Riflessioni sul patriarcato con CC

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Dunque, a mio parere in quel dibattito ci sono errori di fondo, anche se la visione della tua interlocutrice vi è più ampiezza di analisi.

CC: Gli errori principali sono quello di cogliere il patriarcato solo come percezione personale, dal tuo lato, e di identificarlo nella visione sessualizzante maschile, dall'altro.

Il patriarcato è un sistema socio-culturale che permea la società "naturale" dell'essere umano: quella riconducibile all'harem, tipico della gran parte dei primati.

Su di essa si installa la parte utilitaristica, che identifica i modelli familiari e che cambia col passare del tempo

Quindi anche se tu vedevi tua nonna trattare male tuo nonno il sistema che determinava i rapporti fra sessi vedeva sempre la donna come elemento secondario.

Anche oggi il tema del patriarcato si vede nella mascolinizzazione delle donne in ambito di concorrenza fra generi ed interna al genere proprio

CC: Dove la donna non ha trovato sbocco per il suo essere ha finito per trasformarsi  in un elemento attivo del patriarcato. E' un giro contorto ma rappresenta il circolo istintivo dell' homo

CC: Va fortemente diviso il patriarcato di fondo dall'aspetto sessuale, dal modello sociale e dall'estetica della società.

Il primo è ineludibile poiché evoluzionistico; il secondo andrebbe solo gestito con naturalezza (mente è castrato da religioni sacre e laiche); il terzo è l'equilibrio su cui bisognerebbe lavorare, mentre finisce per essere vittima dei punti precedenti; il quarto è la conclusione deforme a cui si giunge di forzatura in forzatura

Io: ma per mascolinizzazione delle donne che intendi?

Io: manda un vocale se preferisci

Io: molto interessante comunque

CC: Le donne da sempre hanno solo due modi per emergere: attraverso la sessualità o attraverso l'imitazione del maschio. Nel primo caso sono oggetto, nel secondo (mascolinizzazione)  sono copia. In entrambi i casi sono foraggianti del patriarcato

Io: stavo pensando ad una cosa... ma quindi le interpretazioni che fa la gente sui social del patriarcato come oppressione e via discorrendo è estremamente di superficie?

Io: cioè non è tanto una questione di chi rompa più le balle

Io: o dell'equilibrio sociale che cambia magari dal '68 ad oggi

Io: è qualcosa di più profondo?

Io: tipo "in passato una donna prima di concedersi ad un uomo chiedeva in cambio un contratto scritto di mantenimento"

Io: questa potrebbe essere solo una conseguenza?

Io: e la struttura patriarcale deriva semplicemente dal fatto che i maschi sono fisicamente più forti e la femmina esigerà protezione dal maschio? grossomodo una cosa simile, giusto?

CC: Grossomodo sì, identificabili in qualità intrinseche di conquista, sottomissione e riproduzione. Un homo maschio può fecondare anche sei o sette femmine in un giorno; pensa quanto è più complicato il patriarcato derivante dal concetto di harem nella mantide religiosa

Quell'aspetto fondante dell'istinto, a parere mio, non è eliminabile se non in decine di migliaia di anni di evoluzione. È lì che spesso si confondono il patriarcato di fondo con la visione sessualizzante del maschio: il primo modella le società,  il secondo è solo un approccio personale ed istintivo

CC: A livello sociale sarebbe più utile potenziare l'educazione alle differenze ed alle potenzialità invece di lavorare sullo stigma. Oggi la libertà femminile è tutt'altro che compiuta e quella maschile va peggiorando. Forse bisognerebbe ragionarci un po'