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Scienza arrogante
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==Colpe come società in generale e come comunità scientifica== Chiediamoci piuttosto quali sono le nostre colpe come società in generale e come comunità scientifica in particolare, perché è evidente che stiamo sbagliando qualcosa e secondo me i problemi più gravi sono due. ===Infodemia: mass media vs sistema formativo=== Uno è inevitabilmente ''il sistema educativo che sta fallendo nel compito di fornirci gli strumenti adeguati per valutare con spirito critico'' le migliaia di informazioni a cui siamo esposti, la loro qualità, il loro significato e il loro peso relativo nel contesto più generale. Senza queste capacità rischiamo di *non saperci più raccapezzarsi *lasciarci influenzare *ingigantire i problemi (vedi [https://www.stateofmind.it/catastrofizzazione/ catastrofizzazione]) *credere a cose che non sono vere * vacillare quando ci vengono presentate due tesi contrastanti. In sostanza di venire sommersi da questo mare di informazioni senza che ci servono a nulla. ==== Mass media: la ricerca dell'attenzione a tutti i costi==== I '''mezzi di informazione''', come abbiamo discusso più volte, sono <u>responsabili di creare una grandissima confusione</u> sui temi scientifici che porta poi a sfiducia. E questo da un lato dipende dalla sempre maggiore ''semplificazione'' degli argomenti, perché si ha il ''terrore di stufare e perdere l'attenzione'', unita al ''ricorso sconsiderato all'effetto sensazionalistico''. Per approfondire Sempre <u>per catturare l'attenzione</u>, però, se <u>semplifichi</u>, semplifichi e in più queste cose semplici <u>le esageri ed estremizzi per fare i titoli ad effetto</u>, è ovvio che poi passano messaggi <u>fuorvianti</u> e <u>sembra</u> sempre <u>di leggere un giorno una cosa, il giorno dopo l'esatto opposto</u> per cui uno dice va beh, tanto nessuno ne capisce niente. <blockquote>Per approfondire il tema consiglio la lettura del libro [[Sociability di Francesco Oggiano]]. Parla del ruolo dei social nella ricerca della viralità<ref>[[Viralità, Clickbait e FuckNews]]</ref>, della [[Paura di scontentare il pubblico e conformismo|paura di scontentare il pubblico]], dell'[[Abbandono dei principi giornalistici, nascita delle Fuck News ed episodi vari|abbandono dei principi giornalistici, nascita delle Fuck News]] e dei tanti episodi di ingiustizie che ne sono conseguiti. </blockquote> ===Sistema formativo=== ma secondo me il problema ancora più grave è che per ragioni storiche, in alcuni paesi come purtroppo l'Italia, a differenza ad esempio del Nord Europa, <u>i giornalisti seguono un percorso di formazione totalmente inadeguato dal punto di vista scientifico</u>, per cui sono bravissimi quando devono parlare dei retroscena di Palazzo nel governo nell'opposizione, ma quando devono fare informazione su questioni che riguardano aspetti scientifici, fanno disastri perché non sanno di cosa stanno parlando, ma spesso pensano di aver capito tutto, il che li rende ancora più pericolosi. [00:05:00] ===Polarizzazione del dibattito=== Più in generale, tutto questo è lo <u>specchio di un più ampio problema culturale, con la pericolosissima e sempre crescente tendenza alla polarizzazione</u> delle idee, per cui in tutti i campi <u>pare che sia inevitabile dividersi in fazioni opposte</u>, sempre più <u>intransigenti e arroccate</u> su posizioni sempre più estreme l'uno contro l'altro armati e <u>perdere la capacità del confronto, del compromesso ove possibile</u> e ove non sia possibile, comunque la tolleranza verso le posizioni diverse dalla nostra. L'apprezzamento per la bellezza di essere in disaccordo per la <u>bellezza del confronto, del dialogo, della pluralità di idee</u> e che lo scopo del confronto non è umiliare o ferire o sconfiggere o mettere in difficoltà l'avversario, come la moda dei talk show o peggio dei duelli televisivi sembrano voler imporre alla fine di un confronto di idee. <u>Non ci deve per forza essere un vincitore e uno sconfitto, ma al contrario, dovrebbe esserci un arricchimento per entrambi</u>. E invece oggi pare che se si hanno idee o posizioni opposte si debba per forza essere nemici o addirittura odiarsi o insultarsi o con me o contro di me. E <u>i miei amici sono solo quelli che hanno le mie stesse idee</u>. E questo così come avviene in politica, nella religione, in tutti gli altri campi, avviene purtroppo sempre più spesso anche tra gli scienziati, così come tra i giornalisti che dovrebbero <u>fare divulgazione e non propaganda</u>. (vedi anche gli articoli della categoria [[:Categoria:Polarizzazione|Polarizzazione]])
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