Apartheid come fenomeno divisivo

Da Tematiche di genere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Trevor Noah è un comico e conduttore televisivo sudafricano noto per il suo spettacolo "The Daily Show", ha scritto una commedia autobiografica intitolata "Nato per crimine: Storie di un'infanzia sudafricana" in cui racconta la sua infanzia e l'adolescenza durante l'Apartheid in Sud Africa, descrivendo le difficoltà e le sfide che ha dovuto affrontare in quanto figlio di una relazione mista tra una madre di colore e un padre bianco.

Noah descrive come l'Apartheid ha diviso (vedi Divide et impera) la società sudafricana in base alla razza, umiliando le persone di colore e limitando le loro opportunità.

L'apartheid era una pratica spietata che metteva le persone l'una contro l'altra, umiliandone alcune ed elevandone altre. In queste condizioni, le persone di colore non sono mai state persone vere e proprie, nel migliore dei casi lo erano di seconda categoria. Molti di noi possono immaginare cosa significhi crescere sapendo di non essere abbastanza e pensando che si sarà sempre inferiori, qualunque cosa si faccia.

All'epoca dell'apartheid, i sudafricani neri superavano i sudafricani bianchi in rapporto di 5 a 1. Tuttavia, non avevano alcun potere politico per agire nel loro interesse. Le loro vite erano decise dai potenti bianchi, che classificavano i neri in varie tribù con numerose lingue: Sotho, Xhosa, Zulu, Tswana, Sotho, Venda, Pedi, Tsonga, Ndebele, ecc. Alcune di queste tribù sono sempre state ostili tra loro. Questo odio si è intensificato con la regola dell'apartheid. La differenza divenne il criterio per dividere le persone in degne e indegne, mentre la somiglianza con i rappresentanti della razza bianca era spesso un biglietto d'oro.

Utilizzando l'umorismo e la narrazione, Noah trasforma le sue esperienze di vita in racconti divertenti e coinvolgenti che aiutano a trasmettere un messaggio importante sull'importanza dell'uguaglianza e dell'accettazione.