Dialogo con ragazza da controllare

Da Tematiche di genere.
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Titolo possibile: Il doppio legame tra le insicurezze estetiche femminili e i comportamenti degli altri, riflessioni sulla virilità e la femminilità nella società moderna

Nota: devo ancora ricontrollare alcuni passaggi per renderlo meno colloquiale, più scorrevole e accorpare alcune parti.

Insicurezze estetiche femminili autoconfermanti[modifica | modifica sorgente]

Marco: Il mondo femminile è affascinante quanto complesso. Prendiamo il caso di esempio di una ragazza insicura sul proprio aspetto. Se qualcuno le fa dei complimenti, lei penserà che magari ha secondi fini. Potrebbe farli per ottenere sesso o per essere cortese. E di fatto tante lo pensano. In breve, pensano che gli uomini mentano. Come conseguenza, i maschi imparano che fare complimenti è spesso inefficace e che è invece importante mostrarsi selettivi e fare pochissimi complimenti.

Se qualcuno al contrario non gliene fa, dato che le altre ragazze ne ricevono molti, lei potrebbe sentirsi brutta.

Se la ragazza si lamenta, ad esempio, di avere il seno piccolo e qualcuno per consolarla le propone una soluzione pratica come la chirurgia plastica, non solo rischia di mancare di tatto e ferirla, ma lei potrebbe prenderlo per una conferma delle sue paure.

E' un po' come una partita a scacchi dove ogni attore fa una mossa e il risultato di una singola partita è che spesso la donne finisce per sentirsi insicura. I concetti di psicologia che vi si legano sono il Bias di conferma (riferito chiaramente alle proprie insicurezze), il Disconfirmation Bias, ecc. E' pazzesco che è una specie di circolo in cui è molto facile non mettere in discussione le proprie insicurezze. Forse per le donne sentirsi belle passa dal sentirsi amata.

Proteste di lei (non è lecito modificare il proprio comportamento in maniera opportunistica)[modifica | modifica sorgente]

Sara: Sì, ma non puoi dire che "di conseguenza i maschi imparano che devono mostrarsi selettivi e fare pochissimi complimenti" non mi sembra assolutamente una conclusione logica. Anche se fosse davvero conveniente per i ragazzi, nessuno dovrebbe ridurre i propri comportamenti tarandoli su come condizionano gli altri[1]. Basterebbe avere una maggior consapevolezza ed empatia[2] e non aspettarsi che ogni gesto provochi applausi; cosa evidentemente difficile da capire per gli uomini.

Bisogna accettare che ogni cosa che diciamo ad una persona, specialmente se non nostra intima, può avere effetti casuali più o meno manifesti, perché ognuno ha il proprio vissuto.

Perché le donne sono così sensibili alle critiche (specialmente quelle estetiche)?[modifica | modifica sorgente]

S: Non pretendo che gli uomini capiscano quanto pesi su una donna la pressione estetica. Ma che accettino che il discorso è molto complicato e non possono cambiarlo con dei complimenti o critiche, si 🙂. A 33 anni, ancora ricordo le critiche ricevute quando avevo 18 anni, che hanno riaperto vecchie ferite. Sono una donna intersessuale (ho una forma chiamata pseudoermafroditismo) e ogni volta che mi è stato detto che sembravo un uomo, avrei avuto paura di sembrare un mostro: ho avuto voglia di arrendermi, radermi a zero, smettere di depilarmi, perché tanto non sarei mai stata all’altezza. Questo resti tra noi ovviamente, non lo urlo ai 4 venti.

Ad ogni modo, ogni volta che la gente ride dicendo "ahaha non hai le tette" mi ricordo perché non ne parlo. Nel dubbio sarebbe meglio stare zitti e commentare cose costruttive o che possano stimolare le persone, ma purtroppo pare che per molti il mondo sia una vetrina di Pornhub dove scegliere, selezionare, commentare, eliminare ciò che non gradisci a livello sessuale.

