Taccuino Oggettificazione: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
Riga 333: Riga 333:
<b>Anna Miti</b>
<b>Anna Miti</b>
  Certo, è vero!<br>
  Certo, è vero!<br>
<a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009327261258" rev="en_rl_none">Marco Ferri</a>
<a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009327261258" rev="en_rl_none">io</a>
  Sei geniale. Non ci avevo mai pensato, hai ragione piena. E questo a mio avviso spiega l'immensa avversione femminile per i femminicidi (ad esempio). Non sono solo le 2 donne uccise ogni milione a suscitare sdegno, ma la consapevolezza che c'è qualcosa che non va.
  Sei geniale. Non ci avevo mai pensato, hai ragione piena. E questo a mio avviso spiega l'immensa avversione femminile per i femminicidi (ad esempio). Non sono solo le 2 donne uccise ogni milione a suscitare sdegno, ma la consapevolezza che c'è qualcosa che non va.
è come un virus inoculato dentro le donne. Un bisogno a cui le donne stesse non riescono a ribellarsi, perchè fa parte di loro, ma genera emozioni negative pesanti e vorrebbero che le cose cambiassero. Ne hanno fin sopra i capelli.
è come un virus inoculato dentro le donne. Un bisogno a cui le donne stesse non riescono a ribellarsi, perchè fa parte di loro, ma genera emozioni negative pesanti e vorrebbero che le cose cambiassero. Ne hanno fin sopra i capelli.
<a href="https://www.facebook.com/anna.miti.3?fref=ufi" rev="en_rl_none">Anna Miti</a>
<a href="https://www.facebook.com/anna.miti.3?fref=ufi" rev="en_rl_none">Anna Miti</a>


<a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009327261258&amp;hc_location=ufi" rev="en_rl_none" target="_blank">Marco Ferri</a>
<a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009327261258&amp;hc_location=ufi" rev="en_rl_none" target="_blank">io</a>
  bravissimo! Hai colto nel segno e con precisione la sensazione!
  bravissimo! Hai colto nel segno e con precisione la sensazione!
<a href="" rev="en_rl_none"></a>
<a href="" rev="en_rl_none"></a>
Riga 347: Riga 347:


Dato che l'argomento è un po' delicato e non ho voglia dell'ennesimo scontro mi interessa confrontarmi solo con chi condivide le mie impressioni. Se ciò non accadesse mi farebbe piacere che non replicaste. Non voglio un dibattito, ma un aiuto per capire le origini di un fenomeno.<br>
Dato che l'argomento è un po' delicato e non ho voglia dell'ennesimo scontro mi interessa confrontarmi solo con chi condivide le mie impressioni. Se ciò non accadesse mi farebbe piacere che non replicaste. Non voglio un dibattito, ma un aiuto per capire le origini di un fenomeno.<br>
Marco Ferri Il problema è che io non posso capire con chi mi sto confrontando. Dato che mi trovo spesso a difendere opioni che non si conformano al pensiero comune mi scontro con un muro di cocciutaggine alto come una casa. Ad esempio, hai 16 anni o sei un laureando in psicologia? capisci che cambia parecchio..
io Il problema è che io non posso capire con chi mi sto confrontando. Dato che mi trovo spesso a difendere opioni che non si conformano al pensiero comune mi scontro con un muro di cocciutaggine alto come una casa. Ad esempio, hai 16 anni o sei un laureando in psicologia? capisci che cambia parecchio..
Il risultato è che oggi sono abbastanza caustico verso tutte le persone che hanno bisogno di vedere le cose in un certo modo, vogliono giocare su fattori motivazionali (es. profezie che si autoavverano, il fatto che le parole siano performative, ecc) o vogliono darsi un tono usando frasi fatte (es. non si può generalizzare) senza però capirne a fondo il senso..
