Taccuino Oggettificazione

Da Tematiche di genere.
Versione del 30 dic 2021 alle 18:00 di Coce (discussione | contributi) (Formattazione)
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L'importanza dell'aspetto fisico negli uomini e nelle donne

Sondaggi su Facebook

Commenti e considerazioni


Una ragazza esprime la propria opinione: "Che la gente ha paura di essere giudicata superficiale, ha paura di essere mal considerata se pone l'attenzione sull'aspetto fisico perché ci è stata inculcata l'idea che è "sbagliato" quando è super naturale. L’aspetto fisico è la prima cosa che si guarda"

Fonte:https://m.facebook.com/questions.php?question_id=2074913539281952

Risposta di un utente: "Vero, ma perché sono loro stesse ad essere ipocrite e ad aver inculcato in testa agli uomini che "la bellezza non conta ma basta saperci fare ed evidentemente non ci sapeva fare" usata palesemente come scusa perchè se la sentono troppo calda o perché non vogliono dartela perché sei brutto."

Differenze culturali tra uomo e donna (Dario Del Gatto)

Commenti su Facebook

Considerazioni di una ragazza e di un ragazzo

Ragazza Sinceramente non avete idea di quanto sia difficile a livello culturale la vita di una donna di oggi. Un esempio banale, ma ancora oggi valido, se io ci provo con persone a caso o vivo la mia vita sessuale in modo libertario sono giudicata male, un uomo no. Inoltre proprio perché la cultura economica è quella liberale per me è giusta anche una liberalizzazione dei costumi. Il problema è che si lascia in qualche modo al mercato la scelta di quali costumi siano accettati, sulla una semplice base della maggior offerta, senza riflettere un minimo sui danni psicologici che tali costumi possono portare.


Ragazzo

Scritto un po’ coi piedi, c’è parecchio complottismo, ma è innegabile che ci sia una crisi del maschio nel mondo occidentale. Ti dico cosa c’è di vero, secondo me. Primo: da un punto di vista meramente biologico, la fertilità maschile è in calo vistoso da 50 anni e nessuno sa esattamente perché. Secondo: la pubblicità della Gillette è un buon esempio, perché (oltre ad essere incredibilmente sessista al contrario) propone implicitamente un modello di società nel quale parlare con uno sconosciuto per strada è considerato da maniaci, rimorchiarlo su Tinder è ok. Nelle società anglosassoni è de facto già così da anni. E io lo trovo visceralmente alienante, profondamente nevrotizzante, spersonalizzante e in ultima analisi anche materialistico / consumistico al limite della follia mentale.

Stiamo dicendo che rimorchiarsi una su una app di appuntamenti è più normale di iniziare una conversazione per strada o in metropolitana. Fra Harvey Weinstein e il tizio che attacca bottone per strada con le migliori intenzioni c’è un abisso. E qui veniamo a quello che c’è di sbagliato: alcuni uomini sono corresponsabili di questo casino. Anche se io disprezzo definizioni quali “mascolinità tossica” e “patriarcato”, è innegabile che sui posti di lavoro in passato siano abbondati i maschi alfa che fanno a gara a chi ce l’ha più lungo come una massa di fottuti trogloditi, e che non si rapportano alle donne come una persona normale farebbe (cioè mantenendo un sano interscambio persona-persona, non uomo-donna - trovo aberrante che i genitali di una persona facciano la differenza nel modo in cui ti ci rapporti). Questi però cominciano ad essere esempi sempre più isolati, e in America ci si è costruita l’ennesima montagna di merda mediatica sopra - non a caso ora si sta smontando.


Altra considerazione squisitamente personale: l’approccio ad una donna / a un uomo che ti piace o è lasciato al caso per mantenere intatti quel minimo di spontaneità, romanticismo e umanità che è rimasta in questa società di pazzi sclerati , oppure, nel momento in cui c’è gente in giro che sbrocca per una mano appoggiata ad una spalla o per domande innocenti tipo “posso offrirti un caffè?”, va codificata nei minimi fottuti dettagli. E a quel punto nessuno si lamenti. Fa bene Netflix a impedire che la gente si guardi negli occhi sul posto di lavoro più di 5 secondi di fila. Fa bene NBC a proibire gli abbracci. Le scollature: quanto sono permesse e quanto no, ESATTAMENTE? Quanto trucco è permesso e quanto no? Quali parole possono essere usate sul posto di lavoro e quali no, ESATTAMENTE? Che tipo di interazione è permesso avere sulla metropolitana, ESATTAMENTE? Se io ti dico “ciao” sono un maniaco? E se non lo sono dove si sposta il limite? Rendiamoci conto di quello che stiamo dicendo.


https://www.reddit.com/r/PrettyGirlsUglyFaces/ - foto valorizzate al massimo e al minimo

Intervento di Fabio Filippini - confronto tra marketing ed inadeguatezza

Esistono centinaia di cappotti, lo scopo della pubblicità è di invogliarci a comprare quelli di una specifica marca rispetto ad un altra. Si cerca di creare un bisogno. Questo bisogno nel caso della moda, viene creato creando una "realtà alternativa" e cercando di farla passare per quella vera. Si cerca quindi di imporre degli standard irraggiungibili per chiunque tramite l'uso di trucchi, luci, set e fotoritocchi. Questa realtà è spesso talmente distante da quella quotidiana che nemmeno Jennifer Lawrence è all'altezza della Jennifer Lawrence sulla copertina. Ecco che si è creato un bisogno.

La persona che guarda quella foto rimane estasiata dalla bellezza della modella e cerca di adeguarsi a quello standard.

Nel caso della donne:

  1. Le modelle appaiono magre e in forma come nessuno può esserlo quindi chiunque (nell'ipotesi della pubblicità perfetta)si sentirà fuori forma e quindi possiamo pubblicizzare palestre, spa, creme dimagranti etc.
  2. La modella è bellissima e la cosa più facile da fare per chi vuole assomigliarle è avere i suoi stessi vestiti perché: lei è bella con quel vestito almeno parte della sua bellezza è dovuta a quello > se lo indosso sarò più vicina alla sua bellezza.
  3. Pelle perfetta: stesso discorso e possiamo andare avanti per tutti i prodotti che riguardano l'immagine che diamo di noi.


Per gli uomini la cosa è un po' diversa, perché più che sulla bellezza in senso stretto si tende a puntare sul potere e sulla virilità. Questo perché generalmente gli uomini tendono a valutare come più prezioso il fascino rispetto alla bellezza (intesa strettamente come una bella pelle, assenza di rughe peso forma perfetto)

Pensate per esempio alle pubblicità dei profumi per uomini (queste sono il miglior esempio perché in televisione non posso far sentire un profumo e quindi ti faccio vedere quanto è figo chi lo indossa).

Nelle pubblicità di profumi per uomini l'attore protagonista ha tratti estremamente virili, tende ad essere muscoloso e possente, magari ha la barba, è rude ma allo stesso tempo è di classe. È l'uomo che non deve chiedere mai, ma soprattutto è ricco ed ha potere. Nell'uomo si punta all'essere maschio alpha.

Nessun uomo può essere come Gerald Butler in Hugo Boss ed è per questo che molti cercano di esserlo Non si tratta quindi di immagine della donna manipolata, si tratta di immagine del consumatore che viene manipolata per vendere prodotti, uomo o donna che siano.

https://youtu.be/Y4wDGQ-t8Ag

Modelli estetici femminili e moda

Trucco

Testimonianza di una ragazza

Avverto una sorta di insicurezza di base allucinante, soprattutto se, quando fai loro notare le ragazze senza trucco, loro rispondono che quello è essere sciatte. Alla mia domanda perché truccarsi rispondono sempre per piacere a se stesse e per essere ordinate, presentabili (=senza trucco significa che sei impresentabile) non mi è mai andato giù questo discorso, soprattutto perché il 99% delle donne che conosco si truccano.


