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Scienza arrogante
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===Secondo ambito di arroganza, illusione di infallibilità=== ====Scienza vs Scienziato: la scienza è umile per definizione==== E così siamo arrivati al secondo ambito di arroganza, quella che potremmo chiamare illusione di infallibilità che '''fa a pugni con''' quella che è una '''regola''' assolutamente di '''base del metodo scientifico''', cioè che la vera '''scienza è umile per definizione''', non pretende di avere risposte definitive e sa benissimo che tutto quello che dice potrebbe essere sbagliato. E invece, talora, <u>per sovra-compensare le proprie insicurezze</u> e talora per difensiva da chi si sente attaccato per le sue posizioni, <u>talora in malafede</u>, per <u>difendere la carriera</u> o salvare la faccia, <u>ma molto spesso in perfetta buonafede</u>, per puro e semplice condimento, <u>ci troviamo davanti scienziati</u> con la completa certezza della ragione, <u>convinti di avere la verità in tasca e la certezza assoluta che la ragione sia dalla loro parte</u>. Ora '''una persona che è convinta nel profondo di avere la ragione dalla sua parte''', di sapere con assoluta certezza cosa è meglio fare e cosa è meglio per il bene di tutti, '''diventa la persona più pericolosa del mondo''', perché pur di conseguire quel fine riterrà che qualunque mezzo sia giustificabile. <blockquote>'''Nietzsche:''' «le convinzioni pronfonde sono nemiche della verità più pericolose delle menzogne» [https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Watzlawick '''Watzlawick'''] l'idea che esista una sola realtà è l'illusione più pericolosa </blockquote> ====Il metodo scientifico: cos'è la scienza==== Il campanello d'allarme qui è fare sistematicamente appello alle prove, cioè dire sempre questa cosa non è stata provata dalla scienza o viceversa. Sì, questa cosa è stata provata scientificamente. Ebbene, <u>questo denota o malafede o enorme ingenuità</u> sulle possibilità della scienza <u>o enorme ignoranza sul funzionamento del metodo scientifico, perché chi conosce il metodo scientifico sa che '''la scienza non prova mai nulla'''</u>. Non è questo il suo compito. Al limite, se funziona bene, la scienza può confutare una teoria, ma non la potrà mai provare, mai non ne ha proprio gli strumenti, non è tra i suoi compiti. Per cui <u>se qualcuno vi dice io mi fido solo delle cose provate dalla scienza. Oppure ah, questa cosa è stata dimostrata scientificamente.</u> Ebbene, lasciatelo perdere perché <u>non sa nemmeno di cosa sta parlando</u>. [00:20:00] Tante volte nei nostri video abbiamo citato il grande epistemologico (vedi [https://it.wikipedia.org/wiki/Epistemologia epistemologia]). [https://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Popper Karl Popper] il suo merito più? È stato il contributo alla <u>sistematizzazione del metodo scientifico</u> e in particolare aver <u>sancito il fondamentale cambio di prospettiva dalla verifica alla falsificazione</u>, cioè <u>farci capire che</u> di fronte a un'ipotesi scientifica, <u>il metodo più valido ed efficace per sottoporlo all'esame scientifico non è cercare di provarne la validità, ma cercare di falsificare</u>. Forse ricordate la barzelletta dell'uomo che batte le mani ogni 10 secondi e quando gli chiedono perché batti continuamente le mani, lui risponde per tenere lontano i leoni. Ma non ci sono leoni qui a Milano, gli dicono. E lui fa, appunto. Moltissime pseudoscienze affermano di essere valide perché le loro teorie sono provate dai fatti. Se un astrologo fa una predizione corretta dirà che questo prova la sua validità. Se uno fa la dieta del melone fritto e sta meglio, dirà che questo prova la validità della dieta che ha seguito. E per il nostro amico della barzelletta il fatto che non ci siano in giro Leoni dimostra che il suo metodo per tenerli lontani sta funzionando alla perfezione. Popper risolse brillantemente il problema dicendo "e no, non è questo il modo giusto di testare un'ipotesi dal punto di vista scientifico", cioè verificare che funziona, ma bisogna fare il contrario, cioè provare a dimostrare che non funziona. <u>Per qualunque ipotesi ci sarà qualche osservazione che la conferma, ma questo non ne prova la verità</u>. Ed è per questo che <u>la scienza non deve procedere cercando di trovare fatti che confermino le sue ipotesi, ma continuando a cercare fatti che tentino di confutare</u>. Perché se tu batti le mani il leone non arriva. <u>Questo non prova che la tua teoria è vera e quindi non prova nulla</u>. Ma se invece il leone arriva a questo si prova qualcosa, cioè che la tua teoria è falsa. Ma da questo fatto deriva immediatamente un gigantesco bagno di umiltà della scienza, perché ci insegna che l'unica cosa che la scienza può provare è che una teoria è falsa, mentre non potrà mai provare che una teoria è vera. Più cerco di falsificare un'ipotesi e non ci riesco più. Quella ipotesi cresce di validità, ma in nessun caso potrà diventare una certezza. Nulla, neanche le teorie più solide. <u>'''La gravità e la relatività sono verità assolute, sono solo temporaneamente accettate'''</u> perché mai provate, ma potenzialmente <u>'''in attesa che qualcuno arrivi a smentirle'''</u>. E quindi il merito straordinario di [https://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Popper Popper] è stato ribadire a chiare lettere che <u>la scienza non arriva mai alla verità né a conoscenze definitive</u>. La scienza <u>propone delle teorie, poi cerca di confutarle</u>, raccogliendo dati o facendo esperimenti <u>e se non ci riesce le accetta in via di tentativo</u> finché qualcuno dovesse smentirle. E fintanto che una teoria ci aiuta a spiegare i fatti osservati e resiste a ripetuti tentativi di falsificare. Possiamo certamente accettarla come valida, ma dobbiamo '''distinguere''' nettamente '''tra conoscenza e verità'''. La <u>'''verità''' non fa parte degli obiettivi della scienza</u>. <u>Quello a cui può mirare la scienza è unicamente la conoscenza</u> che, per quanto tentativo può essere comunque utilissima, e di importanza vitale; gravida di applicazioni pratiche, di straordinari progressi nella qualità della nostra vita. Ma non sarà mai certezza. Grave errore illudersi che la scienza porti a comprendere la verità dell'universo. Guardate cosa scriveva [https://it.wikipedia.org/wiki/Erasmo_da_Rotterdam Erasmo da Rotterdam] nel suo [https://it.wikipedia.org/wiki/Elogio_della_follia Elogio della pazzia], parlando degli scienziati: <blockquote>Quanto dolcemente delira mentre si costruiscono innumerevoli mondi, mentre misurano il sole, la luna, le stelle e i pianeti. Come se bastassero il pollice e il filo, mentre spiegano la causa dei fulmini, dei venti, dell'eclissi e di tutte le altre cose inesplicabili. Ma intanto la natura se la ride magnificamente di loro e di tutte le loro congetture. Nulla essi conoscono con sicurezza. E a dimostrarlo basti il fatto che non c'è un solo problema sul quale non siano in disaccordo. </blockquote> ====Scienziati in mala fede: la scienza viene strumentalizzata==== Naturalmente, come dicevamo prima, ''il problema non è necessariamente l'ignoranza, ma la mala fede'', cioè <u>sapere benissimo tutte le cose che abbiamo appena detto,</u> ma '''usare la scienza come scudo''', come parola con cui riempirsi la bocca '''per portare avanti le proprie idee''', le proprie convinzioni o le proprie agende. E allora, guarda caso, <u>quando si tratta di sostenere le idee</u> che ci vanno a genio, ecco che un qualche studio scientifico da qualche parte a cui appellarci lo troviamo sempre e quindi a questa cosa è stata approvata dalla scienza (un tale comportamento rientra tra quelli tipici del [https://it.wikipedia.org/wiki/Comportamento_passivo-aggressivo comportamento passivo aggressivo]). Viceversa, <u>quando ci sono le cose che non ci fanno comodo</u>, ecco che all'improvviso gli studi non sono mai abbastanza. E sì, ci sono, ma sono controversi, hanno limitazioni, si potrebbero interpretare anche così e comunque non provano nulla in modo conclusivo, inequivocabile. Quindi quando si tratta di vendere il farmaco innovativo e costosissimo sperimentato in 2 minuti, "li ah no, ma siamo assolutamente tranquilli. Ci sono tutte le prove scientifiche che funziona da Dio ed è assolutamente sicuro". Poi quando si tratta di una vitamina o di un vecchio farmaco col brevetto ormai scaduto che non costano niente, voi potete anche arrivare con la carriola colma di tutti gli studi pubblicati, ma lì chissà come mai non sono mai abbastanza conclusivi. E allora quella è una pericolosa bufala che non è stata provata dalla scienza e anzi potrebbero addirittura essere pericolosi con un minimo di impegno, di intelligenza e di capacità comunicative. [00:25:00] '''È facilissimo menare per il naso la gente utilizzando argomentazioni perfettamente razionali e supportate da abbondanti riferimenti alla letteratura scientifica'''. Lo abbiamo osservato decine di volte anche nei nostri video. Voi entrate in una libreria, guardate nel reparto di saggistica e trovate centinaia di libri scritti tutti in questo modo, anche tomazzi<ref>tomi, libri, volumi</ref> di centinaia di pagine che dicono "Slam, ecco tutte le prove scientifiche delle scemenze che dico io". E se li leggete ci sono effettivamente centinaia di riferimenti bibliografici a studi che supportano le tesi dell'autore. Come avevo fatto anch'io nel video sui pericoli di frutta e verdura, cioè l'approccio della scienza al rovescio. Prima decido quello che voglio dimostrare e poi cerco tutte le prove a supporto. E come ci spiegava prima Popper, se procedo così qualcosa lo trovo sempre per sostenere qualunque cosa. Un qualche studio pubblicato lo trovate per sostenere qualunque argomentazione. Anche perché lo studio, cioè ''il dato scientifico'', come abbiamo imparato nella prima parte del video, è appunto questo: un dato. ''Non viene con la sua interpretazione intrinseca'', ma quando voi parlate di interpretazione di applicazioni pratiche del tipo "il succo di carciofo è ideale per depurare l'organismo" ''lì state traendo una conclusione dai dati'' per cui io posso prendere il dato pubblicato e appiccicare la mia interpretazione, facendo passare l'idea che questa sia supportata dalla letteratura scientifica. Quindi evitiamo di abusare dell'appello arrogante agli studi scientifici, sia in un senso che nell'altro, evitando sia di usarli come scudo per scoraggiare le nostre idee, sia di usarli come arma per attaccare quelle che non ci vanno a genio. Non è a questo che servono.
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