Siamo davvero meglio dei Social Justice Warrior?: differenze tra le versioni

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SIAMO DAVVERO MEGLIO DEGLI SJW?
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Ha '''iniziato a cogliere il senso''' delle loro parole '''solo mentre''' le '''trascriveva''', dovendo prestare attenzione per riscriverle lei stessa. '''Così ha iniziato a mettere in discussione le sue <u>convinzioni consolidate</u>,''' a porsi domande per metterle alla prova, '''a mettersi nei panni dei suoi avversari ideologici''' e politici, fino a concludere che forse i suoi “nemici” potevano non essere i mostri che si era sempre immaginata. Per approfondire le dinamiche psicologiche sottostanti cerca ''deumanizzazione''<ref>La “'''Deumanizzazione'''” è una forma di '''pregiudizio''' che nega i tratti tipici dell’essere umano di un individuo o di un gruppo. È un fenomeno sociale tanto importante quanto pericoloso, ed è una delle più potenti forme di ostracismo di individui o interi gruppi, attraverso non solo l’innalzamento di barriere fisiche, ma anche tramite strategie psicologiche e sociali di '''delegittimazione''' dell’altro.
Ha '''iniziato a cogliere il senso''' delle loro parole '''solo mentre''' le '''trascriveva''', dovendo prestare attenzione per riscriverle lei stessa. '''Così ha iniziato a mettere in discussione le sue <u>convinzioni consolidate</u>,''' a porsi domande per metterle alla prova, '''a mettersi nei panni dei suoi avversari ideologici''' e politici, fino a concludere che forse i suoi “nemici” potevano non essere i mostri che si era sempre immaginata. Per approfondire le dinamiche psicologiche sottostanti cerca ''deumanizzazione''<ref>La “'''Deumanizzazione'''” è una forma di '''pregiudizio''' che nega i tratti tipici dell’essere umano di un individuo o di un gruppo. È un fenomeno sociale tanto importante quanto pericoloso, ed è una delle più potenti forme di ostracismo di individui o interi gruppi, attraverso non solo l’innalzamento di barriere fisiche, ma anche tramite strategie psicologiche e sociali di '''delegittimazione''' dell’altro.
http://www.lacuradeltempo.com/blog-detail/post/105045/la-deumanizzazione--quando-percepiamo-l'altro-come-</ref>, le [https://it.wikipedia.org/wiki/Tecniche_di_neutralizzazione tecniche di ''neutralizzazione'' di David Matza], [https://g.co/kgs/ZkHFTe Disimpegno Morale] di Albert Bandura<ref>Disimpegno morale. Come facciamo del male continuando a vivere bene
http://www.lacuradeltempo.com/blog-detail/post/105045/la-deumanizzazione--quando-percepiamo-l'altro-come-</ref>, le [https://it.wikipedia.org/wiki/Tecniche_di_neutralizzazione tecniche di ''neutralizzazione'' di David Matza], [https://g.co/kgs/ZkHFTe Disimpegno Morale] di Albert Bandura<ref>Disimpegno morale. Come facciamo del male continuando a vivere bene
Cosa hanno in comune un terrorista e un banchiere dell'alta finanza? L'industria delle armi e quella dell'intrattenimento? I crimini ambientali e la pena capitale? Bandura descrive il meccanismo grazie al quale gli individui riescono a «disimpegnarsi» temporaneamente dalla morale senza sentirsi in colpa, come se questa fosse un interruttore che si può accendere e spegnere a proprio piacimento. Un libro che ci mostra come gli esseri umani riescano a fare cose crudeli e a continuare a vivere in pace con se stessi.</ref>,
Cosa hanno in comune un terrorista e un banchiere dell'alta finanza? L'industria delle armi e quella dell'intrattenimento? I crimini ambientali e la pena capitale? Bandura descrive il meccanismo grazie al quale gli individui riescono a «disimpegnarsi» temporaneamente dalla morale senza sentirsi in colpa, come se questa fosse un interruttore che si può accendere e spegnere a proprio piacimento. Un libro che ci mostra come gli esseri umani riescano a fare cose crudeli e a continuare a vivere in pace con se stessi.</ref>,