Testimonianza su Facebook

Aspetto fisico

Testimonianza di Elena Lembo

Ragazza

Testimonianza di una ragazza


Aspetto estetico e vestiti

Testimonianza di una donna

Quando passo davanti alle mie vecchie scuole medie mi stupisco, vedo bambine di 12/13 anni che indossano i vestiti che nei negozi di abbigliamento io scarto perché mi ci sentirei a disagio. Loro invece li sfoggiano con fierezza. Molte di queste ragazzine hanno anche atteggiamenti provocanti, allusivi, camminano in un certo modo, sono civettuole.. A me spaventa. Credo che per alcune di loro sia come un gioco, emulare le donne adulte. Anche io lo facevo a 13 anni ma facevo ridere i polli xD lei invece sembra immedesimarsi nella parte, sarà perché forse è qualcosa di professionale. Non so, sono molto confusa xD.

https://www.facebook.com/mariapia.binetti.75.

Considerazione di Rexhjona Islamaj su Facebook


Considerazione di un altro utente

D’altra parte, i modelli estetici femminili veicolati dai media, oltre a essere difficilmente raggiungibili per vie naturali (la donna efebica con molto seno è in effetti una combinazione quasi impossibile in tutte le razze), sono sempre più globalizzati e pervasivi: negli anni ’40 una ragazza poteva vivere tutta la vita senza correre il rischio di paragonare la propria immagine a quella di Marlene Dietrich o Greta Garbo, ma con l’avvento della televisione e ancora di più nell’era internet, le donne devono fare i conti ogni giorno con una pletora di rivali incorporee, di una perfezione estetica irraggiungibile (anche perché ottenuta sempre più spesso con Photoshop e altri trucchi fotografici), e insistentemente simili a ogni latitudine. http://www.rivistapaginauno.it/Chirurgia-estetica.php

Basta domandarsi come mai piaccia quasi solo alle donne. è chiaro che coloro a cui piace sentano di farlo "perché mi piace e basta", ma il motivo per cui piace di fatto è al 90% di origine culturale.

Se non vedessimo sin da piccole donne truccate, messaggi pubblicitari già per bambine di 6 anni che invitano ad abbellirsi col trucco, e non fosse insomma una cosa socialmente imposta, il numero di coloro a cui piace sarebbe nettamente minore.

Libertà estetica

Considerazione di un utente

https://www.facebook.com/cynicalthoughtspage/posts/1643337835775873


Versione maschile qui, non separarle mai: https://www.facebook.com/cynicalthoughtspage/photos/pcb.1643337835775873/1643336082442715/?type=3&theater

Note all'immagine

  • La foto iniziale, parte della copertina del l’Espresso che ha ispirato la riflessione che ha dato vita a questo progetto, era uno splendido nudo omaggio alla Venere di Botticelli. Purtroppo a Facebook il nudo non piace e, per evitare venisse cancellata (di nuovo! Leggi qui http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/01/15/news/facebook-censura-l-espresso-e-il-corpo-delle-donne-1.246889), ho dovuto coprirla.
  • Ho tolto parte della copertina che nella prima versione avevo lasciato come sfondo perché fonte di troppi fraintendimenti del progetto, ho però tenuto la figura principale come tributo alla sua genesi.

Un grazie di cuore a tutte le persone che anni fa, con i loro commenti alla prima, grezzissima versione, hanno contribuito a migliorare e a rendere un po' più completa questa idea. Grazie anche a "L'Espresso", al fotografo e alla modella per aver compreso la mia buonafede e non avermi distrutta per l'utilizzo della foto (anzi).

Copertine di una rivista

Errore nella creazione della miniatura: convert: no images defined `/home/251650.cloudwaysapps.com/wyvytmmgmu/public_html/images/temp/transform_42c3c7a81749.png' @ error/convert.c/ConvertImageCommand/3261. Error code: 1

Differenze della stessa foto

Meme sul make-up

Testimonianza di Anna Garavello

https://www.facebook.com/maria.garavello.3

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=747894512042229&set=a.215273615304324.1073741837.100004650613738&type=3



Nella foto centrale sono io, e volete sapere una cosa? Sono sempre io anche nelle altre. Nella foto possiamo dire "sei bellissima hai un corpo stupendo" ma in realtà ci basiamo su un'unica foto: quella centrale. E qualcuno scorrendo per la home mi avrebbe dato della poco di buono se avessi pubblicato solamente la foto centrale.

Ecco secondo me, qual è uno dei problemi della società di questa società malata: ci insegnano ad essere barbie, dei robot che eseguono e basta, ci manipolano e della nostra vita ci svuotano e ci rendono bestie capaci di distruggerci a vicenda. Siamo fissati con l'apparire con il "mostriamo i agli altri così". Siamo le scelte degli altri. Se non avessi pubblicato le foto di cornice voi non avreste mai detto "che bel corpo" su un culo con le smagliature o sui rotolini, non avreste mai pensato che sono alta la metà di quello che sembro nello scatto e, scommetto che non sapevate che io avessi un po' di pancia. Se schiaccio le tette ho una terza e se mi distendo ho una prima, appena finito cena sono al 5mese di gravidanza e se trattengo il respiro mi vanno bene le cinture delle bambine.

Bisogna valutare le cose in più punti di vista e non aggrapparsi ad un'unica boa. È tristemente vero ma al giorno d'oggi continuiamo a guardare gli altri e li giudichiamo per il loro aspetto, per la loro copertina. Ma non sappiamo se la copertina è stata cambiata, se è stata danneggiata se è nuova oppure vecchia.  La foto centrale è la mia copertina, e tutti noi, me compresa giudichiamo quello che appare: l'esterno, senza sapere che molte volte c'è anche altro. Come viviamo con noi stessi e con gli altri ogni giorno? Come vogliamo apparire agli occhi della gente?

La brutta verità dietro le riviste di bellezza

https://www.facebook.com/UNILADFitness/videos/2519872374702473/

Il 65% - 85% della rivista è fatta di pubblicità. In realtà non sono riviste. Sono cataloghi di prodotti.

Perché è importante? Perché per decenni la pubblicità per le donne è stata fondata sullo stesso principio: "Non vai bene! Qualcosa non va in te. In realtà, MOLTO non va in te. Non sei abbastanza elegante. Lei è più bella di te. Non vali. Hai bisogno di un prodotto per risolvere!" L'85% del contenuto delle riviste di bellezza è dedicato a farti sentire imperfetta e inadeguata. Il 70% delle donne si sente colpevole, si vergogna, è depressa dopo soli 3 minuti di lettura di una rivista di moda. Le riviste vogliono farti credere che puoi apparire così: è una bugia! Nessuna può apparire come Sally Gifford. Nemmeno Sally Gifford! E peggiora.

Recentemente H&M ha ammesso l’utilizzo di immagini generate dal computer per la propria pubblicità. Questo significa che alcune di quelle fotografie mostrano corpi che nemmeno esistono. E non è tutto. Più di un terzo delle donne che leggono queste riviste hanno più di 40 anni. Indovina quante foto di donne oltre 40 anni ho trovato? ZERO. 800 pagine di negazione della biologia umana che creano una immagine negativa del corpo.

La modella media ha 21 anni, pesa il 25% in meno della media delle donne ed è 18 cm più alta. Molte di loro hanno problemi di anoressia. Negli Stati Uniti e in Europa 50 milioni di donne soffrono di disordini alimentari, come molte modelle. Ecco un elenco di modelle e celebrità con una presunta storia di disordine alimentare: vedi oggi le ragazze delle scuole elementari dall’età di 6 anni iniziano ad essere preoccupate per la loro forma e peso.