Guerra tra sessi e insicurezze femminili[modifica | modifica sorgente]

M: Mi interessa molto questo argomento perché in passato ero totalmente schierato dalla parte delle donne. Negli ultimi anni, a causa della strumentalizzazione di alcune influencer femministe, dell'antipatia estrema di alcune persone sui social e della sofferenza degli Incel, cerco di mediare. A mio parere, fare la guerra tra i generi non ha senso. Se sappiamo che le donne sono sensibili su determinati argomenti, dovremmo evitare di ferirle. Anche se, dal punto di vista maschile, queste insicurezze possono sembrare irrazionali, credo che il femminismo su internet abbia contribuito a creare incomprensioni. A volte sembra che ci si accusi a vicenda. Mi chiedo spesso perché le donne siano così sensibili alle pressioni estetiche e se sbagliano ad omologarsi ai modelli di bellezza proposti. Inoltre, qual è il costo di non omologarsi?

Lei spiega che le madri contribuiscono alle insicurezze femminili[modifica | modifica sorgente]

S: Sfortunatamente, le donne sono spesso vittime di bullismo sin da piccole, anche da parte delle loro madri. Ad esempio, mia madre mi ha sempre detto che sono uno schifo quando mi vede non depilata. Siamo ancora molto lontani dall'uguaglianza di genere; c'è ancora una "bella" tradizione di sessismo e discriminazione nei confronti delle donne che viene tramandata di generazione in generazione.

Critica al femminismo sui social e per come affronta il tema della donna oggetto[modifica | modifica sorgente]

M: Vorrei fare una domanda diretta: il femminismo di terza onda ha ricevuto diverse critiche per le sue contraddizioni e per il modo in cui affronta le questioni di genere. Si parla addirittura di post-femminismo e le critiche sono molto ben argomentate, vedi il documentario "The Red Pill" che esplora questi temi in profondità e solleva domande importanti. A volte, alcune femministe sembrano toccare l'assurdo.

Un esempio che mi sta a cuore è relativo alla problematica della donna oggetto. Sin dai suoi esordi, ovvero a partire dagli anni '50, il femminismo ha lottato contro la rappresentazione della donna come oggetto di desiderio. Il concetto di donna oggetto è stato criticato e denunciato dal femminismo come una delle espressioni della dominazione maschile e come una forma di sessismo e di sfruttamento. Tuttavia, oggi sembra che invece oggettificarsi sia accettabile e anzi auspicabile[3]. Inoltre secondo il femminismo l'educazione femminile del passato era disfunzionale a causa dei ruoli di genere, e fin qui condivido, però la "colpa" e la responsabilità di questi errori sembra essere esclusivamente dei maschi. Non lo trovo giusto. (la mia critica un po' aspra al femminismo è perché una volta ci credevo molto).

Sua difesa del femminismo (i social snaturano tutto)[modifica | modifica sorgente]

S: Non sono d'accordo. Se non fosse stato per il femminismo, probabilmente non avrei nemmeno la possibilità di lavorare e guadagnare i miei soldi come sto facendo ora. Inoltre sui social tutto è marketing e in quanto tale è svuotato di senso, ma questo non vale solo per il femminismo. Quindi questo è un tuo errore di valutazione che non tiene conto della prospettiva.

Definizione di oggettificazione (solo verso gli altri)[modifica | modifica sorgente]

S: Questo non ha senso perché l'oggettificazione è un'azione che compiamo su un altro soggetto, non è possibile oggettificarsi da soli, perché vi è la coscienza di sé di mezzo: abbiamo piena coscienza delle nostre esperienze, di ciò che ci frulla nella testa, ma non l'abbiamo degli altri.

Come hobby sono una performer di burlesque, ancora alle primissime esperienze di palco, per il resto della giornata faccio tutt'altro. Se durante un atto mi levo il reggiseno e faccio l'idiota, lo faccio nella forma e nel contesto in cui sembra giusto a me, nell'ambito della storia che sto recitando, non mi sto oggettificando, sto usando il mio corpo per quello che la mia intelligenza ritiene adeguato al contesto. Che sia per ottenere un applauso o il cachet. Se la mattina mi chiedono di farlo sul posto di lavoro, mi stanno oggettificando.