Poi proseguiva a raccontare di com’è stata '''ostracizzata dalla comunità femminista''' anglofona a causa di questo suo atteggiamento di apertura nei confronti del “nemico”. Infine afferma: <blockquote>“Non è un segreto che io adesso non mi definisca più femminista, ma devo chiarire che non sono antifemminista e non sono una MRA. […] Tuttavia, credo che se vogliamo occuparci onestamente di parità di genere dobbiamo invitare tutte le voci a tavolo di discussione […]. Penso che uno o l’altro dei due movimenti abbia tutte le risposte? No. Gli MRA non sono privi di difetti e neanche i femministi. […] Se posso dare un consiglio a chiunque nella nostra società nel suo complesso: dobbiamo smettere di aspettarci di offenderci e dobbiamo iniziare ad ascoltare veramente, in modo aperto e sincero”. </blockquote>Niente da dire, concordo al cento percento.
Poi proseguiva a raccontare di com’è stata '''ostracizzata dalla comunità femminista''' anglofona a causa di questo suo atteggiamento di apertura nei confronti del “nemico”. Infine afferma: <blockquote>“Non è un segreto che io adesso non mi definisca più femminista, ma devo chiarire che non sono antifemminista e non sono una MRA. […] Tuttavia, credo che se vogliamo occuparci onestamente di parità di genere dobbiamo invitare tutte le voci a tavolo di discussione […]. Penso che uno o l’altro dei due movimenti abbia tutte le risposte? No. Gli MRA non sono privi di difetti e neanche i femministi. […] Se posso dare un consiglio a chiunque nella nostra società nel suo complesso: dobbiamo smettere di aspettarci di offenderci e dobbiamo iniziare ad ascoltare veramente, in modo aperto e sincero”. </blockquote>Niente da dire, concordo al cento percento.
Però, adesso, dopo aver vissuto un po’ il dibattito sulle questioni di genere e sulla giustizia sociale in generale, mi chiedo: il '''mascolinismo''', l’'''antifemminismo''' e l’'''anti-politicamente corretto''' incarnano questo spirito? Onestamente, non mi sembra affatto. A livello di qualità del confronto con il contraddittorio, '''non vedo molte differenze tra queste fazioni''' e gli ambienti femministi da cui sono scappata a gambe levate perché non mi sentivo libera di considerare altri punti di vista.  
Però, adesso, dopo aver vissuto un po’ il dibattito sulle questioni di genere e sulla giustizia sociale in generale, mi chiedo: il '''mascolinismo''', l’'''antifemminismo''' e l’'''anti-politicamente corretto''' incarnano questo spirito? Onestamente, non mi sembra affatto. A livello di qualità del confronto con il contraddittorio, '''non vedo molte differenze tra queste fazioni''' e gli ambienti femministi da cui sono scappata a gambe levate perché non mi sentivo libera di considerare altri punti di vista.  


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Non esistono schieramenti di buoni e cattivi, intelligenti e stupidi, razionali e irrazionali, svegli e dormienti, liberi pensatori e pecore, informati e disinformati, colti e ignoranti, imparziali e partigiani, tolleranti e intolleranti, oggettivi ed emotivi, ecc… Nessuno è intrinsecamente nulla di tutto ciò, o comunque non possiamo stabilirlo in base alle opinioni che esprime. Il nostro pensiero e il nostro comportamento sono il risultato di tutti i fattori che hanno influenzato la nostra vita fino a un dato momento. Informarsi, costruire delle opinioni e discuterle è un percorso, non un’identità né una caratteristica innata. Non è che i cervelli degli sjw sono creati dalla divinità del male e dell’irrazionalità mentre i cervelli delle “persone di buon senso” sono plasmati dalla divinità del bene e della ragione. Le persone femministe non sono ontologicamente inferiori (o superiori) rispetto a chi non è femminista. E mi verrebbe da dire che non lo sono neanche intellettualmente, perché una Simone De Beauvoir piscia in testa a mezzo gruppo, me per prima.
Non esistono schieramenti di buoni e cattivi, intelligenti e stupidi, razionali e irrazionali, svegli e dormienti, liberi pensatori e pecore, informati e disinformati, colti e ignoranti, imparziali e partigiani, tolleranti e intolleranti, oggettivi ed emotivi, ecc… Nessuno è intrinsecamente nulla di tutto ciò, o comunque non possiamo stabilirlo in base alle opinioni che esprime. Il nostro pensiero e il nostro comportamento sono il risultato di tutti i fattori che hanno influenzato la nostra vita fino a un dato momento. Informarsi, costruire delle opinioni e discuterle è un percorso, non un’identità né una caratteristica innata. Non è che i cervelli degli sjw sono creati dalla divinità del male e dell’irrazionalità mentre i cervelli delle “persone di buon senso” sono plasmati dalla divinità del bene e della ragione. Le persone femministe non sono ontologicamente inferiori (o superiori) rispetto a chi non è femminista. E mi verrebbe da dire che non lo sono neanche intellettualmente, perché una Simone De Beauvoir piscia in testa a mezzo gruppo, me per prima.


So che non è facile e i momenti di debolezza capitano a tutti, però il mio appello a un atteggiamento più disposto al confronto e più onesto intellettualmente, almeno come orientamento generale, rimane. “Eh, ma non si può rispondere alle armi con le carezze!”, risponderà chi pensa che il femminismo (e il non meglio identificato politicamente corretto) sia un mostro a tre teste che complotta per distruggere gli uomini anziché un fenomeno sociale complesso che produce i suoi effetti come tanti altri. Eppure questa è proprio la stessa forma mentis che motiva molti femministi e sjw a pensare e agire in modo che voi considerate estremo, dannoso e responsabile dell’imminente crollo dell’Occidente (“non si può rispondere con diplomazia ai soprusi del patriarcato e dell’oppressione sistemica!”).
So che non è facile e i momenti di debolezza capitano a tutti, però il mio appello a un atteggiamento più disposto al confronto e più onesto intellettualmente, almeno come orientamento generale, rimane. “Eh, ma non si può rispondere alle armi con le carezze!”, risponderà chi pensa che il femminismo (e il non meglio identificato politicamente corretto) sia un mostro a tre teste che complotta per distruggere gli uomini anziché un fenomeno sociale complesso che produce i suoi effetti come tanti altri. Eppure questa è proprio la stessa forma mentis che motiva molti femministi e sjw a pensare e agire in modo che voi considerate estremo, dannoso e responsabile dell’imminente crollo dell’Occidente (“non si può rispondere con diplomazia ai soprusi del patriarcato e dell’oppressione sistemica!”).
 
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[[Categoria:Polarizzazioni]]
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