L'80% di loro è infelice del proprio corpo da adulti. Sorprendentemente una ricerca di Vogue su 1.200 uomini ha rivelato che le modelle sottopeso non sono considerate attraenti. E quali sono i valori di alcune copertine che vengono promossi da queste riviste? Uomini, Droga, Soldi, Potere, Buon sesso ,Tanti $$$, Botox in offerta , Soldi facili , Droga per il successo , una cosa in cui gli uomini sono buoni, tornare ricco, Raddoppia i tuoi soldi Guadagna $2000 extra, Sesso, Sesso, Sesso.

Migliaia di specialisti della comunicazione sono pagati incredibili somme di denaro per farti il lavaggio del cervello, venderti un’illusione e distruggere la tua autostima. Queste riviste dovrebbero essere ILLEGALI. Fondamentalmente sono contro le donne e contro di te e tu gli dai il potere con il tuo portafogli.


Continuo: https://www.youtube.com/watch?v=tLQpcXVImIE&feature=youtu.be


Aspettative sessiste: https://www.facebook.com/RubyRose/videos/10152206297271074/?hc_ref=NEWSFEED

Fisico della donna come "oggetto"


Prevalenza anoressia

Commenti di alcuni utenti

Esaltare una magrezza che è al di sotto del peso medio ha portato a un incremento del rischio di sviluppare anoressia e bulimia nervosa, oltre che ulteriori disturbi dell’immagine corporea (Garfinkel & Garner, 1982). McCarthy (1989) spiega come tutte le culture che riportano casi di disturbi alimentari abbiano un ideale di magrezza, mentre le culture che non possiedono tale ideale riportino un basso numero di casi di anoressia e bulimia nervosa. http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.2190/R55Q-2U6T-LAM7-RQR7 https://www.darkcoding.net/research/the_thin_ideal.pdf


Adolf Razzi

Mah, i DCA non sono quasi assenti nelle altre culture. L'anoressia nervosa è poco frequente in determinate culture ma questo non vale per tutti i DCA in generale, tant'è che mi pare che un altro disturbo del comportamento alimentare, il binge eating disorder, sia più frequente in Africa che in Europa. La bulimia nervosa invece ha una prevalenza leggermente minore in Africa rispetto agli altri continenti ma in ogni caso si tratta di una percentuale pur sempre rilevante. Il fattore sociale ha la sua importanza, ma non è l'unica cosa che conta nello sviluppo di determinati disturbi. Per il resto, trovo il tuo post piuttosto confusionario e sconnesso perché hai collegato forzatamente vari argomenti fin troppo complessi.


Francesco Scaccia

La letteratura sui DCA ha sempre sottolineato l'importanza del contesto sociale, è dagli hanno 50 che si evidenza come nei paesi "sotto sviluppati" siano rari I casi di anoressia mentre sono aumentati dove la cultura occidentale si sta imponendo velocemente (ad esempio la Cina). Aggiungo che il contesto è ciò che dà forma al malessere psichico, in occidente può esprimersi attraverso un DCA, nei paesi dell'est Europa tendono ancora a presentarsi caso di isteria classica.

Nei DCA il problema non è il comportamento alimentare. Il problema è altro ed il comportamento alimentare è la soluzione ipotizzata dalla persona per il/i suoi problemi. (solitamente il problema è che chi soffre di DCA non vale nulla di per sé e pensa che potrà valere solo se sarà perfetta. Quindi si aggancia all'ideale di perfezione dominante. Nella cultura occidentale la perfezione è data dalla bellezza, quindi dalla magrezza


Serena Terra

Non è necessario che l'ideale sia una persona anoressica. L'anoressia è una malattia prettamente mentale che è sintomo di altri disturbi. Questi potrebbero essere a loro volta conseguenza di molteplici fattori, tra cui i canoni odierni. Anzi, ci sono ragazze che finiscono nell'anoressia pur non volendo dimagrire. Esistono infiniti scenari e la maggior parte hanno come protagonista la società odierna e il modo in cui il corpo femminile DEVE presentarsi. Non come PUÒ, visto che siamo tutti diversi, ma DEVE. Altrimenti sei quel tipo che piace a pochi o sei il cesso. L'anoressia è un problema sociale ed è la società stessa ad averlo aggravato e reso così diffuso.

Ricerca statunitense sull'anoressia


https://www.stateofmind.it/2019/07/disturbi-alimentari-incidenza/

Negli Stati Uniti, APA indica una prevalenza dell’anoressia tra 0,5 e 3,7 per cento nella popolazione femminile, a seconda della definizione di caso utilizzata, e tra l’1,1 e il 4,2 per cento per la bulimia. Il rapporto tra prevalenza nelle donne e negli uomini si attesta tra 1 a 6 e 1 a 10. Nella popolazione adolescente, però, tra il 19 e il 30 per cento degli anoressici sono maschi.

Uno studio pubblicato su The Lancet, che revisiona la letteratura medica pubblicata nei vari paesi negli ultimi anni sul tema, indica percentuali medie di prevalenza dello 0,7 per cento nelle ragazze adolescenti per l’anoressia e l’1-2 per cento per la bulimia tra donne di 16-35 anni di età. Gli studi sembrano rilevare una tendenza alla diminuzione della bulimia e invece un aumento dell’anoressia. Nel campione analizzato, la data di esordio del disturbo è mediamente tra i 15 e i 18 anni, con due picchi (15 e 18 anni), età che rappresentano due periodi evolutivi significativi, quello della pubertà e quello della cosiddetta ‘autonomia’, passaggio alla fase adulta, che sono stati rilevati anche in molti altri studi sul tema.

http://www.epicentro.iss.it/problemi/anoressia/epid.asp

I modelli sociali possono determinare la scelta dell’anoressia rispetto ad altre forme di controllo su se stessi; in quanto si suppone portino all’approvazione sociale. Il desiderio autodistruttivo o di controllo è presente prima dell’anoressia.

I modelli di magrezza sicuramente influiscono sul disturbo che però ha cause complesse. In particolare l'anoressia viene spesso interpretata come una forma di controllo sul proprio corpo in risposta a una mancanza di controllo in altri ambiti.I modelli sociali non sono l'unica causa del disturbo, ma sono una concausa o un fattore aggravante.


Bulimia nervosa: la correlazione tra perfezionismo e i sintomi del disturbo - I perfezionisti rivolgono spesso la loro attenzione al cibo per sopperire alla tristezza. I sintomi della bulimia nervosa, come le abbuffate, offrirebbero ai perfezionisti un perfetto nascondiglio dalla pressione e dall’autocritica.


Immanuel Casto - Zero carboidrati

https://www.youtube.com/watch?v=aMlbNJD3tjM

Immagine del corpo femminile

Con Real beauty sketches, dove invita le donne a non svalutarsi (VIDEO NON DISPONIBILE)

https://www.youtube.com/watch?v=elXIjE-l03A


Autostima dell'immagine del corpo femminile

Articoli online

http://www.heartofleadership.org/statistics/

http://www.heartofleadership.org/statistics-on-body-image-self-esteem-parental-influence/

http://livelifegetactive.com/blog/body-image-self-esteem/


Meaghan Ramsey: Why thinking you're ugly is bad for you (ARTICOLO NON DISPONIBILE)

https://www.ted.com/talks/meaghan_ramsey_why_thinking_you_re_ugly_is_bad_for_you

Non lasciate che siano i numeri a definirvi - Testimonianze di Essena O'Neil

La modella Essena O'Neil in lacrime: "Non lasciate che siano i numeri a definirvi"

https://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2015/11/02/foto/australia_modella_ecco_perche_non_dovete_credere_alle_foto_su_instagram_-126485171/1/?ref=HRESS-2#1

Instagram - Essena O Neil - Non c'è nulla di spontaneo nei selfie (leggete le caption)

http://elitedaily.com/social-news/former-model-reveals-truth-fake-instagram/1268924/

