Articolo sul populismo, di Equilibrium Network

Da Tematiche di genere.
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Grafico preso dal Circularity Gap Report 2022

Titolo[modifica | modifica sorgente]

Reazioni non previste

Riassunto[modifica | modifica sorgente]

L'articolo, intitolato "Reazioni Non Previste", affronta diverse questioni legate alle promesse delle élite occidentali, alla transizione industriale, alla sostenibilità ambientale e alle possibili conseguenze di un fallimento nel mantenere tali promesse. L'autore sottolinea che le promesse di un futuro green e prospero sono sempre più difficili da mantenere, poiché il sistema attuale è instabile e il teatro politico-mediatico è in preda a convulsioni. Inoltre, viene evidenziato come il consumo di materia nel mondo sia aumentato notevolmente negli ultimi 50 anni, con conseguenze negative sull'ambiente. L'autore solleva domande su cosa succederà se le promesse non saranno mantenute e ipotizza possibili reazioni non previste, come eco-terrorismo, autoritarismi di emergenza e scontri per le risorse. L'articolo invita a guardare al quadro generale e a progettare piani di adattamento, anziché credere alle illusioni. Infine, vengono forniti riferimenti bibliografici e viene indicata la categorizzazione dell'articolo.

L'articolo[modifica | modifica sorgente]

Durante gli anni '90 le élite occidentali promisero alle nuove generazioni che eravamo all'inizio di un'epoca di prosperità e bengodi per tutti.

  • L'URSS era caduta[1].
  • Il capitalismo globalizzato trionfava ovunque
  • l'euro era alle porte[2]
  • pace e benessere economico
  • fiducia nelle democrazie
  • "libero mercato"

Nel 2021 le élite occidentali - ma non solo - hanno promesso alle nuove generazioni un futuro green, ecosostenibile, inclusivo, con una forte prosperità diffusa.

Se dovessero fallire o tradire di nuovo cosa succederà stavolta? Questa domanda fa il paio con quella del post precedente sul "chi pagherà il conto" in questa nuova caotica transizione industriale.

La differenza con gli anni '90 è che stavolta i margini per illudere gli elettori sul lungo periodo si sono ridotti drasticamente. Il Sistema è sempre più sballato, passiamo da una crisi all'altra, mentre il teatro politico-mediatico è in preda a forti convulsioni fra mediocrità e demenzialità.

E' possibile mantenere le promesse?[modifica | modifica sorgente]

Come si fa promettere un futuro "green" per tutte le 8 miliardi di persone (o 9 fra poco) quando i dati puntano su tutt'altra direzione e nessuno (ma letteralmente nessuno, eccetto qualche attivista isolato) ha intenzione di cambiare brutalmente e radicalmente i rapporti di forza a livello globale (oltre che un'altra serie di "piccole" cosette)?

Negli ultimi 50 anni il consumo di materia nel mondo (grafico sotto) è quadruplicato, con oltre il 90% della materia non riciclata. Habitat distrutti, emissioni in rialzo e alterazione profonda del pianeta. Data la crescita del Sistema si capisce benissimo che la "transizione" annunciata presenta enormi problemi, che vanno ben al di là delle energie rinnovabili; di economia circolare se ne parla troppo poco e nessuno osa rivedere il concetto di "crescita imperativa".

Scenari impossibili?[modifica | modifica sorgente]

Cosa succederà se gli africani e asiatici in ascesa non avranno la loro fetta di torta del bengodi occidentale?

Cosa succederà se le magie tecnologiche non dovessero arrivare o funzionare?

Cosa succederà quando le classi medie e povere occidentali scopriranno che sono state illuse di nuovo?

Potremmo avere delle reazioni non previste:

  • eco-terrorismo
  • gruppi fanatici sostenitori di un impossibile ritorno al passato
  • autoritarismi di emergenza per salvare i possedimenti dei ricchi
  • scontri fra le Potenze per le risorse fondamentali
  • un accelerazione del declino in varie nazioni avanzate.
  • Mentre in altre, più giovani e vitali, qualcuno inizierà a domandarsi perché certe nazioni ricche, ma deboli e vecchie, debbano continuare a mantenere certe fortune.

Scenari impossibili?

Bè, dicevano così anche negli anni '90. Poi una mattina dell'11 settembre la realtà ha ricordato che le illusioni sono utili, sono comode, sono rassicuranti, ma anche un espediente che dura poco.

A cosa vogliamo credere?[modifica | modifica sorgente]

Ora possiamo scegliere se credere ad Elon Musk sul fatto che sorseggeremo un bel cocktail nella sua città marziana da un milione di abitanti fra 38 anni o guardare un attimo il quadro generale (i particolari spesso illudono...) ed iniziare a progettare quei maledetti piani di adattamento che fanno ridere i cantori del bengodi, ma che sul Titanic hanno salvato diverse persone. Non tutte però. Principalmente quelle agiate, dato che i cantori dell'ottimismo erano troppo ottusi ed orgogliosi per ammettere anche solo la possibilità del fallimento...

Ci tocca ricoprire Asimov, per chi vuole intendere.

Alessandro Leonardi

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. 26 dicembre 1991, https://it.wikipedia.org/wiki/Dissoluzione_dell%27Unione_Sovietica
  2. La circolazione monetaria ebbe effettivamente inizio il 1º gennaio 2002 nei primi dodici Paesi che l'adottarono, https://it.wikipedia.org/wiki/Euro