MANUALE di Psicologia dello Sviluppo, CAPITOLO 10.2 AUTOSTIMA E CONCETTO DI Sé

Da Tematiche di genere.
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Libro di testo universitario che conferma la maggior pressione sulle donne

Trascrizione dalla foto[modifica | modifica sorgente]

E 10.2.3 Cambiamenti dell'Autostima

  1. I ricercatori sono in disaccordo su quanto l'autostima cambi. Un recente studio ha visto che l'autostima aumenta nell'adolescenza e poi aumenta ancora in età adulta fino alla tarda età, prima di nuovamente calare (Robins et al, 2002[1]) (vedi Figura 10.4). Alcuni ricercatori sostengono che, sebbene l'autostima possa decrescere nell'adolescenza, questo calo è in realtà molto lieve (Harter, 2002; Hyde, 2007). Uno studio ha trovato che l'autostima aumenta durante l'emergere dell'età adulta (circa 18-25 anni) (Galambos, Barker e Krahn, 2006[2]).

Si noti in Figura 10.4 che l'autostima dei maschi è generalmente più alta di quella delle femmine per quasi tutto l'arco della vita. Durante l'adolescenza, l'autostima delle ragazze cala molto più di quella dei maschi. Una spiegazione per questa differenza è che questo calo sia causato da un'immagine negativa del corpo e che le ragazze abbiano immagini del corpo più negative durante i cambiamenti puberali, rispetto ai ragazzi. Un'altra spiegazione enfatizza il maggiore interesse che le ragazze adolescenti hanno per le relazioni sociali e il fallimento della società nell'appagare tale interesse (Impett et al., 2008[3]). Nota anche che in Figura 10.4, a dispetto della diminuzione dell'autostima tra le ragazze adolescenti, il loro punteggio medio (3,3) rimane comunque più alto del punteggio medio della scala (3,0).

Relativamente a come gli adolescenti valutano l'immagine di sé attraverso cinque aree diverse, si può prendere in considerazione uno studio recente che ha dato informazioni parzialmente discordanti rispetto all'idea comune che vuole gli adolescenti scontenti della propria immagine. Uno studio italiano (Bacchini e Magliulo, 2003[4]) ha esaminato 675 adolescenti (289 maschi e 386 femmine) di età compresa tra 19 anni attraverso un questionario self-report composto da 11 scale che definivano diverse dimensioni.

Riassunto del capitolo del libro[modifica | modifica sorgente]

MANUALE di Psicologia dello Sviluppo

CAPITOLO 10.2 AUTOSTIMA E CONCETTO DI Sé[modifica | modifica sorgente]

Definizione di autostima: dimensione valutativa globale del sé, ovvero quanto ci si ritiene di valere. La definizione comprende anche l'immagine del sé, ovvero le autovalutazioni in domini specifici del sé. Autostima e concetto di sé sono due elementi importanti per il benessere di un bambino o adolescente. Tuttavia, spesso l'autostima riflette percezioni che non sempre corrispondono alla realtà.

Strumenti di Assessment[modifica | modifica sorgente]

L'assessment o valutazione dell'autostima può essere definita come un concetto uni o multidimensionale. Un esempio di strumento per misurare l'autovalutazione dei bambini è il "Profilo dell'autopercezione per bambini", che considera il valore di sé e il concetto di sé in 5 ambiti specifici: rendimento scolastico, performance atletica, accettazione sociale, aspetto fisico e condotta comportamentale. Questo strumento è stato progettato per valutare bambini tra gli 8 e gli 11 anni e esiste anche una versione per adolescenti. Un altro strumento è il "TMA di Bracken", che considera l'autostima come un concetto multidimensionale riferito a un concetto globale sul sé, valutando 6 diverse dimensioni: interpersonale, scolastica, emotiva, familiare, corporea e di controllo dell'ambiente.

Relazione tra autostima e aspetto fisico[modifica | modifica sorgente]

L'autostima sembra avere un legame particolarmente stretto con l'aspetto fisico, soprattutto tra gli adolescenti. La ricerca mostra che i maschi hanno in media un'autostima più elevata rispetto alle femmine, con le ragazze che hanno un'immagine più negativa del proprio corpo durante i cambiamenti puberali. Tuttavia, la maggior parte della ricerca in questo campo è correlazionale e non sperimentale, quindi le associazioni tra bassa autostima e cattivo rendimento scolastico, ad esempio, potrebbero essere causali o solo coincidenti.

Relazione tra autostima e felicità[modifica | modifica sorgente]

Sembra che ci sia una correlazione tra autostima e felicità e che un'alta autostima possa aumentare la felicità. I bambini con alta autostima sono spesso più intraprendenti, ma questo può portare sia a risultati positivi che negativi. Possono essere inclini sia a comportamenti socialmente accettabili che antisociali

Note[modifica | modifica sorgente]