Ti faccio un altro esempio: gli artisti con cui lavoro (è una scuola d'arte) disegnano le modelle dal vero. Non le oggettificano, ho fatto quel lavoro per cinque anni e non mi è mai capitato di sentirmi occhi addosso o sguardi strani, perché è un contesto in cui il corpo ha uno scopo e la modella sta esercitando un mestiere. Mi è capitato al contrario di sentirmi oggettificata da un compagno che pretendeva magari che io adeguassi abitudini e ritmi (benché lavorassimo entrambi) ai suoi, stando buona e in silenzio quando doveva riposare, e preparando la cena all'ora comoda per lui. L'oggettificazione è questo, dare per scontato che l'altro, a differenza tua, abbia meno dimensioni, meno necessità, meno libertà: non puoi farla su te stesso.

Aspettative e pretese irrazionali da parte maschile[modifica | modifica sorgente]

S: Se passo 24 ore a montare la staccionata nel mio giardino, è perché ho scelto di farlo, perché mi piace vederla finita, perché mi importa della mia casa, e perché è l'unico giorno libero che ho. Non voglio dire che non dovresti chiedermi di montarla anche nel tuo giardino, ma è una mia scelta. L'esempio del lavoro è sempre quello che mi viene in mente perché rappresenta un'area in cui si manifestano le disuguaglianze sociali e dove nasce e cresce lo sfruttamento.

Difficoltà di dialogo tra maschi e femmine: bombardamento di messaggi divisivi[modifica | modifica sorgente]

M: Un altro motivo per cui mi dà fastidio che si dia tutta la colpa ai maschi è che spesso i maschi non avevano idea di cosa passasse per la mente di una femmina e del ragionamento con cui vi era arrivata. Anzi, ti chiedo una curiosità: è ancora così? I maschi non capiscono le femmine?

S: I maschi non hanno idea di cosa ci passa in testa perché, esattamente come noi, non fanno in tempo a crescere che vengono bombardati di messaggi divisivi. Dalla famiglia, dalla tv, se ci pensi anche dal governo stesso, dalle multinazionali; tutti hanno da guadagnarci nel venderci esperienze e mondi divisi e in conflitto. La soluzione è sempre la stessa: leggere, coltivare l'intelletto e l'empatia. E, soprattutto dopo i 30 anni, scegliere di allontanarsi da chi non investe sulla propria crescita personale. Perché è una zavorra e ci esaspera.

Eccessiva pudicizia femminile[modifica | modifica sorgente]

M: A me fece riflettere un episodio. Anni fa ero obeso e dimagrendo mi è rimasta la pelle un po' rilassata. Quando ero più piccolo questa cosa mi pesava e avevo valutato l'addominoplastica. Cercavo però foto di persone che l'avessero fatta, non le foto pubblicate dai medici. Semplicemente perché non mi fido dei medici. In generale se chiedi all'oste se è buono il vino sai di correre un rischio. Così chiesi ad alcuni/e che avevano fatto l'operazione se potevo vedere le foto prima e dopo e mi stupii (ma mi fece piacere) che diverse ragazze mandarono le foto senza problemi.

Pensai che fosse un bel gesto di fiducia nonostante non mi conoscessero e considerando che in giro c'è tanta gente che non ha molta sensibilità. Poi ho realizzato che forse non si erano rese conto che io fossi un maschio. Il mio nick era Sam e qualcuna potrebbe aver pensato Samantha, senza notare il sesso maschio. Però ecco, era per sottolineare che c'è un livello di pudicizia eccessiva e insensata (forse di origine cattolica), che sfiora anche ambiti in cui veramente c'è nulla di sensuale (non so se hai presente le foto dopo un'operazione chirurgica; sono tutti lividi ed ecchimosi).