Perfezionismo

Articoli online

Insegniamo alle ragazze ad essere coraggiose, non perfette

https://www.forelsket.it/ragazze-coraggiose-non-perfette/


Testimonianza di Reshma Saujani

https://startupitalia.eu/109603-20190526-ragazze-non-siate-perfette-ma-coraggiose-la-lezione-di-reshma-saujani-ceo-di-girls-who-code


La vetrinizzazione sociale. Il processo di spettacolarizzazione degli individui e della società

http://www.brandforum.it/libri/dettaglio/214

L’Oggettivazione Sessuale in un’Ottica Psicosociale

http://it.in-mind.org/uploads/Italia/Issues/1/Pacilli.pdf

http://everydayfeminism.com/2015/04/empowered-vs-objectified

Auto-oggettivazione nelle donne: cause, conseguenze e contromisure

https://www.goodreads.com/author/show/4288718.Rachel_M_Calogero


Cameron Russel Ted

http://blog.hiddenharmonies.org/2013/01/14/supermodel-cameron-russell-image-is-powerful-on-ted/


Amber Smith: "Due autoscatti prima e dopo un attacco di ansia: questa è la parte di me che nessuno vede". L'apparenza inganna e Amber Smith, giovane inglese in lotta da sempre contro il "mostro" dell'ansia, lo sa bene.

http://www.huffingtonpost.it/2016/04/11/amber-smith-ansia-autoscatto-attacco-di-panico_n_9658344.html


Report of the APA Task Force on the Sexualization of Girls

https://www.apa.org/pi/women/programs/girls/report-full.pdf


Hanno insegnato alle donne a inseguire il sogno di una perfezione fisica. Il sogno, però, può trasformarsi facilmente in sonno della ragione. E quello, si sa, genera mostri. Nella spasmodica corsa per rendere il proprio corpo conforme agli stereotipi si finisce per inseguire mode assurde, per guardarsi allo specchio e trovare il proprio volto deturpato. Si finisce per trattarsi da oggetti, così come la pubblicità impone.

L'Associazione Women Not Objects (donne non oggetti), ha lanciato una campagna shock per combattere le pubblicità [...]. Nel video viene mostrato come gli standard di bellezza imposti dalle pubblicità abbiano un'influenza sul pensiero delle giovani ragazze e causino spesso danni fisici e psicologici. Labbra di plastica, gambe incellofanate per lasciare il giusto spazio tra le cosce e lì, dove dovrebbe trovarsi la pancia, un vuoto.

https://alledonnepiacesoffrire.wordpress.com/2018/01/21/il-corpo-imperfetto-delle-donne/http://www.huffingtonpost.it/2016/03/14/istandup-donna-oggetto_n_9457624.html?ref=fbpr


EMILY SKYE, LA MODELLA PHOTOSHOPPATA PERCHÈ TROPPO MUSCOLOSA SI SFOGA SUI SOCIAL: “PERCHÈ MI HANNO SCELTO?”

http://www.beautyandthecity.it/2014/10/28/emily-skye-la-modella-photoshoppata-perche-troppo-muscolosa-si-sfoga-sui-social/


Sessualizzazione

http://www.pbs.org/newshour/updates/social_issues-july-dec13-sexualization_12-21/

Julia Roberts

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/11/julia-roberts-su-instagram-la-sua-foto-senza-trucco-la-perfezione-e-il-male-di-una-nazione/2028101/

Video online

Insegna alle ragazze il coraggio, non la perfezione - Testimonianza di Reshma Saujani

https://www.youtube.com/watch?v=fC9da6eqaqg&feature=youtu.be


YOU LOOK DISGUSTING

https://www.youtube.com/watch?v=WWTRwj9t-vU

#IStandUp Against the Harm Caused By Objectification of Women in Advertising

https://www.youtube.com/watch?v=1O4ycTml7fk

Il caso di Essena O'Neilhttps://www.vogue.it/news/notizie-del-giorno/2015/11/03/essena-o-neill-instagram-retroscena

https://www.vogue.it/galleries/gait38642

Instagram non è la vita reale. La modella australiana Essena O’Neill si ribella al social network più popolare del momento e svela quanto siano finte le foto del suo feed

Essena O’Neill, diciottenne modella/starlette dei social network dall'Australia a un certo punto non ce l’ha fatta più. Dall’alto del suo mezzo milione di follower su Instagram, 200mila su YouTube e Tumblr nel patinato mondo delle Instagram star è solo una come tante (non troppe, ma nemmeno pochissime) avviata sulla strada dorata del fashion blogging tra eventi, abiti delle maison più esclusive e una vita dalle milleluci sognando forse il cinema e di sicuro di diventare come Cara Delevingne. Se non che, appunto, “non ce l’ha fatta più”.

“È un sistema basato sull’approvazione sociale, sui likes, sulle views, sui follower. È un metro di giudizio perfettamente orchestrato. E io sono stata consumata da esso”. Nuff said. Parole pronunciate dalla stessa Essena in un video YouTube con cui annunciava, urbi et orbi, il suo ritiro dai social media. Un addio con "porta sbattuta" a cui è seguita la cancellazione più di duemila foto da Instagram e la modificazione delle didascalie delle altre.


Il messaggio? Social Media Is Not Real Life. Un esempio? “Ho fatto almeno 100 foto in pose simili cercando di far sembrare il mio addome carino. Mi ricordo di aver mangiato molto quel giorno. Mi ricordo di aver urlato a mia sorella di continuare a scattare finché non fossi stata in qualche modo orgogliosa della foto.” E poi ancora cifre (quelle del denaro che le veniva versato dalle case di moda per ogni post), massime di vita (“La bellezza basata sull’estetica soffocherà il tuo potenziale qui sulla terra”) e confessioni (“L’unica cosa che mi aveva reso felice quel giorno è stata questa foto. Che cosa profondamente deprimente”). Tutto questo accompagnato dalla nascita del sito http://letsbethegamechangers.com/, in cui Essena ha voluto ricreare una nuova sé, lontano dai social.


Messaggi forti ma, ci si conceda la drasticità, anche discretamente banali. Pensare che una foto super filtrata, scattata durante un tramonto spettacolare, dove a fare bella mostra di sé c’è un abito da sera sfoggiato in un ambiente domestico, sia una genuina istantanea di vita, è davvero un po’ ingenuo. Quello che invece è inquietante, e per nulla scontato, è che una diciottenne senta l’esigenza di fare di queste ovvietà un vero e proprio “proclama” mondiale. Che davvero reale e virtuale ormai siano percepiti (almeno nell’immaginario teen) come realtà identiche e sovrapposte? Possibile che la proiezione del sé verso l’esterno e ciò che si è vengono vissuti come fusi? E, infine, possibile che un like, al netto della stimolazione dell’ego, possa divenire un metro di valutazione del valore che una persona pensa di avere?


Tutte domande su cui, probabilmente, si stanno già interrogando sociologi, antropologi e psicologi e che rientreranno in saggi e innumerevoli temi di tesi di laureandi e dottorandi. A noi al momento non resta che osservare. Fra dieci anni vedremo se le nostre preoccupazioni avevano ragione d’essere. O se ci sbagliavamo. Per nostra fortuna.


di Simone Tempia



La Francia vota la legge contro l'anoressia http://www.vanityfair.it/news/mondo/15/12/19/legge-anti-anoressia


si crea un bisogno che prescinde dal giudizio altrui. Vuoi un bel voto per soddisfazione personale prima ancora che per le aspettative altrui; allo stesso modo ti trucchi per piacere a te stessa e soddisfare il tuo bisogno, prima ancora che per piacere agli altri. In questo senso trovo che sia vero che una donna si trucca per sé: è un suo bisogno e riguarda prima di tutto lei :)



Ragazza Che si truccano per loro stesse probabilmente è vero, dato che la maggior parte non si piace guardandosi allo specchio. E questo è dato dal fatto che si guardano filtrandosi con gli stereotipi di bellezza proposti dai quali non riescono a staccarsi.