Il risultato è che oggi sono abbastanza caustico verso tutte le persone che hanno bisogno di vedere le cose in un certo modo, vogliono giocare su fattori motivazionali (es. profezie che si autoavverano, il fatto che le parole siano performative, ecc) o vogliono darsi un tono usando frasi fatte (es. non si può generalizzare) senza però capirne a fondo il senso..
Per dirti mi sono capitate persone che affermavano che "non c'è alcuna differenza tra uomini e donne". Una simile (vorrei dire st.. vabbè) affermazione è da distacco totale dalla realtà. Ci sono differenze persino nel mondo animale. E poi ci sono immense differenze socioculturali. Inoltre il fatto che vi siano eccezioni non nega che vi siano anche delle tendenze. Infine avevo portato studi di sociologia e molto altro materiale.
Per dirti mi sono capitate persone che affermavano che "non c'è alcuna differenza tra uomini e donne". Una simile (vorrei dire st.. vabbè) affermazione è da distacco totale dalla realtà. Ci sono differenze persino nel mondo animale. E poi ci sono immense differenze socioculturali. Inoltre il fatto che vi siano eccezioni non nega che vi siano anche delle tendenze. Infine avevo portato studi di sociologia e molto altro materiale.
Riga 405: Riga 405:
<b>Forse in italia si giudica più che in altri paesi perciò si tende ad apparire di più</b>
<b>Forse in italia si giudica più che in altri paesi perciò si tende ad apparire di più</b>
<br>
<br>
Marco Ferri Condivido fortemente e potrebbe essere un'ottima intuizione.. secondo me hai proprio centrato il punto. Forse si lega quasi al negare la nostra condizione..
io Condivido fortemente e potrebbe essere un'ottima intuizione.. secondo me hai proprio centrato il punto. Forse si lega quasi al negare la nostra condizione..
Ora che mi ci fai pensare se penso alle vecchie generazioni molte si autoingannano e si ripetono ad alta voce ciò che vorrebbero essere. Fingono di esserlo invece di attivarsi per diventarlo.. Uno dei meccanismi di difesa dell'ego è:
Ora che mi ci fai pensare se penso alle vecchie generazioni molte si autoingannano e si ripetono ad alta voce ciò che vorrebbero essere. Fingono di esserlo invece di attivarsi per diventarlo.. Uno dei meccanismi di difesa dell'ego è:
«Denial: Refusal to accept external reality because it is too threatening; arguing against an anxiety-provoking stimulus by stating it doesn't exist; resolution of emotional conflict and reduction of anxiety by refusing to perceive or consciously acknowledge the more unpleasant aspects of external reality.»
«Denial: Refusal to accept external reality because it is too threatening; arguing against an anxiety-provoking stimulus by stating it doesn't exist; resolution of emotional conflict and reduction of anxiety by refusing to perceive or consciously acknowledge the more unpleasant aspects of external reality.»
Riga 521: Riga 521:
Se non avessi compreso questo, fidati, non sarei qui a parlare con te<hr>
Se non avessi compreso questo, fidati, non sarei qui a parlare con te<hr>
Anastasia:&nbsp;Più che la sessualizzazione a me fa paura il voler tutto e subito.&nbsp;No tesoro, sii onesta, ti prostituisci perché i soldi sono facili e ti impegnano meno di un lavoro 8 ore al giorno.&nbsp;Gente giovane che voleva soldi facili e veloci.&nbsp;Disposta a tutto, illegalità, scopare con vecchi decrepiti...<br><hr>
Anastasia:&nbsp;Più che la sessualizzazione a me fa paura il voler tutto e subito.&nbsp;No tesoro, sii onesta, ti prostituisci perché i soldi sono facili e ti impegnano meno di un lavoro 8 ore al giorno.&nbsp;Gente giovane che voleva soldi facili e veloci.&nbsp;Disposta a tutto, illegalità, scopare con vecchi decrepiti...<br><hr>
