Caratteristiche del Fascismo

Da Tematiche di genere.
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Danni del fascismo[modifica | modifica sorgente]

Di seguito, una disamina tra fascismo e comunismo in Italia, analizzando le ragioni storiche e legali che ne influenzano l'accettazione o il rifiuto nella società odierna, preso da internet (autoreFrancesco Trento)

TL;DR[modifica | modifica sorgente]

In Italia, il fascismo è vietato per le sue connessioni con repressione, crimini di guerra e l'Olocausto. Il comunismo, invece, è accettato, avendo avuto un ruolo chiave nella Resistenza e nel progresso sociale, non essendosi mai trasformato in una dittatura. Mentre il cattolicesimo e il comunismo hanno portato sia a violenze che a risultati positivi, il fascismo e il nazismo sono intrinsecamente legati a odio e sterminio, senza alcun merito positivo.

Versione integrale[modifica | modifica sorgente]

In Italia è vietato inneggiare al fascismo perché il fascismo ha portato l'Italia a schierarsi per un'Europa asservita a Hitler, disseminata di campi di concentramento. Perché il fascismo in Italia è stato repressione armata del dissenso, perché ha condannato 4596 persone (di cui 697 minorenni) nel Tribunale Speciale per la difesa dello Stato (e 42 erano condanne a morte, di cui 31 eseguite).

Perché è responsabile dell'omicidio Matteotti e di quello dei fratelli Rosselli.

(E aggiungo di Piero Gobetti, di Amendola e di Don Minzoni)

Perché ha mandato a morire qualcosa come 350.000 italiani in una guerra a fianco di Hitler (cui aggiungerei i 320.000 congelati, mutilati o invalidi), perché nel 1938 ha promulgato le leggi razziali e istituito il Tribunale della razza.

Perché è responsabile della deportazione di 45.000 persone nei campi di concentramento, di cui 15.000 non sono più tornate.

Perché ha creato ed esaltato assassini come il maresciallo Graziani, inserito dall'Onu nella lista dei criminali di guerra per l'uso di gas tossici sulla popolazione civile e per aver bombardato gli ospedali della Croce Rossa.

Ci si può invece dichiarare comunisti, in Italia, perché in Italia non c'è mai stata la "dittatura comunista" di cui vi riempite la bocca, anzi i comunisti, più di tutti gli altri, hanno animato la Resistenza e hanno contribuito a liberare il nostro paese dalla feccia hitleriana.

Ci si può dichiarare comunisti perché il PCI in Italia non ha instaurato alcun regime dispotico, anzi ha combattuto battaglie politiche d'avanguardia, che hanno regalato anche ai suoi nemici libertà di cui attualmente si giovano.

Si può salutare con fierezza col pugno chiuso perché, casomai vi fosse sfuggito, il PCI in Italia non è stato rappresentato da Pol Pot ma da persone per bene e appassionate come Berlinguer.

Dunque non c'è alcun problema legale a dichiararsi comunisti in Italia, mentre se uno fa il saluto romano in un paese in cui il fascismo è stato delazione, tortura, massacri, guerra, deportazioni, campi di concentramento, leggi razziali, sta implicitamente approvando quell'orrore, e rivendicandolo.

Chiaro?

Se avete ancora dubbi, proviamo così: il Cristianesimo è un’ideologia di sangue e sterminio? Non credo. Eppure il cattolicesimo ha fatto stragi in mezzo mondo. Il comunismo non è un’ideologia di sangue e sterminio, anche se in suo nome sono stati commessi crimini atroci. Il nazismo è invece un’ideologia di odio e sterminio, e basta.

IN NOME DEL CRISTIANESIMO E DEL COMUNISMO SONO STATE FATTE ANCHE COSE MERAVIGLIOSE.

IN NOME DEL NAZISMO E DEL FASCISMO NO.

Caratteristiche del Fasciscmo by Fcpho[modifica | modifica sorgente]

  • nazionalismo estremo + difesa e rivendicazione dell'uniformità etnica/razziale, culturale e religiosa della popolazione nazionale + razzismo culturale e/o biologico
  • rigido tradizionalismo con riguardo al genere + cis-eteronormatività e omobilesbotransfobia + atteggiamento sessuofobico
  • elogio, rafforzamento e apologia delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate + militarismo + eccesso di criminalizzazione + estremo retributivismo penale (pene sproporzionate, molto severe e disinteressate al reinserimento sociale del reo)
  • politiche a favore del capitale e a discapito del lavoro + emarginazione e colpevolizzazione delle fasce in difficoltà
  • ordine e disciplina sopra ogni cosa (e in particolare autodeterminazione, benessere psico-fisico, uguaglianza)
  • incontestabilità dell'autorità (che può tradursi nella sanzionabilità di voci critiche nei confronti dei soggetti egemoni, dietro la scusa della diffamazione, del pudore, del decoro, del buon senso, ecc...) + gerarchie rigide
  • supremazia della religione cristiana sulle altre e, in particolare, Islam ed ebraismo
  • abilismo attivo + rigida normazione delle caratteristiche psico-fisiche, dei comportamenti e delle idee