Conosco bene questo disturbo, ne ho sofferto in adolescenza ma era a causa della mia famiglia che mi faceva credere che fossi una balena. In pratica mi vedevo come sono adesso (17kg in più) e me ne sono resa conto solo col tempo riguardando delle foto. Stavo una favola porcoddue e non me la son goduta affatto! Da piccola ero bella rotonda ma con la pubertà ho perso tutto naturalmente, ma le mie sorelle (entrambe molto più grandi di me) e i rispettivi fidanzati si divertivano a offendermi gratuitamente sul grasso. Da parte dei miei genitori c'erano solo risate e mai un accenno a farle smettere. Loro erano molto magre entrambe ovviamente.

Esempio spicciolo: prima di questa sfilata entrambe mi hanno smerdata per giorni dicendomi "ma un ti vergogni a farti vede in costume da tutti in codesto stato?!" Ho deciso di farlo comunque perché delle amiche, evidentemente meno in forma di me, mi hanno convinto di farlo per divertirci. Avevo 15 anni. »



Uomini e donne sono uguali → NO


Layla Amanda Falciola Ma si questo sono d'accordissimo, ma è un altro discorso. Io anni fa avevo l'autostima pari a zero perché davo troppo peso al giudizio altrui, poi sono cresciuta e ho capito che le cose le devo fare per me stessa e basta.

Non dico che non me ne freghi nulla del giudizio altrui, a tutti frega almeno un po', ma se ora mi dici che sono grassa magari ci sto male un attimo ma poi vado avanti con la mia vita, anni fa avrei digiunato per due giorni Sono la prima comunque a dire che dovrebbero smettere di imporre certi canoni di bellezza alle ragazze, ma trovo anche sbagliato dire che qualsiasi cosa che una donna fa è perché è stata influenzata, come se noi donne fossimo incapaci di pensare con la nostra testa. No, allora su questo sono d'accordissimo, mi piacerebbe molto che la pubblicità mostrasse donne con corpi diversi e non sempre i soliti, perché anche questo influenza molto le ragazzine, purtroppo. E bisognerebbe iniziare a capire che solo perché una cosa non aderisce perfettamente ai canoni della società non significa che sia brutta


Ragazzo:







Ragazza Certo, è vero!


<a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009327261258" rev="en_rl_none">Marco Ferri</a> Sei geniale. Non ci avevo mai pensato, hai ragione piena. E questo a mio avviso spiega l'immensa avversione femminile per i femminicidi (ad esempio). Non sono solo le 2 donne uccise ogni milione a suscitare sdegno, ma la consapevolezza che c'è qualcosa che non va. è come un virus inoculato dentro le donne. Un bisogno a cui le donne stesse non riescono a ribellarsi, perchè fa parte di loro, ma genera emozioni negative pesanti e vorrebbero che le cose cambiassero. Ne hanno fin sopra i capelli.

Marco Ferri</a> bravissimo! Hai colto nel segno e con precisione la sensazione!

Ragazza

Evitare discussioni 

Dato che l'argomento è un po' delicato e non ho voglia dell'ennesimo scontro mi interessa confrontarmi solo con chi condivide le mie impressioni. Se ciò non accadesse mi farebbe piacere che non replicaste. Non voglio un dibattito, ma un aiuto per capire le origini di un fenomeno.


Marco Ferri Il problema è che io non posso capire con chi mi sto confrontando. Dato che mi trovo spesso a difendere opioni che non si conformano al pensiero comune mi scontro con un muro di cocciutaggine alto come una casa. Ad esempio, hai 16 anni o sei un laureando in psicologia? capisci che cambia parecchio.. Il risultato è che oggi sono abbastanza caustico verso tutte le persone che hanno bisogno di vedere le cose in un certo modo, vogliono giocare su fattori motivazionali (es. profezie che si autoavverano, il fatto che le parole siano performative, ecc) o vogliono darsi un tono usando frasi fatte (es. non si può generalizzare) senza però capirne a fondo il senso..

Per dirti mi sono capitate persone che affermavano che "non c'è alcuna differenza tra uomini e donne". Una simile (vorrei dire st.. vabbè) affermazione è da distacco totale dalla realtà. Ci sono differenze persino nel mondo animale. E poi ci sono immense differenze socioculturali. Inoltre il fatto che vi siano eccezioni non nega che vi siano anche delle tendenze. Infine avevo portato studi di sociologia e molto altro materiale. Quindi dato che la gente ha dei grossi problemi ad essere obiettiva (mentre io ho un tratto di personalità ossessivo, tendo a mettermi sempre in discussione e a cercare fonti) non ci tengo a esasperarmi in confronti che trovo immaturi..


M Non ho tempo di intervenire nella discussione, però ti prego solo di non farti scalfire mai Lo vedo bene come le persone non si fermano a pensare veramente È anche questo l'obiettivo, rendere tutto ciò normale cosicché anche le persone che non c'entrano col fenomeno non abbiano nulla da ridireE le tue non sono seghe mentali, sono osservazioni di problemi molto ma molto consistenti e deleteri che passano senza osservazione Non ho tempo di argomentare ma ti prego solo di non mettere in dubbio le tue posizioni riguardo a questo argomentoE ricorda che apprezzo tantissimo questa crociata che fai Purtroppo quasi nessuno coglierà, ma prima o poi qualcuno coglierà quello che dici O almeno ci penserà un attimo di più. Lo so bene, e penso che condividiamo la stessa rabbia/tristezza per come la gente non riesca a capire Ormai la società ha preso questa piega, e già se eliminassimo i condizionamenti dei media sarebbe difficile, figurati allo stato attuale. Comunque un po' tutte sono toccate da questo fenomeno Chi più chi meno Le reazioni possono essere tante, si possono adattare abbastanza facilmente o non facilmente, o non riescono proprio Davvero negare che questo sia un fenomeno grave anche nelle sue forme più" innocue" mi fa capire che andrà sempre peggio


Ragazza Di sicuro il bombardamento di modelli irreali a cui siamo sottoposti genera confusione. Molta perfezione sulla carta e tantissima insicurezza nella realtà. Per le donne dei canoni estetici da top model, per i maschi il porno. Se ci pensi però non è nemmeno così categorizzato, anche gli uomini hanno modelli di perfezione e anche le donne pensano di dover diventare delle porno star ungheresi. Per questo parlavo di trovare equilibrio, una volta vista pelata di lui e la cellulite di lei mettiamo un porno di sottofondo quando facciamo roba e viviamo sereni! O no? Manca questo ultimo salto in tanta gente.....


Gli anni '70 sono stato l'ultimo sussulto di giovani generazioni slegate dalle dinamiche commerciali, di mode nate dal basso, di profonde convinzioni ideologiche. Si, sono una zecca maledetta, si vede? :D E poi il pelo...già, sono un amante del genere ;)


Ragazza Perchè che condizionano e manipolano è vero, com'è vero che sfruttano la sessualità per i loro scopi È altrettanto vero peró che questo non significa che ogni atto sessualizzante che la donna compie su se stessa sia causato dai media Nè tantomeno questi possono generare, da soli, malattie come l'anoressia che hanno radici ben più profonde


Michele Sponsale Se il sesso fosse qualsiasi cosa non riconosceresti il sessualizzato dal non sessualizzato. Dire "siamo tutti sesso, non esiste una sessualizzazione vera e propria" è un modo sbrigativo per non indagare la questione. La sessualizzazione esiste, e sta portando nel tempo a trasformare l'autoaffermazione personale in espressione sessuale. Il sesso c'entra ANCHE nelle persone, ma non è l'unica componente. La sessualizzazione porta a centrare tutti gli atti e tutte le dimensione del proprio essere in modo subordinato alla sua appariscenza sessuale. Che è poi un modo veloce per ottenere conferma e scopo in una cultura e società in cui questi mancano, e quasi tutti si sentono intrinsecamente bisognosi di affetto ed insicuri.