Perché le donne hanno paura dei maschi[modifica | modifica sorgente]

S: Eh, ma c'è un motivo Il fatto che su 10 donne, se chiedi, 7 avranno subito molestia o abusi, Il fatto che esista il revenge porn. Che le donne perdano il lavoro per una foto o addirittura si suicidino per il peso dell'onta sociale (applicata non solo dai maschi, ma spesso anche dalle altre femmine).

I genitori ci insegnano fin da piccolissime "Se ti perdi, chiedi aiuto ad una signora perché l'uomo potrebbe farti del male".

Cosa vorrebbe dagli uomini (lieve polemica)[modifica | modifica sorgente]

Vorrei che lavoraste su di voi e non contro il femminismo, che poi il femminismo cambierà col tempo. Ma sappiamo che non accadrà mai che lavoriate su di voi, per una semplice ragione: Non ne avete bisogno. Eppure ora siamo in pieno declino della virilità, presto gli uomini saranno così in crisi da dover ripensare il loro ruolo, ne sono abbastanza convinta. Se prima lo strumento della repressione e intimidazione fisica aiutava a mantenere il non ascolto (della donna e di sé stessi), ora non funziona più. Perché siamo più tutelate vi toccherà studiare e capire come evolvere in un ruolo utile sano e funzionale alla società che non sia solo lavorare e picchiare la moglie e i figli.

Difficoltà maschili[modifica | modifica sorgente]

M: è vero, concordo quasi su tutto tranne una cosa: non la vedo così rosea nemmeno per noi.

S: Zero rosea per voi, è crisi piena

Virilità e femminilità, aspettative della società[modifica | modifica sorgente]

M: ah, ecco! A me sembra che tante donne vengono convinte dalla società che gli uomini vogliono solo una cosa e ne risulta la quasi impossibilità di dimostrargli il contrario. Ogni comportamento maschile viene letto e inquadrato alla luce di convinzioni già interiorizzate. S: E il fatto è che c'è l'abbrutimento morale, etico, sentimentale, emotivo, sociale, insomma dell'uomo è dovuto al fatto che l'uomo da sempre si è dovuto annichilire, annullare ed alienare per mandare avanti il sistema economico e il sistema guerra. E questo in questo momento ha creato un vuoto allucinante in cui non c'è il supporto emotivo emotivo, non c'è l'esperienza nel creare una rete affettiva funzionale. Gli uomini sono molto più soli e questa cosa andrà ripensata perché se non la. Se non la cambiate rimarrete molto indietro a questo. Cioè io ho questo pensiero qua e la vostra situazione non è così facile, ma per niente.

Ovviamente con questo non voglio dire che l'uomo adesso sia assorbito sempre e solo da lavoro e guerra. Dico che la storia dell'uomo si è evoluta in quella direzione. E gli uomini delle ultime due generazioni hanno un completo vuoto di appartenenza. Non so come come spiegarlo, forse hanno anche delle crisi di identità rispetto al passato.

Attualmente è impossibile avere le possibilità di crescita e il raggiungimento di obiettivi che si avevano negli anni 80 - 70 in cui a un uomo bastava andare in un posto fare lo spaccone e io so fare questo, questo e questo, fammi fare la gavetta e fare carriera. Adesso è decisamente più dura e penso che questo abbia determinato una perdita di autostima oltre che di potere e abbia fatto dei danni in generale proprio al concetto di virilità, al ruolo dell'uomo. Si sentono tutti molto più impotenti, non a caso c'è un'epidemia di depressione e di suicidi. Parliamo di cose serie insomma.

