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Sociability di Francesco Oggiano
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== Introduzione == Oggiano spiega come si è arrivati alla problematica legata al '''sensazionalismo'''. Nella prima parte del libro ci spiega come si è arrivati a trovare la ricetta per la '''viralità''' delle notizie: come ci siamo resi conto che alcune notizie potevano diffondersi in maniera esponenziale e come ci si è resi conto che era possibile pilotare questo meccanismo. Una delle '''ricette per la viralità''' si basa, tra le altre cose, sull''''indignazione''' e sulla polarizzazione, questa scoperta ha avuto un influsso pesante in ambito giornalistico, portando dapprima all'emergere di titoli '''clickbait''' e notizie false ('''fake news'''), e successivamente all'introduzione delle "'''fuck news'''" come le definisce Oggiano, in cui l'obiettivo principale è provocare una forte reazione emotiva nei lettori senza preoccuparsi della veridicità delle informazioni (come descritto nel capitolo sulla [[Viralità, Clickbait e FuckNews|Viralità e Clickbait]]) Parallelamente a questi sviluppi nel campo giornalistico, si è assistito all'affiancamento dei giornali tradizionali da parte degli influencer, un fenomeno legato all'evoluzione di piattaforme come Instagram e all'impatto del lockdown. Questo ha portato a trasformare Instagram in una finestra sul mondo per la Generazione Z, offrendo un'alternativa alla tradizionale fruizione di notizie e influenzando la percezione e l'accesso alle informazioni da parte delle nuove generazioni<ref><blockquote>Fino al 2019 Instagram a metà anni 10 era molto patinato. Attorno al 2018, la patina inizia a scrostarsi. Il social attraversa la sua fase punk: è alternativo. A inizio 2020, la contaminazione oltre che nella forma diventa anche tematica. Nel <u>2019</u> ha <u>permesso di condividere i post</u> di altre persone all’interno di una propria storia. <u>Il lockdown ha fatto il resto</u><u>.</u></blockquote></ref>. Il testo <u>analizza l'uso dei social media come strumento per il linciaggio pubblico</u> e la condanna senza processo. Fa riferimento alla pratica storica della gogna pubblica, descritta dallo scrittore Daniel Defoe nel XVIII secolo, e la confronta con l'attuale fenomeno delle gogne sui social. Si evidenzia come la gogna fosse considerata barbarica e dannosa per la vita futura del condannato, portando alla sua abolizione. Tuttavia, sui social, si rischia di introdurre un nuovo sistema senza processo, in cui prevale solo la condanna pubblica. Si sottolinea l'importanza di ispirarsi ai principi del diritto di procedura penale, come regole uguali per tutti, diritto alla difesa e presunzione d'innocenza. Si evidenzia che sulle piattaforme digitali spesso mancano regole chiare e uguali per tutti, e <u>si tende a credere acriticamente alle parole dell'accusatore senza dare opportunità di replica all'accusato</u>. Si sottolinea la <u>necessità di rispettare il principio di presunzione d'innocenza e di valutare le diverse fonti e versioni dei fatti prima</u> di partecipare al linciaggio pubblico. Si riportano vari esempi tra cui il caso del regista Fausto Brizzi come esempio di come la presunzione di colpevolezza possa danneggiare la vita di una persona senza un processo adeguato. Infine, si ribadisce <u>l'importanza di applicare principi democratici e non sacrificare le regole di democrazia sulla base della rabbia collettiva</u>. Esplorano il concetto di '''attivismo performativo''', in cui l'azione attivista diventa una performance online finalizzata a costruire un'identità personale. Si discute dell'uso dei social media per promuovere cause e dell'opportunismo di alcune persone nell'utilizzare l'<u>attivismo come strumento di autoreferenzialità e guadagno sociale ed economico</u>. Viene esaminato l'esempio della statua della "Fearless Girl" di fronte al Toro di Wall Street come esempio di corporate feminism e brand activism, evidenziando le contraddizioni tra l'immagine pubblica delle aziende e le loro pratiche interne. Si menziona anche il concetto di "effetto Greta", in cui le persone sono sempre più propense a sostenere e acquistare prodotti associati a cause sociali o ambientali.
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