Michele Sponsale Le donne, facendo gli stessi selfie, e considerando che essi sono ormai pratica non socialmente condannata, perché li si accetta in quanto anche emulazione di personaggi di riferimento, come le modelle (che per l'influenza dell'industria soft pornografia hanno incominciato a dover posare in un certo modo più sessualizzato od erotico più che elegante, senza tuttavia essere socialmente condannate), non vedono l'ammiccamento sessuale dove c'è. Li c'era più o meno espresso in praticamente tutte le foto. Poi ovviamente un uomo etero (e credo una lesbica) può dire quando qualcosa è sessuale o meno rispetto ad una ragazza, mentre è più contorto che lo riconosca, quando magari è sottile, una donna etero.


Apparenza


Dato che l'argomento è un po' delicato e non ho voglia dell'ennesimo scontro mi interessa confrontarmi solo con chi condivide le mie impressioni. Se ciò non accadesse mi farebbe piacere che non replicaste. Non voglio un dibattito, ma un aiuto per capire le origini di un fenomeno. - In Austria ho visto persone andare ai matrimoni con degli zaini da montagna. In Italia credo non accadrebbe mai e poi mai. Nessuno ha il coraggio di rischiare disapprovazione sociale e senso di inadeguatezza. Sbaglio? Perchè? C'è tanto giudizio? si bada molto alla apparenza? - Ogni volta che entro in discoteca in Italia mi sembra che ci sia un livello di omologazione e fighettismo terrificante. A Milano non ne parliamo. In Italia vedo Peuterey, Blauer, ecc e comunque abiti costosi e fighetti. Nelle nazioni che considero più evolute molto molto meno. - In austria e in germania, ad esempio, io e un amico, abbiamo l'impressione che sia gli uomini che le donne si valorizzino decisamente meno che in Italia. A lui scoccia, a me invece fa piacere. Ammesso che condividiate queste impressioni, come spiegate il fenomeno?

Condivido il tuo pensiero. Quando penso all' apparenza mi vengono in mente due antipodi:Il primo é un tizio che l avorava a un call center con me che veniva senza nemmeno pagare il biglietto del bus ma con abiti firmati e un modo di fare che ostentava. Il secondo é marchionne, uno dei più brillanti e pagati manager del mondo che ha trattato anche con obama e merkel per la cessione una riuscita una no di chrisler e opel in maglione.Secondo me il voler apparire italiano viene da una non accettazione della propria condizione. Forse in italia si giudica più che in altri paesi perciò si tende ad apparire di più


Condivido fortemente e potrebbe essere un'ottima intuizione.. secondo me hai proprio centrato il punto. Forse si lega quasi al negare la nostra condizione.. Ora che mi ci fai pensare se penso alle vecchie generazioni molte si autoingannano e si ripetono ad alta voce ciò che vorrebbero essere. Fingono di esserlo invece di attivarsi per diventarlo.. Uno dei meccanismi di difesa dell'ego è: «Denial: Refusal to accept external reality because it is too threatening; arguing against an anxiety-provoking stimulus by stating it doesn't exist; resolution of emotional conflict and reduction of anxiety by refusing to perceive or consciously acknowledge the more unpleasant aspects of external reality.» Un minimo ci rivedo questo atteggiamento in quelli che presentano certi contrasti..


Eh purtroppo in Italia c'è tanto questa spinta all'apparenza fondata sul vestire bene e alla moda. C'è proprio di base già a un livello alto. Che diventa estremo e insopportabilmente soffocante nel suo farsi omologazione in certi ambienti.



Le Duemila sono cresciute troppo in fretta

precoci utilizzatrici di whattsapp, insaziabili lettrici dei cinque corposi e voluttuosi volumi di After. Sono anche le spettatrici di video musicali sempre più hot ed espliciti. E quelle che postano sui loro social immagini super ammiccanti: ritoccate con Photoshop e filtri vari per sembrare sexy e molto più vecchie della loro età. Ora che grazie alle tecnologie tutto è velocizzato, è diventato di moda comportarsi da adulti almeno 2-3 anni prima della maturità e le ragazze del 2000, oggi solo sedicenni

http://27esimaora.corriere.it/16_ottobre_21/chi-sono-duemila-ragazzine-cresciute-troppo-fretta-1a242534-9793-11e6-bd66-b2bce124488b.shtml?cmpid=SF020103COR


Emyluna: limiti del femminismo

Lei: Noi donne siamo bombardate da ideali di bellezza impossibili.  Io: 50 anni fa si parlava già di donna oggetto, oggi mi pare che non si sia risolto molto.. C'è inoltre una differenza di fondo che rende il tutto più amaro: un tempo era l'uomo a rendere la donna un oggetto, oggi sono alcune donne che desiderano divenire oggetti. Lei: Io mi sto rendendo conto che quello che hai appena detto è, a mio avviso, anche il limite del femminismo. Da un lato c'è ancora una disparità ma dall'altro il nemico per le donne... non è la disparità... è l'auto imporsi modelli irraggiungibili. E anche l'incapacità di staccarsi da un modo di essere donne che comincia con il culto della bellezza e continua verso l'incapacità di essere solidali tra donne. Esatto gli uomini in genere sdrammatizzano troppo e le donne invece trasformano una banale discussione in una tragedia però è bello parlare con una persona che abbia un punto di vista realistico


Se una donna si sente costretta a spogliarsi e mercificare il proprio corpo perché le è stato inculcato che essendo donna non ha altra via per raggiungere fama e denaro, lo trovo degradante. Se invece, parliamo di una donna con sufficienti strumenti psicologici e culturali, che liberamente decide di utilizzare un bene effimero come la bellezza per ottenere prima un notevole successo economico e poi un ruolo più manageriale nel mondo della pubblicità, non ci vedo niente di male. Quello che trovo sbagliato in assoluto è il proporre canoni di bellezza irreali e irraggiungibili che su menti giovani e influenzabili possono generare scompensi tali da tradursi in vere e proprie patologie.



I commenti negativi fanno tanto Miriam Bando Comunque dicevo che i commenti dei maschi contano moltissimo. Per dire: io avevo un ex, tutt'altro che bello (grasso, pelato e non un granché) ma ne ero innamoratissima e guai a chi provava a dirmi che fosse brutto, per me era bellissimo lo stesso. Lui però spesso faceva commenti sul mio fisico paragonandolo magari a quello di altre ("la mia ex aveva la pancia piatta" "quella ha un culo fantastico e tu floscio ahah") e questo ha peggiorato incredibilmente le mie insicurezze. Già di mio ne avevo perché in famiglia mi hanno sempre "presa in giro" in quanto membro più grasso della famiglia e tuttora mi fanno osservazioni. Comunque da quando il mio ex ha iniziato a fare quei commenti sono andata ancora più in paranoia e nonostante sia dimagrita un po' e grazie alla palestra mi stia crescendo un minimo di gluteo non mi accetterò mai. Non importa quanti complimenti possano farti gli altri, si fa presto a distruggere le sicurezze di una persona. Sono consapevole di non essere "brutta" ma non mi piaccio lo stesso. Giovanni Tria Se hanno da ridire sul TUO fisico porcamadonna provassero a scoparsi Emily Ratajkowski magari riesce ad appagare le loro esigenze


Helena Hits Miriam ho avuto la tua stessa esperienza e posso confermare che la cosa mi ha traumatizzata a vita e tuttora ho problemi con l'alimentazione a causa sua.