Vanno proprio ripensati sia al maschile che il femminile. Ma mentre le donne si stanno adattando, il maschile è rimasto imbambolato ed è in crisi. [ndr. va fatto notare che ci sono diversi autori che hanno parlato di crisi degli uomini[4]]

Penso spesso anche a quanto sia facile perdere la virilità rispetto a perdere la femminilità. La virilità è un concetto che è sempre messo a rischio: un uomo non può uscire dai suoi confini altrimenti perde la sua virilità. Ma cosa deve fare una donna per perdere la sua femminilità? Le donne cis[5] rimangono sempre donne perché hanno sempre la possibilità di partorire, di avere un legame con il mondo emotivo e di avere relazioni appaganti con altre donne. Inoltre, è molto difficile che la società neghi la femminilità di una donna, mentre gli uomini spesso devono convivere con il fatto che la loro virilità sia fragile e soggetta a giudizio. Mi chiedo: cosa rende un uomo un uomo? E quanto è facile non essere più considerati uomini? A volte mi sembra che questo concetto di virilità sia molto fragile e stia tramontando. Inoltre, noto che spesso una donna che dimostra forza, arroganza e potere viene comunque considerata donna, mentre un uomo che piange, mostra fragilità o cerca aiuto viene spesso considerato meno maschile o addirittura "frocio" e "mezz'uomo". Questo dimostra come gli standard di genere siano ancora molto rigidi e, in questo caso specifico, sbilanciati a sfavore degli uomini.

Difficoltà di comunicazione tra maschi e femmine[modifica | modifica sorgente]

S: Così è semplificato, ma stratifichiamolo nei decenni e abbiamo tolto metà della vita agli uomini, davvero e capacità di dialogo e comunicazione.

Il mio compagno con cui sto da 10 anni parla solo con me dei suoi problemi emotivi solo con me!!! Io posso contare su almeno 4 amici quando ho bisogno.

M: Sì, la mancanza di capacità di dialogo e comunicazione è un grandissimo problema. A me fa molto piacere quando le ragazze si fidano e parlano dei propri problemi, e - tanto per confermare quello che dicevi prima - il mio migliore amico: "ma come parli con una ragazza dei tuoi problemi e non con me???" "ok, proviamo... sono andato dallo psicologo perché ho questo problem..." lui: "ma quale psicologo ti ci serve una scopata!!! ahahah"

(ps: ho scoperto un termine nuovo, gineceo).

S: Si si, il gineceo è la salvezza e la culla delle donne fin dalla preistoria io adoro stare tra donne. In realtà era una parte delle case della civiltà greca che era riservata alle donne che gestivano le cose tra di loro si aiutavano eccetera eccetera. E mi piace un sacco usarla nel quotidiano, anche se non ho ovviamente un gineceo in casa, però ne ho uno mentale. Ecco quindi una parola che utilizzo perché mi piace molto il concetto.

[...]

M: Comunque io noto che la passione, l'entusiasmo, la lettura (e l'introspezione) sono fondamentali. Ad esempio mi è capitato di notarlo tra gli studenti di psicologia. Alcuni secondo me non sono proprio portati per la parte umana.

S: Mamma mia verissimo, conosco dei neolaureati da cui non mi farei analizzare mai nella vita, pieni di giudizio e superficialità.

M: Sì, infatti. Poi capito, come se gli esseri umani fossero equazioni matematiche. Siamo belli complessi!

Redpill e insicurezze femminili[modifica | modifica sorgente]

M: A proposito di complessità, che ne pensi di quella dei fenomeni Redpill e Incel, escludendo il lato negativo come il machismo e le trollate?

S: Boh la Redpill è una distrazione inutile per le persone già deboli e con problemi, che possono facilmente cadere in pensieri settari e trovare un baratro online. Internet non aiuta le persone rimaste indietro o fragili, ma le risucchia e le isola. Perché è facilissimo cadere in bolle che ti danno ragione e esacerbano la tua angoscia. A me non fanno né caldo né freddo, un'altra persona potrebbe uscirne danneggiata, guarda Tiziana. Non conosco a fondo la sua storia ma mi piacerebbe aiutarla, offrendole da bere e incoraggiandola.

M: Sì, non capisco perché sia così insicura. Anche se, anche io conosco alcune ragazze che sono anche loro tanto insicure e si vedono tutti i difetti del mondo.

