Modifica di Taccuino citazioni criminali cattivi esseri umani razionalizzazione

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* «La filosofia è interpretazione della realtà, non ha un valore di vero/falso, La hanno i fatti sui quali riflette. I fatti si verificano, le posizioni filosofiche si motivano» V.V
* «La filosofia è interpretazione della realtà, non ha un valore di vero/falso, La hanno i fatti sui quali riflette. I fatti si verificano, le posizioni filosofiche si motivano» V.V
* Livia, sono gli occhi tuoi pieni che mi hanno folgorato un pomeriggio andato al cimitero del Verano. Si passeggiava, io scelsi quel luogo singolare per chiederti in sposa – ti ricordi? Sì, lo so, ti ricordi. Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea. Non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare il benessere e lo sviluppo del Paese. Per troppi anni il potere sono stato io. La mostruosa, inconfessabile contraddizione: perpetuare il male per garantire il bene. La contraddizione mostruosa che fa di me un uomo cinico e indecifrabile anche per te, gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità. La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute in Italia dal 1969 al 1984, e che hanno avuto per la precisione 236 morti e 817 feriti. A tutti i familiari delle vittime io dico: sì, confesso. Confesso: è stata anche per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. Questo dico anche se non serve. Lo stragismo per destabilizzare il Paese, provocare terrore, per isolare le parti politiche estreme e rafforzare i partiti di Centro come la Democrazia Cristiana l'hanno definita "Strategia della Tensione" – sarebbe più corretto dire "Strategia della Sopravvivenza". Roberto, Michele, Giorgio, Carlo Alberto, Giovanni, Mino, il caro Aldo, per vocazione o per necessità ma tutti irriducibili amanti della verità. Tutte bombe pronte ad esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta. Abbiamo un mandato, noi. Un mandato divino. Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Questo Dio lo sa e lo so anch'io. ('''Giulio Andreotti''' ne '''"Il Divo"''')
* Livia, sono gli occhi tuoi pieni che mi hanno folgorato un pomeriggio andato al cimitero del Verano. Si passeggiava, io scelsi quel luogo singolare per chiederti in sposa – ti ricordi? Sì, lo so, ti ricordi. Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea. Non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare il benessere e lo sviluppo del Paese. Per troppi anni il potere sono stato io. La mostruosa, inconfessabile contraddizione: perpetuare il male per garantire il bene. La contraddizione mostruosa che fa di me un uomo cinico e indecifrabile anche per te, gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità. La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute in Italia dal 1969 al 1984, e che hanno avuto per la precisione 236 morti e 817 feriti. A tutti i familiari delle vittime io dico: sì, confesso. Confesso: è stata anche per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. Questo dico anche se non serve. Lo stragismo per destabilizzare il Paese, provocare terrore, per isolare le parti politiche estreme e rafforzare i partiti di Centro come la Democrazia Cristiana l'hanno definita "Strategia della Tensione" – sarebbe più corretto dire "Strategia della Sopravvivenza". Roberto, Michele, Giorgio, Carlo Alberto, Giovanni, Mino, il caro Aldo, per vocazione o per necessità ma tutti irriducibili amanti della verità. Tutte bombe pronte ad esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta. Abbiamo un mandato, noi. Un mandato divino. Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene. Questo Dio lo sa e lo so anch'io. ('''Giulio Andreotti''' ne '''"Il Divo"''')
* [[Difesa dalle accuse di Benaltrismo|Difesa dalle accuse di Benaltrismo: cosla benaltrologia]]
* '''Benaltrismo e benaltrologia''' [Giovanni Paolo Galeotti] È importante non confondere il benaltrismo con la benaltrologia. Prendendo ad esempio le esigenze di giusta proporzionalità tra le scelte, il benaltrismo è praticamente un sofismo, cioè usi sterilmente il paragone con altre fattispecie senza di fatto valutare se le differenze considerate sostengano la tua tesi, mentre la benaltrologia è l'arte di saper effettivamente confrontare diverse opzioni e valutare se effettivamente si sia presa una strada illogica. Se per esempio un domani lo stato mette a carico della collettività delle spese per formarti e aiutarti ad avviare una azienda e io mi lamento perché non ho la prostituta di cittadinanza, sono probabilmente un benaltrista, ma se un domani lo stato mette a carico della collettività una automobile per i ceti ricchi e io faccio notare che i ricchi hanno già 4 macchine e 2 barche e forse quei soldi andavano spesi in modo da facilitare la mobilità dei ceti produttivi, allora sono probabilmente un benaltrologo. Quindi insomma questo post è per chi usa come argomentazione "sei benaltrista" per non entrare nel merito delle riflessioni o per cattivo assorbimento del termine nel proprio framework logico.
* Marco Ferri ma infatti la regola è: Ci si occupa di qualcosa che io giudico triviale invece di ciò che noi gente di vera sinistra(TM) giudichiamo importante => critica sociale all'italiano medio analfabeta funzionale.
* Marco Ferri ma infatti la regola è: Ci si occupa di qualcosa che io giudico triviale invece di ciò che noi gente di vera sinistra(TM) giudichiamo importante => critica sociale all'italiano medio analfabeta funzionale.
Ci si occupa molto di un qualcosa che piace a me invece di un qualcosa di più importante => eh ma questo è benaltrismo
Ci si occupa molto di un qualcosa che piace a me invece di un qualcosa di più importante => eh ma questo è benaltrismo
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