Miriam Bando Che ci aiutiate a diventare insicure è vero. Poi è anche vero che se in 10 ti dicono che sei bella e uno ti dice che sei brutta credi a quello, sia perché siamo delle teste di cazzo, sia perché sei convinto che uno che ti dica una cosa negativa dica un...Altro...


Miriam Bando Poi forse mi influenzano anche gli stereotipi. Vorrei essere bella come una di quelle fitness girls che si vedono su Instagram, culo di marmo, pancia piatta e tette (rifatte). Però diciamo che mi danno anche uno stimolo a migliorarmi, ho un obiettivo che voglio raggiungere.


Miriam Bando Helena Hits io ho avuto un periodo che guardandomi allo specchio mi mettevo quasi a piangere da quanto mi facevo schifo😂


Federica Falco Avevo commentato anche io il post, comunque anche io avevo mille paranoie e complessi che ora fortunatamente ho debellato. Quand'ero alle medie sono stata vittima di bullismo e durante tutta l'adolescenza non sono riuscita ad avere un rapporto normale con il mio corpo, sono sempre stata magra, lo sono di costituzione, ma ero arrivata a livelli in cui non riuscivo a vedermi allo specchio perché mi vedevo grassa e cessa, proprio perché quegli stronzi mi avevano inculcato quest'idea. Mi sono portata queste insicurezze per anni, mentre ora sono per "sticazzi per tutti", e niente, mai stata meglio.


Virginia Santarini Più che i commenti cattivi, che sono importanti e mi minano dentro soltanto se la persona che li fa è una persona a me cara, la cosa che a me ha sempre sconcertato è il fatto che qualcuno si possa prendere in maniera leggera la libertà di commentare inmodo critico rispetto al fisico di un'altra persona. A causa di vicende passate non proprio semplici so cosa significa avere un corpo che non riconosci o che si ribella a te stessa, so cosa significa essere molto fragile a riguardo, e proprio per questo, non sapendo come qualcuno potrebbe prendere una critica negativa e brutta su di sé, tendo a non dare la mia opinione a riguardo, opinione peraltro non richiesta e il più delle volte nemmeno voluta.


Loreta Anna Pavone Mah, per quel che riguarda me le critiche più dure sono arrivate dai miei parenti, soprattutto da mio fratello che non perde occasione di sottolineare che faccio schifo perché sono grassa. A volte penso che chi critica ha bisogno di vedere gli aspetti negativi negli altri perché egli stesso per primo non si accetta.


Noemi Ventura Quando passi gli anni sentendo commenti sul tuo aspetto fisico, di quanto sei grassa, di quanto tu faccia schifo, è difficile fregarsene degli altri e superare questo tuo blocco.



Uomini e donne sono uguali? https://www.youtube.com/watch?v=J5y7AgY2nwk

fredrickson and roberts objectification theory - <a href="https://www.google.it/search?q=fredrickson%2Band%2Broberts%2Bobjectification%2Btheory&amp;amp;amp;amp;rlz=1C1CHFX_itIT495IT495&amp;amp;amp;amp;oq=fredrickson%2Band%2Broberts%2Bobjectification%2Btheory&amp;amp;amp;amp;aqs=chrome..69i57&amp;amp;amp;amp;sourceid=chrome&amp;amp;amp;amp;espv=210&amp;amp;amp;amp;es_sm=93&amp;amp;amp;amp;ie=UTF-8" rev="en_rl_none">link</a>


Secondo voi perché le donne si leccano il culo a vicenda e si sparlano alle spalle?


“Deumanizzazione”, il nuovo libro di Chiara Volpato - <a href="https://donnedellarealta.wordpress.com/2011/04/09/deumanizzazione-il-nuovo-libro-di-chiara-volpato/" rev="en_rl_none">link</a>


Ragazza giustamente come dici tu "Migliaia di ragazze bellissime non sono sicure di se". Questo perché migliorando l'aspetto fisico agisci solo a livello comportamentale della cosa. (Insomma è come se facessi una blanda autoterapia comportamentale). Questa però non agisce sulla causa ma solo sul sintomo, non va a fondo sulle vere ragioni dell'insicurezza. Ed è molto difficile che questa sia dovuta solo all'aspetto fisico. Perciò un miglioramento estetico migliora ma non risolve la situazione, che per esempio in un mondo stressante come quello delle modelle si esacerberá! E da questo punto di vista è molto più semplice curare l'aspetto che andare in terapia.



- Simulatore by Simone di accimento per uomini: <a href="http://mic.com/articles/125943/virtual-reality-finally-shows-men-what-its-like-to-be-catcalled-on-the-street?utm_source=policymicFB&amp;amp;amp;amp;utm_medium=main&amp;amp;amp;amp;utm_campaign=social" rev="en_rl_none">link</a> fatto con Oculus Rift La crescita personale non è solo aumentare la propria efficacia o smettere di lamentarsi. A chi ha voglia di coglierla vorrei proporre una riflessione più profonda.

https://www.youtube.com/watch?v=iYhCn0jf46U 


Libri Dalla parte delle bambine  Ancora dalla parte delle bambine

Donne che si sentono sotto assedio maschile </a>

A




Sei uno dei pochi che capisce, meriti una medaglia. Il terzo,il quarto e l'ultimo sono lo stesso tipo di culo solo con pose e vestiti diversi la "wow" è solo una "grrr" che non ha smesso di inarcare Marco Garlini Non fatevi imbrogliare, guardate l'arco che fa la schiena di tutte le ragazze col culo grosso (eccetto la seconda che lo ha rifatto). Appena si raddrizzano saranno come la terza, solo con disturbi muscolari alla schiena Daniele Gortani Ha ragione,viene accentuato in maniera patologica l'arco lombare Daniele Gortani L'arco causa seri problemi fatto così

D: Sigh e la seconda sono le uniche che ce l'hanno bello, il resto è tutto uguale solo presentato in modo diverso



Risultato del sondaggio: perchè le donne si truccano? (7 a 1 sono consapevoli)

- per molto tempo mi sono curata per motivi di autostima

- effetto del vestire sull'autostima

- Ad essere onesta lo faccio prevalentemente per essere "accettata" dagli altri

- mi fa sentire più sicura, adeguata, vedo che il mio atteggiamento cambia in positivo quando mi sento bene e avverto la differenza anche nell'atteggiamento degli altri. Secondo sono convintissima che l'abito faccia eccome il monaco

- per piacermi e sentirmi a mio agio

- ho paura del giudizio altrui e di essere considerata cessa quanto mi vedo io

- lo fate solo per rimorchiare? secondo me no, è anche per stare bene con se stessi e banalmente aumentare l'autostima autostima credo, mi sento più sicura

- mi sento sicura e cammino e mi pongo in un altro modo. Nei periodi in cui mi lascio andare mi sento peggio con me stessa, non riesco a guardarmi a volte.

-  mi sento più sicura di me stessa e riesco ad essere molto più sciolta e aperta.

- per una questione di insicurezza sopratutto. Non mi piaccio e mi vedo oggettivamente bruttina quindi mi fa stare meglio vestirmi in un modo in cui mi sento a mio agio e che non attiri critiche diciamo.

- Per piacermi e per piacere al mio fidanzato.

- non lo faccio "per me stessa": voglio partire dal presupposto che mi piace apparire piacevole agli occhi della gente, che siano miei conoscenti o meno.

- mi piace molto che le persone mi guardino e pensino che sia carina!

- Il vestirmi in modo attraente in determinate occasioni dipende dal mio voler provocare qualcuno che so di incontrare, ma ciò non significa che vorrei che ogni singolo uomo mi fissasse

- Per una questione di sicurezza, perché mi piace sentirmi adatta a tutto ciò che mi circonda, alle situazioni, ed essere vestita meglio o leggermente truccata ti da una marcia in più. Essenzialmente la prima impressione, quella fisica, è importantissima

-  A tratti me ne fotto, altre volte mi va di impressionare un po' il mio uomo o di sentirmi a mio agio con qualcosa che il mio cervello etichetta come "da figa"

- Perché ho bisogno di piacermi

- Davvero lo fate per voi stesse? Io mi curo molto e sto molto attenta al vestiario, ma lo faccio per apparire bene agli occhi degli altri,

- Per me è soprattutto un problema di autostima e di "immagine pubblica"

- per sentirmi sicura e anche perché mi diverte scegliere cosa mettere.

