Guerra in Ucraina, riflessione sulle diagnosi verso Putin

Da Tematiche di genere.
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Fioccano diagnosi psichiatriche riguardanti Putin.

Innanzitutto, pretendere di valutare la condizione di salute mentale o fisica di una persona a distanza, senza visite, senza esami, senza anamnesi personale e familiare e senza competenze in materia è ridicolo.

Soprattutto, però, 'sta patologizzazione del conflitto politico è imbarazzante. Non c'è niente di patologico nell'espansionismo imperialista, o quasi tutti i capi di Stato della storia erano pazzi? Compresi i capi di Stato occidentali di oggi eh, dato che l'Occidente non ha mai smesso, anche se gli ha dato altri nomi (esattamente come la propaganda russa chiama "operazione speciale" l'invasione dell'Ucraina).

È il sistema a creare le condizioni affinché certe persone si ritrovino a ricoprire posizioni di potere e a far sì che le persone in queste posizioni si comportino in un certo modo: la guerra è normalizzata, l'espansionismo è normalizzato, l'imperialismo è normalizzato. Non c'è nulla di patologico; è tutto, purtroppo, normale.

Smettiamo di privatizzare e individualizzare i problemi sistemici e, ancora peggio, di scaricarne la colpa e la responsabilità su identità marginalizzate (le persone con caratteristiche psicologiche che riteniamo patologiche, l'uomo col pene piccolo che subisce la pressione psicologica del dickshaming, ecc...).

È abilista, oltre che miope e deresponsabilizzante nei confronti dei sistemi di potere: nella storia quante persone effettivamente "patologiche" hanno avuto accesso a ruoli di potere e responsabilità?

Quante persone effettivamente "patologiche" hanno provocato anche solo un decimo dei danni causati dalle persone "normali" al potere?

Quante persone effettivamente "patologiche", invece, hanno subito il peso dello stigma sociale più di quanto la società abbia subito i danni della loro condizione "patologica"?

Anche perché, se il problema è che Putin è pazzo, possiamo trarre due interessanti quanto grottesche conclusioni:

  1. è proprio un peccato che abbiano chiuso i manicomi
  2. se ci assicuriamo che a svolgere incarichi pubblici siano soltanto persone mentalmente stabili allora abbiamo risolto ogni problema. Come al solito, abbiamo un capro espiatorio, per altro già esanime, e nessuna soluzione efficace di lungo termine.

Per carità, è tutto funzionale alla costruzione del nemico e alla sdrammatizzazione delle "follie" bellicose di noialtri. Infatti non basta che l'invasione russa dell'Ucraina sia un'azione criminale, ingiustificabile e tragica. Del resto non la si può mica mettere sullo stesso piano di operazioni analoghe svolte dall'Occidente in tempi recenti.

No no: l'invasione russa (o, ancora meglio, di Putin) deve essere un evento singolare, peculiare, straordinario, impensabile. Putin deve avere un qualche problema suo, che sia la malattia mentale, la frustrazione sessuale, una sete di potere che non si vedeva dai tempi di Hitler. Questa guerra non può spiegarsi alla luce dello schema ricorrente dei giochi di potere internazionali, perché in quelli qualche responsabilità ce l'abbiamo anche noi.

C'è bisogno che sia uno scontro ideologico, con i buoni da un lato (noi, il liberalismo capitalista, i miliardari che creano posti di lavoro e fanno crescere l'economia) e i cattivi dall'altro (loro, lui, la misera eredità del comunismo, gli oligarchi). E dato che, in realtà, a livello di motivazioni e danni, tra il nostro imperialismo e quello russo non c'è una differenza sostanziale, in qualche modo bisogna crearla. Quindi meno male che Putin è pazzo.