S: ma anche io me li vedo, la mia condizione mi fa morire di dismorfismo[6]. Però mai andrei a chiedere a sconosciuti di dirmi che tipo di donna vogliono, come mi trovano, che ne pensano esteticamente di me. Ma che me frega a me!!! Quello che conta è il mio sguardo.

Sincerità e doppia morale sulla libertà sessuale[modifica | modifica sorgente]

M: Ma infatti! Tra l'altro per me non ha proprio senso come domanda. Non c'è bisogno di vedere tutto in termini di amore o sfruttamento, non esiste una dicotomia così netta. Se una "mi piace" non vuol dire che sia esteticamente il mio tipo ideale in assoluto, posso vederle diversi difetti ma amarla lo stesso. Prima infatti mi era venuta in mente un esempio di cosa che mette in difficoltà noi maschi. Tante ragazze vedono qualsiasi cosa come una dimostrazione che "sei interessato solo a quello" o che comunque non ci tieni a lei. S: Sì, infatti odio la retorica del "mi sento sfruttata". Il vero problema è che spesso non si comunica chiaramente le proprie intenzioni; se vuoi solo scopare, dillo! Non c'è niente di male, a patto che l'altra persona sia d'accordo. Tuttavia, spesso ci si trova di fronte a un ricatto morale: se lui vuole solo scopare e anche tu sei d'accordo, vengo giudicata in modo negativo e definita "facile" o considerata "un po' puttana". Questo dovrebbe cambiare, dovremmo poter essere libere di vivere la nostra sessualità senza essere giudicate o etichettate[7].

M: Cioè? si giudica la donna negativamente anche se è d'accordo? Non soltanto se non si concede?

S: Cioè si dà per scontato che gli uomini stanno sempre lì che vogliono fregarti: promettendoti qualcos'altro, mentre in realtà vogliono scopare. E al contempo se tu, donna, vuoi soltanto scopare non va bene. Quindi se lui vuole scopare e anche tu, gli dici di sì e lui, il primo che ti giudica facile e va in giro a dire che sei una puttana. Quindi siamo moralmente obbligate a fingere che la libertà sessuale femminile sia moralmente sbagliata, quando in realtà se ci fosse più libertà senza giudizi e senso tutte queste stronzate, probabilmente non andremmo neanche giudicando gli uomini.

Immagina quanto sarebbe bello concentrarsi sull'educazione sessuale e su come fare in modo che le persone abbiano esperienze sessuali positive invece di concentrarsi sul giudicare se fare sesso con molte persone sia giusto o sbagliato. Ciò potrebbe aiutare le persone a comportarsi in modo rispettoso verso chi hanno appena conosciuto e non vogliono metterlo a disagio, ad esempio.

M: Concordo. Sai cosa mi sembra? Che tutti abbiano idee radicali senza però prendersi il tempo di ascoltare l'altra parte. Nazifemministe contro Redpill, ma perché non vi parlate a vicenda!?

S: Se anche si parlano, non ascoltano

Redpill again[modifica | modifica sorgente]

M: Esatto! cioè per dirti i Redpill sostengono che le donne vivono in godmode. Ma hanno mai ascoltato una donna in vita loro? Magari qualcuna con un fisico perfetto sarà davvero sicura, però io ne conosco molte di più che qualche problema se lo fanno no.

S: Non ascoltano anche se provi a parlarci civilmente. Sono tutti trollini dai. Se permetti, limitati mentalmente. Non puoi aderire a concetti bidimensionali sulle persone se non sei un po' stupido è piuttosto logico che esistano molte sfumature nella vita, e molti privilegi e svantaggi. Devi veramente stare fuori dal mondo, a livello di eremita cieco, muto, sordo e analfabeta, per pensare ad esempio che una donna povera sia privilegiata rispetto ad un uomo ricco :'D. O una donna nera rispetto ad un bianco. O vivi nel privilegio assoluto, o fuori dal mondo (che poi è la stessa cosa).

