, di "acchiappare".

Chiaramente non è un risultato significativo rispetto alla popolazione generale femminile. È un esperimento a titolo di pura curiosità. Il risultato è che circa 7 ragazze a 1 danno evidenza di ottima consapevolezza. Questo potrebbe far pensare che un giudizio negativo da parte maschile non sia causato da un problema di mancanza di consapevolezza da parte femminile, bensì da problemi di giudizio, di comunicazione e dialogo.


Risposta consapevole ma alternativa.

Lo definirei conformismo. Voglio comunicare a chi mi vede qualcosa di me (bisogno di essere unica? autoaffermazione?). Piacere a noi stesse / non per provocare. Non mi valorizzo


Testimonianza di Layla Amanda Falciola[modifica | modifica sorgente]

Ma si questo sono d'accordissimo, ma è un altro discorso. Io anni fa avevo l'autostima pari a zero perché davo troppo peso al giudizio altrui, poi sono cresciuta e ho capito che le cose le devo fare per me stessa e basta. Non dico che non me ne freghi nulla del giudizio altrui, a tutti frega almeno un po', ma se ora mi dici che sono grassa magari ci sto male un attimo ma poi vado avanti con la mia vita, anni fa avrei digiunato per due giorni. Sono la prima comunque a dire che dovrebbero smettere di imporre certi canoni di bellezza alle ragazze, ma trovo anche sbagliato dire che qualsiasi cosa che una donna fa è perché è stata influenzata, come se noi donne fossimo incapaci di pensare con la nostra testa.

No, allora su questo sono d'accordissimo, mi piacerebbe molto che la pubblicità mostrasse donne con corpi diversi e non sempre i soliti, perché anche questo influenza molto le ragazzine, purtroppo. E bisognerebbe iniziare a capire che solo perché una cosa non aderisce perfettamente ai canoni della società non significa che sia brutta

Testimonianza di un ragazzo[modifica | modifica sorgente]