-  è semplicemente una questione di costrutto sociale. Fin da piccole ci hanno insegnato che sei femmina, e quindi devi essere carina, raggiungere certi standard, piacere ed essere presentabile.

- per narcisismo lieve (mi piace essere bello)


- risposta consapevole ma alternativa. Lo definirei conformismo.. - voglio comunicare a chi mi vede qualcosa di me (bisogno di essere unica? autoaffermazione?) - Piacere a noi stesse / non per provocare - Non mi valorizzo


- risposta complessa (il soggetto manca di consapevolezza) - Mi vesto bene e mi trucco per piacermi, amo essere diversa e prendermi cura di me stessa. - risposta pucciosa che ribalta la colpa sugli altri

- poco mi importa di sembrare bella agli occhi degli altri, di "acchiappare".




Sinceramente, al di fuori dei nostri discorsi e di noi, io mi sto un po' rompendo i coglioni di sto discorsi Ne ho davvero piene le ovaie Se compri le riviste, ti trucchi e sei femminile sei schiava del sistema è dovresti prendere coscienza di te per la tua autostima e Bla Bla Bla Bla Se dici che non ti trucchi e vai in spiaggia serena nella tua taglia 48 sei la femminista che vuole attaccare l'uomo e sei pigra perché ci vuole equilibrio e curare l'autostima ma anche il corpo Quindi, non me ne frega un cazzo, ma davvero, detto in serenità


sì, in effetti


Anastasia


Ci sono quelle schiave della taglia 38, cazzi loro Perché io cerco di avere un occhi più critico possibile su me stessa e i modelli che mi circondano per capire quando sono io che esagero o quando sono.loro Non posso salvare il mondo è lo sforzo che faccio io lo possono fare tutte E sto cazzi. Proprio perché mi sento libera e indipendente non devo dimostrare un cazzo a nessuno, lo capirà chi interagisce con me se sono equilibrata o meno Tranquillo, tu alla fine hai più una curiosità se vogliamo accademica Vuoi capire come funzioniamo

Se non avessi compreso questo, fidati, non sarei qui a parlare con te

Anastasia: Più che la sessualizzazione a me fa paura il voler tutto e subito. No tesoro, sii onesta, ti prostituisci perché i soldi sono facili e ti impegnano meno di un lavoro 8 ore al giorno. Gente giovane che voleva soldi facili e veloci. Disposta a tutto, illegalità, scopare con vecchi decrepiti...


Lorenza Fargnoli Eh scusate l'intervento ma in effetti se mi dici Marco Ferri che lo scopo del sondaggio era capire quanto ci si senta feriti oggi dai giudizi estetici e se ci siano troppe pressioni ti rispondo sì (ma non avevo proprio compreso allora) perché oggigiorno credo che di un giudizio estetico negativo ne risentiamo un po'tutti ma perché ci viene quasi imposto di curarci e certe necessità, per non so quale ragione, si sono molto intensificate negli ultimi anni. La competizione con le altre o con gli altri la percepisci già dall'asilo quando le mamme per prime si mettono a giudicare la bellezza dei figli altrui e fanno di tutto per far "fidanzare"i propri con chi dicono loro (neanche si fosse in gara per ristabilire determinati geni stile razza ariana) fino alle sfide odierne per prendere I big likes (che poi quelli dipendono molto anche da quanti miliardi di amici hai su Fb e quanti di questi ti conoscono e quanti ti odiano o ti adorano e dalla tua capacità di farti foto e di modificarle ergo tutto gonfiato) .-.


Esther Rosina Sì hai ragione, la "colpa" del senso di inadeguatezza individuale raramente è del singolo che ha espresso un giudizio negativo (anche se per gentilezza è sempre meglio evitarlo), ma ovviamente la persona che si sente giudicata tenderà a scaricare tutta la responsabilità su di lui, senza considerare che se non dessimo all'immagine tutto il peso che le diamo, per prima cosa probabilmente non si sentirebbe così offesa, ma soprattutto l'altra persona non sentirebbe il bisogno di formulare giudizi... Ma che ci vuoi fare, ci crescono con l'idea che il nostro aspetto deve essere sempre al top a uso e consumo degli altri, al massimo si può cercare di sbattersene. In generale l'ideale della competitività a cui accennavi mi sta sulle scatole una cifra, sono anni che gli psicologi spiegano che è il modo migliore per crescere un figlio insicuro, eppure addirittura certi genitori non vogliono saperne di abbandonarlo...


Autooggettivazione sì



Autooggettivazione<


Insicurezza femminile











Ragazza Ti dico una cosa Che mi è venuta in mente leggendo queste cose vai! Quando ero più piccola -18 per intenderci i Faticavo ad avere relazioni con i ragazzi e non capivo perché, molti mi prendevano in giro per l'altezza che amen, non posso cambiare, oppure per i denti (diastema) Oppure per una forma del viso "strana" Bhe A furia di prese per il culo e scarti mi son fatta complessi scemissimiTipo per le foto, pensavo di avere una faccia tonda e mettevo le guance un po' fra i denti per avere gli zigomi più evidentiOppure per un periodo mi sono tolta dei capelli perché guardando le altre ragazze Mi ero accorta che la loro attaccatura di capelli fosse dritta diciamo, rettangolare, la mia a cuore invece

E quindi era sbagliata

Le nostre tette non definiscono la nostra morale. ⁠ Stavo chiacchierando con un'amica che si stava preparando per un appuntamento, era nel panico perché non sapeva cosa indossare. Ha grandi tette come me, e ha detto che non voleva sembrare 'troia' ma voleva comunque sentirsi sexy.⁠ Perché dobbiamo preoccuparci che le persone giudichino quanto siamo sensuali in base alle dimensioni del nostro seno? Ho parlato con così tante persone con grandi tette che dicono di coprirsi per evitare sguardi e commenti indesiderati, ma poi si sentono poco sexy perché devono indossare abiti poco lusinghieri. Chi si rispecchia in questo?⁠ Ricordo che avevo 14 anni e che gli insegnanti mi chiedevano di cambiarmi i vestiti perché erano 'inappropriati' e attiravano attenzioni indesiderate. Le mie amiche che indossavano gli stessi vestiti se la cavavano. Questo ha avuto un grosso impatto su di me da bambina, perché mi ha insegnato a vergognarmi del mio corpo. Come se il problema fossero le mie tette e non le percezioni e i comportamenti degli altri. ⁠ Ho iniziato a coprire il mio corpo e ricordo di essere stata chiamata 'sbagliata' dal mio ragazzo in quel momento. Mi sentivo come se non potessi vincere.⁠ Quanti di voi si sentono pronti per una serata fuori e per sentirsi davvero bene con se stessi, e poi una delle vostre amiche dirà qualcosa del tipo: 'oooh per chi le hai fatte uscire?', perché stai mostrando un minimo di scollatura. 💓⁠ Mi ci sono voluti anni per imparare ad amare il mio corpo. Indossare abiti che mi lusingassero e mi facessero sentire bene. E per farmi capire che se le persone volevano giudicare la mia sessualità o la mia morale in base al mio corpo naturale, il problema era loro e non mio.⁠⁠

Se, come la mia amica, ti stai preoccupando di quale outfit indossare questo weekend... Vai con quello che TI fa sentire sexy. Le nostre tette non definiscono quanto siamo sensuali, né la nostra morale 💓"