Quelli con cui ho provato a parlare ho scoperto quasi sempre subito che erano senza hobby, talenti o qualità e per questo convinti che il mondo si regga su soldi e bellezza ma ho smesso di parlarci perché sono le famose zavorre un ragazzo con problemi finito nelle loro grinfie può arrivare anche a suicidarsi e più volte li ho visti esortarli a farlo ecco una cosa che le femministe non farebbero mai ad una donna perché tanto le logiche machiste subentrano anche là come fai a sostenere gli altri uomini senza negare quelle logiche?

M: Comunque i Redpill triggerano tutteeee!!! xD. A me la cosa che fa strano è che io sono calvo e non ho un fisico palestrato, ho un po' di pancia. Eppure mi sono capitate ragazze che ci hanno provato possibile a loro non capita mai?

S: Certo, perché sono brutti dentro. Semplice, molto semplice. Non hanno argomenti, sono indottrinati, incazzati e delusi. E guarda che quella è un'energia che si sente al primo impatto. Che poi se sono Redpill, non è detto che siano senza esperienza, quelli sono gli Incel. I Redpill spesso passano da una vita sentimentale soddisfacente, entrano nella Redpill e smettono di avere contatti con le donne. Eh vabbè che ti devo dire? Abbracci una mentalità tossica e basata sul disprezzo, difficile che ti si avvicinino e se ti si avvicinano probabilmente subentrano dinamiche tossiche e quindi un cazzo tutt'uno.

La chiave, è l'empatia a restare aperto, ad ascoltare le esperienze degli altri esseri umani che possono arricchirti e avere una coscienza aperta. Se ti chiudi su una mentalità del genere, questo ti allontana moltissimo dalle altre persone, che siano le donne o gli altri uomini nella stessa maniera.

Io ho un amico che ha sempre avuto fidanzate. È entrato in quel mondo lì, adesso parla per slogan, è completamente lavato nel cervello. Nonostante abbia studiato filosofia. Adesso sembra di sentire un disco rotto, cioè non riflette più sulle cose tipo cerca solo le cose che possono confermare le tesi a cui si è attaccato e da allora non ha mai più trovato una donna. Quindi sta diventando Incel[8] perché non lo era e perché si è chiuso in una mentalità molto negativa.

È molto semplice, incontri una nazi-femminista o donne misandriche, evitale! Perché vuol dire che sono persone che odiano una parte della popolazione e devono fare i conti con i loro mostri interiori e con le proprie difficoltà. Quindi non sono le persone giuste da avere vicino. Così come io evito le persone misogine, perché diciamolo, di uomini non misogini ce ne sono tantissimi. Dove lavoro siamo in quattro, io e tre uomini di 40 anni, e nessuno di loro è un uomo tossico, machista o maschilista, né mi ha mai fatto sentire sbagliata o giudicata "in quanto donna". Cioè gli uomini validi sono tanti e allo stesso modo le donne. Dipende da cosa attiri. Io sono convinta di questo.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Una ragazza potrebbe sentirsi infastidita dal fatto che un uomo modifichi il proprio comportamento al fine di ottenere dei vantaggi perché potrebbe percepire questo come un tentativo di manipolarla o di utilizzarla. Potrebbe sentirsi come se l'uomo non fosse sincero o rispettoso nei suoi confronti e potrebbe percepire questo tipo di comportamento come una mancanza di autenticità.
  2. Invece di cercare di ottenere qualcosa da lei, l'uomo dovrebbe mostrarsi sincero e rispettoso nei suoi confronti, e questo è ciò che potrebbe farla sentire più a suo agio e apprezzata.
  3. vedi Empowered vs Objectified
  4. Da Philip Zimbardo a Warren Farrel, vedi Difficoltà dei ragazzi (maschi)
  5. Donne che non si identificano come trans
  6. Si veda il disturbo da dismorfismo corporeo(o dismorfofobia) e il dismorfismo propriamente detto
  7. Questo punto è interessante. Non è un semplice giudizio, è proprio un'etichetta.
  8. Incel sta per celibe involontario. Non c'è una definizione univoca, lei intende che non riesce più ad avere rapporti con l'altro sesso)