Lorenza Fargnoli Eh scusate l'intervento ma in effetti se mi dici Marco Ferri che lo scopo del sondaggio era capire quanto ci si senta feriti oggi dai giudizi estetici e se ci siano troppe pressioni ti rispondo sì (ma non avevo proprio compreso allora) perché oggigiorno credo che di un giudizio estetico negativo ne risentiamo un po'tutti ma perché ci viene quasi imposto di curarci e certe necessità, per non so quale ragione, si sono molto intensificate negli ultimi anni. La competizione con le altre o con gli altri la percepisci già dall'asilo quando le mamme per prime si mettono a giudicare la bellezza dei figli altrui e fanno di tutto per far "fidanzare"i propri con chi dicono loro (neanche si fosse in gara per ristabilire determinati geni stile razza ariana) fino alle sfide odierne per prendere I big likes (che poi quelli dipendono molto anche da quanti miliardi di amici hai su Fb e quanti di questi ti conoscono e quanti ti odiano o ti adorano e dalla tua capacità di farti foto e di modificarle ergo tutto gonfiato) .-.<br>
Lorenza Fargnoli Eh scusate l'intervento ma in effetti se mi dici io che lo scopo del sondaggio era capire quanto ci si senta feriti oggi dai giudizi estetici e se ci siano troppe pressioni ti rispondo sì (ma non avevo proprio compreso allora) perché oggigiorno credo che di un giudizio estetico negativo ne risentiamo un po'tutti ma perché ci viene quasi imposto di curarci e certe necessità, per non so quale ragione, si sono molto intensificate negli ultimi anni. La competizione con le altre o con gli altri la percepisci già dall'asilo quando le mamme per prime si mettono a giudicare la bellezza dei figli altrui e fanno di tutto per far "fidanzare"i propri con chi dicono loro (neanche si fosse in gara per ristabilire determinati geni stile razza ariana) fino alle sfide odierne per prendere I big likes (che poi quelli dipendono molto anche da quanti miliardi di amici hai su Fb e quanti di questi ti conoscono e quanti ti odiano o ti adorano e dalla tua capacità di farti foto e di modificarle ergo tutto gonfiato) .-.<br>
Esther Rosina Sì hai ragione, la "colpa" del senso di inadeguatezza individuale raramente è del singolo che ha espresso un giudizio negativo (anche se per gentilezza è sempre meglio evitarlo), ma ovviamente la persona che si sente giudicata tenderà a scaricare tutta la responsabilità su di lui, senza considerare che se non dessimo all'immagine tutto il peso che le diamo, per prima cosa probabilmente non si sentirebbe così offesa, ma soprattutto l'altra persona non sentirebbe il bisogno di formulare giudizi... Ma che ci vuoi fare, ci crescono con l'idea che il nostro aspetto deve essere sempre al top a uso e consumo degli altri, al massimo si può cercare di sbattersene. In generale l'ideale della competitività a cui accennavi mi sta sulle scatole una cifra, sono anni che gli psicologi spiegano che è il modo migliore per crescere un figlio insicuro, eppure addirittura certi genitori non vogliono saperne di abbandonarlo...<br>
Esther Rosina Sì hai ragione, la "colpa" del senso di inadeguatezza individuale raramente è del singolo che ha espresso un giudizio negativo (anche se per gentilezza è sempre meglio evitarlo), ma ovviamente la persona che si sente giudicata tenderà a scaricare tutta la responsabilità su di lui, senza considerare che se non dessimo all'immagine tutto il peso che le diamo, per prima cosa probabilmente non si sentirebbe così offesa, ma soprattutto l'altra persona non sentirebbe il bisogno di formulare giudizi... Ma che ci vuoi fare, ci crescono con l'idea che il nostro aspetto deve essere sempre al top a uso e consumo degli altri, al massimo si può cercare di sbattersene. In generale l'ideale della competitività a cui accennavi mi sta sulle scatole una cifra, sono anni che gli psicologi spiegano che è il modo migliore per crescere un figlio insicuro, eppure addirittura certi genitori non vogliono saperne di abbandonarlo...<br>
<b>Autooggettivazione sì</b>
<b>Autooggettivazione sì</b>