Come difendersi

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Come difendersi

E insomma è nelle nostre mani: il futuro dei social, dell’attivismo, dei brand, della politica, ma soprattutto il futuro del nostro essere umani. Meno virtuosi e più fallibili, meno suscettibili e più fattuali. Vi lascio con qualche consiglio che personalmente cerco di darmi – senza sempre rispettarlo – ogni volta che sono in un bar o su un social. Ogni volta che leggo una polemica e sento l’indignazione salire e sento di voler fare qualcosa e l’unica cosa che sto per fare è la cosa più facile per chi non vuole fare veramente qualcosa. A voi.

1. Recupera il “contesto”

Ogni frase, ogni screenshot, ogni estratto video da cui nasce la tua indignazione è sempre parte di qualcosa più grande. Recuperane il prima e il dopo, prima di usarlo per giudicare.

2. Consulta almeno tre fonti

Stampati sulla cover del cellulare la frase: «Se hai una fonte, è lei che controlla te. Se ne hai dieci, sei tu che controlli loro».

3. Quando ti sembra troppo bella per essere vera, non è vera

È sempre, sempre, più complessa. E magari pure più bella.

4. Sentirsi offesi non significa avere ragione

Non automaticamente almeno. Sentirsi offesi per le frasi o opinioni di un altro – purché formulate con toni pacati e rispettosi – è uno dei rischi previsti all’interno di una democrazia.

5. Ascolta la versione dell’accusato

E fallo con la stessa dignità, rispetto e apertura con cui hai ascoltato quella dell’“accusatore”.

6. Riguarda i tuoi post degli anni passati

Giusto per capire l’aberrante quantità di cose dette o fatte di cui oggi ti vergogneresti. E pensaci un po’ di più prima di linciare qualcuno per il suo passato.

7. Diffida dei perfetti

Le persone che veramente cambiano il mondo, e quelle che storicamente l’hanno cambiato, non sono mai quelle perfette: sono, probabilmente, avide, narcise, dispettose o volgari. Non sono né patinate né cattive: sono vive.

8. Sostituisci la cancel culture con la compassion culture

Chiedere la cancellazione di qualcuno è l’atto che più di tutti preclude la possibilità di evoluzione, a lui come a te. Prova per una volta a «soffrire insieme» a lui.

9. Coltiva il dubbio

Specie quando non ce l’hai.

10. Trova il coraggio

Di individuare i veri bulli, di condividere il tuo pensiero dissonante, di far valere i tuoi principi. Provaci una volta, solo per vedere l’effetto che fa.

Bene, ho finito, basta. Personalmente sono convinto che seguire questi consigli potrebbe renderci la permanenza sui social ancora più divertente e avventurosa, farci scoprire mondi finora inesplorati e renderci ancora più positivi nei confronti della vita. Scopriremo che gli stronzi non sono quasi mai solo stronzi, i perfetti non sono mai solo perfetti e dietro ognuno di loro, e di noi, c’è sempre una storia che merita di essere raccontata. Sui social, ma pure al bar, e comunque nella vita.