Ho cercato di circoscrivere l'elenco proprio alle caratteristiche specifiche dell'ideologia fascista, o comunque a quelle distintive, nel senso che magari sono presenti anche in altre ideologie, ma in esse non sono cruciali e onnipresenti. Per esempio, anche rossobrunismo e liberalismo possono avere queste caratteristiche, ma in questi casi non si tratta degli aspetti fondanti.

E attenzione che non ho mai parlato di dittatura: gli elementi che ho elencato sono tranquillamente compatibili con uno Stato che a livello istituzionale rimane democratico e liberale, quindi si riferiscono all'ideologia fascista in qualsiasi sistema statale si manifesti. Per questo i tratti che ho elencato non sono traversi a varie dittature: mentre altri tipi di dittatura possono includere o meno alcuni di questi aspetti, una dittatura fascista che non li includa quasi tutti non è tale. Una dittatura comunista, per esempio, può abbracciare il machismo per ragioni contingenti, mentre un fascismo non machista è una contraddizione in termini. Perfino l'eccesso di potere garantito alle FdO, che è un requisito operativo di tutte le dittature, rimane una peculiarità del fascismo, dato che in questo caso si tratta anche di un requisito ideologico, che infatti fa parte del fascismo anche in assenza di dittatura. Nel fascismo lo Stato precede la persona, quindi l'imposizione violenta dello Stato sui bisogni degli abitanti è una conseguenza necessaria.

L'oscillazione storica tra estremi[modifica | modifica sorgente]

Non penso che la storia oscilli da un estremo all'altro, poiché tale concezione mi sembra un inquadramento fumoso e arbitrario della questione. Ad esempio, la morale rigidamente sessuofobica dei secoli precedenti è vista da molti come estrema rispetto al libertinismo sessuale di adesso, ma personalmente ritengo che siamo ancora lontani da un'autentica emancipazione sessuale di tutti.

Estremismo: definizione e interpretazione[modifica | modifica sorgente]

Un punto cruciale è chi decide cos'è estremo e cos'è moderato. Ad esempio, per me poter lucrare sul bisogno di un'abitazione è una cosa estrema, ma per molti è normale. Invece, la mia idea secondo cui non dovrebbe essere legale lucrare su tali bisogni è considerata estrema.

La complessità della storia e la narrazione collettiva[modifica | modifica sorgente]

La storia è molto complessa e spesso la narrazione collettiva che ne assorbiamo è approssimativa e ideologizzata. Ricondurre la storia a grandi schemi mi sembra sempre forzato. Si possono individuare dei cicli riferiti a certe dinamiche, ma non molto più di questo.

Critica all'incolpamento dell'estremismo[modifica | modifica sorgente]

Incolpiamo l'estremismo più di quanto sia opportuno. Non che non possa causare danni, ma molti dei danni a cui cerchiamo di dare una spiegazione non sono dovuti in modo particolare all'estremismo. L'ideologia fascista, per come l'ho descritta, non è neanche la forma più estrema a cui può arrivare: può sfociare in una dittatura totalitaria con politiche eugenetiche e genocidi di matrice razzista, abilista e omotransfobica.

Semini del fascismo nell'ideologia liberale[modifica | modifica sorgente]

Molti semi del fascismo sono già presenti nell'ideologia liberale su cui si basano gli Stati occidentali. Il nazionalismo, la discriminazione sulla base della cittadinanza, il bias a danno delle minoranze, la difesa dei ruoli di genere e della cis-eteronormatività, l'omobilesbotransfobia e la sessuofobia, l'accettazione dell'uso della forza in risposta ai reati: tutti questi elementi non sono estremi, ma sono problematici.

Il problema radicale dell'idea, non dell'estremismo[modifica | modifica sorgente]

In sostanza, l'estremismo può intensificare i danni, ma spesso il problema sta nella radice di un'idea. Non è necessariamente l'estremismo a causare danni, ma le dinamiche tossiche e oppressive che possono essere presenti anche in ideologie non estreme.